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Sinnai dove è nato il 151esimo reggimento della famosa Brigata Sassari con la visita del suo centro abitato


In questa tappa del nostro viaggio, da Maracalagonis ci recheremo a visitare Sinnai dove è nato il 151esimo reggimento della famosa Brigata Sassari con la visita del suo centro abitato.

Il Campidano di Cagliari

Il Campidano di CagliariIl Campidano è la grande pianura della Sardegna sud occidentale compresa tra il golfo di Cagliari e quello di Oristano, ha una lunghezza di circa cento chilometri e presenta la massima altitudine di settanta metri sul mare. Deve le sue origini al colmarsi di una depressione geologica terziaria da parte di sedimenti marini, fluviali e vulcanici. Sono frequenti gli stagni costieri con acque salmastre, nell’angolo nord ovest della Regione sfocia il fiume Tirso, che contribuisce all’irrigazione del Campidano, la rete idrografica è inoltre formata da piccoli Torrenti. La principale risorsa è l’agricoltura e si coltivano specialmente grano, viti, olivi, frutta e agrumi. Il Campidano di Cagliari comprende nella Provincia del Sud Sardegna i comuni di Decimoputzu, Monastir, Nuraminis, Samatzai, San Sperate, Villasor e Villaspeciosa. Comprende, inoltre, nella città metropolitana di Cagliari i comuni di Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Uta. I comuni di Samassi, Serramanna e Serrenti si trovano tra il Monreale ed il Campidano di Cagliari, i comuni di Pula, Villa San Pietro e Sarroch si trovano tra il Sulcis ed il Campidano di Cagliari, così come Soleminis si trova tra il Campidano di Cagliari e il Parteòlla, per cui possono essere considerate appartenenti all’una o all’altra di queste regioni. Geograficamente rappresenta la parte più meridionale della pianura del Campidano, che ha come suo centro principale Cagliari, nonche Quartu Sant’Elena ed i comuni immediatamente a nord ovest del capoluogo sardo. Si affaccia sul mare e comprende la costa orientale del golfo di Cagliari, fino al paese chiamato Villasimius.

In viaggio verso Sinnai

Usciamo da Maracalagonis verso nord ovest seguendo la via Nazionale, poi prendendo a sinistra la via Cagliari che ci porta sulla SP15. La prendiamo e la seguiamo per un chilometro, passando la Zona Industriale di Sinnai che si trova in località Luceri, arriviamo a una rotonda, alla quale proseguiamo dritti, e, dopo un chilometro e mezzo, la SP15, con il nome di viale della Libertà, ci porta all’interno dell’abitato di Sinnai. Dal Municipio di Maracalagonis a quello di Sinnai si percorrono appena 2.9 chilometri.

Il comune chiamato Sinnai

Sinnai-Il panorama dell’abitatoSinnai-Stemma del comuneIl comune chiamato Sinnai (nome in lingua sarda Sìnnia, altezza metri 134 sul livello del mare, abitanti 17.172 al 31 dicembre 2021) è posizionata ai piedi del massiccio di Serpeddì. La si può facilmente raggiungere tramite la SS554 Cagliaritana, che dista cinque chilometri dall’abitato. Il territorio Comunale classificato di collina, che comprende anche l’isola amministrativa di Solanas, separata e distante ben 34 chilometri dal comune di Sinnai, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. Esso si estende a partire dal margine orientale del Campidano di Cagliari, abbraccia gran parte dei primi rilievi collinari del versante occidentale del massiccio del Serpeddì, ed in esso ricadono parzialmente alcune zone di tutela della fauna selvatica, ossia l’oasi permanente di protezione faunistica e di cattura del parco Naturale dei Sette Fratelli, e l’oasi permanente di protezione faunistica e di cattura, denominata del Monte Genis.

Origine del nome

Riconoscere l’origine del nome è piuttosto diffile per il fatto che la sua tradizione scritta è molto varia. La pronunzia locale è attualmente Sínnia e nell’Ottocento era Sínia. Nella Carta Sarda di Marsiglia il nome figura come Sínnaē; nella Carta di compromesso del priore Raimondo di San Saturno, operante tra il 1190 ed il 1206, figura come Sinnai; negli elenchi delle parrocchie della diocesi di Cagliari che nella metà del quattordicesimo secolo versavano le decime alla curia romana, figura come Sinay e Synay; nel Codex Diplomaticus Sardiniae, documento del 1388, come Sinnai; nella Chorographia Sardiniae  di Giovanni Francesco Fara come Sinai. Il linguista Massimo Pittau ritiene possibile che il nome sia da riportare al fitonimo, ossia al nome di pianta, t(h)innía, thinníga, tinnígatzinní(g)a, sinníga, che indica l’alfa, lo sparto, il giunco marino, il giunco spinoso, il carice, tutte piante un tempo adoperate per fare stuoie, materassi, ceste e cordeEgli ritiene, pertanto, possibile che il borgo abbia derivato la sua denominazione dalla particolare abbondanza, in origine, di una delle citate piante nel sito in cui esso è sorto.

La sua economia

Il paese, accanto alle tradizionali attività agro pastorali, ha sviluppato il tessuto industriale. Per quanto riguarda il settore primario, l’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutta. Si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da imprese che operano nei comparti alimentare, tra cui il lattiero caseario, tessile, del legno, del vetro, dei laterizi, metallurgico, elettrico, della fabbricazione di apparecchi medicali, di strumenti ottici fotografici, dei mobili, dei giochi e dei giocattoli, della centrale elettrica ed edile. Sinnai-Lavorazione cestini di Alessandra FlorisInteressante è la produzione del Mirto, che è un antico liquore sardo prodotto con l’infuso delle bacche di mirto, e la produzione del miele, che è qualitativamente diversificata grazie alle molte varietà vegetali del patrimonio botanico che alimenta le arnie. Il paese viene considerato la patria dei cestini prodotti con l’intreccio di giunco e fieno dando forma ai caratteristici Su Strexiu ’e Fenu, rinomato per la sua praticità e per la sua eleganza, nel quale l’ordito si sviluppa con un andamento a spirale, partendo dal centro, dove viene fissato un tessuto pregiato, ossia l’Impanna, e, nel suo sviluppo, vengono inseriti listelli di pannolenci rossi, ossia Su scrallatu, con il quale si ottengono precisi motivi che ornano e abbeliscono il cestino. Sinnai-Esposizione di coltelli a serramanico di SpanuLa forma in cui si esprime la creatività degli artigiani locali fa sì che, dal corno di montone e dall’acciaio, vengano prodotte le splendide Arresoias, ossia i coltelli a serramanico. Comunque, data la situazione economica estremamente critica, il numero di lavoratori disoccupati, iscritti nelle liste degli uffici del lavoro, è in costante incremento. Nei dintorni di Sinnai, particolarmente diffusa è la pratica della raccolta dei funghi, degli asparagi e delle lumache che richiama numerosi appassionati in diversi periodi dell’anno. Le bellezze naturali del territorio, che si estende fino al mare con la sua conosciutissima località turistiche di Solanas, offrono al turista un ambiente circondato dal profumo della macchia mediterranea, da splendide spiagge e da un mare cristallino e incontaminato. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Brevi cenni storici

