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Nurachi con la visita dell'abitato e del suo territorio comunale che si spinge fino allo stagno di CabrasIn questa tappa del nostro viaggio, proseguiremo la visita del Campidano di Oristano e ci recheremo a Nurachi, dove visiteremo l'abitato ed il suo territorio comunale che si spinge fino allo stagno di Cabras. La regione storica del Campidano di Oristano
In viaggio verso NurachiA Nurachi possiamo arrivare da diverse delle località che abbiamo visitato nelle tappe precedenti, ma il modo più semplice è arrivarci provenendo da Riola Sardo, che è molto vicina. Dal centro di Riola Sardo si prende verso sud la SS292 Nord Occidentale Sarda, che il poco più di due chilometri porta all'interno dell'abitato di Nurachi. Dal Municipio di Riola Sardo e quello di Nurachi si percorrono solo 2.8 chilometri. Il paese chiamato Nurachi
Origine del nomeIl suo nome derivava dal toponimo latino della stazione romana di Annuagras o Ad nuragas, citata dall'Anonimo Ravennate, scrittore sconosciuto di Ravenna vissuto fra il sesto ed il settimo secolo. Stazione che era situata lungo la strada che collegava Othoca, Ossia l'odierna Santa Giusta, con Cornus, i cui resti si trovano presso Cuglieri. Da questo nome, è derivato il nome medioevale di Nurake, attestato nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, redatto fra il 1120 ed il 1146 in lingua sarda arbonense. Si ritiene che questi nomi derivassero da nuraghe, l'antica costruzione conica a forma di torre, e facessero riferimento al nuraghe Pische, che un tempo era presente nel suo centro e del quale non restano però che poche tracce. La sua economia
Brevi cenni storiciIl territorio viene frequentato fino dall'epoca preistorica, quando sulle sponde delle sue paludi sorgono, nel periodo Neolitico, i primi insediamenti. Successivamente arrivano i nuragici, come testimoniano i resti del nuraghe trilobato, il Nuraci de Pische, dal quale prende il nome il paese. Con la conquista dell’impero Romano della Sardegna nel 238 avanti Cristo, anche questo territorio passa sotto il tuo dominio, dato che nei suoi dintorni sono stati rinvenuti materiali ascrivibili a quel periodo storico, quali un cippo funerario, lucerne, anfore, monete, lacrimatoi, macine. Il borgo nasce nel medioevo, e nell'undicesimo secolo appartiene al giudicato di Arborea, nella curatoria del Campidano Maggiore, ed è presente anche alla firma del trattato di pace di Solarussa dell'11 gennaio 1388, tra Eleonora d'Arborea e Pietro IV d'Aragona. Nel 1410 entra nei possedimenti del marchesato di Oristano, prima sotto i Cubello e poi sotto gli Alagon. Confiscata, nel 1477, alla famiglia Alagon, diviene feudo regio e passa sotto il dominio spagnolo. Molto significativa è la notevole diminuzione della popolazione nell'anno 1688, dovuta, forse, alla grave carestia del 1680 o a qualche pestilenza. Nel 1847 l'amministrazione comunale dà l'incarico all'architetto De Candia, per la redazione di un nuovo progetto urbanistico dell'abitato, ed egli delimita il Centro Storico alle vie circostanti il nuraghe, che era ancora esistente, e la piazza chiesa, e da qui estendendol'abitato alle zone periferiche verso nord e verso sud. Entrato nel regno d'Italia, il comune di Nurachi nel 1928 viene aggregato al comune di Riola Sardo, dal quale nel 1946 viene nuovamente separato. Il comune di Nurachi nel 1974, dopo la creazione della provincia di Oristano, viene trasferito dalla provincia di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Oristano. La casa tipica nurachese
Le principali feste e sagre che si svolgono a NurachiA Nurachi è attivo il Gruppo Folk di Nurachi, i cui componenti si esibiscono nelle principali feste e sagre che si svolgono nel comune ed anche in altre località, e nelle cui esibizioni è possibile ammirare il costume tradizionale di Nurachi. Tra le principali feste e sagre che si svolgono a Nurachi venno citate, il 24 giugno, la Festa patronale, in onore di San Giovanni Battista; ad agosto, la Festa dei Santi Giusto e Pastore; il 13 dicembre, la Festa di Santa Lucia. La Festa dei Santi Giusto e PastoreNella piccola chiesa cmapestre a loro dedicata, che era presente nelle campagne vicino all'abitato, fino al 1910, anno in cui sarebbe crollata, i due santi venivano festeggiati dai nurachesi con tutti gli onori, sia con funzioni religiose, celebrate nella piccola chiesa, che con canti e balli nelle campagne