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ziarie. Nonostante la crisi dovuta all’epidemia
, nel 1655 venne comunque
convocato il Parlamento per l’approvazione del donativo alla Corona;
nel
marzo di quell’anno
pertanto venne effettuato un nuovo censimento dei fuo-
chi fiscali (questo forse è l’unico dato positivo in quanto si presume che in un
certo qual modo si volesse tener conto della nuova situazione provocata
dall’epidemia in corso) dal quale risulta che Barrali era il più piccolo villa
g-
gio della Trexenta con appena 20 nuclei familiari o fuochi (quasi alla pari con
l’ormai agonizzante Segolay
che invece ne aveva 21)
329
.
Incontrada di Trexenta: dati del censimento relativo all
’anno 1655
. Le cifre sono espresse in
nuclei familiari o fuochi (da G. Serri).
In ogni caso, anche se faticosamente, Barrali riuscì a superare il periodo
critico iniziale ma fu una breve tregua in quanto ben presto dovette affron-
tare ulteriori difficoltà dovute a nuove carestie come quella che colpì
l’isola
nel 1681-82 (ufficialmente causata dalla siccità e dalla scarsa qualità dei rac-
colti ma non è escluso che ci fosse anche il concomitante concorso di qualche
epidemia), che determinò una elevata mortalità concentrata maggiormente
329
G. Serri,
Il censimento dei “fuochi” sardi del 1655
, cit., p. 139.