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La famosa Costa Smeralda da cala di Volpe a Capriccioli, da Romazzino al Golfo Pevero, e visita di Porto CervoIn questa tappa del nostro viaggio, visiteremo la costiera di Arzachena. Entreremo nella Costa Smeralda, il tratto di costa più famoso della Sardegna, ed andremo a visitare le diverse spiagge e cale che hanno reso indimenticabili queste località. Visiteremo poi il suo capoluogo, Porto Cervo, e le ultime spiagge della Costa Smeralda, per poi proseguire lungo il Golfo di Arzachena in direzione di Palau. La regione storica della Gallura
Verso la Costa SmeraldaLa SP94, nota come la strada panoramica della Costa Smeralda, ci condurrà lungo la famosa costiera che ci porterà a Porto Cervo, l'importante centro turistico considerato a tutti gli effetti la capitale della Costa Smeralda. Che cos'è la Costa Smeralda
La nascita della Costa SmeraldaNel 1960 scopre, si dice per caso mentre la sorvola in aereo, la bellissima costiera di Arzachena. L'anno successivo acquista ben 5000 ettari di terreno. Nel 1962 costituisce il Consorzio Costa Smeralda, associazione senza scopo di lucro per programmarne uno sviluppo urbanistico e residenziale equilibrato, con l'intento di valorizzarla al massimo dal punto di vista turistico. Il suo Masterplan ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale quale modello di sviluppo turistico integrato. Il progetto viene affidato all'architetto Luigi Vietti, nato a Novara, che già aveva disegnato i piani regolatori di Cortina, di Genova, di Sanremo e di Portofino. Vietti, insieme a Michele Busiri Vici e Jacques Couelle, organizza il Comitato di Architettura con severe regole di salvaguardia ambientale. Vengono realizzate costruzioni che Prendono spunto dall'architettura contadina locale, rispettando il più possibile le caratteristiche paesaggistiche e ben inserendosi nel territorio senza deturparlo. Le costruzioni sono inserite nella natura e caratterizzate da pareti esterne a rustico, angoli volutamente irregolari, intonaci impastati con granito macinato e pigmenti naturali, legname non finito, secondo le regole di un'architettura apparentemente spontanea, basata anche sulla funzione decorativa di archi e di pilastri irregolari. Viene quindi inventato lo stile smeraldino nel quale viene realizzato un insieme di complessi tra i più famosi al mondo: il villaggio di Porto Cervo, tuttora considerato un capolavoro di disegno urbanistico, che si sviluppa con una sistemazione urbanistica incentrata sulla piazza, come in un borgo medioevale, ma con la variante che in luogo della chiesa vi sono al centro le boutiques e i ritrovi. L'abbandono del Consorzio da parte di KarimL'8 agosto 1997 la giunta regionale boccia l'ultima versione del Masterplan e Karim, deluso, dopo trentacinque anni, abbandona il Consorzio, ma non lascia la Sardegna. Si chiude nella sua villa a Porto Cervo e conserva il controllo della compagnia aerea Meridiana, dell'Aeroporto di Olbia, e soprattutto dello Yacht Club di Porto Cervo, per il cui rifacimento, dopo il gemellaggio con il prestigiosissimo Yacht Club di New York, spende 35 milioni di euro. Il Consorzio creato da Karim aveva realizzato la Costa Smeralda nel Massimo rispetto ambientale E della legislazione vigente, a totale beneficiò dei Sardi. Dopo di loro, però, molti altri hanno costruito e speculato creando alberghi, villaggi, ristoranti, discoteche per vip, il più delle volte addirittura senza grossi investimenti ma sfruttando i contributi della regione. Il grande successo ottenuto, fa comunque della Costa Smeralda una delle mete preferite del turismo internazionale, anche se ormai resta ben poco della cultura sarda in una zona dove si sente parlare più milanese o romano che sardo. Constatato che dal 1997, dopo la bocciatura dell'ultimo Masterplan, manca qualsiasi politica di sviluppo, Legambiente si è mobilitata per chiedere una nuova politica che porti in prospettiva alla costituzione di un parco geomarino nell'area della Costa Smeralda. I successivi passaggi di proprietà del Consorzio Costa Smeralda
Entriamo nella Costa Smeralda e incontriamo le sua prime spiagge
Entrando in territorio di Arzachena incontriamo la spiaggia di Razza di Juncu o di GiuncoSulla SP94, subito dopo la deviazione sulla destra, che, in quasi cinquecento metri, ci ha portati alla spiaggia nord di Razza di Juncu o Di Giunco, troviamo il cartello indicatore dell'entrata nel territorio di Arzachena. Percorsi da questa deviazione quattrocento metri, si trova una deviazione tutta a destra, che, in novecento metri, ci fa raggiungere la spiaggia di Razza di Juncu o Di Giunco. Si tratta una deviazione a senso unico in direzione contraria, per cui, volendo arrivarci in auto, si deve prendere verso sud la strada dalla spiaggia di Petra Ruja, che descriveremo più avanti. Più a nord la spiaggia di Petra RujaGiunti all'ultima ansa a nord della spiaggia Razza di Junco, si attraversa un breve passaggio boschivo e si sbuca a Cala Petra Ruja, nella quale si trova la spiaggia di Petra Ruja. Ci si arriva ottocento metri più a nord rispetto la deviazione per la spiaggia di Razza di Juncu o Di Giunco, ma è una deviazione a senso unico in direzione contraria, per cui, volendo arrivarci in auto, si deve prendere verso sud la strada dalla spiaggia di Liscia Ruja, che descriveremo più avanti.
