Ai piedi della montagna di Giave, in un punto in cui la strada fa una piccola svolta verso Torralba, si vede a sinistra, dopo aver superato un banco di ostriche fossili, un piccolo poggio, dove sembra fosse un tempo l’antica stazione di Hafa, menzionata nell’Itinerario di Antonino, di cui il nome di Giave sembra essere un’alterazione. Vi si trovano alcuni resti di inte- resse archeologico. È da questo colle che si scorge il panora- ma geologico rappresentato nell’Atlante della terza parte del Viaggio in Sardegna 9 , dove si vedono molti dei crateri spenti della regione. A questo proposito non saprei andare oltre senza invitare il viaggiatore-geologo che percorra questa strada a dare uno sguardo a sinistra, quando si troverà sul luogo, e a lasciare per un istante il suo percorso per recarsi in una collina vicina, che finisce con una calotta arrotondata a forma di covone e viene chiamata Monte Castangia (“Monte Castagna”). Vedrà innanzi- tutto i banchi della roccia terziaria che poggiano sulla trachite antica e subito dopo delle marne terziarie che nelle assise in- feriori racchiudono frammenti di trachite; poi vedrà innalzarsi un piccolo cono arrotondato, formato da scorie fresche, nere e rosse; è il cratere spento di Monte Castangia. È un po’ incavato ad ovest, ed è da lì che si è espansa una piccola corrente di la- va, colata recentemente lungo il fianco della collina. La lava si è fermata ai piedi di un altro monte conico sul quale poggia l’antico castello di Bonvehí di cui si è già detto. Il viaggiatore che non voglia fare questa escursione può limitarsi a seguire la grande strada che si snoda ai piedi del Monte di Giave, e ben presto vedrà apparire a destra un altro cratere spento, a pochi minuti fuori dal cammino, che porta il nome di Monte Annaru. Da questa parte si vedono del monte soltanto le due parti più prominenti della cima, ma quando ci si reca sul posto si può scendere nella cavità interna a forma di coppa o cratere. Questo è leggermente incavato verso est, ed è da lì che è co- lata la lava scendendo nella piana del Campo Giavesu inferio- re. Visto da questo lato, il Monte Annaru si presenta come un ITINERARIO DELLISOLA DI SARDEGNA 16 9. Viaggio, vol. III, pp. 172-173, tav. VI, figg. 3-3bis.