Il connubio, sempre strettissimo in Sardegna, fra religiosità e
panificazione, offre degli esiti particolari nel piccolo paese di
Cuglieri, che ha sempre unito la sacralità delle sue tradizioni al-
la produzione e benedizione del pane. Durante la rievocazione
dell’Ultima Cena nel Giovedì Santo, la festività di Sant’Antonio
da Padova o di Sant’Agata è usanza secolare benedire il pane,
donato il più delle volte da fedeli e devoti che hanno ottenuto
una grazia o intendono sciogliere una promessa.
Diverso è invece il caso di una solennità che conserva ancora in-
tatto l’antico legame, biblico e cristiano, del pane con la sua arcai-
ca simbologia di alimento divino: si tratta della ricorrenza di San
Filippo Benizi, un frate vissuto nel Duecento in Toscana ed appar-
tenente all’Ordine dei Servi di Maria. Fu per mezzo dell’opera di
proselitismo condotta dai Serviti, intorno alla prima metà del
Cinquecento, che il culto di San Filippo giunse a Cuglieri, grazie
al tramite di una fervente Marchesa del paese, Donna Lucia Za-
trillas, alla quale si deve la fondazione del Convento di Cuglieri –
oggi in disuso e riutilizzato per l’insediamento di uffici pubblici –
e forse del santuario noto con il nome di Chiesa della Madonna
delle Grazie.
Se è vero, come ci restituiscono i resoconti del periodo, che già
fin dopo la morte di Filippo Benizi si cominciò a benedire il pane
e l’acqua, si deve supporre che il rito della panificazione legato al
nome del Benizi risalga a Cuglieri proprio al periodo di insedia-
mento della prima comunità dei Serviti, avvenuto dopo il 1540.
I testi più antichi che parlano del santo – in primis la
Legenda de
origine Ordinis
e la
Legenda beati Philippi
– riportano, fra i nume-
rosi miracoli, il cosiddetto “Miracolo del Convento di Arezzo”, che
potrebbe ricondurre alla tipologia di pane prodotta a Cuglieri
per la festività del 23 agosto: «Durante la visita del convento di
Arezzo (in quel momento la città era in lotta con Firenze), Filippo
trovò i frati che, a corto di viveri, potevano a stento sostenersi.
Durante una particolare preghiera del santo, si sentì bussare alla
porta del convento: davanti all’uscio si trovarono – senza sapere
chi le avesse recate – due ceste di pane bianchissimo».
1
Su pane ’e Santu Tilippu
di Cuglieri
Gian Franco Farina
270
495
496
495.
Marca per il pane ’e Santu
Tilippu
, piombo, 4 cm, Cuglieri.
496.
Pane ’e Santu Tilippu
,
4 cm ciascuno, Cuglieri.
I piccoli pani, benedetti il 22
agosto, il giorno seguente
sono distribuiti alla popolazione
di Cuglieri dai soci del Comitato
di San Filippo Benizi.