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A Morgongiori sul monte Arci, poi ad Ales, Pau e Villa VerdeIn questa tappa proseguiremo il nostro viaggio nela Marmilla con la visita del massiccio vulcanico del monte Arci. Andremo a visitare Morgongiori, per recarci poi ad Ales, il paese che ha dato i natali ad Antonio Gramsci. Il nostro viaggio proseguirà con la visita dei piccoli borghi di Pau e di Valle Verde, da dove proseguiremo, nella prossima tappa, per tornare nel Campidano di Oristano. La regione storica della Marmilla
Il massiccio vulcanico del monte ArciIl Monte Arci è un massiccio isolato che si erge nella piana di Uras, nella pianura del Campidano, tra diversi comuni che gravitano alla sue falde, e che sono Ales, Marrubiu, Masullas, Mogoro, Morgongiori, Palmas Arborea, Pau, Santa Giusta, Siris, Usellus, Villaurbana, Villa Verde. Si tratta del secondo complesso montano dell'Oristanese, che raggiunge un'altitudine massima è di 812 metri. Le sue vette sono tre torrioni basaltici di origine vulcanica: Sa Trebina Longa di 812 metri, Sa Trebina Lada di 703 metri, e Su Corongiu de Sizoa di 463 metri, che formano una specie di treppiede. L'ossatura del monte Arci è di trachite, mentre il mantello è formato da colate di lava basaltica. È spoglio nell'altopiano che si trova alla sommità, ma è ricco di boschi di leccio e di macchia nei costoni occidentali e settentrionali.
MorgongioriDa Siris ci recheremo a Morgongiori che visiteremo con il suo centro ed i suoi dintorni. Il paese Morgongiori
Tra le aspre pareti rocciose che lo circondano, spicca la scultura naturale chiamata Testa del Guerriero. Del comune di Morgongiori nel 1974, dopo la creazione della provincia di Oristano, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Oristano. Le principali feste e sagre che si svolgono a MorgongioriI riti della Settimana Santa vedono nella rievocazione della deposizione dalla croce del Cristo, Su Scravamentu, che consiste in una rappresentazione scenica antichissima in cui vari personaggi in costume ripercorrono le vicende della passione del Cristo. La funzione ha inizio all'imbrunire e si conclude a tarda sera, con una processione ed una fiaccolata che si snoda per le vie del paese. Visita del centro del paeseVediamo ora che cosa si trova di importante nel centro del paese. La chiesa parrocchiale di Santa Maria MaddalenaAll'interno dell'abitato di Morgongiori si può visitare la piccola Parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena. Edificata nel 1673, presenta una pianta a croce latina con volta a botte. Il 22 luglio si effettuano i festeggiamenti in onore della Santa patrona del paese, festeggiamenti nei quali, alle manifestazioni religiose, si accompagnano i balli ed i canti tradizionale l'esibizione di gruppi musicali. Visita dei dintorni di MorgongioriNei dintorni di Morgongiori si trovano le cime del monte Arci. Sono stati, inoltre, portati alla luce i resti delle domus de Janas localita Rio Mortu. Da Morgongiori sul monte ArciDa Morgongiori si possono raggiungere e cime più alte del Monte Arci, ossia la cima Sa Trebina Longa e la Sa Trebina Lada, seguendo una comoda strada che parte dal centro del paese e che porta direttamente alla sommità del massiccio, con un percorso di cinque chilometri e mezzo. Le domus de Janas località Rio MortuIl paese è letteralmente circondato da centinaia di domus de Janas, e le domus de Janas in località Rio Mortu ne sono un classico esempio, anche se il loro stato di conservazione è oggi sconosciuto.
