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Perdaxius con la chiesa campestre di San Leonardo ed il nuraghe Camboni


In questa tappa del nostro viaggio, ci recheremo a Perdaxius che visiteremo con il suo centro ed i suoi dintorni dove si trova la frazione San Leonardo con la sua chiesa campestre, ed i resti del nuraghe Camboni.

Il Sulcis nella regione storica del Sulcis-Iglesiente

Il Sulcis IglesienteL’area della regione storica del Sulcis-Iglesiente si estende a nord della valle del Cixerri. Confina a nord est con il Campidano ed ha una forma vagamente triangolare. Il Sulcis (nome in lingua sarda Sa Meurreddìa) si estende nella porzione sudoccidentale dell’isola, parte integrante della regione storica del Sulcis-Iglesiente, ed appartiene alla Provincia del Sud Sardegna ed a quella di Cagliari. I suoi comuni nella Provincia del Sud Sardegna sono Calasetta, Carbonia, Carloforte, Domus de Maria, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Santadi, Siliqua, Teulada, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio. Quelli nella città Metropolitana di Cagliari sono Pula, Sarroch e Villa San Pietro, che si trovano però tra il Sulcis ed il Campidano di Cagliari, per cui possono essere considerate appartenenti all’una o all’altra di queste regioni. È un territorio in cui la natura è incontaminata, nel tratto costiero caratterizzato da ampie spiagge, tra cui spicca Piscinas, con le sue metafisiche dune di sabbia, o la splendida insenatura di Masua, che guarda il faraglione calcareo di Pan di Zucchero.

In viaggio verso Perdaxius

Dal centro di Carbonia usciamo dall’abitato verso est con il viale Trento, dal quale prendiamo la SP78 e dopo circa nove chilometri raggiungiamo Perdaxius. Dal Municipio di Carbonia a quello di Perdaxius si percorrono 11.0 chilometri.

Il comune chiamato Perdaxius

Perdaxius: veduta dell’abitatoPerdaxius-Stemma del comuneIl comune chiamato Perdaxius (pronuncia Perdàxius, nome in lingua sarda Perdaxus, altezza metri 98 sul livello del mare, abitanti 1.310 al 31 dicembre 2021) si estende nella parte sud occidentale della Provincia del Sud Sardegna, sui monti del Sulcis, al centro dell’omonimo bacino minerario, in un’area ricca di piombo argentifero. Si tratta di un comune collinare, di origine medievale, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo anche se incominciano ad avvertirsi i primi sintomi di sviluppo del terziario, prevalentemente nel comparto del turismo. Il paese chiamato è raggiungibile tramite la SS126 sud Occidentale Sarda, che dista undici chilometri dall’abitato. Il territorio Comunale presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 55 a un massimo di 492 metri sul livello del mare.

Origine del nome

Il nome del paese Perdaxius sta a significare Pietroso, Probabilmente per via della particolare conformazione del terreno sulla quale sorge l’abitato.

La sua economia

Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta; ed anche con l’allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito per lo più da imprese che operano nei comparti alimentare ed edile. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Brevi cenni storici

L’origine del primo insediamento abitativo, costituito da modeste case costruite in prossimità della chiesa dei monaci intorno all’anno 1000. Inserita nel Giudicato di Càralis, nella Curatoria del Sulcis, appartiene in seguito a Pisa e successivamente agli Aragonesi. Il comune di Perdaxius nasce nel 1958 quando viene separato dal comune di Narcao. Del comune di Perdaxius nel 2001, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la Provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella nuova di Carbonia e Iglesias, ed in seguito, con la sua abolizione, nel 2016, passa alla nuova Provincia del Sud Sardegna.

Le principali feste e sagre che si celebrano a Perdaxius

Tra le principali feste e sagre che si celebrano a Perdaxius si segnalano, la domenica di Pentecoste, la Festa di San Leonardo, nell’omonima frazione; la seconda quindicina di giugno, la Sagra della pecora; il 25 luglio, la Festa di Sant’Anna, che è la Festa patronale di Perdaxius; ad agosto, la Mostra Mercato dell’Artigianato Artistico.

