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Vetrina n. 4
I reperti successivi provengono prevalentemente dalla Collezione
Cabras, da un unico ripostiglio contenuto in un vaso d’impasto rinve-
nuto nel centro abitato del comune di Loculi. Si tratta di 9 braccialetti
in bronzo ad ellisse aperta con decorazioni geometriche di epoca nura-
gica, un bracciale a manetta d’argento massiccio con decorazioni a cer-
chielli, numerosi elementi di collana in pasta vitrea idealmente ricom-
posti, una collana ricomposta di vaghi a spirale biconici, cilindrici e glo-
bulari con un elemento centrale che imita un vago ad astragalo. Com-
pletano la vetrina i materiali scoperti nel centro urbano di Orani, com-
posti da tre fusaiole di steatite e una lucerna monolicne. Da una località
ignota di Gavoi provengono alcuni splendidi esempi di lucerne bilicni
con anse plastiche a riflettore triangolare, a crescente lunare, a foglie di
acanto, a forma di aquila, che esemplificano tipologie diffuse nel III sec.
d.C. La vetrina successiva espone, su un supporto con due lenti d’in-
grandimento, due tavolette in piombo,
tabulae defixionis
, che antica-
mente venivano infisse nei santuari per richiedere malefici contro qual-
cuno attraverso l’invocazione agli dei, oppure venivano deposte nelle
sepolture usando il defunto come messaggero per la richiesta agli dei
inferi. Le rarissime tabelle fanno parte della Collezione Cabras e pro-
vengono dalla fonte sacra compresa nel villaggio nuragico di Sa Lin-
narta che rimase in uso in epoca romana.
Vetrine nn. 5 e 6
Provengono dal territorio del Sarcidano i materiali della Collezio-
ne Piras, esposta solo in parte. Si tratta di un contenitore in ceramica
invetriata, trovato nel centro abitato di Orroli, di una collana in pasta
vitrea da Su Monti e di diversi unguentari in vetro iridescente di
epoca romana. I numerosi materiali della raccolta, provenienti dalle
necropoli scoperte fortuitamente durante lavori agricoli o l’apertura
di tracciati stradali, comprendono patere di ceramica “campana C”,
databili tra la fine del II ed il I sec. a.C., diverse patere di ceramica
aretina con bollo di fabbrica in
planta pedis
, tazze da mensa biansa-
te a “pareti sottili” e vasi di “sigillata chiara” di epoca imperiale.
Vetrina n. 7
Chiude l’esposizione della Sala V una vetrina che raccoglie varie