Proseguendo lungo la costa, continuando al margine sinistro della spiaggia di trovano, lungo la costa meridionale del promontorio che separa la spiaggia di Petra Ruja dalla spiaggia di Liscia Ruja, altre due piccole spiaggette, chiamate rispettivamente Spiaggetta di cala Petra Ruja e Spiaggia di Cala Petra Ruja.
Da queste spiagge, proseguendo a piedi a sinistra possiamo arrivare alla spiaggia di Liscia Ruja, che descriveremo più avanti quando ci arriveremo da Cala di Volpe. Una deviazione verso est ci porta a visitare la bellissima cala di Volpe
Prendiamo a destra la SP160 e, dopo appena cento metri, seguendo sulla destra le indicazioni per Liscia Ruja, prendiamo una strada bianca che torna verso sud lungo la costa. Dopo alcuni tornanti ci si apre davanti agli occhi lo straordinario panorama della grande cala di Volpe, ricca di vegetazione, con il mare color smeraldo in estate punteggiato da decine di imbarcazioni di tutti i tipi. La spiaggia di Liscia Ruja che chiude a sud la cala di VolpeAltri circa due chilometri e mezzo su questa strada bianca, e troviamo una deviazione sulla sinistra, che fa raggiungere la spiaggia di Liscia Ruja, che, per i suoi cinquecento metri di litorale, viene chiamata anche Long Beach. Si tratta del la spiaggia più grande, oltre che la meglio attrezzata, dell'intera Costa Smeralda.
Seguendo la costa verso sud, al lato destro della spiaggia, superate le scogliere che si affacciano sul mare, sul promontorio di Monte dell'Isola si trovano, lontane tra loro, due piccole spiaggette che si affacciano lungo la costa settentrionale del promontorio che separa la spiaggia di Petra Ruja dalla spiaggia di Liscia Ruja, e si tratta della Prima spiaggetta di cala Liscia Ruja e della Seconda spiaggetta di cala Liscia Ruja.
Dalla spiaggia di Liscia Ruja, seguendo la costa verso sud, la strada sterrata ci porta alla spiaggia di Petra Ruja, ed ancora più a sud alla spiaggia di Razza di Juncu o Di Giunco, che abbiamo già descritte. L'arcipelago del Mortorio con l'isola di Soffi, le isole Le Camere, l'isola di Mortorio e gli scogli di Mortorietto
La più vicina alla costa è l'Isola di Soffi, situata proprio di fronte a cala Liscia Ruia, a circa due chilometri e trecento metri dal promontorio di Monte dell'Isola che chiude a sud la cala. Si estende su circa cinquanta ettari, è lunga un chilometro, ha un aspetto pianeggiante ed è costituita da durissime rocce metamorfiche, salvo al nord, dove sono presenti rocce granitiche, e raggiunge l'altezza di trenta metri. Il bordo costiero è quasi ovunque basso e roccioso, se si eccettua qualche alto roccione granitico, e le spiaggette sabbiose, tutte di modestissima estensione, si formano esclusivamente nel settore occidentale. Ad nord est rispetto all'isola di Soffi si trovano le Isole le Camere, situate poco distanti da Soffi, la prima delle quali, alta ventidue metri, è iniettata di filoni a composizioni dacitica e basaltica, mentre la seconda, alta sedici metri, è molto più omogenea. Ancora più a nord est degli isolotti di Le Camere si trova l'Isola di Mortorio, che si trova circa mezzo miglio di distanza, ha una superficie di quasi settanta ettari ed è completamente granitica. Mortorio ha un aspetto aspro e montuoso, è divisa in due parti da un basso istmo sabbioso, si eleva fino a settantasette metri, ed è difesa quasi ovunque da alte scogliere, lungo le quali spiccano spettacolari roccioni granitici modellati a fondo dall'erosione. Nelle calette occidentali si formano piccole spiagge che ammorbidiscono gli aspri lineamenti del rilievo. L'isola di Mortorio, con belle spiagge e cale rocciose, soprattutto la cala di Ponente, è stata abitata nel 1807, per poco tempo, da Giuseppe Bertoleoni con la sua famiglia, prima di spostarsi più a sud, sull'isola di Tavolara, in cerca di un'isola più ospitale e ricca di risorse. Sull'isola in quel periodo sono stati trovati dei resti umani, forse causati da una battaglia sostenuta da Genovesi e Pisani contro l'emiro musulmano Mugahid ibn Abd Allah detto Museto, oppure da una battaglia tra Genovesi e Pisani, in lotta per il predominio sulla Sardegna settentrionale. A nord est di Mortorio, si trovano gli Scogli di Mortorietto, che spiccano sul mare con il loro colore rossastro e sono conosciuti anche come Mortoriotto. Su uno di essi è installato un faro di segnalazione. Le tre spiagge che chiudono a nord la cala di VolpeA questo punto possiamo tornare all'imbocco della strada che ci ha portato a Liscia Ruja. Prima di arrivare alla spiaggia di Liscia Ruja, si trovano quattro piccole spiaggette. Per raggiungerle, seguiamo per un chilometro e duecento metri la strada starrata, e troviamo sulla sinistra la deviazione che ci porta alla spiaggia di Petra Niedda, dalla quale, seguendo la costa, si raggiungono la spiaggia di Petra Bianca e la due Spiaggette di Liscia Ruja.