Il territorio di Sinnai abitato dall’uomo sino dal Neolitico. In periodo nuragico vengono eretti numerosi Nuraghi, e vari villaggi. Nel medioevo, dopo la dominazione bizantina, Sinnai fa parte del Giudicato di Càralis, nella curatoria di Civita. Nel dodicesimo secolo giungono i Monaci Benedettini e Camaldolesi, ai quali si deve un certo avanzamento culturale, tra cui l’introduzione di nuove tecniche agricole. Sinnai viene citata nella Prima Carta Cagliaritana, un documento in lingua volgare campidanese databile al 1089, nel quale il giudice di Cagliari Costantino I Salusio II cede alcuni terreni ai Monaci Vittorini dell’Abbazia di San Vittore di Marsiglia. In seguito, caduto il Giudicato di Càralis, appartiene, fino al 1258, ai conti della Gherardesca, e poi al comune di Pisa. Nel 1324, dopo la conquista aragonese, il nuovo borgo entra a far parte del Regnum Sardiniae, e viene data in feudo a Berengario Carroz e a sua moglie Teresa Gombau de Entenza a patto che con i redditi del feudo venisse restaurato il castello di San Michele nei pressi di Cagliari. Il paese vive un lungo periodo di decadenza per via dello spopolamento, delle alte tassazioni e delle epidemie di peste. Il paese venne incorporato nella contea di Quirra, creata nel 1363 dal re d’Aragona Pietro IV e data in feudo a don Giacomo Carroz. Nel 1603 il feudo viene trasformato in marchesato, ereditato dai Centelles, che la amministrano anche durante il periodo austriaco. Dal 1739 passa agli Osorio Cervellon de la Cueva, ai quali viene riscattato nel 1839 con la fine del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio Comunale. Nel 2016 viene cambiata la Provincia alla quale appartiene, passando dalla Provincia di Cagliari alla città metropolitana di Cagliari.

Sinnai ha dato i natali al 151esimo reggimento della famosa Brigata Sassari

La bandiera della Brigata SassariNel 1915 è stata costituita la Brigata Sassari, della quale è documentata la costituzione, ma si ignorava il motivo per il quale lo Stato maggiore avesse deciso di creare questa unità, composta solo da Sardi, che diventerà leggenda nella Grande Guerra. All’origine della Brigata c'è la storia poco conosciuta di un gruppo di artiglieri sardi che, nel 1914, si ribella alla boria e agli abusi dei commilitoni continentali scatenando una rissa cruenta e furiosa, nella quale danno una severa lezione all’intero reggimento di artiglieria fortezza da Costa, di Genova. Un generale rimane profondamente colpito da questa rissa, e si chiede come sia possibile che un gruppo esiguo di Sardi abbia potuto sbaragliare un intero reggimento. Dopo alcune ore convoca i suoi ufficiali e dice: Se è vero, come è vero, che un gruppo di Sardi riesce a sbaragliare un reggimento al completo, allora se riusciamo a formare una brigata di soli Sardi potremmo vincere qualsiasi guerra. L’idea piace allo Stato maggiore: sono nati i diavoli rossi, i Dimonios. Quindi, l’1 marzo 1915 viene costituita la Brigata Sassari, con il motto Sa vida pro Sa Patria, basata su due reggimenti, il 151esimo reggimento di stanza appunto a Sinnai ed il 152esimo a Tempio Pausania, composti quasi esclusivamente da soldati sardi, per il 95% contadini e pastori. Nel luglio del 1915 la Brigata Sassari attraversa l’Isonzo e viene subito impegnata in combattimento dando un suo alto contributo di vite umane. Allo scoppio della guerra, quindi, molti Sardi vengono arruolati nell’esercito e mandati a combattere nelle trincee ed a morire per la patria.

Le principali feste e sagre che si svolgono a Sinnai

A Sinnai ed in altre località dell’Isola svolgono la loro sfilata i Traccas, ossia i tradizionali carri a buoi riccamente decorati. Sono, inoltre, attivi il Gruppo Tradizioni Popolari Funtan’e Olia,  nato nel 2001 ma presente fino dal lontano 1948 come Gruppo Folk Sinnai; ed il Gruppo Folk città di Sinnai, nato nel settembre del 1985, nelle cui esibizioni nel paese ed in altre località è possibile ammirare il costume tradizionale del posto. Sono attivi, inoltre, il Coro Maschile S'Arrodia, nato nel 2007 ad opera di un gruppo di appassionati, che si impegna con grande determinazione nella divulgazione e promozione del canto popolare della Sardegna; ed il Coro Serpeddì, un coro maschile a quattro voci pari nato nel 2014, per canti in lingua sarda campidanese, composto da circa venti elementi, la maggioranza residenti nel paese.

Sinnai-Sfilata di traccas i tradizionali carri a buoi riccamente decorati Sinnai-Sfilata del 'Gruppo Tradizioni Popolari Funtan’e Olia' di Sinnai Sinnai-Il 'Gruppo Folk città di Sinnai' Sinnai-Il Coro Maschile S’Arrodia di Sinnai Sinnai-Il Coro Serpeddì di Sinnai

Tra le principali principali feste e sagre che si svolgono a Sinnai, si segnalano il 17 gennaio la Festa di Sant’Antonio Abate, ed il 20 gennaio la Festa di San Sebastiano, entrambe precedute la sera della vigilia dell’accensione del falò chiamato Su Fogadoni; a febbraio, il Carnevale con la rappresentazione de Is Cerbus; la domenica più vicina al 15 di maggio, la Festa patronale di Sant’Isidoro, nella sua chiesa parrocchiale; solitamente a metà giugno, si svolge il Torneo giovanile di calcio Paolo Pizzi; l’ultima domenica di giugno, si celebra la Sagra in onore di Santa Vittoria, con Sa Tundidroxa ossia la Festa della tosatura; la terza domenica di luglio, la Festa patronale di Santa Barbara, nella principale chiesa parrocchiale; l’ultima domenica di luglio, la Festa patronale della Madonna della Fiducia, nella chiesa parrocchiale della frazione Solinas; la prima settimana di agosto, la Fiera del Cestino e dell’Artigianato; l’ultima domenica di agosto, la Festa di Sant’Elena presso la sua chiesa campestre, preceduta dalla Sagra della Mandorla; a settembre, la Festa di San Bartolomeo presso la sua chiesa campestre, e nei giorni della festa viene proposta ai partecipanti la Sagra delle Fave, per la quale vengono allestite bancarelle relative all’evento Sinnai Crea; il 27 settembre, la Festa dei Santi Cosma e Damiano; a fine ottobre o inzio novembre, la manifestazione Ainas e Fainas; il 4 dicembre, si celebra la Festa strettamente religiosa di Santa Barbara; sempre a inizio dicembre, la Mostra del Dolce; nel mese di dicembre, si svolgono le diverse celebrazioni della Paschiscedda in Sinnia.

Sinnai-Festa di Festa di Sant’Antonio Abate con 'Su Fogadoni de Santu Antoni' Sinnai-Festa di San Sebastiano con 'Su Fogadoni' Sinnai-Il Carnevale di Sinnai con 'Is Cerbus' Sinnai-Festa di Sant’Isidoro Sinnai-Torneo giovanile di calcio Paolo Pizzi Sinnai-Sagra in onore di Santa Vittoria Sinnai-Festa patronale di Santa Barbara Sinnai-Festa patronale della Madonna della Fiducia a Solanas Sinnai-Fiera del Cestino e dell’Artigianato Sinnai-Festa di Sant’Elena Sinnai-Festa dei Santi Cosma e Damiano Sinnai-La manifestazione 'Ainas e Fainas' Sinnai-La Mostra del Dolce Sinnai-Paschiscedda in Sinnia

Il Carnevale di Sinnai

Sinnai-Carnevale di Sinnai son la rappresentazione de 'Is Cerbus’La rappresentazione de Is Cerbus è uno degli eventi del Carnevale sardo che vanta origini più antiche, con rituali propiziatori svolti dalle maschere, che ricordano le attività di caccia, che nell’antichità era la prima fonte di sostentamento. Is Cerbus, ossia i Cervi, sono mascherati con pelli e corna di cervo, sfilano imitando i versi e l’atteggiamento degli animali, ed intorno a loro ci sono Is Canaxus, ossia i Cacciatori, che, aiutati da Is Canis, ossia dai Cani, altre maschere vestite con sacchi di iuta a cui vengono legati gli angoli per simulare le orecchie di un cane, con urla e schiamazzi cercano raccogliere nello stesso posto tutti i Cerbus, come in una vera e propria battuta di caccia.

