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Cardedu con il Santuario di Nostra Signora di Buocammino e con la costiera di Marina di Cardedu


In questa tappa del nostro viaggio ci recheremo a visitare Cardedu che vedremo con la visita dei dintorni dove si trovano il Santuario di Nostra Signora di Buocammino e la sua costiera con le spiagge di Foddini e Sa Perda ’e Pera.

La regione storica dell’Ogliastra

L’OgliastraL’Ogliastra è una regione centrale della Sardegna orientale, sconosciuta al turismo di massa fino a pochi decenni fa, che affascina ancora oggi per la sua natura selvaggia e per le sue spiagge. I comuni che ne fanno parte appartengono tutti alla Provincia di Nuoro, e sono: Arzana, Barì Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei e Villagrande Strisaili. Le sue spiagge sono alternate a piccole cale dalle acque di cristallo, contornate da scogliere di granito che, nella parte alta della regione, diventano di porfido rosso. Si tratta di una regione dal paesaggio aspro e selvaggio, dove rilievi e tavolati si alternano a gole profonde.

In viaggio verso Cardedu

Dal Municipio di Gairo prendiamo verso sud la SP28, usciamo dall’abitato e, a quattordici chilometri da Gairo, la strada provinciale va ad immettersi sulla SS125 Orientale Sarda e, dopo altri due chilometri e mezzo, arriva nell’abitato di Cardedu, che era un tempo la frazione Gairo Cardedu e, dal 1984, è diventato comune autonomo. Dal Municipio di Gairo a quello di Cardedu, lungo questa strada si percorrono 17.2 chilometri.

Possiamo non seguire questa strada, ma proseguire da Tertenia con la SS125 Orientale Sarda per salire in direzione nord. In pratica, evitando la deviazione all’interno verso Usini e Gairo, sulla SS125 Orientale Sarda, a 10 chilometri da Tertenia, al valico di Genna ’e Cresia incontriamo la deviazione a sinistra sulla SP11, che ci porterebbe a Jerzu, la città del vino, che abbiamo già visitato in una precedente tappa. Superata la deviazione per Jerzu, la strada scende verso il mare e ci fa arrivare, dopo 11 chilometri, al paese chiamata Cardedu. Dal Municipio di Tertenia a quelllo di Cardedu, lungo questa strada si percorrono 21.3 chilometri.

Il comune chiamato Cardedu

Cardedu: veduta dell’abitatoCardedu-Stemma del comuneIl comune chiamato Cardedu (altezza metri 40 sul livello del mare, abitanti 1.923 al 31 dicembre 2021) nasce come frazione del paese Gairo dopo le alluvioni del 1951 e 1953 che hanno portato gran parte della popolazione a trasferirsi sulla costa, e viene separato dal comune di Gairo diventando comune autonomo nel 1984. Situata nella parte sud orientale della Provincia di Nuoro, nella piana del torrente Pelau, nell’Ogliastra, è attraversata dalla SS125 Orientale Sarda. Il territorio Comunale, classificato di collina, ricco di vegetazione mediterranea e di boschi secolari, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche lievi, che arrivano a un massimo di 40 metri sul livello del mare.

Origine del nome

Il suo nome deriva dal latino Cardetum, inteso come cardeto, ossia luogo di cardi, pianta di cui tutta la zona era ricca, prima della nascita dell’insediamento urbano.

La sua economia

Cardedu: il prodotti tipiciSi tratta di un comune rivierasco, di origine moderna, con un’economia di tipo prettamente agricolo, ma ormai, favorita dalla sua posizione geografica, è sempre più influenzata da un incremento turistico. Nel suo settore economico primario, l’agricoltura conserva un ruolo importante, dato che si producono cereali, ortaggi, foraggi, uva utilizzata per la produzione di vini Doc, olive, agrumi e frutta. Si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Nel settore secondario, l’industria, poco sviluppata, è costituita da piccole aziende che operano nei comparti estrattivo, lattiero caseario ed edile. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, sufficiente comunque al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione. Inserita in un territorio incontaminato e selvaggio, al crocevia delle strade che conducono verso il mare, le grotte della valle del Pardu e i boschi di Lanusei, offre uno scenografico paesaggio naturalistico, arricchito da un patrimonio florofaunistico eccezionale. Il mare, con fondo sabbioso, e il litorale, che alterna piccole insenature a distese di sabbia, scogli, sassi, porfidi rossi e calette incantevoli, hanno comunque avviato lo sviluppo dell’attività turistica grazie alla nascita di strutture alberghiere soprattutto sulla costa. Inoltre, il vento di scirocco, che soffia normalmente tra i 10 ed i 15 nodi, fa sì che sia tra le mete preferite dai surfisti. Poco distanti si stagliano le propaggini del Monte Ferru, da cui si gode di una splendida vista sul rio Gattìu. L’apparato ricettivo, comprendente varie strutture agrituristiche, offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Brevi cenni storici

