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Masainas con i dintorni dove si trova la spiaggia Sa SalinaIn questa tappa del nostro viaggio, da Giba ci recheremo a Masainas che visiteremo con il suo centro ed i suoi dintorni. Il Sulcis nella regione storica del Sulcis-IglesienteL'area della regione storica del Sulcis-Iglesiente si estende a nord della valle del Cixerri. Confina a nord est con il Campidano ed ha una forma vagamente triangolare. Il Sulcis (nome in lingua sarda Sa Meurreddìa) si estende nella porzione sudoccidentale dell'isola, parte integrante della regione storica del Sulcis-Iglesiente, ed appartiene alla provincia del Sud Sardegna ed a quella di Cagliari. I suoi comuni nella provincia del Sud Sardegna sono Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domus de Maria, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Santadi, Siliqua, Teulada, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio. Quelli nella città Metropolitana di Cagliari sono Pula, Sarroch e Villa San Pietro, che si trovano però tra il Sulcis ed il Campidano di Cagliari, per cui possono essere considerate appartenenti all'una o all'altra di queste regioni. È un territorio in cui la natura è incontaminata, nel tratto costiero caratterizzato da ampie spiagge, tra cui spicca Piscinas, con le sue metafisiche dune di sabbia, o la splendida insenatura di Masua, che guarda il faraglione calcareo di Pan di Zucchero. In viaggio verso MasainasDalla chiesa parrocchiale di Giba prendiamo verso sud la via Vittorio Emanuele, che attraversa la via principe di Piemonte, e continua con il nome di via Roma, la quale, uscendo dal paese, assume il nome di SS195 Sulcitana. La SS195 Sulcitana, dopo due chilometri e trecento metri, ci porta all'interno dell'abitato di Masainas. Dal Municipio di Giba a quello di Masainas si percorrono 2.5 chilometri. Il paese chiamato Masainas
Origine del nomeIl significato del nome del paese non si conosce, ma su di esso vi sono tre versioni. La prima, considerando che nell'Ottocento il toponimo veniva pronunziato anche Massaínas, ritiene probabile che esso derivi dall’aggettivo Massajina, ossia Propria del contadino, e precisamente dalla locuzione domus Massajinas, ossia Case dei contadini, dato che la parola Massaju indica il Contadino, l'Agricoltore. La seconda fa derivare il nome da Malas Ainas, che significa Malefatte, e sarebbe ricollegabile alle continue scorrerie e omicidi che venivano compiuti nella zona. La terza, invece, farebbe derivare il nome dal sostantivo sumerico Mas, che significa Capra, e indicherebbe una zona ricca di bestiame. La sua economiaSi tratta di un piccolo comune rivierasco la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta, ed anche con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, della gioielleria e oreficeria ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva. La bella posizione a ridosso del mare tra fertili pianure e stagni pescosi, dove si può vedere nidificare il fenicottero rosa, ha incrementato il turismo. Masainas offre, inoltre, a quanti vi si rechino, la possibilità di visitare e ammirare la bella spiaggia di Is Solinas, nonché i numerosi siti archeologici, in particolare i numerosi resti dell’antica civiltà nuragica, presenti nella zona. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Brevi cenni storiciIl suo territorio ha origini antiche risalenti al Neolitico, nella zona di Is Solinas, infatti, sono stati rilevati insediamenti umani. Nelle epoche successive il territorio di Masainas viene interessato da insediamenti nuragici. Come zona del Sulcis, viene a contatto con le civiltà fenicia e cartaginese. Viene interessata da penetrazioni romane tra il terzo ed il secondo secolo avanti Cristo, in seguito alla conquista di Solki ossia Sant’Antioco. Sono stati infatti ritrovati tra Masainas e Giba dei resti che fanno pensare ad una fabbrica di utensili di terracotta risalenti al periodo della penetrazione romana nell'entroterra sarda. Da scavi fortuiti sono stati ritrovati dei sarcofaghi di pietra risalenti all'età romana, la cui particolarità è che queste sepolture sono state fatte nel terreno sabbioso e per questo uniche in Sardegna. Sempre in località Is Manigas sono state trovate delle monete presumibilmente indicanti la presenza di un sito romano. In località Serra lepuris sono state trovate due tombe scavate nella roccia, fatte a sepolcro e chiuse da una grossa pietra. Gran parte dei