La frazione Arzachena denominata cala di Volpe con la sua spiaggia
L'hotel cala di VolpeNella frazione cala di Volpe è presente uno dei più significativi e suggestivi edifici della Costa Smeralda, ossia l'hotel cala di Volpe. L'hotel Petra BiancaArrivati da sud alla frazione cala di Volpe, prendiamo seguendo le indicazioni, alla sinistra della SP160, la strada in salita che, in poco più di cinquecento metri, ci porta all'hotel Petra Bianca.
Il Pevero Golf Club
La frazione Arzachena denominata Capriccioli con la spiaggia de La Celvia e le altre sue spiaggeSulla SP160, dopo la deviazione per cala di Volpe e Romazzino, invece di svoltare a destra per Liscia Ruja proseguiamo dritti verso Romazzino. Evitando la deviazione per la frazione cala di Volpe, percorsi due chilometri e duecento metri, troviamo a destra le deviazioni che ci portano all'interno dell'abitato della frazione Capriccioli (altezza metri 71, distanza 17.4 chilometri, abitanti circa 24), una frazione Arzachena cge è anche una famosa località balneare della Costa Smeralda. Arrivati a Capriccioli, dalla strada provinciale, superato il bivio che sulla sinistra porta a Romazzino, troviamo a destra la via La Celvia, che è una deviazione con l'indicazione per La Celvia, e che, dopo trecento metri, ci porta nella bella baia nella quale si trova la spiaggia de La Celvia.
Evitando la deviazione lungo la via La Celvia, proseguiamo lungo la SP160, e, dopo seicentocinquanta metri, arriviamo all'ampio parcheggio sul Promontorio di Capriccioli, ai lati del quale troviamo le quattro belle spiagge.
Fino al 2007 a ridosso della spiaggia di Capriccioli c'era un centro servizi del comune, rilevato nel 2008 da Flavio Briatore che lo ha chiamato Billionaire Beach Rubacuori e ne ha fatto un ritrovo per i proprietari dei grandi yacht all'ancora fra la spiaggia di Liscia Ruja e cala di Volpe. A pochi giorni dall'inaugurazione, alcuni ospiti di Briatore, arrivati fino alla riva a bordo dei tender a motore acceso, erano stati accolti con schizzi d'acqua e coretti da un gruppo di bagnanti, in una rivolta pacifica contro gli ospiti cafoni, conclusa con la ritirata dei gommoni. Briatore avrebbe dovuto gestirlo per cinque anni, ma, nel 2010, avendo collezionato più contestatori che fan, lo ha abbandonato. La località Piccolo Romazzino e la sua spiaggiaProseguendo lungo via Romazzino, che collega Capriccioli con Romazzino, troviamo, dopo settecento metri, una deviazione sulla destra in via delle Mimose, che, in poco più di altri settecento metri, ci porta alla Località Piccolo Romazzino, dove si trovano un certo numero di abitazioni e di strutture turistiche, in una esclusiva zona residenziale che abbraccia una delle più straordinariamente belle piccole baie della Costa Smeralda. La principessa Alessandra di Kent è stata la prima a scegliere questa parte della costa per la sua casa e vi ha trascorso molti anni felici. Qui, una deviazione verso la costa, in centocinquanta metri ci porta a prendere un sentiero che segue la costa verso sud, e, seguito in un percorso particolarmente avventuroso, ci conduce alla spiaggia del Piccolo Romazzino. La splendida spiaggia di Portu li Coggi nota come spiaggia del principeLungo la deviazione sulla destra in via delle Mimose che porta alla Località Piccolo Romazzino, dopo appena centosettanta metri prendiamo una deviazione sulla sinistra, che in poco più di centocinquanta metri ci porta al parcheggio della spiaggia di Portu li Coggi. Procediamo a piedi fino a trovare sulla destra un sentiero che, superata una sbarra e un cancello, ci porta, dopo altri trecentocinquanta metri, all'insenatura di Portu li Coggi.