Cardedu-La fondazione dell’abitato di Gairo Cardedu sulla costaFondato nel 1951su un territorio abitato, però, fin dalla preistoria, è il comune più giovane dell’Ogliastra. Il suo insediamento si forma, infatti, in seguito all’alluvione di Gairo, avvenuta in quello stesso anno, che costringe i suoi abitanti a rifugiarsi in pianura. Nel 1966, per venire incontro alle esigenze di alcune famiglie, nasce il borgo di Cardedu, costituito inizialmente dalla chiesa, la Scuola elementare, la caserma dei Carabinieri e gli uffici del Consorzio di bonifica del Pelau Buoncammino. Attorno a questo primo insediamento, chiamato la borgata, vengono in seguito costruite delle abitazioni che una volta finite sono occupate da famiglie provenienti da Gairo. Sorge, dunque, come frazione Gairo con il nome di Gairo Cardedu, ed in seguito, nel 1984, diviene comune autonomo, come testimonia il numero romano nel capo dello stemma Comunale. Essendo il paese molto recente, non ci sono monumenti storici a parte l’antichissimo Santuario della Madonna di Buoncammino. La sua dinamica demografica è caratterizzata da una crescita eccezionale registrata tra gli ultimi due censimenti del novecento, sia per il saldo naturale che per quello migratorio, ambedue fortemente attivi. Successivamente nel 2003, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, del comune di Cardedu viene cambiata la Provincia da quella di Nuoro a quella nuova dell’Ogliastra, ed in seguito, con la sua abolizione, nel 2016, ritorna ad appartenere alla Provincia di Nuoro.

Le principali feste e sagre che si svolgono a Cardedu

Tra le feste e sagre religiose che si svolgono a Cardedu vanno citate, il 29 giugno, la Festa di San Paolo Apostolo, che è la Festa patronale del giovane comune; la terza domenica di settembre, la Festa della Madonna del Buon Cammino. La terza domenica di agosto, gli abitanti di Cardedu sono coinvolti anche nella Festa campestre San Lussorio, presso l’omonimo Santuario che si trova vicino a Gairo, e che è stata descritta nella pagina precedente.

Cardedu: insieme a Cardedu: balli sardi in piazza Antonio GramsciMerita, inoltre, di essere citata la manifestazione estiva Insieme a Cardedu, il cui programma prevede una serie di spettacoli musicali, teatrali, folkloristici che si svolgono in piazza Gramsci durante tutti i sabati e le domeniche nei mesi di luglio e agosto, ricca di avvenimenti, che cionvolge, in piazza Antonio Gramsci, gruppi di giovanissimi, adolescenti... fino agli anziani, nei tradizionali balli sardi accompagnati dai cantanti e dei suonatori sardi con il classico contorno di bancarelle, assaggi gratuiti di dolci, vino e mirto. Vi è, infatti, la mostra di prodotti artigianali provenienti da tutta l’Ogliastra, ossia di formaggi, vini, miele ed altro, ed esposizioni di vari artisti tra i quali ceramisti, maestri del ferro, ecc.

Nella prima settimana di agosto si celebra la Festa della Madonna degli Angeli, Festa religiosa che prevede una processione che parte dalla chiesa parrocchiale nel paese e giunge fino alla spiaggia di Perd ’e Pera, alla quale partecipano gruppi folk, cavalieri e fedeli. Durante le giornate dei festeggiamenti è prevista inoltre la Sagra del Dolce e la degustazione di carne arrosto.

Cardedu-Festa della Madonna degli Angeli Cardedu-Festa della Madonna degli Angeli

A metà agosto viene organizzato il Carnevale estivo, sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati, che si svolge sul lungomare di Museddu, manifestazione alla quale è legata anche la Mostra dell’Artigianato, Hobbistica e dei Prodotti Agroalimentari locali.

Cardedu: il Carnevale estivo Cardedu: il Carnevale estivo

A fine agosto si svolge la manifestazione Cardedu Sapori, un evento che è dedicato alla degustazione di prodotti locali, e che prevede che i partecipanti li degustino comodamente seduti nella piazza Giuseppe Garibaldi, sul retro della chiesa parrocchiale.

Visita del centro di Cardedu

L’abitato, che si affaccia sulla costa, presenta l’andamento altimetrico tipico delle localtà collinari. Arriviamo a Cardedu da Gairo o da Tertenia con la SS125 Orientale Sarda, che entra nel paese da ovest, e che poi assume il nome di via Nazionale e costeggia a nord ovest tutto l’abitato.

