bracij ed alle gambe, Egli si opponeva dicendo che era tutta una
mia finzione e che non credissero questo mio stratagema fatto
tutto ad arte e con malizia per portare ad effetto quanto avea io
promesso al Maggiore Terena, che era di prenderli la vita ancor-
ché mi avessero di poi impicato, allora il Magg.e Terena era stato
promosso a Comand.te in Secondo della Città di Castel Sardo, ed
in suo luogo aveano fatto in Alghero il D.n Cosimo Serra
Comendante
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uomo timido, ed avaro ad ultimo segno, che per
denaro era capace trucidare, e far trucidare di nuovo Gesù Cristo
non come Giuda che lo tradì e vendete
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per trenta; si
fecero tutte le più possibili diligenze e rimedj che l’arte hà potu-
to mai suggerire in simili malattie, e trattanto il nostro buon
Governatore Cugia persistendo sempre nella sua opinione che era
tutta una finzione la mia, spedì un’espresso in Cagliari informan-
do S. M.tà di tutto l’occorso ed operato dai Medici, ma che lui
credea tutta una finzione la mia per sottrarmi dal Carcere, ed allo
stesso tempo per vengarmi da chi mi avea offeso, come così lo
avea più volte <promesso> alla presenza del Governatore, e del
Magg.e terena.
Il mio buon Re Vittorio Emanuele di felice memoria troppo
credulo spedì da Cagliari <il> D.r Albesini
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per verificare quan-
to veniva informando il Governatore Cugia, ed avendo all’arrivo
d’Albesini in Alghero col Cugia combinato si venne alla visita, e
dopo d’aver fatto tutte le sue osservazioni palpando, tocando,
facendo il soletico per ogni dove, senza io scotermi per niente,
sebbene temessi il soletico ad ultimo segno particolarm.te ne’
piedi, e finalm.te tenendo già messo un ferro nel bracciere, con
questo rovente, barbara operaz.e, me lo aplicò p.mo al bracio, fin-
ché si è sentito il fumo del rostito
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alla qual vista tutti li astanti
piansero; secondo al fianco destro, e poi alla gamba, ed in ultimo
alla pianta del piede destro, che per essere il luogo più sensibile la
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VINCENZO SULIS
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Don Cosimo Serra succede al Tharena nel comando della piazza d’Alghero il
7 ottobre 1807. Secondo il Loddo Canepa la finta malattia del Sulis deve essere
collocata nel 1811.
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e vendete
.
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La grafia del nome, ripetuto cinque volte nel testo, non è chiarissima: talvolta
pare
Albesini
, in altri casi sembra di poter leggere
Albuini
. Il Loddo Canepa con-
ferma che il medico si chiamava Albesini.
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L’odore della carne bruciata.