reperti ritrovati nel territorio comunale si trova ora al museo archeologico di Cagliari. Allo stesso modo di villarios e Giba, divieme terra di predicazione da parte di Monaci Benedettini, nel 1200 circa, che vi costruiscono dei monasteri, ossia Guventis, a cui ancor oggi si riferisce la denominazione del territorio comunale chiamato Su Guventu. Poche sono le notizie storiche relative alle prime vicende del borgo. L'odierno centro abitato, inizialmente un Medau ossia un casale, poi divenuto Boddeu ossia un insieme di casali, si sviluppa attorno alla piccola chiesa di San Giovanni Battista verso la fine del Settecento. Segue poi le sorti del Marchesato di Palmas, affidato in seguito a Gioacchino Bon Crespi di Valdura, ultimo a fregiarsi di titolo nobiliare su queste terre. Nel 1839 è il più grosso centro abitato della zona, particolarmente ricco per la sua florida agricoltura e pastorizia. Infatti, grazie al vasto territorio pianeggiante e fertile, si contava una grossa presenza di agricoltori e pastori, anche provenienti dal Nuorese e dall'Iglesiente. Nel 1853 Masainas con Giba, Sant'Anna Arresi e Piscinas diviene frazione del nuovo comune di villarios. Ma nel 1866 la sede comunale viene trasferita a Masainas, e il nuovo comune prende il nome di villarios Masainas. Poi nel 1875 Masainas diventa sede municipale. La situazione rimane immutata fino a quando, nel 1928, viene scelta Giba come capoluogo di comune, la quale incorpora villarios, Masainas, Piscinas e Sant'Anna Arresi come località. Nel 1975 diviene comune autonomo. Masainas diventa comune autonomo nel 1975, Sant'Anna Arresi nel 1965 e Piscinas nel 1988. Del comune di Masainas nel 2005, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella nuova di Carbonia e Iglesias, ed in seguito, con la sua abolizione, nel 2016, passa alla nuova provincia del Sud Sardegna. Le principali feste e sagre che si svolgono a Masainas
Visita del centro del paeseL'abitato è interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia. Arriviamo a Masainas da nord provenendo da Giba con la SS195 Sulcitana che, nell'abitato, assume il nome di via Roma. Il Municipio di Masainas
La piazza chiesa con il gigantesco olivastro secolare
La nuova chiesa parrocchiale e la vecchia chiesa di San Giovanni BattistaProseguendo lungo la via Dante Alighieri si arriva al termine della piazza chiesa, un'ottantina di metri più avanti, e ci si trova davanti al complesso religioso costituito dalle due Chese di San Giovanni Battista, davanti la nuova chiesa parrocchiale, e sul retro di questa la chiesa vecchia.
Nel 1939 è stato aggiunto, adiacente l'edificio, il salone per il catechismo, unendo così la canonica alla sacrestia, ma alla fine del ventesimo secolo sono stati demoliti per lasciare spazio alla nuova chiesa.
Il cimitero vecchio ed il monumento ai Caduti
L'impianto sportivo MitzarraminiDalla via Roma, svoltiamo invece a sinistra nella via Emilio Lussu, la percorriamo per poco più di cento metri, poi prendiamo a destra la via Aldo Moro, e, in duecento metri, arriviamo, in località Mitzarramini, all'ingresso dell'impianto sportivo di Masainas. Di questo impianto fanno parte un campo da calcio dotato di tribune in grado di ospitare un centinaio di spettatori; un campo di calcetto, nel quale praticare le discipline del calcio e del calcetto, ossia calcio a cinque; un campo da tennis; un campo da bocce. Vicino è presente una palestra polivalente dotata di tribune in grado di ospitare una quarantina di spettatori, nella quale è possibile praticare come dscipline la pallacanestro, la pallavolo, ed attività Ginnico Motorie. Il cimitero nuovo di Masainas
Visita dei dintorni di MasainasNei dintorni di Masainas sono stati portati alla luce i resti del nuraghe complesso Arramini; dei nuraghi Cambulas, Fais, Nuraxi Mesu, Piras, punta Acuzza, s'Ega Grutta, s'Ega Sa Mongia, Sa Perda, Sa Reina, tutti di tipologia indefinita. La conformazione orografica del territorio comunaleLa sua conformazione orografica è caratterizzata dalle ultime propaggini dei monti del Sulcis, in particolare il monte Floris di 396 metri, la punta di Antiogu Sardara di 391 metri, e Sa Serra Manna di 293 metri, unici rilievi di una certa importanza ricchi di superfici arborate e cespugliate tipiche della flora spontanea locale e di superfici rimboschite con pini e altre specie arboree. Da queste alture il territorio digrada dolcemente verso il capoluogo Masainas, e poi fino al mare