La manifestazione Ainas e Fainas

Sinnai-Locandina della manifestazione 'Ainas e Fainas’La manifestazione denominata Ainas e Fainas, ossia Arnesi ed Opere, è la rassegna etnoturistica artiginale organizzata dall’amministrazione Comunale con la collaborazione delle associazioni locali, che offre un ricco programma in cui è possibile assistere a lavorazioni di intaglio del legno, all’antica arte del ciabattino, la lavorazione de Is Scatteddus, la lavorazione de Su Strexiu ’e Fenu, la produzione della Fregola, la lavorazione de Su Pan’e Coia, ed in cui si alternano l’esposizione di antichi abiti tradizionali, la realizzazione dei cestini di Sinnai, degustazioni tipiche gratuite per i visitatori, balli e canti tradizionali.

Visita del centro di Sinnai

L’abitato, posto in posizione panoramica, è interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, e conserva edifici di particolare pregio storico ed architettonico, alcuni dei quali riconducibili all’economia agricola campidanese. Provenendo da sud est dall’abitato di Maracalagonis, entriamo a Sinnai con la SP15 che, all’interno di questo paese, assume il nome di via della Libertà.

La chiesa dei Santi Cosma e Damiano

Dal cartello segnaletico che indica l’ingresso nell’abitato, percorriamo duecentocinquanta metri lungo la via della Libertà, poi prendiamo a destra la via Gran Sasso in direzione nord est, dopo centocinquanta metri, passata la via Ortobene, continuiamo ancora in direzione nord est con la via Cervino, che, dopo centosettanta metri, sbocca sulla via dei Santissimi Cosma e Damiano.

Presa verso sinistra la via dei Santissimi Cosma e Damiano, dopo poche decine di metri vediamo alla destra della strada la facciata della chiesa dei Santissimi Cosma e Damiano. Non si conosce il periodo di edificazione della prima chiesa, ma sappiamo che crolla alla fine del 1600. Viene ricostruita o forse solamente aggiustata, perché risulta che nel 1730 si trova già in rovina, e si teme che il crollo della copertura potrebbe danneggiare le antiche statue dei titolari. Perciò un tale Luca Pisu, chiede al parroco di poter realizzare, a proprie spese, due nicchie per i simulacri, nella Cappella di Sant’Antioco della chiesa parrocchiale, dove le statue si trovano tuttora. La chiesa viene ricostruita per la terza volta, con le offerte della popolazione, nel 1948 quando il canonico pone la prima pietra e detta l’iscrizione per la pergamena, che viene murata a perpetuo ricordo dell’evento. Finalmente la nuova chiesa viene inaugurata nel 1951, e nel 1955, arricchita di una nuova campana.

Sinnai-La chiesa dei Santissimi Cosma e Damiano Sinnai-chiesa dei Santissimi Cosma e Damiano: facciata Sinnai-Simulacri dei Santissimi Cosma e Damiano

Sinnai-La Festa dei Santissimi Cosma e DamianoLa Festa dei Santissimi Cosma e Damiano viene preceduta da un triduo preparatorio, all’inizio del quale, dopo la celebrazione nella chiesa parrocchiale, in processione si accompagnano i Santi alla propria chiesa, sistemati dentro un cocchio artistico, trainato da buoi infiorati. Il culmine è il 26 settembre, con la messa solenne cantata ed il panegirico. Il 27 al mattino, come da tradizione, si celebra la messa per i fedeli di Maracalagonis, ed alla sera, uno spettacolo pirotecnico annuncia il rientro dei Santi in parrocchia. Il giorno successivo si svolge la partecipatissima processione per le strade del paese.

Il Teatro Civico

Percorsi altri cinquecento metri lungo la via della Libertà verso il centro di Sinnai, troviamo che sulla sinistra parte in direzione ovest la via Piave. All’inizio della via Piave, sulla destra, si trova il Teatro Civico di Sinnai, inaugurato nel 2004, con una sala da 380 posti, che organizza la stagione teatrale di prosa, con una programmazione di spettacoli, dal Teatro classico al contemporaneo, dal musical alla danza, e che cerca di andare incontro ai diversi gusti del suo pubblico.

Sinnai-Teatro Civico di Sinnai Sinnai-Teatro Civico di Sinnai-Interno

Il parco delle Rimembranze con il Monumento ai Caduti

Proseguiamo in direzione ovest lungo la via Piave, e, percorsi centocinquanta metri, si trova sulla sinistra, chiuso da un cancello, l’ingresso del Parco delle Rimembranze nel quale si trova un viale di pini che porta al Monumento ai Caduti, con la lapide dedicata ai 110 caduti di Sinnai nella prima e nella seconda guerra mondiale.

Sinnai-Il parco delle Rimembranze Sinnai-Ingresso dell’area monumentale nel parco delle Rimembranze Sinnai-Il Monumento ai Caduti con il cippo acceso durante una commemorazione

Il Municipio di Sinnai

Sinnai-nuovo Municipio di SinnaiProseguendo lungo la via Piave, dopo una settantina di metri, questa strada incrocia la via Quartu, che prendiamo verso sinistra. Ad angolo tra le due strade, con ingresso nella via Quartu, si trova l’edificio che ospita il nuovo Municipio di Sinnai, che ha sostituito il vecchio Municipio, che vedremo tra breve. Nel nuovo palazzo municipale sono presenti la sede e gli uffici che forniscono i loro servizi ai cittadini, ossia gli uffici del Settore Sociale e Pubblica Istruzione; del Settore Personale, Informatico, Cultura, Biblioteca, Turismo, Sport, Sportelli polifunzionali, Demografici, Protocollo e Messi; del Settore Lavori Pubblici e Servizi Tecnologici, Servizi cimiteriali, Patrimonio; del Settore Urbanistica, Pianificazione generale ed attuativa, Edilizia Privata e SUAPE, Protezione Civile; del Settore Economico-Finanziario e Tributi, Enti e Partecipate; e del Settore Polizia Municipale.

Una deviazione per recarci a visitare il nuovo Cimitero di Sinnai

Sinnai-Cimitero Nuovo di SinnaiSiamo arrivati a prendere la via Quartu per visitare il nuovo Municipio di Sinnai. Da qui, proseguiamo lungo la via Quartu in direzione sud ovest, e la seguiamo per trecentocinquanta metri, dove parte a destra la via Sebastiano Perra. Qui svoltiamo leggermente a sinistra per rimanere sulla via Quartu e, dopo circa duecentocinquanta metri, arrivati in località Baccu Narbonis, arriviamo a dove la via Quartu si divide in due strade parallele, una nella nostra stessa direzione e l’altra, leggermente più a sinistra, in direzione opposta. Proseguiamo lungo la via Quartu nella stessa direzione e, quando la strada curva verso sinistra per tornare in direzione opposta, troviamo alla destra della strada lo slargo sul quale si trova l’ingresso del nuovo Cimitero di Sinnai.

