AUTORE E PROTAGONISTA
T
ONINO
S
ERRA
. Ierzese, vive e lavora come medico tra Cagliari e l’Ogliastra. Ha pubblicato svariati studi sulla
storia locale, tra cui:
Ierzu, storia di un paese contadino
(1992);
Ierzu, la gente, i luoghi, la memoria
(1999);
Ulassai
(2000);
Ulassai, i sentieri della memoria
(2002). Studioso di antropologia criminale, ha pubblicato due opere sulla
giustizia in Sardegna:
Violenza, criminalità e giustizia in Sardegna dal 1500 al 1871
(2007) e
Finché l’anima non
sia separata dal corpo
(2013). In
Memorie di un recluso
(2011) ricostruisce la storia di un errore giudiziario, che
ebbe come vittime della malagiustizia Giosuè Piroddi di Tertenia e Nicolò Businco di Ierzu, la cui vicenda umana e
giudiziaria è trattata in questo volume.
N
ICOLÒ
B
USINCO
nasce a Torino nel 1856 e giunge giovanissimo a Ierzu, dove prende parte alla lotta politica
contro le oligarchie locali sconfiggendole. Polemista acceso, nel 1882 fonda
L’Ogliastra
, che attacca il sistema di
potere dei notabili e promuove la realizzazione della ferrovia, come uno dei mezzi per spezzare lo storico isolamento
dell’Ogliastra. Nel 1889 è tra i giornalisti de
L’Unione Sarda
, appena fondata. Nel 1896 è accusato, ingiustamente,
con Giosué Piroddi, Antonio Piroddi Lorrai e Antonio Piroddi Parlatariu di aver fatto uccidere Ruggero Tedde,
segretario comunale di Perdasdefogu. Nel 1898 i quattro imputati saranno condannati all’ergastolo. Mentre Antonio
Lorrai e Antonio Parlatariu muoiono in carcere, Nicolò e Giosuè verranno liberati dopo sedici anni di detenzione in
seguito alla revisione del processo richiesto dai famigliari, che negli anni avevano raccolto le prove della loro
innocenza.