Giampaolo Mele Il martire Lussorio figura nel Martirologio Geronimiand insieme ad una quindicina di altri santi sardi, molti dei quali però risultano di dubbia autenti- cità storica 5 Il culto di san Lussorio - martire storicamente sicur0 6 , attestato con docu- mentazione tra le più antiche in assoluto tra tutti i santi sardi, presente nei manoscritti presso monasteri dell'Europa centrale e settentrionale sin dal secolo VIII' - ha abbracciato l'intera Isola, dalla Sardegna centrale, montuosa, ai Campidani, da Cagliari al Logudoro e alla Gallura e all' Ogliastra, giun- gendo sino all'Italia centrale e settentrionale, e toccando anche la Corsica (questo ultimo culto sinora risultava totalmente ignorato negli studi sardi). Come vedrem0 8 , sono diverse diecine i centri che venerano, o che hanno venerato, con grande onore san Lussorio - non meno di una buona cinquan- tina. Ma Santu Lussurgiu è l'unico paese che ne può vantare il nome nella sua intitolazione, a partire da oltre 900 anni or sono, nel Medio Evo, allorquando la Sardegna, fresca di quasi cinquecento anni di dominazione bizantina era divisa nei quattro Giudicati di Arborea, Torres, Cagliari e Gallura. La devozione era vivissima anche in epoca spagnola. Scrive nel 1624 il frate cappuccino Serafino Esquirro che "il glorioso san Lussorio in questo regno di Sardegna è da tutte le genti chiamato e invocato in tutte le necessità", e aggiunge - sottolinenado l'importanza di Santu Lussurgiu - : "ay mas de Sinquenta Iglesias dedicadas a el, y una uilla muy grande, lla- mada con este nombre, Santu Lussurju, que es lo mismo que san Luxorio"9. 4 Sull'attribuzione a san Girolamo (morto nel 420) del Martirologio Romano, è fiorita una vasta lettera- tura scientifica. Sappiamo in realtà che del Martirologio esisteva una recensione italica, smarrita, e una gallicana, quest'ultima formatasi ad Auxerre intorno al 592, da cui derivano tutti i manoscritti superstiti. Cfr., tra gli altri, Propy/reum ad Acta Sanctorum Decembris. Martyrologium romanum ad formam edi- tionis typicre scholiis instructum, Bruxellis 1940 [a cura di H. Delehaye, P. Peeters, M. Coens, B. de Gaiffier, P. Grosjean, F. Halkin]; VICfOR SAXER, Les Actes des "Martyrs anciens" chez Eusèbe de Césarée et dans [es martyrologes syriaque et hiéronimien, in «Analecta Bollandiana», 102 (1984), pp. 85-95. , Per le diverse ricorrenze di san Lussorio nel martirologio geronimiano cfr. un quadro delle fonti in/ra, Appendice J. Sugli altri martiri sardi nel martirologio, cfr. SAXER, La Sardegna nel martirologio geroni- miano, pp. 437-448. 6 Cfr. DAMIANO FlUA, La Sardegna Cristiana, Sassari 1909-1929 (3 voli.), I: "Dalle origini al secolo XI", pp. 54-56 (cfr. anche la rist. del 1995 con prefazione di Ottorino Pietro Alberti); SAXER, La Sardegna nel martir%gio geronimiano, pp. 443-445. Cfr. soprattutto RAIMONDO TuRTAS, Storia della Chiesa in Sardegna dalle origini al Duemila, Roma 1999, p. 39: «Fra i martiri sardi, Gavino e Lussorio sono quelli su cui abbiamo le testimonianze più antiche, abbondanti e affidabili". , Cfr. in/ra, Appendice J, e infra, §. 1.2. a Cfr. infra, § 3.2. 9 Cfr. SERAFIN ESQUIRRO, Santuario de Caller. y verdadera historia de la invencion de los Cuerpos Santos hallados en la dicha Ciudad y su Arzobispado. Parte primera. Compuesta por el R. P. F. Serafin Esquirro The%go. y Predicador de la orden de Padres Capuchinos de San Francisco de la Provincia de Sardefia. y natura/ de Caller. Dirigida al Illustrissimo. y Rev.mo Sefior Don Francisco de Esquive/ Arçobispo de Caller y Primado de Sardefia y Corcega. Con licencia del Ordinario. En la Catholica y siempre fidelis- sima Ciudad de Caller, en la Emprenta del Doctor Antonio Ga1cerin, por Juan Polla. Ano de MDCXXIV, Libro segundo, pp. 170 e s. 4