La frazione Arzachena denominata Romazzino con la sua spiaggia
Proseguendo per circa quattrocento metri lungo la via Romazzino, che ci ha portati alla frazione, prendiamo verso destra l'uscita dall'abitato della via degli Asfodeli, la seguiamo per cento metri, al bivio prendiamo a sinistra, e, in meno di trecento metri, arriviamo alla spiaggia dl Romazzino.
L'hotel RomazzinoSul retro della spiaggia si trova, affacciato sulla cala degli Albanesi, si trova l'importante hotel Romazzino. La spiaggetta di La CapacciaA nord della spiaggia di Romazzino si sviluppa il Promontorio di Romazzino, che è precorso dalla via del Romazzino. La seguiamo per quattrocentocinquanta metri dopo la deviazione per la spiaggia di Romazzino, costeggiando l'hotel Romazzino che si trova alla destra della strada, ed arriviamo alla piazzola circolare dove ci sono i posteggi in località Romazzino, e dove prendiamo leggermente a destra la via Capaccia, che, in circa seicento metri, giunge fino in fondo e termina vicino alla punta Capaccia. Poco prima del termine della strada sul promontorio, c'è una stradina non asfaltata sulla sinistra che conduce alla Spiaggetta di La Capaccia. Proseguendo verso nord arriviamo alla spiaggetta di Porto LicciaRitorniamo indietro dalla via Capaccia che ci ha portato all'estremità del promontorio, alla piazzola circolare dove ci sono i posteggi in località Romazzino si può lasciare la macchina per percorrere a piedi la stradina bianca, quasi una prosecuzione della via Romazzino, che dalla piazzola porta al litorale. Dopo circa cento metri si trova una deviazione sulla destra, che porta, in circa centocinquanta metri, alle Spiaggette di Porto Liccia, che si trovano nell'insenatura di Porto Liccia. Alla fine della sterrata che ci ha portati alla spiaggetta, proseguiamo per il sentiero che ci fa raggiungere la parte all'estrema destra della spiaggia, dove possiamo trovare qualche presenza naturista. Dopo la deviazione a cala di Volpe, Capriccioli e Romazzino, la strada provinciale ci porta alla frazione AbbiadoriDopo la deviazione a cala di Volpe, Capriccioli e Romazzino, ritornati indietro fino al bivio che a sinistra fa proseguire sulla SP94 verso Abbiadori, mentre a destra si imbocca la SP160 che porta verso cala di Volpe. Riprendiamo la SP94 e proseguiamo verso nord ovest, dopo meno di un chilometro raggiungiamo la frazione Abbiadori (in gallurese L'Abbiadori, metri 116, distanza 13.9 chilometri, abitanti circa 245), una frazione Arzachena nata attorno ad un vecchio stazzo, e si sta velocemente sviluppando, specie dopo la concessione da parte del comune dello status di zona urbana, che consente di evitare i vincoli paesaggistici, altrimenti strettissimi in questo tratto di costa e nell'immediato entroterra. A destra dell'abitato si trovano le case della sottofrazione chiamata Pevero, che confina con il Pevero Golf Club. L'importante Colonna Pevero HotelDopo quattrocentocinquanta metri, superato l'abitato di Abbiadori, passata la sottofrazione Sottovento, la SP94 arriva a una rotonda che la fa sboccare sulla SP59, e qui la prendiamo verso destra in direzione di Porto Cervo. La strada sale con curve e tornanti, e, dopo un chilometro e seicento metri, prendiamo a destra la via Golfo Pevero. Percorsi trecentocinquanta metri, prendiamo a destra la deviazione che ci porta al Colonna Pevero Hotel.