circostanti. Oggi, invece, dato che della piccola chiesa non restano che pochi ruderi, la Festa si è trasferita in paese, ed il 9 agosto è appunto dedicato ai Santi Giusto e Pastore, la cui Festa dura fino a tre giorni, con cerimonie religiose, la processione per le vie del paese con i loro simulacri, e diverse manifestazioni civili. La Festa di Sant'AgostinoOgni anno a Nurachi, il 27,28 e 29 agosto, si ripete la tradizionale Sagra in onore di Sant'Agostino Vescovo di Ippona e di San Giovanni Battista. I festeggiamenti si svolgono parte nella marina di San Giovanni di Sinis e in parte nel paese di Nurachi. Qualche secolo fa la prerogativa di organizzare i festeggiamenti dei due santi spettava a Nurachi, finche, nel diciottesimo secolo, coloro che riportavano le statue dei santi a Nurachi, per un violento temporale furono costretti a riparare nella parrocchiale di Cabras. Al cessare della tempesta, La Festa di Santa LuciaA Nurachi il 13 dicembre si celebra la Festa di Santa Lucia. La sera del 12 Dicembre si rinnova annualmente l'accensione del Falò nella piazza antistante la chiesa, ed il 13 si celebra la Festa religiosa e civile, organizzata da un comitato spontaneo che si rinnova annualmente. Visita dell'abitatoL'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento altimetrico tipico delle località di pianura. Arriviamo a Nurachi provenendo da Riola Sardo con la SS292 Nord Occidentale Sarda, che entra all'interno dell'abitato da nord con il nome di corso Eleonora. La piazza con il Monumento ai cadutiPercorsi lungo il corso Eleonora poco più di duecento metri dal cartello segnaletico che indica l'ingresso nell'abitato di Nurachi, si trova una grande piazza alberata, che si presenta come un lungo slargo alla destra della strada, che è chiamata piazza Monumento ai caduti , dato che all'interno della piazza si trova il Monumento ai caduti in Guerra di Nurachi, costruito recentemente, nel 1998. Il campo comunale di calcio ed i campi comunali da tennisPercorsi lungo il corso Eleonora trecento metri dal cartello segnaletico che indica l'ingresso nell'abitato di Nurachi, prendiamo verso sinistra la via Adriano Olivetti, lungo la quale, alla destra della strada, si trovano i diversi ingressi del campo comunale di calcio di Nurachi, gestito dalla Società Dilentatistica Nurachese. Dell'impianto sportivo fanno parte un campo da calcio, dotato di tribune in grado di ospitare 450 spettatori; un campo da calcetto, ossia da calcio a cinque; ed una pista da atletica. All'altro lato della strada, ossia alla sua sinistra, si trovano i campi comunali da tennis, che costituiscono un impianto polivalente dotato di tribune in grado di ospitare 120 spettatori. Il museo Etnografico multimediale dedicato alla memoria di Peppetto PauProseguendo verso sud con il corso Eleonora, dopo cinquecento metri dal corso parte sulla sinistra la via Dante Alighieri. La seguiamo per centocinquanta metri, ed, alla sinistra della strada, ai civici dal 26 al 30, si trova il museo Etnografico multimediale del comune di Nurachi, Dedicato alla memoria di Peppetto Pau. Nato ad Oristano nel 1915 e scomparso nel 1989, Giuseppe Pau detto Peppetto è stato un personaggio di spicco della cultura novecentesca sarda, poeta, scrittore, storico, studioso d'arte e di archeologia, è stato anche il primo direttore dell'Antiquarium Arborense. Il museo è allestito in un'antica casa padronale in mattoni crudi e pietra lavorata. Nel museo l'esposizione è articolata in quattro sale tematiche: la stanza dei diorami, che riproduce l'ambiente naturale tipico delle località umide adiacenti allo stagno di Cabras, con la ricostruzione di flora e fauna della zona; la stanza della terra cruda, dedicata all'architettura tradizionale del paese basata sui mattoni in terra cruda; la stanza della musica, una sala multimediale dedicata alle launeddas, tradizionale strumento a canne del Campidano; la stanza dell'alimentazione, una sala multimediale dedicata ai cibi tradizionali. Vicino alle torri serbatoio dell'acqua potabile si trovano poche tracce del Nuraci de Pische