Visita del centro di Perdaxius

L’abitato, interessato da crescita edilizia, mostra l’andamento altimetrico tipico delle località collinari. Arriviamo a Perdaxius da ovest con la SP78 e, prima di entare nell’abitato, alla destra della stada provinciale si trova una rotonda, passata la quale, dopo centocinquanta metri, si incrociano a sinistra la via lazio ed a destra la via Indipendenza. Da qui, con il nome di viale repubblica, la SP78 porta all’interno dell’abitato.

La struttura sportive all’ingresso dell’abitato

Passato l’incrocio e percorse poche decine di metri alla sinistra della strada si trovano i Nuovi impianti sportivi di Perdazius. Vi si trova una nuova struttura dedicata alle Discipline Rotellistiche che sarà di interesse sovracomunale, un impianto che, oltre agli appassionati dei pattini, potrà ospitare anche altre discipline come il calcio a cinque, la pallavolo, il basket ed il tennis. È stata realizzata con un gigantesco telone su tubolari che sovrasta la struttura dell’ex pattinodromo, che era ormai in disuso, dotato di un pavimento in pvc di ultima generazione, che verrà dotata di una gradinata capace di 87 posti a sedere.

Perdaxius-Nuovi impianti sportivi- ’ex pattinodromo che era ormai in disuso Perdaxius-Nuovi impianti sportivi: la nuova struttura dedicata alle Discipline Rotellistiche Perdaxius-Nuovi impianti sportivi-nuovo campo Comunale da Calcetto

Più avanti si trova il nuovo Campo Comunale da Calcetto, dove praticare il calcio ed il calcio a cinque, con fondo in erba sintetica, dotato di spogliatoi e di tribune in grado di ospitare fino a 200 spettatori.

Il Municipio di Perdaxius

Perdaxius: il Municipio di PerdaxiusArrivando a Perdaxius da ovest con la SP78, passato il cartello segnaletico che indica l’ingresso nel paese, percorriamo il viale repubblica, che è il nome che assume all’interno dell’abitato la strada provinciale. Lo seguiamo per trecento metri, poi il viale svolta verso sinistra, mentre noi prendiamo quella che sarebbe la sua prosecuzione se procedessimo dritti, che è la via Aldo Moro. Lungo questa strada, dopo meno di cento metri, alla sinistra, la civico numero 1 della via Aldo Moro, si trova l’edificio che ospita il Municipio di Perdaxius, con la sua sede e gli uffici che forniscono i loro servizi ai cittadini.

Gli impianti sportivi delle Scuole Medie

Da dove abbiamo preso la via Aldo Moro, percorsa per solo una cinquantina di metri, prendiamo verso destra la via Giovanni Pascoli che, dopo centoventi metri, diventa la via Risorgimento. Percorsa per un’ottantina di metri, vediamo, alla destra della strada, il cancello di ingresso degli impianti sportivi delle Scuole Medie. Qui si trova un Campo Sportivo Polifunzionale delle Scuole Medie, nel quale praticare, come discipline, il tennis, la pallacanestro e la pallavolo. Ci si trova, inoltre, la Palestra delle Scuole Medie, nella quale praticare, come discipline, la pallacanestro, la pallavolo, e diverse attività ginnico motorie.

Perdaxius: impianti sportivi delle Scuole Medie: ingresso Perdaxius: impianti sportivi delle Scuole Medie: Campo Sportivo Polifunzionale Perdaxius: impianti sportivi delle Scuole Medie: la Palestra delle Scuole Medie

L’ex Campo da Calcio di Perdaxius

Perdaxius: l’ex Campo da Calcio di PerdaxiusLa via Risorgimento prosegue verso sud ovest, fino ad uscire dall’abitato. Percorsi quattrocento metri dall’ingresso degli impianti sportivi delle Scuole Medie, al di fuori dell’abitato, si trova, alla sinistra della strada, l’ex Campo da Calcio di Perdaxius, ormai in disuso, tanto che la squadra di calcio locale, la squadra Perdaxius, che partecipa al campionato di calcio di Seconda Categoria Girone B di Sardegna, gioca le sue partite casalinghe nel Campo da Calcio Comunale di Narcao.

La chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo

Proseguiamo lungo la via Aldo Moro, a duecento metri da dove la avevamo imboccata, la strada sbocca sulla via Cesare Battisti, che prendiamo verso sinistra. La seguiamo per centocinquanta metri, e la strada sbocca sulla piazza Dante Alighieri, la piazza che si posiziona al centro del paese, dalla quale parte a sinistra la via Vittorio Veneto ed a destra la via Nazionale. Nella piazza, sulla destra, dove parte la via Nazionale, si affaccia al lato sinistro della via Nazionale la nuova chiesa di San Giacomo Apostolo che è la parrocchiale di Perdaxius, di recente costruzione, risalente al 1959.

Perdaxius: chiesa parrocchiale di San Giacomo Perdaxius: chiesa parrocchiale di San Giacomo: facciata Perdaxius: chiesa parrocchiale di San Giacomo: interno

L’antica chiesa romanica di San Giacomo Apostolo

Perdaxius: antica chiesa romanica di San Giacomo ApostoloPresa la prosecuzione della via Cesare battisti dopo la piazza Dante Alighieri, in una cinquantina di metri arriviamo nella piazza Savoia, situata a pochi metri di distanza, nella quale si trova la chiesa romanica di San Giacomo Apostolo che è più antica e storicamente più importante. Di origine romanico pisana, risale alla senda metà del tredicesimo secolo. Nel quindicesimo secolo il villaggio, e conseguentemente la chiesa, furono abbandonati. La prima menzione della chiesa rurale risale al 1806 in una lettera del Vescovo Nicolò Navoni sullo stato della diocesi. L’edificio, a navata unica, è costruito con semplici blocchi di arenaria e trachite, senza decorazioni. La facciata a capanna, semplice, in pietra squadrata, è sormontata da un bel campanile a vela con profilo interno a ogiva, ed una croce litica sormonta e chiude l’arcata. All’interno l’aula è coperta da un tetto a doppio spiovente con coppi su capriate lignee, ed è conclusa da un’abside a pianta semicircolare priva di luce. Allo stato attuale l’edificio, in rovina nel secolo scorso ed oggi restaurato, presenta però segni di degrado, non è consacrato e viene utilizzato come deposito di oggetti inutilizzati.

Visita dei dintorni di Perdaxius

Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Perdaxius, sono stati portati alla luce i resti dei Nuraghi Achenza, Arruda, Camboni, Entu, Gregu, Medau Acqua de su Figu, Medau Toccu, Moifai, monte Narcao, monte S’Orcu, Murgias, Pesus, Pitzienti, Porcus, Porcus II, Sa Idda, Santus, Simplicio, Sitzia, su Porcili, Tanca Manna, tutti di una tipologia indefinita. Il centro del paese è abbastanza piccolo dato che la gran parte degli abitanti di Perdaxius si trovano nelle frazioni limitrofe, che ora visiteremo.

La frazione San Leonardo di Perdaxius con la chiesa campestre omonima

Dal Municipio di Perdaxius proseguiamo nerso sud est con la via Aldo Moro, che, dove termina, prosegue leggermente verso destra nella via Giuseppe Garibaldi, che verso sud est esce dall’abitato e si dirige verso Tratalias. Seguita per un chilometro e duecento metri, arriviamo nella frazione San Leonardo (altezza metri 80, distanza in linea d’aria circa 1.2 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 70).

Percorsa appena una settantina di metri, si vede, alla sinistra della strada, il cancello di ingresso del Parco di San Leonardo, un’area atterzzata all’interno della quale è possibile arrostire in grandi barbecue in muratura, e mangiare in tavoli di pietra, all’ombra di grandi olivi secolari. All’interno del parco si può visitare la chiesa campestre di San Leonardo. Non si hanno elementi per stabilire se questo piccolo monumento romanico, che dovrebbe risalire al tredicesimo secolo, sia stato legato ad un insediamento dell’epoca giudicale, e qualche studioso ipotizza l’associazione ad un centro monastico, ma i documenti a disposizione non sono di conforto a tale teoria. La piccola chiesa conserva tuttora l’originario impianto, privo di decorazioni, ed ha la pianta a navata unica, il soffitto con volta a botte, mentre sul fondo compare l’abside semicircolare, e nel fianco sinistro, che un tempo doveva essere protetto da un loggiato, si trova l’ingresso secondario. La facciata molto semplice presenta uno spropositato campanile a vela. Al suo interno sono conservate pitture di epoca spagnola, presenti anche sulla facciata interna delle ante dell’armadio dove sono dipinte le immagini di Santa Giuliana e del Santo titolare. Nell’armadio è racchiuso un simulacro ligneo di San Leonardo.

