Considerazioni sui protonuraghi 21 21 15. Protonuraghe Mene-Macomer, planimetria e sezioni. Nelle pagine successive 16. Protonuraghe Sa Maddalena-Sedilo, veduta dall’alto. 17. Protonuraghe Talei-Sorgono, veduta dall’alto. 18. Protonuraghe Seneghe-Suni, veduta dall’alto. 19. Protonuraghe Fronte Mola-Thiesi, veduta dall’alto. nati – e sono molti – nei quali, se costruiti in tempi diversi, si possono cogliere differenze nella tessitura muraria, nella planimetria più o meno evoluta – come ad esempio a Duos Nuraghes-Borore – ma risulta evidente che sono entrambi il prodotto di uno stesso modulo architettonico. Pertanto, se riteniamo che tutti i “nuraghi” non rientrano nello schema classico del nuraghe a tholos – un modello che risponde ad un formalizzato canone architettonico, accettato e dif- fuso nei suoi rigidi caratteri tipologici –, credo che, ad evitare ulteriori confusioni, si debba abbandonare quella pluralità di defnizioni ed accettare quella di protonuraghe, pur tenendo conto della varietà di formule architettoniche che si trovano al suo interno e che si vanno defnendo tipologicamente nel loro sviluppo formale e temporale. In quanto al loro numero, dai 13 monumenti segnalati dal Contu nel 1959 (Contu e. 1959, p. 96), si è passati a 70 nel 1980 (Santoni V. 1980, p. 142), a 180 del 1984 (ManCa DeMurtaS L., DeMurtaS S. 1984b, p. 168), a 250 del 1991 (ManCa DeMurtaS L., DeMurtaS S. 1991a, nota 19), a 280 nel 1992 (ManCa DeMurtaS L., DeMurtaS S. 1992, pp. 176-184) e a oltre 350 nel 1999 che sulla base di una ideale proiezione statistica potrebbero raggiungere il numero di 1500 (uGaS G. 1999, p. 54).