venivano lavati parte a Villacidro, parte in una piccola lave- ria eretta a Domusnovas. La galena più pura veniva utilizzata dai fabbricanti di terraglie. In quel tempo, oltre al Saint-Réal, fece studi e rapporti sulle miniere di Sardegna l’ispettore Despine, direttore delle reali miniere e fonderie di Savoia. Nel 1832 il Governo, dietro proposta di detto ispettore, destinava alla direzione e sorveglianza degli studi e lavori mi- nerari l’ingegnere nel reale corpo delle miniere Francesco Mameli, nativo dell’isola, il quale fino dal 1826 era stato man- dato a compiere i suoi studi mineralogici a Moutiers. Ivi tra le miniere di Pesey e Macot e la fonderia di Albertville il Gover- no sabaudo aveva eretta una scuola mineraria, atta a fornire il regno subalpino di ingegneri mineralogici, di cui si difetta- va per le miniere di Savoia, del Piemonte e della Sardegna. Il Mameli, dotato di ingegno non comune e di attività somma, ristudiava da capo a fondo quanto a parer suo vi era da intraprendere per ridestare l’industria mineraria e faceva le sue proposte al Governo. Per sua opera fu eretto in Cagliari un laboratorio per gli assaggi dei minerali; colla voce e cogli scritti invocava provvedimenti, imperocché, giusta quanto egli dichiarava in Torino al Consiglio delle miniere, in Sardegna tutto era da creare. La sola miniera di Monteponi era attivata per conto dello Stato, ma in piccola scala. Si vollero riattivare le altre minie- re col metodo delle concessioni ai privati. Emanavasi il 22 ottobre 1836 un manifesto della reale Giunta patrimoniale che determinava le norme per la concessione delle miniere metallifere a private società. I ricercatori otterrebbero il permesso di ricerca rinnovabile di semestre in semestre sino ad avere messo in chiaro la giaci- tura da concedersi. Le concessioni, revocabili soltanto per l’ab- bandono dei lavori oltre un anno, comprendevano un campo di 100 metri di lunghezza e 20 di larghezza, salvo a concedere più campi alla stessa società. La domanda di concessione si doveva pubblicare per tre domeniche successive nei comuni interessati. Lo scopritore della miniera ed il proprietario del Periodo sabaudo dal 1720 al 1848 67