quarziferi che le precedettero, attraversarono, oltre ai graniti, anche gli scisti siluriani ed il terreno antracifero, ma pare non abbiano oltrepassata l’epoca giurassica. Filoni metalliferi. Il periodo delle eruzioni porfiriche è per noi molto interessante, imperocché i vari movimenti del suolo cui diede luogo ebbero per effetto di fenderlo e dislocarlo va- riamente, producendo numerose fessure e spaccature. Queste poi, per sotterranee emanazioni o sorgenti ter- mali, si riempirono di quarzo e di variati minerali metallici, dando così origine ai diversi filoni metalliferi, oggetto della attuale industria mineraria. L’attività di questa emanazione metallifera od almeno il suo più energico periodo deve essere anteriore all’epoca giu- rassica, poiché vediamo che i filoni ed altri giacimenti metal- liferi più numerosi ed importanti della Sardegna sono quasi esclusivamente contenuti nel terreno siluriano o nel granito che sta al medesimo sottoposto. Vi sono, è vero, tracce di escavazioni metallifere anche in formazioni posteriori alla giurassica, ma in assai minore scala e di natura ben diversa. I minerali che costituiscono i giacimenti metalliferi dell’iso- la sono assai variati. I più comuni sono il solfuro di piombo, più o meno argentifero, detto galena, indi il solfuro di zinco, detto blenda, ed il solfuro di ferro, ossia la pirite ordinaria, non che il solfuro di ferro o di rame, detto calcopirite. Circa il piombo e lo zinco conviene notare che i solfuri suddetti sono accompagnati sovente, almeno nelle parti superiori dei giaci- menti, da minerali ossidati, come il carbonato di piombo (ce- rusite), il solfato di piombo (anglesite) ed inoltre il carbonato e silicato di zinco che chiamasi comunemente in Sardegna e che anche noi diremo in queste relazioni indistintamente calamine. Oltre ai suddetti minerali, trovansene ancora, benché sino ad ora molto meno abbondanti, diversi altri, come il solfuro di antimonio, i solfo arseniuri e solfo antimoniuri di rame, co- balto, nichelio, come il rame grigio e la nichelina, senza par- lare di altri anche più rari, come l’argento e la pirargirite e di tante altre rarità mineralogiche. Cenni geologici 95