bordo del bastimento in lire 1,55, si ha un costo di produ- zione che può lasciare ben poco margine di benefizio. Il personale di quest’opifizio era composto di un sorve- gliante, con cinque operai speciali, e trenta lavatori o ma- nuali, tutti del paese. Miniera di Reigraxius. Questa miniera presenta una va- rietà delle giaciture piombifere che stanno in relazione con la stratificazione della roccia incassante. In quelle precedente- mente descritte lo strato metallifero, sebbene variamente di- retto ed inclinato e con diversa distribuzione di ricchezza nel suo piano, si trova pur sempre compreso fra due banchi cal- carei; a Reigraxius invece lo strato metallifero costituente la principale giacitura della miniera trovasi nel piano di contatto fra la roccia calcare, che forma l’erto ciglione del monte di quel nome, e fra gli scisti che costituiscono una gran parte del suo versante nord e la sottoposta vallata. Questo piano di contatto si dirige nord-nord-est e si immerge verso mezzogior- no. In questo piano di contatto ordinariamente caratterizzato dalla presenza di argille più o meno ferrifere si è scoperto un seguito di colonne piombifere meritevoli di coltivazione. La distribuzione di tali colonne è chiaramente dimostrata dalla proiezione verticale dei lavori della miniera che si os- serva nella tavola I dell’atlante annesso alla relazione. Il mi- nerale di queste colonne è una galena, come al solito, poco argentifera, a tessitura ora laminare ora a grani, associata a calcare, sovente accompagnata da argilla ferruginosa con tracce di calamina, blenda e quarzo. Questa miniera è una delle prime che siano state riprese nell’epoca attuale, i primi lavori di esplorazione rimontando al 1852; essi furono continuati sino al 1863 dal signor France- sco Ferro che ne aveva ottenuta la concessione definitiva nel 1862, con diritto di sottosuolo esteso a 264 ettari. Sospesi i la- vori per la morte del concessionario, essi vennero ripresi nel 1867 dall’inglese signor Scott, il quale intraprese uno interes- sante stabilimento agricolo, ed è proprietario della foresta di Marganai, nella quale la concessione è in parte compresa. SULLE CONDIZIONI DELLINDUSTRIA MINERARIA NELLISOLA DI SARDEGNA 180