Il paese chiamato di Nurachi ha preso il nome dal nuraghe trilobato che era chiamato Nuraci de Pische, forse perché le diciannove paludi che lo circondano, in quel periodo erano pescosissime. Del nuraghe, che era ancora esistente alla metà dell'Ottocento, non restano oggi che poche tracce, vicino alle torri serbatoio dell’acqua potabile. Solo alcuni massi di base indicano l'antica esistenza del nuraghe nel centro del paese. La chiesa parrocchiale di San Giovanni BattistaDalla piazza dove si trovano le torri serbatoio dell'acqua potabile, invece di proseguire lungo la via nuraghi, prendiamo leggermente più a destra la strada che, in poche decine di metri, ci porta nella piazza chiesa, ossia la Pratza 'e Cresia. Ci si sarebbe potuti arrivare anche proseguendo lungo il corso Eleonora per una cinquantina di metri, poi prendendo a sinistra la via Trento, che, in un'altra cinquantina di metri, ci porta in piazza chiesa. Nella piazza, al civico numero 6, si trova la chiesa di San Giovanni Battista, che è la parrocchiale di Nurachi, della quale non esiste alcuna documentazione sulle vicende storiche ed archittettoniche. Nel 1955 è stato abbattuto il suo campanile a vela, sul quale era inciso in cifre romane ed arabe l'anno 1578, per lasciare spazio alla cappella di Sant'Antonio. Oggi la chiesa ha un nuovo campanile, che ha sostituito da qualche anno quello antico a vela. All'interno, interamente ricostruito a partire dal diciassettesimo secolo, che si presenta oggi a tre navate, con archi gotici appoggiati su robuste colonne, viene conservato un battistero paleocristiano del VI secolo. La parrocchiale di Nurachi, in passato, aveva giurisdizione per motivi ignoti sopra la chiesa di San Giovanni di Sinis e sopra un'altra chiesa, Santu Jaccu, ossia San Giacomo, della quale attualmente esistono soltanto alcuni metri di una parete laterale, entrambe nel comune di Cabras. Aveva altresì la giurisdizione su altre otto chiese dislocate nel territorio di Nurachi e Riola Sardo. Presso questa chiesa ed all'interno dell'abitato, il 24 giugno si svolge la Festa in onore di San Giovanni Battista, che la Festa patronale di Nurachi. Si tratta di una Festa caratterizzata da riti religiosi, da una processione lungo le vie del paese, e da manifestazioni civili, che dura dal 23 al 25 giugno, molto sentita dalla comunità nurachese e dalle comunità del circondario. ed è inoltre un appuntamento molto atteso dagli emigrati che fanno rientro in paese per festeggiare il Santo assieme ai loro parenti ed amici. I resti di una chiesa paleocristiana sotto la chiesa parrocchiale di San Giovanni BattistaDurante i lavori di restauro della chiesa di San Giovanni Battista effettuati nel 1983, è venuta alla luce una chiesa più antica, costituita da una piccola aula di culto, con annesso battistero, risalente al VI secolo dopo Cristo. Si trattava, probabilmente, di una chiesa paleocristiana e successivamente alto medievale, da mettere in relazione con le necessità delle popolazioni che abitavano le campagne vicine. La piccola aula di culto, di undici metri per quattro, aveva pianta a croce latina, e risultava costituita da un'unica navata absidata e da due ambienti di forma quadrata posti ai lati del presbiterio. Al centro del vano a sud, che fungeva da battistero, è stata rinvenuta una vasca circolare all'esterno, mentre all'interno era contornata da quattro lobi disposti a croce, contenenti un gradino, e che, rivestita di intonaco bianco, era dotata di un canale che consentiva il deflusso dell'acqua in eccesso. L'altro ambiente sul lato nord era probabilmente una sorta di sagrestia. Il pavimento era costituito da un semplice piano di calce, ma sono stati rinvenuti anche resti di pavimentazione in mattoni a schiena di pesce. Il Municipio di NurachiProprio di fronte alla chiesa parrocchiale, si apre uno slargo verso destra nella piazza della chiesa, sul quale si affaccia, a sinistra, l'edificio nel quale si trova il Municipio di Nurachi, che ne ospita la sede e tutti i principali uffici. Di fronte all'ingresso, si trova una bella scultura, l'opera Cristo e cariatidi folli dell'artista catanese Antonio Amore. L'antico Lavatoio
Il cimitero di Nurachi