Perdaxius-San Leonardo: ingresso del parco di San Leonardo Perdaxius-San Leonardo: interno del parco di San Leonardo Perdaxius-San Leonardo: chiesa campestre di San Leonardo Perdaxius-San Leonardo: chiesa campestre di San Leonardo Perdaxius-San Leonardo: la Festa di San Leonardo

La Festa di San Leonardo si celebra la domenica di Pentecoste, ed è caratterizzata dalla processione seguita dalle cerimonie religiose, e da una suggestiva e partecipata Sagra popolare.

La frazione Is Pistis

Proseguendo lungo la prosecuzione della via Giuseppe Garibaldi per circa trecento metri, arriviamo a una rotonda, alla quale prendiamo la terza uscita, che ci porta sulla SP77 in direzione nord est. La seguiamo per ottocentocinquanta metri, e, seguendo le indicazioni, prendiamo la deviazione a sinistra che, in circa quattrocento metri, ci porta all’interno della frazione Is Pistis (altezza metri 82, distanza in linea d’aria circa 2.9 chilometri seguendo questa strada sul livello del mare, abitanti circa 49).

La frazione Is Manais

Dal centro di Perdaxius, prendiamo la prosecuzione della SP78 che esce dall’abitato verso est. La seguiamo per circa ottocento metri ed arriviamo a una rotonda, alla quale prendiamo la terza uscita sulla SP107 che si dirige verso nord. Percorsi cinquecento metri, seguendo le indicazioni deviamo a sinistra e, dopo quattrocento metri, raggiungiamo la frazione Is Manais (altezza metri 106, distanza in linea d’aria circa 1.8 chilometri lungo questa strada sul livello del mare, abitanti circa 53).

La frazione Is Porcus

Proseguendo lungo la strada che ci ha portati alla frazione Is Manais, dopo ottocento metri arriviamo all’interno della frazione Is Porcus (altezza metri 130, distanza in linea d’aria circa 2.6 chilometri lungo questa strada sul livello del mare, abitanti circa 26).

La frazione Mitza Iusta

Da dove avevamo preso la SP107 che si dirige verso nord, dopo quattrocento metri deviamo a destra, dopo duecentocinquanta metri ancora a destra, e dopo altri duecentocinquanta metri arriviamo nella frazione Mitza Iusta (altezza metri 139, distanza in linea d’aria circa 1.8 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 82).

Il Cimitero di Perdaxius

Perdaxius: il Cimitero di PerdaxiusIl Cimitero di Perdazius si trova all’esterno dell’abitato, lungo la SP78, alla distanza di poco più di un chilometro. Per raggiungerlo, dal centro di Perdaxius, prendiamo la prosecuzione della SP78 che esce dall’abitato verso est. Seguita questa strada per circa ottocento metri, arriviamo a una rotonda alla quale proseguiamo dritti e, dopo poco più di altri duecento metri, troviamo, alla destra della strada provinciale, il muro di cinta e l’ingresso del Cimitero di Perdaxius.

La frazione Tanca Manna con il nuraghe Tanca Manna

Lungo la SP78, passata la rotonda, proseguiamo per crica un chilometro e, seguendo le indicazioni, prendiamo la deviazione a sinistra che, in quatrocentocinquanta metri, ci porta all’interno della frazione Tanca Manna (altezza metri 104, distanza in linea d’aria circa 2.3 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 71). Vicino all’abitato, verso ovest, si trovano i resti del Nuraghe Tanca Manna un nuraghe di tipologia indefinita edificato a 112 metri di altezza.