Gli impianti sportivi della Scuola Secondaria principale di via Trento

Tornamo sulla via della Libertà, dove avevamo preso la deviazione sulla sinistra nella via Piave. Proseguiamo lungo la via della Libertà verso il centro fino a che, dopo centotrenta metri, questa strada continua sulla via Mara. Proseguiamo lungo la via Mara, dopo centoventi metri svoltiamo a destra nella via Oristano e, percorso un centinaio di metri, svoltiamo a destra e prendiamo la via Trento, dopo duecentoventi metri vediamo, alla sinistra della strada al civico numero 24, l’edificio che ospita la Scuola Secondaria principale di Sinnai intestata a Luigi Amat. All’interno di questo complesso scolastico, è presente una Palestra, non dotata di tribune, nella quale è possibile praticare come discipline la pallacanestro, la pallavolo, il calcio, attività ginnico motorie, ed anche la pallatamburello. All’interno del complesso scolastico sono presenti, inoltre, un Campo Sportivo Polivalente, nel quale è possibile praticare la pallacanestro, la pallavolo, il calcetto ossia calcio a cinque; ed una Pista d’atletica leggera, nella quale è possibile praticare corse su pista, e salti in estensione.

Sinnai-Scuola Secondaria principale: ingresso Sinnai-Scuola Secondaria principale: palestra Sinnai-Scuola Secondaria principale: campo sportivo polivalente Sinnai-Scuola Secondaria principale: pista d’atletica leggera

Lungo la via Roma vediamo quella che era stata l’abitazione di Benvenuto Dol

Dalla via della Libertà che, verso il centro, questa strada continua sulla via Mara, proseguiamo e, dopo duecentottanta metri la via Mara sbocca sulla Via Roma, che prendiamo verso sinistra, ossia in direzione sud ovest. Si tratta di una delle più belle strade all’interno dell’abitato di Sinnai, per la bellezza degli edifici che su di essa si affacciano.

Sinnai-La villa di Benvenuto DolPercorsa la via Roma verso sinistra, passata a sinistra la traversa via Ludovico Ariosto, dopo una sessantina di metri vediamo, sempre alla sinistra della strada la Villa di Benvenuto Dol. L’imprenditore francese Benvenuto Dol, di Martiguez vicino a Marsiglia, appaltatore delle saline di Cagliari, dapprima ha attuato la bonifica ed avviato un’azienda agricola nella vallata malsana di Geremeas, ed in seguito ha ampliato con notevole esborso di denaro la tenuta di Is Murdegus a Sinnai, già di don Giovanni Besalduch, abbandonata da molto tempo e portata a nuovo splendore con il nome di Bellavista, dotandola di moderne e razionali tecniche di coltivazione. Nella metà dell’ottocento, Benvenuto Dol ha edificato in prossimità del sagrato della parrocchiale la sua villa, che occupava una superficie impressionante, avendo il suo ingresso di servizio a sud, allo sbocco della via Bacchixedda sulla via Oriente, a quasi centocinquanta metri di distanza dall’ingresso principale, ed occupando al suo interno a servizio decine di Sinnaesi. Non solo, pare che lo stesso Benvenuto Dol abbia deciso di costruire e aprire a sue spese una farmacia per gli abitanti, la prima di Sinnai, che venne data in gestione al chimico Stefano Todde, nella quale i farmaci venivano venduti sotto prezzo al pubblico. Insomma, un uomo d’altri tempi che aveva capito che la sua fortuna doveva essere condivisa con tutti gli abitanti. Benvenuto Dol è morto nel 1875, a soli 47 anni.

Il vecchio Municipio di Sinnai che oggi ospita un Centro Culturale

Passata la villa di Benvenuto Dol, prima di arrivare in prossimità del sagrato della chiesa parrocchiale, si trova, sempre alla sinistra della strada, la piazza Municipio. Nella piazza Municipio è presente l’edificio che ospitava il Vecchio Municipio di Sinnai, edificato nel 1860 accanto alla villa Benvenuto Dol come struttura polifunzionale, in grado di ospitare il Municipio, le Scuole, le Poste, il Carcere, la Pretura e l’alloggio delle Guardie Reali.

Sinnai-Il vecchio Municipio di Sinnai Sinnai-Vecchio Municipio di Sinnai: veduta d’insieme Sinnai-Vecchio Municipio di Sinnai: veduta dall’interno

Il vecchio Municipio è stato sostituito nel 2008 dal nuovo Municipio, e dopo la sostituzione ne è stato effettuato il recupero con il risanamento conservativo delle sue strutture. Dal giugno dello stesso anno è stato trasformato in un Centro Culturale, che nel quale si trovano la Biblioteca Comunale e l’Archivio Storico Comunale.

L’edificio che ha ospitato il Monte Granatico e poi il Cinema Roma

Sinnai-L’ex Cinema RomaDi fronte al vecchio Municipio, al lato destro della strada, prima dell’angolo con la via della Colletta, si trova l’edificio che ospitava dalla metà del seicento il Monte Granatico, chiamato anche Monte Soccorso. L’edificio è stato, alla fine degli anni sessanta del novecento, ristrutturato nei caratteri architettonico compositivi della struttura, per fargli subire una radicale modifica in seguito all’adattamento della costruzione ad uso cinematografico. Quindi l’edificio ha ospitato per molti anni il Cinema Roma, fino a che, cessata la sua attività cinematografica, si è deciso che l’ex Cinema Roma verrà ristrutturato e restaurato, in modo da consentirgli di poter ospitare la futura Fabbrica della Creatività ed il Laboratorio delle Arti.

Quella che era stata l’abitazione di William Craig

Sinnai-L’abitazione che ha ospitato William CraigPassata la traversa via della Colletta, si affaccia sul lato destro della via Roma l’Abitazione di William Craig ossia l’abitazione privata che ha ospitato il Console Generale di Inghilterra al quale si deve il progetto del porto di Cagliari e della via Roma. Di lui è genero l’imprenditore Benvenuto Dol, che ne ha sposato la figlia Jessica. A William Craig, che risiede a Cagliari fra il 1846 e il 1866, si deve la decisione di bonificare tutta la zona e di realizzare un fronte architettonico porticato da adibire a moderna passeggiata, sul modello della Promenade des Anglais di Nizza. William Craig muore nel 1867, e nel 1880 la giunta Comunale di Cagliari decide per la creazione di un’arteria rettilinea, dotata di un ampio marciapiede lastricato tra la Darsena e il piazzale della Stazione Ferroviaria, ossia per la realizzazione della via Roma.

La chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire

Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e MartireDi fronte all’abitazione di William Craig, a centotrenta metri da dove avevamo imboccato la via Roma, arriviamo a vedere, alla sinistra della strada, la piazza della chiesa. Nella piazza si trova la chiesa di Santa Barbara Vergine e Martire che è la parrocchiale di Sinnai dedicata a Santa Barbara di Nicodemia, patrona del paerse e titolare della parrocchia. Il culto per Santa Barbara viene probabilmente introdotto in Sardegna nel quarto secolo, quando la chiesa bizantina intraprende l’evangelizzazione dell’Isola, lasciandovi un’impronta assai profonda, ed il legame fra Sinnai e Santa Barbara continua a tramandarsi da una generazione all’altra. I patroni secondari del paese sono Sant’Antioco ed i Santi Cosma e Damiano. Non si conosce la data della costruzione di questa chiesa, anche se, dalle Rationes Decimarum del Sella, sappiamo che già dal 1331 Sinnai aveva il suo parroco chiamato Domenico de Turribus, ma le prime notizie sull’edificio risalgono al 1586, e si trovano negli Atti della visita dell’arcivescovo di Cagliari Alonso Lasso Sedeno, conservati nella Curia arcivescovile di Cagliari.