Ad ovest dell'abitato si sviluppa il grande stagno di CabrasAd ovest dell'abitato si sviluppa il grande Stagno di Cabras, che si estende per circa 2.288 ettari, e rappresenta uno degli ambienti palustri tra i più importanti della Sardegna e di tutta Europa. La sua profondità media è di quasi tre metri, e la sua forma allungata, grosso modo da nord a sud, dove è più largo, deriva dal fatto che lo stagno è nato in un'antica valle fluviale. Lo stagno riceve le acque del Riu Sa Praia, piccolo fiumiciattolo appartenente al comune di Riola Sardo. È sempre stato molto pescoso, vi abbondano anguille e muggini, su di esso si affaccia il paese chiamato Cabras, ed in esso sono presenti diverse peschiere. Per molti anni La pesca nello stagno di Cabras è stata ferma, dopo che nel 1999 si era verificata una tragica moria dei pesci a causa di un'alga che, prolificata in maniera abnorme, produceva una sostanza gelatinosa che si attaccava alle branchie dei pesci facendoli morire per asfissia. Il disastro ha avuto dimensioni tali che si ricorda come il fetore dei pesci in putrefazione, agevolato dal maestrale, si percepisse a trenta chilometri di distanza. In seguito la pesca è ripresa, ed i 320 pescatori che vi operano hanno ricominciato a catturare soprattutto i muggini, nome con il quale vengono indicati in Sardegna i cefali, oltre ad anguille, capitoni, branzini o spigole, mormore. Nei dintorni di NurachiNei dintorni di Nurachi sono stati portati alla luce solo pochi resti del nuraghe Nurachi, del quale si è già parlato dato che si trovava nel centro del paese, e che va considerato di tipologia indefinita. Vediamo, ora, che cosa si trova nei dintorni di Nurachi, visitando il suo territorio comunale che si spinge fino alle coste nord orientale dello stagno di Cabras. Pochi resti della chiesa campestre dei Santi Giusto e PastoreI Santi Giusto e Pastore sono due santi misconosciuti, ma a Nurachi, pur non essendo patroni del paese, sono sempre stati tributato grandi onori. La devozione nei confronti dei Santi Giusto e Pastore, si perde nel tempo, fino al quindicesimo secolo, quando i cavalieri di Malta costruiscono nelle campagne vicino al paese una piccola chiesa a loro dedicata.
Il Circolo Ippico Tandeddu
La torre di Pischeredda affacciata sullo stagno di CabrasDal centro di Nurachi prendiamo la via Dante Alighieri, che ci ha portato a visitare il museo Etnografico dedicato a Peppetto Pau, che si dirige verso nord ovest, e che, dopo seicento metri, passato l'incrocio con la Circonvallazione di Nurachi, esce dall'abitato come strada bianca. Percorsa ancora per un chilometro, questa strada bianca incrocia la SP58, la prendiamo verso sinistra, e, dopo cinquecento metri, prendiamo la deviazione sulla destra seguendo la scritta Oasi Naturalistica Stagni di Nurachi.
Lo sbocco del territorio di Nurachi sulle acque dello stagno di CabrasIl territorio del comune di Nurachi si estende fino alla penisola del Sinis, comprendendo le zone umide adiacenti allo stagno di Mar 'e Pontis ossia di Cabras. Sullo stagno si affaccia per un tratto di poco meno di due chilometri e mezzo, nella sua zona nord orientale, una zona che rappresenta il punto di transizione dallo stagno verso il sistema agricolo, attraverso le paludi. Scendendo verso sud lungo la costa dello stagno, si può seguire il Percorso delle zone umide, che è costituito da strade che collegano tutta la zona che va dallo Stagno di Pischeredda fino alla Peschiera di Pontis, e permettono di vedere tutti gli altri stagni presenti nella zona. Nella parte alta dello stagno di Cabras, verso est, dove sbocca il canale chiamato Riu de Mar 'e Foghe, che proviene dalla bonifica dello Stagno di Mare 'e Foghe, si trova la Stagno di Pischeredda, che appartiene al territorio del comune di Nurachi. Di notevole interesse naturalistico è il parco Naturale di Pischeredda, che offre ai visitatori la possibilità di ammirare varie specie di uccelli tra cui fenicotteri, gallinelle d'acqua, rapaci e gabbiani, e che è stato inserito nella Convenzione di Ramsar come zona umida da salvaguardare. All'interno dello stagno si trova la piccola Peschiera di Pischeredda, realizzata al fine di consentire la pesca delle specie presenti in questo e negli altri impianti, ed anche delle carpe. Più a sud rispetto al piccolo Stagno di Pischeredda si trova il più grande stagno di Mar 'e Pauli, che è collegato con lo stagno di Cabras da un canale. Solo una piccola parte settentrionale di questo stagno si trova in territorio di Nurachi, mentre la maggior parte dello stagno è in territorio di Cabras. Lo stagno di Mar 'e Pauli verrà descritto nella prossima pagina, quando si illustrerà il paese di Cabras con i suoi dintorni. La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, proseguiremo la visita del Campidano di Oristano e ci avvicineremo a Oristano recandoci a visitare Cabras, con il suo stagno e con la preparazione della bottarga di muggine. Parleremo inoltre delle statue di Mont'e Prama in corso di restauro e delle tavolette rinvenute con la scrittura shardana. | ||||
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