I rituali della morte a Pill’e Matta, Quartucciu: motivi cristiani ed ebraici in contesti pagani del IV e V secolo - Donatella Salvi vasi a listello Hayes 91 solo nella variante C ad orlo pronunciato, brocchette Boninu 1971-72 25 e bicchieri a calice in vetro 26 . Il corredo della tomba 25 mostra come la già citata combinazione di piatto/lucerna e/o bicchiere si ripeta più volte anche nelle tombe più tarde e come alle molte forme aperte corrisponda un numero altrettanto consistente di lucerne. In questo caso l’interno della tomba ha restituito sei lucerne, tre delle quali presentano, con modelli diversi, simboli cristologici 27 , due motivi zoomorfi – un leone ed un coniglio – ed una la meno consueta scena bucolica con la casetta sull’albero, il suonatore, gli animali 28 . All’esterno, nel pozzo, insieme a resti scheletrici evidentemente rimossi dalla originaria collocazione, sono state ritrovate altre due lucerne, una con il chrismon ed una con la menorah (Fig. 10) 29 . Per certi versi, gradualmente, però, il numero degli oggetti si contrae, scompaiono le monete e la composizione sembra stabilizzarsi. le due sepolture 4 e 19 che si affacciavano su uno stesso pozzo ne sono un chiaro esempio 30 , così come la tomba 5 (Fig. 11), le cui lucerne sono ormai tutte forma X, ed una porta sulla spalla l’impronta della moneta coniata da teodosio II nel 422 31 , fornendo un’informazione cronologica perfettamente coerente con la sequenza che è stato possibile stabilire. Gli elementi raccolti portano a cercare confronti nelle necropoli contemporanee, per verificare se la presenza di oggetti con simboli cristiani o ebraici, in altri contesti chiusi altrettanto affidabili, possa considerarsi autentica testimonianza di cristianizzazione o se, come nel caso di Pill’e Matta, lucerne o forme aperte decorate si propongano, per quantità ed associazione, soltanto come prodotti di largo consumo e di ampia diffusione. In Sardegna la necropoli che più si avvicina a quella di Quartucciu per i materiali raccolti è quella di S’Ungroni, Arborea, occasionalmente scoperta e scavata nel 1932. Il limite è però costituito dalla mancanza di dati sulle associazioni, se si eccettuano alcune scarne ma importanti osservazioni registrate 1477 25 Rara nei contesti mediterranei, questa forma chiusa in sigillata ha molte attestazioni, con esemplari integri, in Sardegna: cfr. ad esempio Rovina 1990. A Quartucciu sono stati ritrovati finora 6 esemplari. 26 l’associazione fra queste forme ritorna in contesti stratigraficamente affidabili: cfr. da ultimo la US 1006 dello scavo di Carrer la Palma, Matarò: Cela Espìn-Revilla Calvo 2004, pp. 297-301 e lam. 139 e 140. 27 Si tratta di una forma VIII con chrismon semplice, una forma X con chrismon a nastro, una con chrismon entro decorazione a cerchielli che chiude il canale. 28 Barbera-Petriaggi 1993, n. 168, pp. 207-208. Un altro esemplare è segnalato in Zucca 2002, pp. 486-487, fig. 2, ma con contorno della spalla costituito da teoria di delfini. 29 la lucerna con il chrismon entro motivo circolare, che proviene dalla parte più superficiale del pozzo, non è riportata nel disegno. 30 Planimetria e sezioni in Salvi c.s.b. 31 Barbera-Petriaggi 1993, decoro n. 219, pp. 200-201 e 377.