nei siti fenicio-punici di Sardegna, in particolare a Tharros, ma anche a Karales, Sulci e Othoca. A rivendicare l’attribuzione di tutti i prodotti egiziani ed egittizzanti, rinvenuti in Sardegna, all’arte fenicia furo- no W. Helbig, nel 1877, in ambito archeologico 17 ed Etto- re Pais, nel 1881, in quello storico. 18 Le indagini archeologiche di siti fenicio-punici furono tra il tardo Ottocento e la prima metà del Novecento so- stanzialmente sporadiche, alimentando una ridotta serie di relazioni di scavo relative a Karales, Bithia, Sulci e un’uni- ca monografia sulla Colonia fenicia di Nora, curata da Giovanni Patroni. A Giovanni Lilliu si dovevano gli unici due contributi di vasto respiro sul mondo fenicio-punico della Sardegna, l’uno relativo ai rapporti con i protosardi, 19 l’altro concer- nente le stele puniche di Sulcis. 20 In questo contesto si inserisce, dunque, il volume di Gennaro Pesce, in 8°, esteso 148 pagine, con un corredo di 136 tavole fotografiche in bianco e nero e 6 a colori. La sovraccoperta a colori mostrava uno dei prodotti più prestigiosi dell’arte punica, la “Tanit Gouin” (dal nome del collezionista Léon Gouin, primitivo proprietario del- l’oggetto), una protome femminile in terracotta, da una tomba di Tharros, che fonde un’iconografia egizia (la dea col klaft) con la “dea velata di Rodi”, una creazione ionica della seconda metà del VI secolo a.C. La materia è distribuita in 33 capitoletti, preceduti da una “Premessa”, e seguiti da una scarna “Bibliografia”. 14 17. W. Helbig, “Cenni sopra l’arte fenicia in Sardegna. Lettera al Senato- re G. Spano”, in Annali dell’Istituto di corrispondenza archeologica, 48, 1876, pp. 197-257. 18. E. Pais, “La Sardegna prima del dominio romano”, in Memorie del- l’Accademia Nazionale dei Lincei, 1881, pp. 266-267. 19. G. Lilliu, “I rapporti tra la civiltà nuragica e la civiltà fenicio-punica in Sardegna”, in Studi Etruschi, XVIII, 1944, pp. 323-370. 20. G. Lilliu, Le stele puniche di Sulcis = Monumenti antichi dell’Accade- mia Nazionale dei Lincei, XL, Roma, 1944, cc. 293-418.