Da Abbiadori una deviazione alla frazione PantogiaRipresa la SP59, dopo circa duecentocinquanta metri, troviamo le indicazioni che ci fanno prendere sulla sinistra la deviazione sulla via della Pantogia, che, in circa un chilometro, ci porta ad entrare nella frazione Pantogia (altezza metri 105, distanza 16.3 chilometri, abitanti circa 23), una piccola frazione del comune di Arzachena. La frazione Golfo Pevero con i suoi locali e con le sue belle spiagge Partendo dalla rotonda dove siamo arrivati da Abbiadori con la SP94, percorsi quasi due chilometri sulla SP59 troviamo, sulla destra, le indicazioni che ci fanno prendere la via della Conchiglia, che, dopo trecentocinquanta metri, prosegue verso nord sulla via del Corallo, e, in meno di cinquecento metri, ci porta nel centro della frazione Golfo Pevero (altezza metri 15, distanza 15.9 chilometri, abitanti circa 55), che si apre su una pittoresca baia circondata da macchia mediterranea. Lungo la SP59 prima di arrivare alla frazione, lungo la strada che ci porta nella baia ossia nel Golfo del Pevero, sono stati realizzati diversi locali notturni famosi, i più famosi della Costa Smeralda. Partendo dalla rotonda dove siamo arrivati da Abbiadori con la SP94, percorso un chilometro sulla SP59, alla destra della strada, all'interno del Residence omonimo, è stato realizzato il Sopravento, storico club per la gente che ama divertirsi, sorseggiare champagne, conoscere bella gente; cento metri più avanti, alla sinistra della strada, si trova il Sottovento Club, da sempre la più famosa discoteca della Costa Smeralda, in grado di offrire ai suoi ospiti una serata esclusiva, chic, selezionata, ma allo stesso tempo coinvolgente; altri duecento metri più avanti, prendiamo alla sinistra della strada la via Rocce sul Pevero, percorsi duecento metri si arriva al Billionaire Club, nato nel 1998 da un'idea di Flavio Briatore, divienuto presto il maggior punto di ritrovo del jet set Internazionale, il cui marchio è oggi sinonimo di glamour, qualità ed esclusività. Seicento metri più avanti, prendiamo sulla destra la via della Conchiglia, dove, al civico numero 4, è stato realizzato il Pepero International Club, un'ulteriore icona della Costa Smeralda, simbolo di jet set, mondanità, nobiltà. Presa la deviazione per il Golfo di Pevero, dove la via della Conchiglia sbocca sulla via del Corallo, troviamo diverse deviazioni sulla destra che ci portano, tra le abitazioni, fino alla spiaggia del Piccolo Pevero.
Seguendo, invece, fino in fondo la deviazione per il Golfo di Pevero lungo la via della Conchiglia, evitando quindi la deviazione verso nord sulla via del Corallo, arriviamo al termine della strada al parcheggio dal quale, dopo quattrocento metri a piedi, ci troviamo nell'ampia Baia del Grande Pevero, nella quale si trova la spiaggia del Grande Pevero. La spiaggia è raggiungibile anche dal Pevero Golf Club, proseguendo verso nord lungo la strada che lo fiancheggia ad ovest. In località Piccolo Pevero si trova il ristorante La MolaNella località Piccolo Pevero si trova il ristorante La Mola.
Sul promontorio di Monte Zoppu la spiaggia di Li Nibani con di fronte le isole omonime e a sud l'isola delle RoccheLa Baia del Grande Pevero è chiusa verso est dall'ampio promontorio di Monte Zoppu, di 139 metri, che si sviluppa dal Golfo di Pevero fino a Romazzino. Una fitta macchia mediterranea ricopre completamente l'entroterra fino al promontorio del monte Zoppu. Dall'estremità orientale della spiaggia del Grande Pevero, prendiamo un sentiero sterrato che si arrampica fino alla sommità del promontorio, dove si apre la baia del Porto Li Nibani, nella quale è presente la spiaggia di Li Nibani. La spiaggia è raggiungibile anche con un altro sentiero sterrato, che parte dall'insenatura di Porto Liccia e si dirige verso nord, percorrendo tutto il promontorio.