Edificata in stile tardo gotico sardo catalano, ha subito diverse sovrapposizioni e aggiunte nel corso dei secoli. Della struttura originaria è ancora individuabile l’impianto, a navata unica con volta a sesto acuto, e con contrafforti laterali tra i quali, in momenti diversi, sono state aperte le cappelle. La chiesa madre viene consacrata nel 1931 dall’arcivescovo di Cagliari, che racchiude nel sepolcreto della mensa dell’altare maggiore le reliquie dei Santi Giustino e Celestino. La facciata della chiesa presenta un terminale asimmetrico centralmente timpanato. È caratterizzata da un portale architravato sormontato da una lunetta e affiancato su entrambi i lati da due coppie di lesene. Sulla destra, in parte inglobato nella struttura muraria del prospetto, si trova il cupolato campanile a pianta quadrata. Nel 1962 l’Amministrazione Comunale ha rivestito di travertino bicolore tutta la facciata e parte del campanile, e collocato nel frontespizio una statua di Santa Barbara, opera che abbellisce molto la chiesa ed il sagrato. Si entra in chiesa attraverso un grande portone, con pannelli istoriati, realizzato dal falegname Salvatore Pistoia nel novembre del 1959, che sostituisce quello vecchio, costruito nel 1757 e rinnovato nel 1870.

Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: facciata Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: portale di ingresso Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: campanile Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: la cupola

L’interno presenta un’aula mononavata a croce latina divisa in campate da archi a tutto sesto mentre l’area presbiteriale introdotta da un arco trionfale a tutto sesto e delimitata da una balaustra in marmo. La cupola si imposta all’incrocio dei bracci. In una nicchia della sacrestia è riposta la statua della Santa, che abitualmente viene portata nelle annuali processioni della terza domenica di luglio e del 4 dicembre, e non è molto dissimile dall’altra statua, che è situata nell’altare maggiore ed è attribuita a Giuseppe Antonio Lonis, ed è quindi databile intorno alla seconda metà del diciottesimo secolo. In due nicchie nella Cappella di Sant’Antioco sono ospitate le statue dei Santi Cosma e Damiano, che erano conservate nella piccola chiesa a loro dedicata. All’interno della nicchia posta nella parte più alta dell’altare maggiore è collocato l’elemento di maggiore pregio dell’intero edificio, una scultura lignea intagliata e policromata raffigurante Santa Barbara, di probabile fattura napoletana e databile a un periodo antecedente il 1599 in cui risulta citata in una visita pastorale, la cui peculiare caratteristica risiede nella tecnica utilizzata per la policromia, ovvero l’estofado de oro.

Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: interno verso il presbiterio Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: l’altare maggiore Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: statua di Santa Barbara sull’altare maggiore Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: il fastoso altare collocato nella Cappella del Santo Cristo Sinnai-chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire: interno verso il portale di ingresso

Fra gli arredi pi rilevanti contenuti all’interno della chiesa occorre menzionare il fastoso altare in legno intagliato, dorato e policromato, collocato presso la Cappella del Santo Cristo, all’estremit del braccio destro del transetto, in ottimo stato di conservazione e caratterizzato da due imponenti colonne tortili, il quale si compone di tre nicchie in cui compare, in quella centrale, un Crocifisso presumibilmente realizzato dallo scultore Giuseppe Antonio Lonis in base a un disegno di Sebastiano Scaleta; nelle restanti nicchie sono presenti due sculture ascrivibili al diciassettesimo secolo, sulla destra il Redentore, e sulla sinistra Sant Elena.

Sinnai-Il processione per la Festa votiva di Santa BarbaraA Sinnai la Festa Patronale di Santa Barbara, che è la festa votiva di Santa Barbara, si celebra ormai da secoli la terza domenica di luglio, dato che, da un manoscritto del 1775, conservato nell’archivio parrocchiale, si legge che il 19 luglio ricorre l’anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale a Santa Barbara Vergine e Martire di Nicodemia, titolare della parrocchia e Patrona del paese. Il 4 dicembre si celebra un’altra Festa di Santa Barbara, che è una festa strettamente religiosa.

Il Museo Civico di Sinnai

Sinnai-Museo Civico di SinnaiDalla piazza Municipio, di fronte al vecchio Municipio, prendiamo la via della Colletta, dopo una cinquantina di metri arriviamo a un bivio dove prendiamo, verso sinistra, la continuazione della via della Colletta. Dopo un’altra cinquantina di metri troviamo, alla sinistra della strada al civico numero 20 della via della Colletta, l’ingresso dell’edificio nel quale ha la sia sede il Museo Civico di Sinnai. Il Museo si trova all’interno di un edificio del diciannovesimo secolo che era un ex Convento, un luogo di deposito e distribuzione della colletta ecclesiastica, e per questo la strada ha assunto il nome di via della Colletta, ed è stato poi adibito a caserma dei Cavalleggeri di Sardegna e, infine, a stazione dei Carabinieri. Il museo è diviso in due sezioni, la sezione archeologica e la sezione d’arte.

Al suo interno, la sezione archeologica contiene artefatti dei periodi preistorici, romani e medievali, nonché artefatti del periodo moderno, artefatti che includono ceramica, monete, gioielli, armi, strumenti e altri oggetti. La sezione archeologica racconta le vicende del territorio, dal Neolitico al Medioevo, e si possono scoprire i reperti provenienti dal Nuraghe di Santa Itroxia, dal tempietto nuragico di Bruncu Mogumu. Fra i reperti più significativi, dell’età nuragica una statuina raffigurante un bovino stante con grande attenzione per i dettagli anatomici, del periodo punico una statuina in terracotta della divinità naniforme di origine egizia Bes, e del periodo alto medioevale una placchetta in bronzo raffigurante un cavallo al galoppo, rivolto a sinistra, decorato a occhi di dado sul collo e sulla sella.

Sinnai-Museo Civico di Sinnai-Interno Sinnai-Museo Civico di Sinnai: statuina nuragica di un bovino stante Sinnai-Museo Civico di Sinnai: statuina punica del dio Bes Sinnai-Museo Civico di Sinnai-Il placchetta alto medioevale di un cavallo al galoppo

La sezione artistica contiene opere del Rinascimento, dei periodi barocchi e moderni, nonché opere contemporanee. Il museo ha anche una biblioteca che contiene libri e riviste relative alla storia e alla cultura della Regione. La biblioteca contiene anche una raccolta di fotografie e documenti relativi alla storia della Regione.

Il Cimitero Comunale di Sinnai

Dalla piazza della chiesa, proseguiamo lungo la via Roma verso ovest, e la seguiamo per cinquecento metri, fino ad incrociare la via Guglielmo Marconi, ed a vedere dopo l’incorcio, alla destra della via Roma, il muro di cinta del Cimitero Comunale di Sinnai. Per arrivare al suo ingresso, invece di proseguire lungo la via Roma, prendiamo leggermente a destra la via Guglielmo Marconi, e poi, subito a sinistra, la parallela in salita alla via Roma, che, in un centinaio di metri, ci porta davanti all’ingresso del Cimitero. L’impianto del Cimitero risale alla fine dell’ottocento, di pianta rettangolare avente dimensioni circa cinquanta per ottanta metri, simile alle architetture sarde del periodo, e presenta un unico ingresso sul piazzale antistante. L’edificio di ingresso ad un solo piano fuori terra è tripartito in un corpo centrale e due laterali. Il corpo centrale presenta un’antistante struttura caratterizzata da due colonne scanalate e capitelli dorici, trabeazione e frontone modanat. Al di sotto si trova l’ossario accessibile da una botola nel pavimento. Il cancello e la croce sovrastante l’ingresso, sono quelli originari in ferro lavorato. I due corpi laterali sono adibiti a funzioni cimiteriali con aperture nella parte alta a mezzaluna. Una cornice modanata corona tutto il fabbricato. Il recinto è continuo e non presenta scansioni verticali. Le strutture verticali sono in muratura portante, la copertura è a falde inclinate senza rivestimento.

