dell’Europa meridionale, si riuscì a vincere la resistenza di quelli che si opponevano all’allargamento della città all’ester- no; si cominciò, allora, a costruire le case degli attuali sobbor- ghi e ad abbattere alcune parti delle vecchie mura, che impe- divano la ventilazione di certe strade strette e malsane. È certo che se l’epidemia, che in seguito imperversò nel 1855 a Sassa- ri, vi si fosse diffusa vent’anni prima, avrebbe probabilmente raddoppiato o triplicato il numero già elevatissimo di vittime. Oggigiorno i sobborghi, e soprattutto quello che si trova oltre l’antica porta Castello, hanno già conosciuto uno sviluppo considerevole e si può prevedere che l’attuale movimento del- la popolazione di Sassari dal centro alla periferia si fermerà so- lo quando l’entità delle nuove case extra muros sarà adeguata ai bisogni e al numero degli abitanti. La città di Sassari fu divisa in cinque parrocchie nell’anno 1278 dall’arcivescovo Torgotorio, come si apprende dallo sto- rico Fara, e questa divisione resiste ancora oggi. La parrocchia principale è quella di San Nicola, che è la cattedrale; un tempo era pievania col titolo di Santa Maria del Popolo; fu ricostruita nel 1434 quando si trasferì a Sassari la cattedra dei vescovi di Torres. Questo trasferimento fu completato nel 1441, con bolla di papa Eugenio IV. Nel 1480 la chiesa ebbe una copertura in piombo e nel 1531 furono eseguite molte riparazioni. La fac- ciata è più recente; risale al XVIII secolo, ma è pesante e piut- tosto di cattivo gusto nonostante la ricchezza degli ornati. Al- l’interno è passabilmente decorata e ricca di marmi; è notevole soprattutto l’altare maggiore. A San Nicola si può visitare il Mausoleo del conte di Moria- na, della casa regnante dei Savoia, morto il 28 ottobre 1802, go- vernatore della città e del Capo di Sassari 146 . I marmi sono opera dello scultore Festa 147 : «non è – a detta di Valery – che una specie di fredda imitazione del bel monumento Rezzonico (Clemente ITINERARIO DELLISOLA DI SARDEGNA 108 146. Placido Maria Benedetto di Savoia conte di Moriana era fratello dei re Carlo Emanuele IV, Vittorio Emanuele I e Carlo Felice. 147. [Della Marmora scrive «opera dello scultore Finelli», ma si tratta di un er- rore, poiché il Mausoleo del conte di Moriana reca la firma di Felice Festa].