La frazione Porto Paglia ossia Poltu Paddha in gallurese, con la sua piccola e bella spiaggiaSuperata sulla SP59 la deviazione con sulla destra la via della Conchiglia che ci ha portati alla Località Golfo Pevero, proseguiamo per altri seicentocinquanta metri sulla strada provinciale verso nord, ed arriviamo nella frazione Porto Paglia (altezza metri 9, distanza 16 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti). Pochi metri prima dell'incorcio che ci porterà a Porto Cervo, si apre sulla destra, tra l'hotel Le Ginestre e le abitazioni, un sentiero nella vegetazione, che occorre percorrere a piedi e ci permette di raggiungere, in circa cinquecento metri, la spiaggia di Porto Paglia, ossia Poltu Paddha in gallurese. L'insediamento turistico di Porto Cervo, il capoluogo della Costa Smeralda Partendo dalla rotonda dove siamo arrivati da Abbiadori con la SP94, percorsi due chilometri e novecento metri sulla SP59 troviamo, sulla destra, le indicazioni che ci fanno prendere la prima deviazione sulla via Porto Cervo, che seguiamo per circa un chilometri e ci porta all'interno della frazione denominata Porto Cervo (in gallurese Monti di Mola, metri 8, distanza 18.5 chilometri, abitanti circa 421), che è una importante frazione Arzachena. Se, invece, continuiamo sulla SP94, dopo un chilometro e trecento metri troviamo, sulla destra, le indicazioni che ci fanno prendere la seconda deviazione sulla via Sa Conca, che seguiamo per circa novecento metri e ci porta all'interno della importante frazione Arzachena. Origine del nomeIl suo nome deriva dalla sua struttura urbanistica che prevede cinque ramificazioni intorno all'insenatura del porto, quasi si trattasse delle corna di un cervo. Brevi cenni storiciIl centro storico di Porto Cervo risale agli anni '60 del Novecento, quando il principe Aga Khan Karim, affascinato dalla bellezza di questo tratto di costa, decise di comprare le povere terre di quest'angolo di Gallura e, insieme ai più grandi architetti dell'epoca, tra i quali spicca Luigi Vietti, di dare vita alla Costa Smeralda, il paradiso del turismo internazionale d'elite. Il suo porto Vecchio viene realizzato nel 1963. Nel 1967 viene fondato lo Yacht Club Costa Smeralda. Tra il 1967 ed il 1969 viene realizzata la piccola chiesa di Stella Maris. Nel 1976 sono iniziati i lavori per la costruzione del nuovo Porto turistico di Porto Cervo Marina, assai più capiente e più attrezzato, che costituisce il Porto turistico più attrezzato e frequentato della Sardegna. Visita del centro dell'insediamento turisticoIl paese chiamato Porto Cervo, il primo esempio di realizzazione in stile smeraldino, è elegantissima, ricca di giardini, con negozi, locali e ritrovi alla moda. É unanimemente considerato il capoluogo della Costa Smeralda, tanto che, durante il periodo estivo, la sua popolazione cresce incredibilmente, quando decine di migliaia di vacanzieri affollano le sue spiagge, le vie e le piazzette. La piazzetta delle ChiacchiereArrivando a Porto Cervo, la via Porto Cervo arriva, dopo novecentocinquanta metri, a una grande rotonda, nella quale si trova la piazzetta Porto Cervo, dalla quale verso destra parte la via Porto Vecchio, mentre possiamo prendere verso nord la sua prosecuzione che è la via Sa Conca. Dopo una cinquantina di metri si trova, verso destra, la traversa che porta in piazza degli Ulivi, dove si può parcheggiare, e prendere la bellissima passeggiata verso il mare, che ci porta al centro di Porto Cervo. Il punto di incontro per i numerosi turisti che affollano questa celebre località è la Famosa piazzetta delle Chiacchiere ed il Sottopiazza, in un insieme di strette viuzze, finestre e balconcini multicolori costruiti nel tipico stile smeraldino. Sul retro della piazzetta delle Chiacchiere, tra questa fino a quasi la piazza degli Ulivi, si sviluppa il grande Cervo hotel Costa Smeralda, un hotel cinque stelle, con novantasei stanze, cinque ristoranti, e con un centro conferenze che dispone di totale di nove sale. Dirigendoci verso il Porto Vecchio si incontrano due famosi ristorantiDalla grande rotonda, prendendo verso est la via Porto Vecchio, chiamata anche la Promenade du Port. La seguiamo per quattrocentocinquanta metri e vediamo, sulla sinistra, partire la via Aga Khan sulla quale, al civico numero 1, si trova il nuovo Confusion Lounge, uno dei tre ristoranti sardi premiati con la stella della Guida Michelin.
Proseguendo lungo la via Porto Vecchio fino in fondo, dopo duecento metri la strada sbocca a una rotonda alla quale, prendendo a piedi la sua prosecuzione, arriviamo al civico numero 1 della via Porto Vecchio, dove si trova il ristorante Madai.