Sinnai-Il Cimitero Comunale di Sinnai Sinnai-Cimitero Comunale di Sinnai: facciata

Sinnai-Cimitero Comunale di Sinnai: la Cappella cimiterialeAll’interno del Cimitero Comunale è presente una Cappella Cimiteriale risalente all’inizio del ventesimo secolo, posta in asse con l’edificio di ingresso, ed un viale alberato collega tra loro le due costruzioni, a sud l’ingresso ed a nord la cappella. Si tratta di un edificio di forma rettangolare rastremata, costruito in aderenza al muro di cinta del lato nord dell’area cimiteriale. La cappella, composta da un’unica navata rettangolare, è accessibile mediante il superamento di tre gradini. La facciata, delimitata da due paraste d’angolo e da una cornice che segue la sommità del prospetto, presenta un portone ad arco, un oculo centrale e una croce sulla sommità. La struttura in muratura è completamente intonacata, e la copertura è a padiglione, rivestita con manto di tegole in laterizio.

La chiesa di Santa Vittoria

Dalla piazza della chiesa, proseguiamo lungo la via Roma verso ovest, e la seguiamo per trecentocinquanta metri, poi prendiamo a destra la via San Nicolò, che seguiamo per quattrocentocinquanta metri. La via San Nicolò prosegue sulla via della Pineta e, subito a destra, prendiamo la via Amedeo Modigliani. La seguiamo per cento metri, prendiamo sulla destra la via Santa Vittoria, alla cui sinistra si apre un’ampia piazza. Sulla piazza si affaccia la chiesa di Santa Vittoria che apparteneva ai monaci di San Vittore di Marsiglia ed è dedicata alla Santa martirizzata nei monti di Sinnai. Santa Vittoria viene citata per la prima volta nel 1141 nel Cartulaire de l’Abbadye de Saint Victor de Marseille, successivamente nel 1218 in una Bolla di Onorio III, e nel 1338 nell’inventario dei beni di San Saturno in Cagliari. È stata la seconda parrocchiale di Sinnai, dopo la chiesa di San Saturno, che era stata edificata dai monaci Vittorini di Marsiglia nell’undicesimo secolo in via San Saturno ed ora non più visibile, e prima dell’edificazione della chiesa di Santa Barbara.

Si presenta con la facciata a capanna, che culmina nella parte centrale con una croce. Il portale principale si apre in asse con un piccolo oculo, posto nella parte alta del prospetto. Un portone nella facciata principale, in asse con la navata ed un portoncino nella parte laterale destra della chiesa in corrispondenza della linea di giacitura del campanile costituiscono gli unici ingressi. Sul fianco destro si trova il campanile a vela a due luci, posto in linea con un portale secondario di accesso alla chiesa. All’interno, lo stile originario, romanico a tre navate, viene stravolto nella seconda metà del secolo scorso, quando viene effettuata la sua ricostruzione in seguito alla distruzione causata da un fulmine. Ben poco rimasto dell’antico tempio, l’unico legame che unisce il passato al presente costituito dalle strutture del muro dell’abside e dai quattro lastroni in pietra che formano la mensola del nuovo altare.

Sinnai-chiesa di Santa Vittoria Sinnai-chiesa di Santa Vittoria: facciata

L’aula interna si presenta, oggi, caratterizzata da un’unica navata, spartita in campate da archi a sesto acuto, con un’unica Cappella sul lato sinistro dell’aula. L’ampia area presbiteriale, leggermente rialzata rispetto alla pavimentazione del resto dell’edificio, è delimitata da tre archi a tutto sesto, con i due laterali di dimensioni inferiori rispetto a quello centrale. La navata ha copertura lignea, al contrario dell’area del presbiterio, che ha copertura in muratura. Al centro dell’altare a muro vi il tabernacolo, ed ai lati la statua di Santa Vittoria, a sinistra di chi entra, e di Santa Agnese alla destra. In occasione della festa che cade in una domenica di giugno, le due statue vengono portate in processione. Sotto il ciborio, dal 1977 è collocata una piccola urna contenente le reliquie di Santa Vittoria, che sono state rinvenute nella chiesa di Sant’Ignazio a Cagliari.

Sinnai-chiesa di Santa Vittoria: interno Sinnai-chiesa di Santa Vittoria: l’altare

Sinnai-chiesa di Santa Vittoria-retablo di Santa VittoriaLa chiesa conserva al suo interno una pregevole opera del sedicesimo secolo attribuito alla Scuola stampacina dei Cavaro, il Retablo di Santa Vittoria, nel quale sono rappresentante le immagini di San Giovanni e San Giacomo Apostolo, l’Addolorata, l’Annunziata, Santa Vittoria, la Vergine col Bambino e l’Arcangelo San Michele. Il retablo occupa una parte importante della parete sinistra dell’aula mononavata, ma non è visibile se non nei rari momenti di apertura della chiesa al culto. Nella chiesa si trova anche il cocchio con il quale un tempo la Santa veniva portata in processione il giorno della festa, ed oggi nel cocchio, che non viene più utilizzato per l’antica funzione, è stata collocata una statua di Santa Rosalia.

Sinnai-La statua di Santa Vittoria nella chiesa di Santa VittoriaTutto ci che si sa sulla vita di Santa Vittoria, si basa sulla sua tradizione conservata nella comunità di Sinnai, di cui è stata l’antica prima patrona. Questa Santa è una giovinetta cagliaritana che, scoperta di essere cristiana, viene portata ai piedi del monte Iola, in territorio di Sinnai, per esservi decapitata. La localit dove aviene il martirio della Santa conserva ancora il nome di Santa Itroxia, nome che è stato poi corretto, con l’andare dei secoli, in Ittroxa, Ittroxia, Ittoria, Vittoria, e Victoria. Documenti storici rilevano che, quando i monaci Vittorini di Marsiglia arrivano a Sinnai, vi trovano l’antico culto di Santa Vittoria e, in suo onore, costruiscono sulla collinetta di Sinnai una grande chiesa, che nel tempo è stata poi distrutta da un fulmine, ed è stata riedificata sia pure in forma minore.

A Sinnai, l’ultima domenica di giugno, si celebra la Sagra in onore di Santa Vittoria, preceduta dalla processione con le statue di Santa Vittoria e di Santa Agnese. Durante questa sagra, si svolge anche Sa Tundidroxa, ossia la Festa della tosatura, nella quale si effettua la dimostrazione della tosatura, oltre alla dimostrazione della trasformazione del latte in ricotta, e con la valorizzazione dei prodotti agropastorali locali. La Festa parte con la tosatura in piazza, e continua con la preparazione e degustazione della carne di pecora bollita, del pane sardo, e del formaggio, accompagnati con il vino.