La frazione Pesus con i resti del convento di su Corrali e del nuraghe Pesus

Lungo la SP78, evitiamo la deviazione per Tanca Manna e proseguiamo, invece, dritti. Perdaxius: il pesus-resti del convento di su CorraliPercorso poco più di un chilometro, la strada provinciale ci porta all’interno della frazione Pesus (altezza metri 114, distanza in linea d’aria circa 3.0 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 52). Appena entrati con la SP78 all’interno della frazione, una sterrata sulla destra ci porta, in qualche decina di metri, a vedere i resti del convento di su Corrali chiamato anche monastero di Pesus, un antico monastero benedettino edificato nella frazione Pesus. Il monastero è stato recuperato da poco nel patrimonio immobiliare del comune di Perdaxius, che ha provveduto ad iniziare un’opera di protezione del sito. Ad ovest dell’abitato di Pesus si trovano anche i resti del Nuraghe Pesus un nuraghe di tipologia indefinita edificato a 97 metri di altezza, e distante novecento metri dal nuraghe Tanca Manna.

I resti del nuraghe Camboni

Dal centro di Perdaxius, dove la via Aldo Moro termina, invece di prendere a sinistra la via Cesare Battisti, prendiamo a destra la via Grazia Deledda, che, dopo centoventi metri, arriva a un incrocio, dove proseguendo dritti diventa la via San Michele che esce dall’abitato verso ovest. All’incrocio, prendiamo invece a sinistra la via Risorgimento, e la seguiamo per cinquecentocinquanta metri, fino ad arrivare a un incrocio, dove proseguendo dritti si trova un bivio, al quale prendiamo a destra la strada che conduce nella regione Camboni. Seguita per centocinquanta metri, troviamo alla sinistra una strada pedonale pistrellata, che conduce in un’area archeologica.

Perdaxius-regione Camboni-resti del nuraghe CamboniPerdaxius-regione Camboni-resti del pozzo sacroAll’interno dell’area archeologica si trovano i resti del Nuraghe Camboni il principale nuraghe in territorio di Perdaxius. Si trova a 97 metri di altezza, è un nuraghe di tipologia indefinita, comunque si ritiene che possa trattarsi di un nuraghe complesso, del quale si possono ammirare la Torre del mastio e altre tre torri perimetrali, unite tra loro attraverso una muraglia ad andamento rettilineo e curvilineo, e non si esclude la presenza anche di una quarta torre. L’opera muraria è costruita con massi ciclopici di andesite basaltica, del peso medio di tre quintali ciascuno, con ampio uso di piccole pietre e malta di fango tra gli interstizi. Il lato che si presenta ripulito è quello a nord est, mentre il resto del nuraghe è ricoperto di vegetazione. Sul lato nord è visibile il foro di una finestrella. La tholos del mastio è crollata, e nel piano di svettamento nord ovest si nota il corridoio del vano scala, purtroppo ricoperto da detriti. Ad est del nuraghe si vedono i resti del villaggio nuragico, purtroppo quasi totalmente ricoperto di erba e terra. Tra le rovine si trova una capanna rettangolare, con annesso un pozzo nuragico del tipo a bottiglia, che alcuni ipotizzano potesse essere un pozzo sacro.

La frazione Is Pillonis

Dal centro di Perdaxius, presa la via San Michele, che esce dall’abitato verso ovest, la seguiamo per ottocento metri, poi prendiamo la deviazione sulla destra e, in una settantina di metri, arriviamo nella frazione Is Pillonis (altezza metri 118, distanza in linea d’aria circa 1.1 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 14).

La frazione Is Senis

Lungo la starad che ci ha portato a Is Pillonis, un’ottantina di metri prima di arrivare, appena passato il cartello segnaletico che indica appunto l’arrivo a Is Pillonis, prendiamo una stratta strada a sinistra, la seguiamo per un chilometro e cento metri, e prendiamo una deviazione a destra, che, in circa duecento metri, ci porta nella frazione Is Senis (altezza metri 126, distanza in linea d’aria circa 2.4 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 19).

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, ci recheremo a Narcao che visiteremo con il suo centro ed i dintorni nei quali si trovano numerosi siti archeologici ed anche i resti della miniera di Rosas.


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