La piazza Antonio Gramsci dove si svolgono gli spettacoli estivi

Sulla SS125 Orientale Sarda, dal cartello segnaletico che indica l’ingresso nell’abitato prendiamo la via Nazionale e la seguiamo per quattrocento metri, poi prendiamo a destra la via del Mare, che ci porta verso il centro del paese. Seguita la via del Mare per trecentocinquanta metri, svoltiamo a sinistra in via Municipio, la seguiamo verso nord per un’ottantina di metri, poi prendiamo a sinistra la via delle Mimose che, in una sessantina di metri, ci porta nella Piazza Antonio Gramsci nella quale si trovano giardini ed un Anfiteatro che ospita gli spettacoli estivi, nel sabato e domenica dei mesi di luglio e agosto.

Cardedu-La piazza Antonio Gramsci Cardedu-La piazza Antonio Gramsci

In piazza Garibaldi si trova la chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo

All’altro lato della via Municipio, verso destra, si trova la piazza Giuseppe Garibaldi, nella quale si affaccia la chiesa dedicata a San Paolo Apostolo che è la chiesa parrocchiale di Cardedu. È un edificio moderno, con la struttura in cemento armato, edificato negli anni settanta. Dopo un lavoro di restauro, compiuto nel 2006, la sua fisionomia è stata completamente modificata. Internamente l’edificio presenta una semplice pianta di forma rettangolare articolata in una sola e ampia navata. La semplice facciata di un tenue color giallo, terminante con un motivo a doppia inflessione con cornice aggettante, ospita un portone in legno chiaro inserito in un arco a tutto sesto e sormontato da un bel rosone in vetro decorato. I muri laterali sono alleggeriti da una serie di strette finestre rettangolari. Sul lato destro dell’edificio si erge l’alto campanile a canna quadrata concluso da una cupola cuspidata con croce.

Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo: facciata Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo: interno

All’interno la chiesa ospita dipinti di Anna Demurtas e Mauro Marongiu. Di un certo pregio artistico una via Crucis donata dall’artista di Ulassai, Maria lai, realizzate con ciottoli di spiaggia e commentate in lingua sarda. Ed anche le stazioni di una via Crucis di Pinuccio Sciola.

Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo-e stazioni della via Crucis di Maria lai Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo-e stazioni della via Crucis di Maria lai Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo-e stazioni della via Crucis di Maria lai Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo-e stazioni della via Crucis di Maria lai Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo-e stazioni della via Crucis di Maria lai Cardedu: chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo: una delle stazioni della via Crucis di Piniccio Sciola

Cardedu-Locandina per la Festa di San Paolo ApostoloA Cardedu il 29 giugno si svolge la Festa di San Paolo Apostolo, che è la Festa patronale del giovane comune, Festa che si protrae per tre giorni, tra tradizione e divertimenti. Il programma religioso prevede diverse processioni che portano il simulacro del Santo per le vie del paese, con la partecipazione di suonatori di launeddas e dell’organetto, e con la sfilata dei gruppi folk. Le manifestazioni civili comprendono gare poetiche, accompagnate dai tenores, oltre ad esibizioni di gruppi musicali e balli sardi.

Il piazzale nella piazza Giuseppe Garibaldi sul retro della chiesa parrocchiale

La Piazza Giuseppe Garibaldi nella quale si affaccia la chiesa parrocchiale con la facciata rivolta verso la via Municipio, prosegue anche sul retro della chiesa, con un ampio piazzale, e con bei murali sulle pareti degli edifici che si affacciano sulla piazza.

Cardedu-La piazza Giuseppe Garibaldi sul retro della chiesa parrocchiale con i murali Cardedu-La piazza Giuseppe Garibaldi sul retro della chiesa parrocchiale con i murali

Nella piazza Giuseppe Garibaldi si trova anche la Biblioteca Comunale

Cardedu-Sul retro della piazza Giuseppe Garibaldi si affaccia la Biblioteca Comunale di CardeduDalla via Municipio, arrivati in piazza Giuseppe Garibaldi, guardando la facciata della chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, seguiamo la sua fiancata sinistra, ed arriviamo, in un’ottantina di metri, fino al termine della piazza, dove di fronte a noi si vede la facciata della Biblioteca Comunale di Cardedu. La Biblioteca è stata fondata nel 1990, e nei suoi locali sono presenti volumi, opuscoli, ed anche materiale multimediale, che vengono messi a disposizione degli abitanti del paese.

La Vitivinicola Alberto Loi

Dalla chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, proseguiamo verso nord lungo la via Municipio per quasi duecentocinquanta metri, dove la via Municipio sbocca sulla via Franco Ferrai, la prendiamo verso sinistra, e, dopo un centianio di metri, questa strada sbocca sulla SS125 Orientale Sarda. Proprio a questo punto, di fronte alla via Franco Ferrai, si trova il cancello di ingresso delle Tenute e della Cantina della Vitivinicola Alberto Loi, il cui indirizzo è subito fuori dall’abitato, al chilometro 124.1 della SS125 Orientale Sarda.