Il porto VecchioDalla piazzetta delle Chiacchiere possiamo vedere tutta la struttura del Porto Vecchio, il primo ad essere realizzato nel 1963, sempre affollatissimo di imbarcazioni. Lo si raggiunge dalla grande rotonda, prendendo verso est la via Porto Vecchio, che, in settecentocinquanta metri, ci porta a una rotonda, dopo la quale si trova la piazza antistante il porto. Le ville Le Cerbiatte
La piccola chiesa di Stella MarisMerita una visita anche, nella parte vecchia del paese, la piccola chiesa di Stella Maris. La raggiungiamo proseguendo lungo la via Sa Conca per altri seicento metri da dove abbiamo incontrato la via Cerbiatte, e prendendo a destra la via Stella del Mare, che, in duecentocinquanta metri, si porta davanti alla piccola chiesa. Questa è stata realizzata tra il 1968 e il 1969 su progetto dell'architetto Michele Busiri Vici, ed è basata su uno stile mediterraneo, pur rispettando la tradizionale divisione in tre navate. Il campanile, rotondeggiante, continua l'andamento curvilineo dell'esterno della facciata. Questa è preceduta da un porticato che viene sorretto da megaliti, ossia delle grandi pietre tipiche dell'Isola. All'interno sono significativi la pavimentazione a dischi irregolari di granito e le sculture e gli arredi Luciano Minguzzi. Nella chiesa è custodito un dipinto attribuito da alcuni esperti a El Greco. Il grande Porto turistico di Porto Cervo MarinaProseguendo lungo via Sa Conca, circa centocinquanta metri più avanti questa sbocca sulla SP59, che assume il nome di viale Giovanni Maria Orecchioni, dopo circa trecento metri prendiamo a destra la via della Marina, che seguiamo per cinquecento metri, poi svoltiamo a destra per rimanere su via della Marina, e, in trecentocinquanta metri, arriviamo alla piazza dove possiamo parcheggiare. Di fronte a noi, si sviluppa il grande Porto turistico di Porto Cervo Marina, realizzato nel 1976. È il Porto turistico più attrezzato e frequentato della Sardegna, capace di oltre 700 posti barca con tutti i servizi in banchina. Sul Porto turistico si affacciano l'edificio in granito e basalto detto La torre, e l'edificio dello Yacht Club Costa Smeralda. Qui si organizzano regate tra le più importanti del mondo e gare di motonautica. Il complesso della Dolce Sposa ed il faro di Porto CervoDove da via della Marina, dopo cinquecento metri, abbiamo svoltato a destra per rimanere su via della Marina, prendiamo, invece, quella che sarebbe la prosecuzione verso nord est della via della Marina, che diventa la via dei Velieri, e che percorre tutto il promontorio che chiude a nord l'insenatura di Porto Cervo, proseguendo per circa un chilometro e duecento metri. All'ingresso del golfo di Porto Cervo, sulla via dei Velieri, Luigi Vietti ha realizzato il complesso della Dolce Sposa, nome che viene oggi attribuito a diverse strutture turistiche. Era qui che le giovani mogli degli architetti fondatori venivano per passare il tempo, mentre i mariti erano impegnati a costruire la nascente Costa Smeralda. All'estremo del promontorio si trova il faro di Porto Cervo, che è situato all'imbocco dell'insenatura di Porto Cervo. Visitiamo le spiagge a nord di Porto Cervo e poi usciamo dalla Costa SmeraldaVedremo ora le ultime spiagge della Costa Smeralda, quelle che si trovano dopo Porto Cervo, poi usciremo dalla Costa Smeralda a Liscia di Vacca, e da qui proseguiremo fino a portarci sul Golfo di Arzachena. La frazione Calacrano con la Spiaggia di Cala Granu Proseguendo lungo via Sa Conca, questa sbocca sulla SP59, che assume il nome di viale Giovanni Maria Orecchioni, dopo circa trecento metri prendiamo a destra la via della Marina, che seguiamo per cinquecento metri, ed arriviamo all'incrocio che, a destra, ci fa rimanere su via della Marina, proseguendo dritti diventa via dei Velieri, mentre a sinistra diventa via Capo Ferro.
Al centro della baia, un poco più a nord della spiaggia, si trova il villaggio di cala Granu, un complesso di abitazioni turistiche realizzato dall'architetto Luigi Vietti, che si apre sulla splendida baia. Lo si raggiunge dalla via Capo Ferro, evitando la deviazione sulla destra per la località Calagrano e proseguendo per circa un chilometro e duecento metri, che ci portano al centro del villaggio. La sommità del promontorio di Capo Ferro con il suo faro e di fronte l'isola delle Bisce
La frazione cala del faro con le sue due spiagge
Dal complesso residenziale si può accedere alle due Spiagge di cala del faro, che sono facilmente raggiungibili attraversando i Vialetti dei giardini del complesso residenziale. Si tratta, più a nord est, all'interno dell'abitato, della Spiaggia di Cala del faro, una spiaggia attrezzata, che dispone di ogni servizio. Più a sud ovest, a sud del promontorio sul quale si sviluppa il complesso residenziale, si sviluppa l'insenatura chiamata Cala Ghiaia, nella quale si trova la Spiaggia di Cala Ghiaia, anch'essa con a poca distanza diversi servizi. Il promontorio che termina con la punta Maistrali, di fronte ad esso l'isola dei Cappuccini ed a sud la sua spiaggiaA sud dell'abitato si sporge nel mare il promontorio che termina con la punta Maistrali, che si raggiunge riprendendo la via Capo Ferro dove la avevamo lasciatata per la deviazione che ci ha fatto raggiungere cala del faro. La seguiamo verso sud per tornare in direzione di cala Granu, e, dopo circa duecentocinquanta metri, arriviamo a una deviazione sulla destra, che viene chiamata località Capo Ferro, la seguiamo per seicento metri, e qui troviamo un'altra deviazione sulla destra, che dopo seicentocinquanta metri, ci porta a prendere uno dei diversi sentieri verso ovest, in direzione della punta Maistrali.
