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I Domenicani a Serramanna
si dimostra dubbioso sull’esistenza di questa iscrizione, aggiungen-
do che non darebbe alcun appoggio all’opinione che frate Uguccio-
ne fosse di origini sarde; il Canovai
21
ed il Da Morrona
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, due stori-
ci pisani, parlando di Uguccione dicono facesse parte della famiglia
pisana dei Sardi a cui appartenne il famoso autore della Cronaca Pi-
sana, Rainerio.
Non c’è dubbio che a Pisa esistesse una famiglia dei Sardi, come
pisane sono le famiglie Vacca e Gruño citate nella famosa iscrizione.
A tale proposito, il Martini
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e il Tola
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, sono propensi a credere che
Uguccione fosse chiamato Sardo precisamente dalla sua nascita, ipo-
tesi avvalorata dal fatto che gli scrittori domenicani lo chiamavano
spesso con l’appellativo di Uguccione di Sardegna.
Un’altra testimonianza delle relazioni esistite tra la Sardegna e Pi-
sa è un documento facente parte delle carte di Santa Caterina di Pi-
sa, custodito nella biblioteca Baylle e datato 1 settembre 1221. In
questo documento frammentario risulta che sia stata data disposi-
zione affinché una donna sarda, Giovanna Maria, figlia di Guantini
Arru e vedova di Pietro di Marogna, con testamento rogato a Pisa il
primo di settembre, venisse seppellita nella chiesa di Santa Caterina
di Pisa, della quale si dice rettrice e alla quale lasciò la metà di tutti i
suoi denari. Non ci è noto come la chiesa sia poi stata affidata ai do-
menicani, forse per volere della sua stessa fondatrice.
21
Stanislao Canovai,
Memorie istoriche di più uomini illustri pisani
, volume II,
Pisa, 1791, pp. 242-243.
22
Alessandro Da Morrona,
Pisa illustrata nelle arti del disegno
, volume III, Li-
vorno, 1812, p. 91.
23
Pietro Martini,
Storia ecclesiastica di Sardegna
, volume II, Cagliari, 1840,
p. 64.
24
Pasquale Tola,
Dizionario biografico degli uomini illustri di Sardegna
, volu-
me III, Torino, 1838, p. 280.