Cardedu: i vini della vitivinicola Alberto LoiCardedu: vitivinicola Alberto LoiCardedu è nota per la produzione vinicola, principalmente di uva Cannonau, e vi ha la propira sede la Vitivinicola Alberto Loi un’azienda di antiche tradizione creata nel periodo tra la fine degli anni quaranta ed i primi anni cinquanta da Alberto Loi, nato a Jerzu da una famiglia di produttori di Cannonau. La famiglia Loi è storico produttore di vini della Sardegna, attiva sin dagli inizi del novecento. Gli attuali proprietari, i figli di Alberto Loi, costituiscono la terza generazione della famiglia, dedita soprattutto alla produzione del vino Cannonau. Produce diversi vini Doc di Sardegna (Cannonau Cardedo, Cannonau Sa Mola Rubia, Cannonau Riserva Alberto Loi, edinoltre Cannonau Rosato, ed anche Vermentino).

La Palestra Comunale

Dalla chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, proseguiamo verso nord lungo la via Municipio per quasi duecentocinquanta metri, dove la via Municipio sbocca sulla via Franco Ferrai, la prendiamo verso destra e subito più avanti, alla sinistra della strada, vediamo l’edificio che ospita la Palestra Comunale di Cardedu.

Cardedu: il Palestra Comunale di Cardedu: esterno Cardedu: il Palestra Comunale di Cardedu: interno

All’interno della Palestra Comunale, che è dotata di tribune in grado di ospitare un centinaio di spettatori, vendono praticate le discipline di attività ginnico motorie, pallacanestro, pallavolo.

L’impianto sportivo Comunale San Paolo

Passata la Palestra Comunale, proseguiamo lungo la via Franco Ferrai per un centinaio di metri, poi svoltiamo a sinistra e prendiamo la via Eleonora d’Arborea, e, dopo un altro centinaio di metri, svoltmo a destra e prendiamo la via Buoncammino. Percorsa per poco più di una cinquantina di metri, arrivati in località San Paolo, si vede, alla sinistra della strada, l’ingresso dell’Impianto sportivo Comunale San Paolo.

Cardedu: impianto sportivo Comunale: ingresso Cardedu: impianto sportivo Comunale: Campo da Calcio Cardedu: impianto sportivo Comunale: un Campo da Tennis

All’interno di questo impianto sportivo è presente un Campo da Calcio, dotato di tribune in grado di ospitare 500 spettatori, nel quale gioca le sue partite casalinghe il Cardedu, squadra partecipante al campionato di calcio di Prima Categoria, nel girone A della Sardegna. Sono, inoltre, presenti due Campi da Tennis, uno dei quali dotato di tribune per un centinaio di spettatori.

Il Municipio di Cardedu

Cardedu-L’edificio con la sede del Municipio di CardeduLungo la via Municipio, partendo dalla chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, ci dirigiamo ora invece verso sud, dopo un’ottantina di metri, arriviamo ad incrociare la via del Mare. Arrivando in via Municipio dalla via del Mare, la prendiamo verso destra, in direzione sud, proseguiamo per una settantina di metri, e vediamo, alla destra della strada, l’edificio nel quale si trova il Municipio di Cardedu, che ospita la sua sede e gli uffici che sono in grado di fornire i loro servizi ai cittadini.

Il Cimitero di Cardedu

Cardedu: il Cimitero di CardeduPassato il palazzo del Municipio, proseguiamo verso sud lungo la via Municipio, la quale, dopo cetocinquanta metri. Sbocca ad uno svincolo, dove prendiamo verso destra la via Ogliasta, che si dirige verso ovest. Seguiamo la via Ogliastra che, dopo centottanta metri, prosegue sulla via Cimitero, la seguiamo per un’altra cinquantina di metri, e prendiamo a sinistra la strada che, in una trentina di metri, ci porta di fronte al muro di cinta frontale ed all’ingresso del Cimitero di Cardedu.

Visita dei dintorni di Cardedu

Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Cardedu, sono stati portati alla luce i resti delle domus de janas di Monte Arista; del pozzo sacro di su Presoneddu; dei Nuraghi semplici Cardedu, de Perdu, Genna Masoni, Murcu, Musciu, su Fraili, Trunconi; del nuraghe complesso Sa Perda ’e S’Obiga; ed anche dei Nuraghi Brocca, Campu Mannu, Desfollas, Serra ’e S’Omu, su Agedu, tutti di tipologia indefinita. Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto.

