funeraria e infine mille altri oggetti che è impossibile descrivere qui. Fortunatamente, nel prelevare le ricchezze esportate e sot- tratte per sempre all’Isola da lord Vernon, come le due collezio- ni di gioielli e di scarabei di Tharros vendute all’estero da due speculatori sardi, si può dire che gli oggetti rinvenuti nella ne- cropoli si trovano ancora in gran parte in Sardegna, alcuni nella casa di ricchi proprietari di Oristano, altri al Museo Archeologico di Cagliari. Il canonico Spano infatti, ha donato generosamente a questa istituzione tutta la sua collezione che era già una delle più complete e importanti tra quelle create in questi ultimi anni. Ma qual è l’origine degli abitanti di questa città che sembra- no aver dedicato un culto speciale alle divinità egizie? È que- stione piuttosto ardua da risolvere per chiunque voglia sempre basare i suoi ragionamenti su qualcosa di più solido che le tra- dizioni e le credenze popolari. Quanto si è detto su questa città nella seconda parte del Viaggio in Sardegna 237 non dà alcuna informazione sulla sua origine. Conoscevo allora Tharros solo tramite l’indicazione datane da Tolomeo, che stabilisce abba- stanza bene la sua posizione geografica, e grazie al miliario che ho scoperto a Cabras e che si trovava senza alcun dubbio sulla strada romana da Tharros a Cornus. È bene far notare che le due città sono state dimenticate dall’Itinerario di Antonino, for- se perché si trovano sulla costa occidentale dell’Isola, al di fuo- ri della grande via romana principale. Infine, gli storici più re- centi indicano che il giudice Onrocco lasciò la vecchia città con tutto il suo popolo nel 1070, per stabilirsi a Oristano. La storia di questa antica città ci viene rivelata meglio da documenti appartenenti agli archivi di Arborea: il primo testo è un frammento dello storico Antonio, nativo di Tharros, di cui si è detto più volte 238 . Viveva nel IX secolo sotto il regno del pronipote del re Gialeto, dato che rivolgeva a lui il rac- conto delle disgrazie della sua patria; scriveva, ormai vecchio, dopo essere stato fatto schiavo e costretto a seguire il padro- ne in Palestina. Ecco per ciò che concerne Tharros: Capitolo V 189 237. Viaggio, vol. II, p. 164 ss. 238. [Ripetiamo comunque che si tratta di una delle false Carte d’Arborea].