Tornando indietro torniamo alla località campo Ferro, la seguiamo per trecento metri, poi prendiamo subito a destra la deviazione che, in duecento metri, ci porta a prendere un sentiero che ci porta alla Spiaggetta di punta Maistrali, che si trova sul lato sud del promontorio omonimo. La frazione Liscia di Vacca Tornati a Porto Cervo, usciamo da Porto Cervo Marina dal bivio, dove a destra avevamo preso la via della Marina, e proseguiamo a sinistra sulla SP59. Percorso circa un chilometro, arriviamo alla frazione Liscia di Vacca (altezza metri 65, distanza 19.5 chilometri, abitanti circa 143), che è una frazione Arzachena che ha una vocazione spiccatamente turistica, data la presenza di un elevato numero di alberghi, ville e villaggi turistici all'interno e nei dintorni dell'abitato. Da Porto Cervo Marina prima di raggiungere la frazione Liscia di Vacca troviamo il ristorante Lu PisantinuDirigendoci da Porto Cervo Marina con la SP59 verso la frazione Liscia di Vacca, dopo circa cinquecento metri, entrando in questa frazione, alla sinistra della strada si trova il ristorante Lu Pisantinu.
Di fronte al ristorante Lu Pisantinu si trova l'hotel BaloccoDi fronte al ristorante Lu Pisantinu, alla destra della SP59 che conduce da Porto Cervo Marina alla frazione Liscia di Vacca, si trova l'hotel Balocco.
La piccola chiesa dedicata alla Madonna di Bonaria
La frazione PitrizzaEvitata la deviazione per la chiesa, continuiamo lungo la SP73 per circa duecentocinquanta metri, fino a trovare la deviazione sulla destra, che è la via Spargi, e che porta in direzione della frazione Pitrizza (altezza metri 37, distanza 18.1 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti). La strada si dirige verso nord ovest e, dopo circa trecento metri, si trova sulla destra una deviazione in salita in via Nibari, che conduce all'interno della frazione Pitrizza. Dal centro della frazione Pitrizza, percorsa verso la costa la via Nibari per circa quattrocento metri, arriviamo a dove la via Nibari prosegue verso sinistra, mentre dritta si trova la via Cappuccini, che ci porta a un piccolo promontorio, ed a destra parte la via Soffi. Le prime spiagge della frazione PitrizzaSeguendo verso sinistra la via Nibani, dopo circa duecento metri arriviamo a un parcheggio, dove si trova un tratto da seguire a piedi che ci porta alle Spiaggette di Liscia di Rene, che si trovano al margine meridionale dell'insenatura posizionata a sud del promontorio. Se prendiamo, invece, la via Cappuccini, la seguiamo per duecentocinquanta metri, ed arriviamo a uno spiazzo, dal quale possiamo prendere a sinistra un tratto da seguire a piedi, che ci porta alla Spiaggetta di Liscia di Rene, che si posiziona al margine settentrionale dell'insenatura posizionata a sud del promontorio. A nord dell'insenatura che assume il nome di Liscia di Rene si trova il promontorio, al di là del quale è presente la profonda Insenatura di Lu Pultiddu. Dallo spiazzo dove siamo arrivati alla fine della via Cappuccini, prendiamo verso destra un altro tratto da seguire a piedi, che ci porta a nord del promontorio, ad un'altra spiaggetta chiamata anch'essa Spiaggetta di Liscia di Rene. Se, invece, prendiamo la via Soffi, questa costeggia a nord la profonda insenatura, e, dopo poco più di seicento metri, troviamo alla sinistra della strada il sentiero che ci conduce alla Spiaggetta Lu Pultiddu. L'affascinante hotel PitrizzaEvitiamo la deviazione in via Spargi che ci ha condotti all'interno della frazione Pitrizza continuiamo lungo la SP73 per circa un chilometro e mezzo, e prendiamo verso destra la via Banchina di Pitrizza, che, dopo quattrocento metri, ci porta di fronte all'affascinante hotel Pitrizza, un insieme di meravigliose suite e ville mimetizzate nello scenario naturale di questo angolo della Costa Smeralda. La ulteriori spiagge di Liscia di VaccaLe villette dell'hotel Pitrizza si affacciano sulla piccola spiaggia di Pitrizza, della quale la maggior parte è privata e riservata agli ospiti dell'Hotel, mentre solo una piccola parte è spiaggia libera. Una settantina di metri prima di arrivare davanti all'Hotel, prendiamo una deviazione sulla destra, ossia verso est, che, in poco più di un centinaio di metri, ci porta alla bella spiaggia di Liscia di Vacca, chiusa alla sinistra dalla banchina del porticciolo di Pitrizza. Usciamo dalla Costa Smeralda
La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, proseguiremo la visita della costiera di Arzachena recandoci a visitare il Golfo di Arzachena, da Baja Sardinia fino al fondo del golfo e poi risalendo a Cannigione, da dove ci recheremo verso Palau. | |||||||||||||||||||||
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