La frazione Buoncammino

Dal centro del paese di Cardedu, prendiamo la via Buoncammino, che è una strada che si muove in direzione della costa. Seguendo la via Buoncammino, dopo poco meno di tre chilometri, raggiungiamo la frazione Buoncammino (altezza 9 metri, distanza in linea d’aria circa 2.31 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti).

Il Santuario della Beata Vergine del Buoncammino

Cardedu: Santuario della Beata Vergine del BuoncamminoCardedu: Santuario della Beata Vergine del BuoncamminoArrivati in questa frazione, la via Buoncammino termina su una traversale, dove prendiamo a destra e, dopo centotrenta metri, svoltiamo a sinistra all’incorcio successivo, su una strada sterrata che in quasi trecento metri ci porta all’antico piccolo Santuario della Beata Vergine del Buoncammino. Questa chiesa è stata costruita tra il 710 e il 1015 avanti Cristo, nella stessa zona nella quale in passato veniva onorato il culto della Madonna presso un’altra chiesa che sorgeva di fronte al mare, più a est rispetto alla posizione attuale, ma le frequenti incursioni di pirati saraceni consigliarono il suo spostamento un pò più all’interno. Nella chiesa è stato trovato, nella seconda metà del settecento, il cippo terminale lungo quasi un metro e largo circa cinquanta centimetri, che oggi fa parte del muro della chiesa, e che indicava i confini tra gli antichi popoli degli Alticenses e dei Rubrenses. Nel 1801 la chiesa subisce l’ultima ristrutturazione, ed oggi si presenta con un unica navata a pianta rettangolare con il tetto a capanna, caratteristico delle piccole Chiese campestri, con copertura in canne, tegole sarde e travi in legno, una facciata semplice di colore bianco, un portale in legno per l’entrata ed una piccola finestra presente sopra l’ingresso. Sul tetto della chiesa si trova anche un piccolo campanile con una croce latina seplice in ferro. La chiesa, che si trova in territorio di Cardedu, appartiene però alla comunità di Gairo, ed è stata un tempo punto di riferimento per i suoi abitanti, che vi trovavano riparo e protezione.

Cardedu: il simulacro della Madonna del BuoncamminoLa chiesa viene definita un Santuario, ossia un luogo ritenuto sacro dalla tradizione religiosa, per la devozione dei fedeli al simulacro della Madonna, chiamata dalla popolazione Sa Santa, che iene oggi custodito nella chiesa parrocchiale di Gairo Sant’Elena, da dove, in occasione della Festa della Beata Vergine di Buoncammino, la terza domenica di settembre, viene accompagnata in processione alla piccola chiesa campestre di Buoncammino. Nel piazzale antistante si svolgono i festeggiamenti in suo onore, che offrono un’occasione di incontro degli abitanti di Gairo con quelli di Cardedu. In passato vi si dormiva per due notti in loggette disposte in due file esternamente alla chiesa. Pertanto, alla Festa sono legati alcuni ricordi più cari alle famiglie di Gairo che, anche ai giorni nostri, non mancano di festeggiare degnamente la ricorrenza.

Il promontorio Cuccuru Costa Iba sul quale si trova l’Osservatorio Astronomico di Cardedu

Cardedu-L’Osservatorio Astronomico di CardeduDove la via del Buoncammino termina sulla traversale, prendiamo a destra e, dopo centotrenta metri, svoltiamo a sinistra all’incorcio successivo, su una strada sterrata, che seguiamo per trecentocinquanta metri, poi svoltiamo a sinistra sulla strada che passa tutto intorno al promontorio chiamato Cuccuru Costa Iba, che si trova alla sua sinistra, e che raggiunge un’altezza di 106 metri sul livello del mare. La strada che passa intorno al promontorio, percorsa per settecento metri, porta all’ingresso del piccolo Osservatorio Astronomico di Cardedu, che è stato edificato sulla sommità di questo promontorio.

I resti del nuraghe semplice Genna Masoni

Cardedu-Vecchia foto del nuraghe Genna MasoniCardedu-Planimetria del nuraghe Genna MasoniAl termine della via del Buoncammino, svoltiamo a destra sulla strada litoranea verso sud che, dopo un chilometro, passato un lungo viadotto, arriva a una rotonda. Qui prendiamo la prima uscita, che porta in una strada che si dirige verso ovest, la seguiamo per circa seicento metri e vediamo, alla sinistra, il sentiero che porta verso i resti del Nuraghe semplice di Genna Masoni, il quale si trova sopra un’altura all’interno di una proprietà privata a una distanza di circa trecento metri. Si tratta di un nuraghe monotorre edificato all’altezza di 78 metri sopra il livello del mare, costruito in porifdo e scisto, anche se nella descrizione che ne aveva fatto Giovanni Lilliu, era stato descritto come costruito in granito. Il nuraghe ha l’ingresso rivolto in direzione sud est.

