Posso dire che non mi posso lamentare se penso agli altri:
non sono stato maltrattato come Cucchedda o Moro, per
esempio. Sono riuscito a ritrovare il cappotto».
19.
Cucchedda Giovanni, pastore, di anni 47:
«Il primo dell’anno uscivo dal paese in campagna, per
località “
su ’unzaiddu
”, solo. Trovo un carabiniere col mitra
puntato che mi dice: ‘Perché scappavi?’. ‘Io scappo? Che co-
sa vuol dire?’. Comincia a prendermi a pedate – sono stato il
primo ad avere in testa colpi di calcio di mitra. Mi manda a
calci in mezzo agli altri carabinieri e gli altri pastori di cui
sapete i nomi. Poi mi buttano in mezzo al fango. Avevo una
giacca nuova e un carabiniere si è pulito sopra i piedi. Se li
è strofinati tanto, fino a che si è pulito bene le scarpe.
Sono rimasto non so quanto nel fango e tanti sono stati i
colpi che quasi non sapevo più chi ero, che succedeva. E non
sapevo perché.
Ora lo so.
Un brigadiere dopo molto tempo, mi ha mandato a casa.
Io sino ad oggi non ho sporto denunzia, come dovevo, per
paura».
20.
Manca Giuseppe, pastore, di anni 17:
«Confermo».
21.
Pisano Pasquale di Giuseppe, pastore, di anni 35:
«Confermo».
22.
Pasquale Moro, da Aritzo, residente in Orgosolo, pastore,
di anni 66:
«È da oltre un mese che faccio bagni di aceto alle ginoc-
chia. Il Questore ha dichiarato che il carabiniere che mi ha
rovinato doveva perdere il pane. Ma non gli hanno fatto poi
niente. Ed io non sono guarito.
Ero andato a far pascolare i buoi, senza far male a nes-
suno. Appena uscito dal paese, il 1 di gennaio, trovo i cara-
binieri, che mi fanno mettere con le braccia in piedi. Poi mi
Dichiarazioni sull’operato della polizia …
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