Ales dove è nato Antonio GramsciDa Morgongiori ci rechiamo ad Ales dove è nato Antonio Gramsci, che visiteremo con il suo centro ed i suoi dintorni. Il paese chiamato Ales
Nel 1927 il comune di Zeppara viene aggregato al comune di Ales. Del comune di Ales nel 1974, dopo la creazione della provincia di Oristano, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Oristano. Visita del centro del paeseVediamo ora che cosa si trova di importante nel centro del paese. La cattedrale di San Pietro apostoloAl centro del paese possiamo visitare la cattedrale di San Pietro apostolo. Edificata verso il 1100, è stata poi ricostruita in stile barocco e ultimata nel 1686 su progetto dell'architetto genovese Domenico Spotorno, che già aveva collaborato ai lavori di conversione in stile barocco della cattedrale di Cagliari, chiesa che è servita come modello per la cattedrale di Ales. La chiesa ha una sola navata, con cappelle laterali. Significativa la cappella del Carmine con le sue pregevoli decorazioni purtroppo in cattivo stato di conservazione. Nel Braccio sinistro del transetto, si trova l'imponente altare marmoreo intitolato alla Madonna del Carmine, con una pregevole pala di Pietro Angeletti, pittore del '700 nato a Bologna ma con una lunga carriera a Roma, accademico dell'Accademia di San Luca ed assessore delle antichità romane, del quale restano opere nel duomo di Cagliari e nella parrocchiale dedicata a San Pietro apostolo a Solarussa. La facciata è delimitata da due campanili con cupolette. Ad Ales è nato Antonio GramsciSulla facciata di una casa, nella via principale del paese, una lapide ricorda che Ales è il paese natale di Antonio Gramsci. Nel 1976 dagli Amici della casa Gramsci di Ghilarza è stato affidato a Giò Pomodoro l'incarico di studiare la possibilità di realizzare una struttura in suo ricordo ad Ales. Ne è nata una struttura inaugurata l'1 maggio 1977. Si tratta di un Antimonumento non celebrativo, dove l'omaggio a Gramsci è un Nuovissimo e ardito tentativo plastico di far rivedere l'uomo, il popolo sardo, perché si trovi nel costruito spazio come collettività e come tale si riconosca. Visita dei dintorni di AlesNei dintorni di Ales si trovano le cime del monte Arci. Sono stati, inoltre, portati alla luce i resti dei nuraghi semplici Bruncu Perda Calloni, Padroriu, Pranu Espis; ed inoltre quelli dei nuraghi complessi Gergui e Otzibi. Da Ales sul monte ArciLungo la strada che da Ales prosegue per Pau, una deviazione sulla sinistra, dopo le ultime case del paese, consente di effettuare una bella escursione, con il Comodo accesso al monte Arci.
Pau con il museo dell'OssidianaDa Ales ci recheremo a Pau che visiteremo con il suo centro dove si trova il museo dell'Ossidiana ed i suoi dintorni. Il paese Pau
Il comune di Pau nel 1927 viene aggregato al comune di Ales, dal quale nel 1946 viene nuovamente separato. Del comune di Pau nel 1974, dopo la creazione della provincia di Oristano, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Oristano. Visita del centro del paeseVediamo ora che cosa si trova di importante nel centro del paese. La chiesa parrocchiale di San Giorgio martireIn via San Giorgio vediamo la chiesa parrocchiale di San Giorgio martire. L'edificio risale al quattordicesimo secolo. La facciata si presenta con portaletto, quasi al centro ha un'apertura a semicerchio, mentre in alto si chiude con due spioventi dove si evidenzia un cornicione in pietra scolpito. Sulla sinistra un campanile a vela a due luci, mentre sulla destra c'è la casa canonica. Il piazzale è stato rimesso a nuovo con un interessante restauro. Il museo dell'OssidianaDi fronte alla chiesa, a Pau è stato inaugurato il 6 marzo 2010 il museo dell'Ossidiana. L'esposizione è stata organizzata dall'archeologo Carlo Lugliè, dell'Università di Cagliari, che ha diretto le più importanti campagne di scavi e ricerche nei giacimenti sul monte Arci. L'ossidiana, una pasta vulcanica assai compatta di consistenza vetrosa detta anche vetro vulcanico, esercita un fascino che ha spinto artisti come Karmine Piras e i fratelli Atzori di Oristano a produrre opere originali, in particolare gioielli e sculture. Nel museo è stata allestita una sezione archeologica, con l'esposizione dei reperti degli scavi avviati nel territorio di Pau, ed una sezione per la mostra permanente dei minerali. Da Pau sul monte ArciNei dintorni di Pau si trovano le cime del monte Arci. Sono stati, inoltre, portati alla luce i resti del nuraghe complesso di punta su Nuraxi. Da Pau sul monte ArciDal paese, seguendo le indicazioni, possiamo fare un'Escursione sul monte Arci e raggiungere rapidamente la zona di Sennisceddu, dove troviamo anche un ristorante ed un campeggio. In questa zona si trovano vasti Affioramenti di ossidiana, e in particolare la cosiddetta Scaba Crobina, un sentiero il cui fondo è formato quasi interamente da pezzi di ossidiana.