Arriviamo alla Marina di Cardedu con la sua spiaggia

Cardedu-La strada verso le coste a sud di CardeduAl termine della via del Buoncammino, svoltiamo a destra sulla strada litoranea verso sud, che porta alla costiera meridionale di Cardedu con diverse spiagge molto simili tra loro, una la prosecuzione dell’altra. La Marina di Cardedu è un piccolo centro turistico con la sua spiaggia, che si sviluppa dietro una fila di eucaliptus, e che prosegue verso nord in una lunga lingua di sabbia fino ad entrare in territorio di Barì Sardo, dove assume il nome di spiaggia di Tramalitza. Ad esso possiamo arrivare anche in modo più agevole, non è più, infatti, necessario arrivare al bivio di Genna è Cresia e svoltare a destra per Cardedu, ma è raggiungibile direttamente da Tertenia attraverso un galleria che parte dalla SS125 Orientale Sarda e sbocca direttamente in territorio di Cardedu. Cardedu dispone di una vasta zona costiera caratterizzata da piccole belle spiaggette, e la spiaggia della Marina di Cardedu assume, da nord a sud, diverse denominazioni, divenedo prima la spiaggia di Foddini, poi, passata la scogliera, diviene la spiaggia di Museddu, piu avanti la spiaggia di Sa Perda ’e Pera, ed infine la Spiaggetta.

La spiaggia di Foddini

Al termine della via del Buoncammino, svoltiamo a destra sulla strada litoranea verso sud che, dopo un chilometro, passato un lungo viadotto, arriva a una rotonda. Qui prendiamo l’ultima uscita verso sinistra, che è la via del lungomare, e che, seguita per un chilometro, termina sulla costa, a Marina di Cardedu. Dove, con la via del lungomare, arriviamo al mare, verso nord si trova la spiaggia di Foddini, che è separata dalla successiva spiaggia di Museddu da una falesia, ossia un insieme di rocce, che viene chiamata La scogliera .

Cardedu-Spiaggia di Foddini: veduta panoramica della spiaggiaLa spiaggia di Foddini è caratterizzata da un arenile di sabbia dorata non finissima, con la presenza di ciottoli sparsi, ed alle sue spalle si sviluppa una bella pineta e una fitta vegetazione di macchia mediterranea. Si affaccia su un mare verde, profondo, con un fondale sabbioso abbastanza basso, con acqua trasparente di colore verde azzurro. In questa spiaggia a volte, quando il vento arriva da sud, lo scirocco può arrivare addirittura a 15 nodi, ed è molto apprezzato dai surfisti. La spiaggia è attrezzata, bella e poco frequentataanche in alta stagione, salvo che nei pressi dei posteggi e nei punti di accesso.

Cardedu-Spiaggia di Foddini: veduta della spiaggia verso nord Cardedu-Spiaggia di Foddini: veduta della spiaggia verso sud

La foce del rio Pardu che è divenuto il fiume Pelau

Cardedu-La foce del rio ParduCardedu-La foce del rio ParduNel tratto meridionale della spiaggia di Foddini si trova la foce del rio Pardu. È un corso d’acqua a carattere torrentizio, che beneficia delle abbondanti piogge invernali, ma si prosciuga completamente durante la stagione secca. Sorge in territorio di Gairo col nome di Baccu Nieddu, poi, a partire dal ponte della statale 198, assume il nome di rio Pardu, che mantiene per i successivi dieci chilometri, in territorio di Gairo, Osini, Ulassai e Jerzu. Davanti a quest'ultimo paese, il fiume devia il suo corso in direzione del mare, uscendo così dalla profonda vallata e scorrendo in una pianura alluvionale, dove cambia di nuovo il nome, divenendo il fiume Pelau, e sfociando nella marina di Cardedu, sul mar Tirreno, in località Foddini, poco più a nord della scogliera.

La frazione Museddu con la spiaggia di Museddu

Da dove, con la via del lungomare, arriviamo al mare, verso sud incontriamo la spiaggia di Museddu, che è separata dalla precedente spiaggia di Foddini da una falesia, ossia un insieme di rocce, che viene chiamata La scogliera.

Cardedu-Spiaggia di Museddu: veduta panoramica della spiaggia a sud della scogliera Cardedu-Spiaggia di Museddu: veduta della spiaggia e della pinetaFoddini è separata dalle altre spiagge da un falesia, chiamata La scogliera , dopo la quale troviamo la spiaggia di Museddu bella e poco frequentata, molto naturale e senza servizi. Ha anch’essa sabbia bianco grigia chiara, abbastanza fine, che si affaccia su un mare verde, profondo. Museddu è anche meta ideale per i surfisti ed è amata da quanti praticano la pesca subacquea. La spiaggia è quasi deserta anche in alta stagione, salvo che nei pressi dei posteggi e nei punti di accesso. La spiaggia di Museddu è costeggiata dalla bella Pineta di Museddu, che si trova sul lungomare, e che nei momenti di massima calura estiva regala un piacevole sollievo.