di Porto Botte nel golfo di Palmas, il cui litorale, ancora incontaminato, è caratterizzato da una striscia di fine sabbia bianca accompagnata da fitti ginepri, fino alle colline di Monte Sarri e monte Sa Perda, prospicienti le acque dinanzi l'isola di Sant'Antioco. Il litorale è composto di un chilometro e duecento metri di dune sabbiose e circa un chilometro di costa collinare e rocciosa. Importante è l'attività degli scavi minerari. Visita delle prime frazioni a sud ovest di MasainasDal centro di Masainas, dove dalla via Roma parte verso est la via Dante Alighieri che porta alla chiesa parrocchiale, prendiamo verso ovest la via Quintino Sella, dalla quale, dopo duecentocinquanta metri, parte verso sinistra la via Trieste, che esce dall'abitato verso sud ovest. Presa la via Trieste, la seguiamo per due chilometri e trecento metri, poi, seguendo le indicazioni, prendiamo a sinistra la strada che, in quattrocento metri, ci porta all'interno della frazione Is Cuccus (altezza 19 metri, distanza in linea d'aria circa 2.71 chilometri, abitanti 20). Tornati sulla prosecuzione della via Trieste che ci ha portati verso Is Cuccus, dopo circa cinquecento metri raggiungiamo la frazione Is Murronis (altezza 11 metri, distanza in linea d'aria circa 3.48 chilometri, abitanti 23). Le frazioni Cannigonis con la chiesa di Nostra Signora della Neve e su PranuPrima di entrare nella frazione Is Murronis, prendiamo verso destra, seguendo le indicazioni, la strada che seguiamo per cinquecentocinquanta metri, poi prendiamo a sinistra la via su Pranu, che ci porta all'interno della frazione Cannigonis (altezza 8 metri, distanza in linea d'aria circa 3.91 chilometri, abitanti 74).
Da dove Is Murronis ci ha portato a Cannigonis, evitando la deviazione in via su Pranu, proseguiamo dritti per un centinaio di metri, poi prendiamo la deviazione verso destra che, in circa duecentocinquanta metri, ci porta alla piccola frazione su Pranu (altezza indefinita, distanza in linea d'aria circa 3.41 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti). Visitiamo la frazione Is Solinas con la spiaggia Sa SalinaEvitando la deviazione per Cannigonis, dalla frazione Is Murronis proseguiamo sulla strada che ci ha portati ad essa da Masainas, che diventa la via Tirso, e che, in circa un chilometro, ci porta nell'abitato della frazione Is Solinas (altezza 5 metri, distanza in linea d'aria circa 4.57 chilometri, abitanti 60), nella quale entriamo da nord est con la via Tirso. Alla frazione Is Solinas siamo arrivati da Masainas percorrendo via Tireste e la sua prosecuzione verso sud ovest per poco meno di quattro chilometri. Proseguiamo verso sud ovest con la prosecuzione della via Tirso che è la via Nora, e che, in due chilometri e trecento metri, dopo essere passata tra lo stagno di Porto Botte a destra e lo stagno Baiocca a sinistra, ci porta al parcheggio vicino al mare, dove troviamo la spiaggia Sa Salina che è la spiaggia di Is Solinas. Alle spalle della spiaggia si trovano gli stagni di Porto Botte e di Baiocca, che sono stati illustrati nella pagina che descrive Giba. Visita delle frazioni a sud est di MasainasUsciamo dal centro di Masainas con la via Roma che diventa la SS195 Sulcitana e procede verso sud est in direzione di Sant'Anna Arresi. Percorso un centinaio di metri dall'ingresso del cimitero nuovo di Masainas, trovamo sulla destra della strada statale gli edifici della frazione Is Fiascus (altezza metri 55, distanza in linea d'aria circa 1.37 chilometri, abitanti 98). Passata la frazione Is Fiascus, proseguiamo per ancora un chilometro lungo la SS195 Sulcitana e vediamo, alla destra della strada, gli edifici della frazione Is Lais (altezza metri circa 69, distanza in linea d'aria circa 2.25 chilometri, abitanti 28). Entrati nella frazione Is Lais, segunedo le indicazioni prendiamo la strada che si dirige verso ovest e, in cinquecento metri, raggiungiamo la frazione Is Lois (altezza indefinita, distanza 2.22 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti). Da Is Lais, proseguendo verso sud est, in circa tre chilometri si raggiunge l'abitato di Sant'Anna Arresi, che visiteremo nella prossima tappa del nostro viaggio. La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, da Masainas ci recheremo a Sant'Anna Arresi che visiteremo con il suo centro ed i dintorni con la sua costiera e con la bellissima spiaggia di Porto Pino. | ||||
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