Villa Verde con il complesso nuragico di Su Bruncu 'e s'OmuDa Pau ci recheremo a Villa Verde che visiteremo con il suo centro ed i dintorni dove si trova il complesso nuragico di Su Bruncu 'e s'Omu. Il paese Villa Verde
Dell'esistenza di Bannari abbiamo notizia fino dal 1341, perché nell'archivio vescovile è presente un documento nel quale si dice che viene eletto a reggere la parrocchia di San Giorgio di Pau e di Santa Maria di Bànnari, il rettore Petrus Cadau, rettore che sarebbe il primo parroco storico di questa piccola entità parrocchiale. Nel 1868 viene cambiata la denominazione dello storico comune di Bannari che diventa Bannari di Usellus. Il comune di Bannari di Usellus nel 1927 viene aggregato al comune di Usellus, dal quale nel 1947 viene nuovamente separato. Del comune di Bannari di Usellus nel 1954 viene cambiata la denominazione in Villa Verde. Del comune di Villa Verde nel 1974, dopo la creazione della provincia di Oristano, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Oristano. Visita del centro del paeseVediamo ora che cosa si trova di importante nel centro del paese. La chiesa parrocchiale di Santa Maria Madre dell'OspitalitàDopo un lungo periodo nel quale il piccolo paese è stato privo di parrocchiale, è stata edificata la nuova chiesa parrocchiale di Santa Maria Madre dell'Ospitalità. È una chiesa molto recente, è stata edificata infatti nel 1985. Visita dei dintorni di Villa VerdeNei dintorni di Villa Verde si trovano numerosi boschi, ed anche numerosi resti archeologici. Sono stati, infatti, portati alla luce i resti del protonuraghe Corongiu Arrubiu; dei nuraghi semplici Bruncu 'e s'Ena, Costeddaris, Is Cottillas, Mitza Margiani, Pirafetta, s'Isca; dei nuraghi complessi su Bruncu 'e s'Omu, Giualli, monte Ala, Sa Sedda 'e Arixi, San Mauro, Srinnigu, su Nuraxi, Trutturis; ed anche quelli del nuraghe Bruncu Is Puddas di tipologia indefinita. Il bosco di lecci nell'area di Mitza MargianiLa bellezza dei boschi di Villa Verde trova la sua massima espressione nell'area di Mitza Margiani o Mraxiani, con un bosco di lecci ed una sorgente che alimenta anche l'acquedotto comunale. Al suo interno è conservata la zona archeologica di Su Bruncu 'e s'Omu. Il complesso nuragico di Su Bruncu 'e s'OmuDa Villa Verde prendiamo la strada per il bosco di Mitza Margiani e arriviamo alla sorgente, dove finisce la strada. Continuiamo a piedi, saliamo sulla collina ed arriviamo al complesso nuragico di Su Bruncu 'e s'Omu. Incontriamo prima il villaggio, del quale sono state scavate dodici capanne, quindi una gradinata in pietra che porta direttamente al nuraghe complesso, in parte inaccessibile ed ostruito dai crolli. Scendendo verso il fondovalle raggiungiamo il Pozzo sacro.
La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, torniamo di nuovo nel Campidano di Oristano, del quale completiamo la visita. Vedremo i comuni di Uras, di San Nicolò d'Arcidano e di Terralba, con il villaggio di pescatori di Marceddì. Quindi ci recheremo a visitare Marrubiu, Arborea, poi a Santa Giusta, dove vedremo il suo grande stagno, ed infine a Palmas Arborea, da dove torneremo ad Oristano. | ||||
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