in essi contenute, sarebbero presto cessate, perché presto ces- serebbe in profondità il calcare che le contiene. Ma è probabi- le che niuna delle due ipotesi sia esatta. Se si osserva infatti come gli strati calcarei sono stati talmente raddrizzati che essi presentansi attualmente quasi verticali, se si tien conto che so- pra una grande estensione delle vicinanze d’Iglesias, soprattut- to nel Salto Gessa, le formazioni calcarea e scistosa apparisco- no regolarmente più e più volte alternanti, anche con graduati passaggi dall’una all’altra roccia, pare si possa ammettere che gli strati calcarei costituiscano banchi o lenti talora molto vaste e potenti intercalate nella grande formazione siluria. Nel sollevamento che ha raddrizzata la stratificazione, quelle lenti sono state in gran parte portate al giorno, e sicco- me l’influenza degli agenti esterni ha maggiore azione distrut- trice sullo scisto argilloso che sul calcare più o meno cristallino delle lenti stesse, queste andarono sempre più denudandosi, e sporgendo formano come ora le vette dei monti. La differenza notevole nella durezza che presentano le due rocce, calcare e scisto argilloso, è poi bastevole a dar ra- gione dell’apparente discordanza di stratificazione che si crede osservare in qualche punto del loro contatto, e specialmente dove i banchi sono maggiormente raddrizzati (Monteponi e San Giovanni). Infatti è ben naturale che lo scisto, men resi- stente, sia stato il più sconvolto nelle strette delle lenti o dei banchi calcarei in movimento. Tale sarebbe appunto l’opinio- ne degli ingegneri che hanno osservato in maggior numero di località nel distretto d’Iglesias la relazione che passa tra le masse delle due rocce calcaree e scistose. Anche nella carta mineraria annessa a questa relazione (tavola I dell’atlante) la parte del distretto silurio d’Iglesias, nella quale la formazione calcarea va predominando, può essere approssimativamente riconosciuta dalle indicazioni in color giallo corrispondenti al- le miniere di piombo e calamina, le quali, come si vedrà, tro- vansi esclusivamente nelle montagne calcaree. Non ci fermeremo a trattare sulle differenze di caratteri mineralogici, che ci presentano quelle rocce, specialmente i calcari. Ne variano assai da un punto all’altro l’aspetto, la SULLE CONDIZIONI DELLINDUSTRIA MINERARIA NELLISOLA DI SARDEGNA 104