Sinnai-Sagra di Santa Vittoria: processione Sinnai-Sagra di Santa Vittoria: Sa Tundidroxa ossia la Festa della tosatura

Il Campo Sportivo di Santa Vittoria

Sul retro della chiesa di Santa Vittoria si trova il Campo Sportivo di Santa Vittoria, senza tribune per gli spettatori, che viene utilizzato per incontri di pallacanestro e di calcio, e nel quale opera la Santa Vittoria Associazione Sportiva Dilettantistica, che è affiliata all’ASC e che, radicata nella comunità di Sinnai, ha educato generazioni di atleti.

Sinnai-Campo Sportivo di Santa Vittoria: il campo dietro la chiesa Sinnai-Campo Sportivo di Santa Vittoria: veduta del campo da gioco

Il Palagiotto ed il Campo da basket esterno

Dalla piazza sulla quale si affaccia la chiesa di Santa Vitttoria, riprendiamo la via Amedeo Modigliani in direzione della via della Pineta, la seguiamo per una quarantina di metri, poi svoltiamo a destra nella via Giotto e la seguiamo per circa duecentocinquanta metri fino a dove la strada termina proseguendo a destra come via Ligabue. Qui, di fronte al termine della via Giotto, si trova l’ingresso della Scuola Secondaria di via Giotto per la quale sono stati realizzati gli impianti sportivi, che sono stati in seguito ampliati. Questi impianti hanno dato luogo a una palestra nota con il nome di Palagiotto, dotata di tribune in grado di ospitare 250 spettatori, nella quale è possibile praticare come discipline la pallavolo, il pallatamburello, ed il calcetto ossia calcio a cinque. All’esterno è presente un Campo da basket, dotato di tribune per un centinaio di spettatori, nel quale è possibile praticare come disciplina la pallacanestro.

Sinnai-Palagiotto: esterno Sinnai-Palagiotto: interno Sinnai-Palagiotto: il campo da basket

Il campo da Calcetto delle Scuole Primarie

Dalla piazza sulla quale si affaccia la chiesa di Santa Vitttoria, riprendiamo la via Amedeo Modigliani in direzione della via della Pineta, la seguiamo per circa un centinaio di metri poi svoltiamo sulla via della Pineta, dopo trecentocinquanta metri svoltiamo a destra nella via Caravaggio e, dopo centottanta metri, vediamo alla destra della strada il cancello di ingresso delle Scuole Primarie di Sinnai. All’interno di questo complesso scolastico è presente un Campo da Calcetto, che non è dotato di tribune, nel quale è possibile praticare il calcetto ossia calcio a cinque.

Sinnai-Scuole Primarie: ingresso Scuole Primarie: campo da Calcetto

La piscina Comunale in via Voltaire

Dalla piazza sulla quale si affaccia la chiesa di Santa Vitttoria, riprendiamo la via Amedeo Modigliani in direzione della via della Pineta, la seguiamo per circa un centinaio di metri poi svoltiamo sulla via della Pineta, dopo cinquecentocinquanta metri svoltiamo a destra nella via delle Eriche, dopo cento metri arriviamo a un bivio dove prendiamo a sinistra per rimanere sulla via delle Eriche, e, dopo una cinquantina di metri, prendiamo a sinistra la via Voltaire. Qui, dopo qualche decina di metri, alla sinistra della strada si trova l’ingresso della Piscina Comunale in via Voltaire, nella quale è presente una Vasca per adulti, che è in grado di ospitare attività di nuoto, pallanuoto ed attività ginnico motorie, ed anche una Vasca per bambini.

Sinnai-Piscina Comunale di Sinnai: ingresso Sinnai-Piscina Comunale di Sinnai: la vasca per gli adulti Sinnai-Piscina Comunale di Sinnai: la vasca per i bambini

Il complesso sportivo in via Voltaire

Proseguendo lungo la via Voltaire dopo la piscina Comunale, si trova il Complesso Sportivo di via Voltaire. All’interno di questo complesso sportivo si trova, subito accanto alla piscina, il Campo polivalente, con fondo in materiale sintetico, che non è dotato di tribune per gli spettatori, nel quale è possibile praticare, come discipline, il tennis ed il calcetto ossia il calcio a cinque. E poco più avanti si trova un Campo da Calcetto, con fondo in erba sintetica, anch’esso senza tribune per gli spettatori, nel quale praticare il calcetto ossia il calcio a cinque.

Sinnai-Complesso Sportivo di via Voltaire: campo polivalente Sinnai-Complesso Sportivo di via Voltaire: campo da Calcetto

La casa campidanese Sotgiu

Sinnai-Casa campidanese Sotgiu: ingresso principale al civico numero 3 della via FuntanaziuRitorniamo nella piazza Municipio e prendiamo la via Roma, questa volta verso nord est. La seguiamo per trecentocinquanta metri ed arriviamo al suo termine, dove si trova un bivio, con a sinistra la via Funtanaziu ed a destra la via Funtanalada. Siamo entrati nel rione Sa Panchixedda, che prende il nome dal fatto che storicamente vi siano sempre state macellerie, chiamate in campidanese Pancasa, vista anche la vicinanza col macello. Ad angolo tra le due strade, con ingresso all’inizio della via Funtanaziu, alla destra al civico numero 3, si trova l’ingresso principale della Casa Sotgiu, un’antica casa campidanese edificata ai primi del novecento. Rappresenta una tipica casa con corte interna, che si sviluppa su un lotto poligonale affacciato sulle due vie, a nord sulla via Funtanaziu ed a sud sulla via. Sulla via Funtanaziu, la casa si sviluppa su due piani fuori terra con un’altezza complessiva di circa sette metri. La facciata in stile è caratterizzata da porte e finestre ad arco con cornici. Orizzontalmente è suddiviso da marcapiani e coronamento modanati. La struttura portante è costituita da muratura in pietra e mattoni. La copertura è a due falde con manto di tegole in laterizio. I prospetti sono intonacati e gli infissi sono in legno.

Il fabbricato segue il perimetro del lotto, e si sviluppa per circa quindici metri. Il prospetto sud, con ingresso alla sinistra al civico numero 8 della via Funtanalada, è caratterizzato da un corpo continuo e da un portale squadrato e semplice cornice marcapiano sovrastante. Nella facciata sono presenti al piano terra un’apertura con arco in mattoni pieni e due oculi. La struttura portante è in pietra locale e mattoni crudi. La copertura è a falde inclinate rivestita da manto di tegole curve. Anche da questa parte i prospetti sono intonacati e tinteggiati, gli infissi sono in legno.

Sinnai-Casa campidanese Sotgiu: ingresso secondario al civico numero 8 della via Funtanalada Sinnai-Casa campidanese Sotgiu: entrata al civico numero 16 della via Funtanalada Sinnai-Casa campidanese Sotgiu: entrata al civico numero 16 della via Funtanalada Sinnai-Casa campidanese Sotgiu: cortile interno

In questa casa storica, poco più avanti al civico numero 16, la famiglia Sotgiu, sempre disponibile per la comunità e l’amministrazione, consente lo svolgimento di manifestazioni come quella denominata Ainas e Fainas, ossia Arnesi ed Opere, che è la più famosa rassegna etnoturistica artiginale di Sinnai.

Nella grande piazza Sant’Isidoro è presente l’Anfiteatro

Sinnai-La piazza Sant’IsidoroDal bivio al termine della via Roma, prendiamo a sinistra la via Funtanaziu lungo la quale si trova l’ingresso principale della casa Sotgiu, la seguiamo per duecentocinquanta metri ed arriviamo nel punto dove, sulla sinistra, si apre la grande piazza Sant’Isidoro. Nella piazza Sant’Isidoro è presente un vasto Anfiteatro nel quale si svolgono diverse manifestazioni ed eventi culturali e folcloristici. Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori, nato a Madrid nel 1080, a Sinnai è venerato da antica data, dato che già nel settecento esisteva una Cappella a lui dedicata. Negli anni sessanta del novecento la zona dove sorgeva l’antica Cappella si sviluppa al punto che è necessario edificare una nuova chiesa nella zona.

La chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro Agricoltore

Arrivati nella piazza Sant’Isidoro dalla via Funtanaziu, la sua continuazione che costeggia alla destra la piazza è la via Lombardia, alla sinistra della quale si trova la chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro Agricoltore. Ristrutturata l’antica Cappella di Sant’Isidoro, risalente alla metà del 1700, nell’ottobre del 1962 viene inviato a Sinnai un sacerdote con la missione di officiare in essa, e di preparare il progetto per ricostruirla più spaziosa, in grado di servire come chiesa parrocchiale il vasto e popoloso rione. Nel 1968 viene costituita la nuova parrocchia edificata canonicamente dall’allora vescovo monsignor Botto, e nel 1980 viene edificata, accanto alla preesistente, la nuova chiesa di Sant’Isidoro, che viene consacrata dal monsignor Alberti nel 1985. La chiesa, il cui indirizzo è il civico numero 2 della via Lombardia, è caratterizzata da un’estetica molto moderna La moderna facciata risulta preceduta da una lunga scalinata, affacciata sulla grande piazza sottostante, con il portone sormontato da feritoie oblunghe, al cui fianco si trova il campanile stilizzato sorretto da quattro pilastri rossi. Sul lato destro si trova un monumento che ricorda il sacerdote don Giovanni Bosco.

Sinnai-La chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro affacciata sulla piazza omonima Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: facciata con il portale di ingresso Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: facciata con alla destra la statua di don Giovanni Bosco Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: la statua di don Giovanni Bosco

La chiesa è articolata su più piani, e nell’antistante parte, in netto aggetto rispetto al resto della struttura, si innestano i quattro elementi portanti dell’essenziale e stilizzato campanile. L’interno è ad aula unica, con sopra il portale di ingresso una tribuna che accoglie i fedeli durante le cerimonie religiose. Anche l’interno è molto moderno, e comprende la sagrestia e l’oratorio.

Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: interno verso il presbiterio Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: interno con la tribuna sopra il portale di ingresso Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: altare Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: interno con la statua di Sant’Isidoro Sinnai-chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro: la statua di Sant’Isidoro

La Festa del Santo patrono degli agricoltori, si svolge ogni anno, nell’omonimo quartiere, nella domenica più vicina al 15 maggio, preceduta da tre giorni di cerimonie ed eventi. La Festa di Sant’Isidoro è caratterizzata, nel suo giorno culminante, da numerose cerimonie religiose, con la processione col simulacro del Santo, con la benedizione dei mezzi agricoli e con la messa solenne, e da diverse manifestazioni civili.

Sinnai-Festa di Sant’Isidoro: processione Sinnai-Festa di Sant’Isidoro: manifestazioni civili

Il Campo Sportivo Bellavista in località Cuccuru Arritzoni

Alla sinistra della piazza Sant’Isidoro, parte verso nord est la via Sant’Isidoro, che, seguita per seicentocinquanta metri, ci porta dove arriva da sinistra la via Bellavista, alla periferia del paese, in località Cuccuru Arritzoni. Qui si trova il Campo Sportivo Bellavista, che comprende il Campo da Calcio di Bellavista, dotato di tribune in grado di ospitare 120 spettatori. Il campo ospita le partite interne dell’associazione sportiva La Pineta calcio Sinnai affiliata all’ASC ed alla FIGC, con una squadra partecipante al campionato Seconda Categoria, girone A. Intorno al campo è presente una Pista da atletica leggera nella quale svolgere attività d’atletica leggera e corse su pista, ed a nord del campo è presente un Campo da Calcetto, ossia da Calcio a cinque, con fondo in erba sintetica, utilizzato sia per gli allenamenti della scuola calcio dei bambini, che per gli amatori che lo vogliano prenotare.

Sinnai-Campo Sportivo Bellavista: ingresso Sinnai-Campo Sportivo Bellavista: il campo da Calcio Sinnai-Campo Sportivo Bellavista: la pista da atletica leggera Sinnai-Campo Sportivo Bellavista: il campo da Calcetto ossia da Calcio a cinque

Il Campo Sportivo Bellavista in località Cuccuru Arritzoni era il principale Impianto Sportivo di Sinnai, fino alla costruzione, più a sud est dell’abitato, della Cittadella Sportiva.

La Pista da Pattinaggio in località Cuccuru Arritzoni

A sud rispetto al Campo da Calcio, nel complesso sportivo è presente la Pista da Pattinaggio in località Cuccuru Arritzoni, che non è dotata di tribune per gli spettatori, nella quale è possibile svolgere attività di hockey, hockey a rotelle e pattinaggio a rotelle.

Sinnai-Pista da Pattinaggio: ingresso Sinnai-Pista da Pattinaggio: la pista da pattinaggio

La Cittadella Sportiva di Sinnai

Per raggiungere la Cittadella Sportiva Sant’Elena di Sinnai, dal bivio al termine della via Roma, prendiamo a destra la via Funtanalada, la percorriamo per trecentocinquanta metri ed arriviamo a uno slargo, dove deviamo per prendere a sinistra la via Sant’Elena, dopo duecento metri svoltiamo a destra e prendiamo la via Olimpia.

La via Olimpia, in centottanta metri, ci porta di fronte alla Palestra della Cittadella Sportiva, dotata di 160 posti, nella quale è possibile effettuare incontri di pallavolo e pallacanestro.

Sinnai-Cittadella Sportiva: ingresso della palestra Sinnai-Cittadella Sportiva: esterno della palestra Sinnai-Cittadella Sportiva: interno della palestra

Nella Cittadella Sportiva, sul retro della palestra, passata l’area riservata ai parcheggi, si raggiunge un Campo da rugby intestato a Beppi Garofalo, con fondo in terra battuta, dotato di tribune in grado di ospitare 300 spettatori. Alla sua sinistra si trova un Campo da Calcio intestato a Paolo Pizzi, con fondo in erba naturale, dotato di tribune in grado di ospitare 550 spettatori, nel quale gioca la associazione sportiva Sinnai Calcio A11. Intorno al campo da Calcio è presente una Pista da atletica leggera nella quale svolgere attività d’atletica leggera e corse su pista, e c'è anche uno spazio dedicato al Lancio del Giavellotto.

Sinnai-Cittadella Sportiva: Campo da Rugby Sinnai-Cittadella Sportiva: Campo da Calcio in erba Sinnai-Cittadella Sportiva: il pista da atletica leggera Sinnai-Cittadella Sportiva: il pista per il lancio del Giavellotto

Accanto al Campo da Calcio con fondo in erba naturale, è presente un più piccolo Campo da Calcio da allenamento, con fondo in terra battuta. Sono anche presenti, più a nord, due Campi da Calcetto, ossia da Calcio a cinque, e sono, inoltre, presenti quattro Campi da Tennis utilizzati dal Circolo tennistico di Sinnai, con tribune in grado di ospitare una sessantina di spettatori.

Sinnai-Cittadella Sportiva: campo da Calcio da allenamento Sinnai-Cittadella Sportiva: campi da Calcetto Sinnai-Cittadella Sportiva: campi da Tennis

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, visiteremo i dintorni di Sinnai dove vedremo le Chiese campestri e la foresta femaniale dei Sette Fratelli e del Monte Genis, e con la sua bella costiera meridionale.


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