Capitolo II
I BRIGANTI “DEL 1899”
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Il primo brigante che acquistò rinomanza tra i “banditi di
Orgosolo” della fine del secolo scorso fu Giovanni Corbeddu
Salis, detto “Il Re della macchia”. Corbeddu era un pastore di
Oliena che, a seguito di un furto di buoi (probabilmente non
compiuto da lui), datosi alla macchia nel 1885, si era compro-
messo in un occasionale conflitto a fuoco contro i carabinieri,
durante il quale era rimasto ucciso un suo amico, tale Rubano
di Orgosolo. Avendo appreso che Giuseppe Saggia, un pro-
prietario di Oliena, era stato l’informatore dei carabinieri, Cor-
beddu – un giorno che il Saggia si stava recando da Oliena
ad Orgosolo per acquistare dei capretti, accompagnato da
due compaesani, certi Lucas e Salis – gli aveva teso una imbo-
scata, in località “Furghiddus” [Furchiddos], uccidendolo a col-
pi di moschetto. I carabinieri avevano arrestato come presunti
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50. Le fonti di questo capitolo sono varie: testimonianze di vecchi “ban-
diti del 1899” superstiti, da me intervistati (Pietro Sini di Orgosolo); ma-
noscritti di vecchi “banditi del 1899” superstiti, in mio possesso (Mauro
Puggioni di Nuoro); giornali dell’epoca (
La Nuova Sardegna
,
La Tribuna
illustrata
, ecc.); rapporti di polizia (Comando Generale dell’Arma dei Ca-
rabinieri. Archivio del Museo storico dell’Arma, piazza Risorgimento, Ro-
ma. Sezione: «Documenti rimessi al Comando Generale dalla Legione di
Cagliari»; cronache diverse; poesie sarde ecc. I soli libri che sino ad oggi
dessero un quadro di insieme, ma estremamente frammentario, del bri-
gantaggio della regione di Orgosolo nel 1899, sono il rarissimo volume:
Giuseppe Farris, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Reali,
Dieci anni
di brigantaggio in Sardegna. Memorie
, Roma, ed. Voghera, 1904, 200 pp.
(con numerose fotografie di banditi); e Miles (pseud. del cap. Giulio Be-
chi),
Caccia grossa. Figure del banditismo
, Milano, Tip. La Poligrafica,
1901, 180 pp. [riedito a cura di M. Brigaglia, Nuoro, Ilisso, 1997]. Questa
ultima cronaca, scritta in forma di racconto, ebbe un grande successo al
momento della pubblicazione. L’autore, brillante ufficiale e romanziere
(1870-1917) fu ucciso sul fronte nella guerra del 1914-18. Il volume ebbe
più edizioni. Quella più diffusa è: Milano, Fratelli Treves, 1919, 308 pp.
Le mie citazioni si riferiscono, invece, alla prima edizione.