Sul retro della spiaggia si trova la frazione Museddu (altezza 2 metri, distanza in linea d’aria circa 3.67 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti), alla quale si può arrivare anche più a sud. alla rotonda, prendiamo la terza uscita, che è la via Talacciu, che si dirige verso sud, la seguiamo per un chilometro e trecento metri, poi, in corrispondenza di un ponte sullo sbocco a mare del rio su Scusorgiu, svoltiamo a sinistra nella strada che, in settecentocinquanta metri, ci porta al mare, subito a sud del termine della spiaggia di Museddu, dopo la quale inizia la spiaggia di Sa Perda ’e Pera.

La frazione Perdepero con la spiaggia di Sa Perda ’e Pera

La spiaggia di Museddu si estende per un lungo tratto, fino ad arrivare, oltre la foce del rio su Scusorgiu, dove la spiaggia cambia denominazione, e viene identificata come spiaggia di Sa Perda ’e Pera, dato che, a circa due chilometri dall’imbocco della strada per la costiera di Cardedu, si raggiunge la frazione Perdepero (altezza 7 metri, distanza in linea d’aria circa 4.41 chilometri sul livello del mare, abitanti 13), nella quale si trova il Villaggio turistico di Sa Perda ’e Pera. Giunti nel minuscolo e caratteristico villaggio, lasciamo l’asfalto ed imboccare la stradetta sterrata che passa accanto al roccione detto Sa Perda ’e Pera, Ossia pietra a forma di pera, e continuiamo fino alla vicinissima spiaggia di Sa Perda ’e Pera detta anche a volte anche Perdepera.

Cardedu-Spiaggia di Sa Perda ’e Pera: veduta panoramica della spiaggiaLa spiaggia di Sa Perda ’e Pera sulla quale si affaccia il villaggio turistico omonimo, è una spiaggia attrezzata, molto grande e notevole anche per la sua larghezza. L’ampio arenile è costituito da sabbia bianco grigia chiara e abbastanza fine, e si affaccia su un mare verde, Il cui fondale è profondo. La spiaggia è ricca di servizi, Sono presenti il rinomato villaggio turistico, che offre noleggio di sdraio, ombrelloni e piccole imbarcazioni. La spiaggia, è quasi deserta anche in alta stagione, salvo che nei pressi dei posteggi e negli accessi.

Cardedu-Spiaggia di Sa Perda ’e Pera: veduta della spiaggia verso nord Cardedu-Spiaggia di Sa Perda ’e Pera: veduta della spiaggia verso sud

Sul lato sud della spiaggia si trova il Nuraghe de Perdu un nuraghe di tipo semplice, monotorre, con una camera interna, edificato in granito a 25 metri di altezza, che ha una struttura che è stata interessata da numerosi crolli. Nelle vicinanze si trovano resti di un insediamento abitativo.

Cardedu-Sul lato sud della spiaggia di Sa Perda ’e Pera si trova il nuraghe de Perdu Cardedu-Sul lato sud della spiaggia di Sa Perda ’e Pera si trova il nuraghe de Perdu

La spiaggia di lispedda nota anche come la Spiaggetta

Proseguendo verso sud sulla strada che ci ha portato alla spiaggia precedente, percorsi circa due chilometri, arriviamo subito prima del cartello che indica Marina di Gairo, dove lasciamo la macchina e ci avviamo verso il mare per raggiungere la bella spiaggia di lispedda, nota anche come La Spiaggetta, che si trova ai confini del territorio di Cardedu con quello di Gairo, proprio a cavallo tra questi due territori comunali.

Cardedu-Spiaggia di lispedda nota anche come la Spiaggetta: veduta panoramica della spiaggiaLa spiaggia di lispedda nota anche come La Spiaggetta si presenta con un arenile costituito da due parti, separate da scogli che si immettono nel mare, e formato da ghiaia mista a ciottoli, con scogli affioranti, affacciato su un mare con le acque trasparenti e di un azzurro cangiante per i giochi della luce creati dal sole riflesso sul fondale. Si tratta di un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling e della pesca subacquea. Molto bello il verde di pini e ginepri che coronano la spiaggia, mai troppo affollata, che rappresenta un piccolo gioiello imperdibile della zona. Il nome è legato alla presenza della foce del rio lispedda, che attraversa l’arenile creando un piccolo laghetto.

