la centralizzazione pena il ritorno a forme comunque fascisti-
che, furono concetti tenuti ben presenti dalla classe antifasci-
sta sarda che, sedendo alla Consulta, concepì e definì lo Sta-
tuto della Sardegna, come Statuto Speciale.
Anche ai Costituenti sardi – o almeno alla maggior parte di
essi che provenivano dalle file dell’antifascismo prefascista –
stette sottocchio la Resistenza nello strutturare l’autonomia lo-
cale come particolare, anche se particolari furono le condizioni
obiettive e storiche del fenomeno “resistenziale” nell’Isola.
Qui non si ebbero se non sporadici scontri armati con i te-
deschi, non corse sangue tra “partigiani” e “repubblichini”, la
Sardegna restò sostanzialmente indenne dai lutti, dalle ferocie,
dalle passioni esaltanti della guerra civile italiana. Il Comitato
di epurazione sardo non epurò quasi nessuno e in carcere finì
per andare soltanto qualche giovane idealista che nel fascismo
continuò a vedere romanticamente la patria e certi altri valori
tradizionali che certo prefascismo aveva snobati od offesi.
Ciò anche se qualcuno, come Lussu, già prima del 25 lu-
glio, avesse individuato proprio nella Sardegna il terreno idea-
le della guerriglia, il luogo elettivo della resistenza partigiana
italiana appoggiata alla vicina Corsica, forse pure nel ricordo
di antichi eventi storici resistenziali comuni alle due isole.
Ci si potrebbe chiedere se questa resistenza sarda a passi
felpati, se l’assenza nell’Isola d’una “resistenza tragica”, se la
mancanza del “bagno di sangue” che fa la rivoluzione, se la
“non violenza” abbiano finito per nuocere, anziché giovare
(come in molti si pensava venti anni e più fa e in molti anco-
ra si pensa) alla causa dell’autonomia sarda, sottraendo sti-
moli, coraggio, impeto e carica di rottura allo Statuto Sardo.
Ricordando l’intera storia della rivendicazione sardista nel-
la quale, specie al suo farsi in Partito, agiva, non senza sugge-
stione, un filone oltranzista e rivoluzionario, tanto da rasenta-
re l’indipendentismo, fa molta stranezza un fatto che ancor
oggi resta per vari aspetti inspiegabile.
La Consulta Nazionale, esaminando il progetto statutario
siciliano, apportò delle modifiche con le quali lo estendeva al-
la Sardegna. Era un progetto avanzato, ma la Consulta sarda
L
A COSTANTE RESISTENZIALE SARDA
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