Più avanti si apre la Baia di Gairo, con diverse spiagge conosciute come Marina di Gairo, dove la spiaggia da sabbiosa diventa di ghiaietta, poco frequentate perché luogo di villeggianti quasi esclusivamente dei paesi vicini, quindi molto riservate. Marina di Gairo è una località del comune di Gairo, caratterizzata da incantevoli spiagge e calette. È meta ideale di chi cerca una vacanza estiva fuori dalla ressa turistica e immersa nella natura incontaminata.

La piccola frazione Perdu Pili

La strada che passa intorno al promontorio chiamato Cuccuru Costa Iba, percorsa per circa un chilometro, arriva alla rotonda. Qui prendiamo la prima uscita, la seguiamo per poco più di due chilometri ed arriviamo nella frazione Perdu Pili (altezza 35 metri, distanza in linea d’aria circa 0.46 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti).

La frazione su Scusorgiu

Se, invece, alla rotonda, prendiamo la seconda uscita, la seguiamo per circa un chilometro e mezzo, prendiamo a sinistra seguendo le indicazioni, e, dopo seicento metri, arriviamo nella frazione su Scusorgiu (altezza 40 metri, distanza in linea d’aria circa 0.46 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti), nella quale si trova l’Hotel resort Tanca de su Scusorgiu.

Il pozzo sacro su Presoneddu

Se, alla rotonda, prendiamo la seconda uscita, la seguiamo per circa un chilometro e mezzo, invece di prendere a destra per la frazione su Scusorgiu, prendiamo, invece, a sinistra. Procediamo per poche decine di metri finché non si supera il ponte sul rio su Scusorgiu, dopo il quale svoltiamo a destra. Dopo circa trecento metri, svoltiamo a sinstra nella sterrata che costeggia la bonifica, e che, dopo sei o settecento metri, ci porta in località Cuguddàdas, alle pendici del monte Arista. Purtroppo non ci sono indicazioni. Nascosto nella fitta boscaglia, si trova l’imponente pozzo sacro denominato su Presoneddu così denominato perché nei secoli scorsi si tramanda fosse usato come carcere. Di quest'ultimo, in buono stato di conservazione, rimangono ben visibili i muri laterali dell’atrio ad un’altezza residua di più di un metro, la cella del pozzo che conserva integra la copertura ad ogiva, e la scala dove è perfettamente integra la copertura a gradoni. L’importanza di questo pozzo sacro viene elevata dagli splendidi disegni in bassorilievo incisi nell’architrave di accesso alla scala.

Cardedu: il pozzo sacro su Presoneddu: ingresso Cardedu: il pozzo sacro su Presoneddu: i bassorilievi incisi nell’architrave di accesso alla scala Cardedu: il pozzo sacro su Presoneddu: interno

Prtroppo il pozzo sacro è completamente abbandonato, non essendo mai considerato motivo di pregio da parte delle amministrazioni locali, nonostante l’importanza archeologica, ora rischia di esser costantemente rovinato dall’incuria del tempo e dei vandali.

Il Monte Arista

Cardedu: il monte Arista con la punta identificata come su CappedduSul retro delle spiagge di Sa Perda ’e Pera e della Spiaggetta, si trova il Monte Arista una vetta montuosa poco conosciuta che si trova tra l’abitato di Cardedu e la sua Marina, segnata in carta con la quota 447 metri sul livello del mare, ed è facilmente riconoscibile poiché nelle sue vicinanze si distingue chiaramente una punta arrotondata dall’acqua e dal vento che viene identificata come Su Cappeddu. In un lembo di Sardegna molto apprezzato per il mare, sono racchiusi anche tesori naturalistici e archeologici, testimoni della presenza umana fin dai tempi più antichi. 

La necropoli del Monte Arista

Cardedu: veduta della necropoli del monte AristaSul monte Arista sono è stata realizzatea la Necropoli del Monte Arista costituita da domus de janas che si trovano a pochi chilometri dalle spiagge. La necropoli comprende dieci ipogei prenuragici divsi in tre gruppi. Per raggiungerla si parte dal sentiero, sopra la spiaggia de Sa Perde ’e Pera, e, dopo un’escursione di circa 40 minuti, si raggiunge la prima tomba. Il sentiero è stato recentemente ripulito ed attrezzato con uno steccato in legno, rendendo molto agevole la visita e assai difficile perdersi.

Cardedu-Necropoli del monte Arista: cartello informativo Cardedu-Necropoli del monte Arista: veduta delle tombed Cardedu-Necropoli del monte Arista: veduta delle tombe

Sono stati anche affissi dei cartelloni informativi che raffigurano la disposizione delle costruzioni funerarie e la loro storia.

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, proseguiremo da Cardedu lungo la costa verso nord fino ad arrivare a Barì Sardo dove visiteremo la spiaggia di Marina di Barì e con il lido di Cea

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