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Badesi visita dell’abitato con la bella e lunga costiera e con i suoi dintorni


In questa tappa del nostro viaggio, proseguiremo verso sud fino a raggiungere Badesi di cui visiteremo la bella e lunga costiera. La costa di Badesi è stata dichiarata sito di interesse comunitario per la ricchezza della sua flora e le peculiarità della sua fauna.

La Regione storica della Gallura

La Regione storica della GalluraLa Regione storica della Gallura (nome in gallurese Gaddùra, in lingua sarda Caddùra) occupa l’estremità nord orientale dell’Isola, delimitata a sud dal massiccio granitico del Monte limbara, a sud ovest dal corso inferiore del fiume Coghinas, a sud est dal monte Nieddu nei comuni di San Teodoro e Budoni. È stata, nell’alto periodo medioevale, uno dei quattro giudicali sardi. Principale risorsa economica di questa Regione è il turismo, sviluppatosi a seguito della realizzazione del famoso insediamento turistico dell’area del Consorzio Costa Smeralda, oltre all’industria del sughero e del granito, nelle quali ha raggiunto primati a livello internazionale. I comuni che ne fanno parte sono Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Golfo Aranci, la Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Olbia, Palau, Sant’Antonio di Gallura, Santa Teresa Gallura, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola, Viddalba. In Gallura si parla il Gallurese, che è di ceppo toscano ed ha forti analogie con il còrso, è infatti molto simile al dialetto parlato nel distrello di Sarlene nel sud della Corsica, ma conserva alcuni influssi derivanti dal logudorese, che era parlato nel territorio antecedentemente, durante il periodo giudicale.

Le spiagge che si trovano lungo la costiera di Badesi

Dopo l’incrocio con la SP39 che ci ha portato a visitare Trinità d’Agultu e Vignola, riprendiamo verso sud la SP90, che, seguendo la costa verso sud, ci porterà a visitare il piccolo centro di Badesi con la sua lunga costiera.

La località Lu Naragu dove si trovano i pochi resti del Nuraghe Naragu

Sulla SP90, a tre chilometri e mezzo dall’incrocio con la SP39, entriamo nel territorio Comunale di Badesi. Dopo un chilometro e quattrocento metri, troviamo una vietta sulla sinistra della strada, che ci porta nella località Lu Naragu, dove si trova il parcheggio del ristorante La Multa Bianca e dove si può lasciare la macchina.

Badesi: il pochi resti del Nuraghe NaraguLa località prende il nome dal fatto che una volta vi era il Nuraghe Naragu del quale non esistono più che poche tracce rivenibili nella boscaglia verso est, dato che è stato demolito intorno al 1960, all’epoca della costruzione della SP90 che collega Castelsardo con Santa Teresa Gallura. Il pietrame che componeva il Nuraghe è stato utilizzato per realizzare tale opera, e di esso non rimangono che pochi resti di una struttura circolare, che era probabilmente un Protonuraghe o un Nuraghe monotorre, la cui muratura è visibile nella parte occidentale del monumento. Si trattava della tipica costruzione di età nuragica gallurese, con una struttura a doppio paramento murario ad andamento circolare, che si posava su uno sperone di roccia naturale, parzialmente inserita nell’edificio.

Dirigendoci verso il mare una deviazione ci porta ai pochi resti del Nuraghe Auru Mannu

Percorsi altri cinquecento metri, arriviamo a una grande rotonda a ventuno chilometri da Castelsardo, dove prosegue dritta la SP90, ed invece, prendendo un poco verso sinistra, con la via del Mare, che è la SP74, si entra nell’abitato di Badesi ossia nel paese che descriveremo più avanti. Alla rotonda, seguendo le indicazioni, prendiamo tutto a destra la Strada per il Mare, che conduce verso la località Badesi Mare, che si trova a ridosso della costa.

Badesi: il pochi resti del Nuraghe Auru MannuLungo la Strada per il Mare, percorsi appena cinquecento metri, svoltiamo a destra lungo una strada che segue verso nord la costa. Dopo duecentocinquanta metri, troviamo la deviazione sulla sinistra che ci porterebbe alla località li Junchi. Proseguiamo dritti e, ottocento metri più avanti, arriviamo a un bivio, dove prendiamo la stradicciola sulla destra. La seguiamo per circa trecentocinquanta metri, e vediamo sulla sinistra della strada i resti del Nuraghe Auru Mannu si tratta di assai pochi resti.

Il Campo Sportivo Comunale Gianni Ugnutu di Badesi

Badesi: Campo Sportivo Comunale Gianni UgnutuPercorsi altri ottocento metri sulla Strada del Mare, vediamo sulla sinistra di questa strada il Campo Sportivo Comunale Gianni Ugnutu di Badesi, e prendiamo la deviazione che, in una cinquantina di metri, ci conduce all’ingresso del Campo Sportivo. Il Campo Sportivo è dotato di tribune in grado di ospitare 500 spettatori, ed, accanto ad esso, si trovano un Campo da Tennis ed un Campo da Calcetto, ossia di calcio a cinque.

Le frazioni Badesi Mare e li Junchi affacciate sulla lunga spiaggia di Badesi

Ancora un chilometro lungo la Strada per il Mare e raggiungiamo la costa nella frazione Badesi Mare (altezza metri 11, distanza 2.2 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti). Qui, preso a destra, ossia verso nord, il lungomare, dopo duecentocinquanta metri prendiamo a sinistra la strada che, in un paio di centinaia di metri, ci conduce alla frazione li Junchi (altezza metri 9, distanza 3.9 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 4), ossia I Giunchi, dove si trova un ampio insediamento turistico che si sviluppa sulla costiera di Badesi. Proprio davanti al centro dei diversi insediamenti turistici, c’è l’ampio arenile della spiaggia di Badesi, un arenile di spiaggia bianca, della lunghezza di ben sette chilometri, se consideriamo l’ininterrotto collegamento con la spiaggia di Valledoria, che si sviluppa a sud, nei pressi della foce del fiume Coghinas, e con la spiaggia di li Feruli, che si trova verso nord, in territorio di Trinità d’Agultu e Vignola. L’arenile, di sabbia dorata chiara affacciato su un mare verde, all’interno del comune di Badesi è unico, ma viene distinto in spiagge con nomi diversi.

Nel primo tratto verso nord si trova la spiaggia attrezzata che assume il nome di li Junchi

Da nord a sud troviamo per prima la spiaggia li Junchi, davanti all’omonima frazione, che è lunga circa un chilometro e seicento metri, e confina con la spiaggia li Feruli, che si trova in territorio di Trinità d’Agultu e Vignola. All’arrivo di fronte all’insediamento turistico, si aprono lungo la strada diverse aree di parcheggio, poi la strada asfaltata continua, seguendo un pò troppo da vicino l’arenile, ma offrendo allo stesso tempo utili discese verso la riva.

Badesi: la spiaggia di li JunchiLa parte settentrionale della spiaggia di Badesi assume il nome di spiaggia di li Junchi ossia de I Giunchi, con dune retrostanti e ripiani profumati di ginepro e lentischio. La sabbia è di colore chiaro, affacciata su un mare con l’acqua limpida e di colore azzurro. Il fondale è sabbioso e si fa rapidamente profondo. I servizi sono numerosi, comprendono il bar, il ristorante, il noleggio di barche e di attrezzature da spiaggia, il percorso agevolato per i portatori di handicap.

Badesi: la spiaggia di li Junchi Badesi: la spiaggia di li Junchi Badesi: la spiaggia di li Junchi Badesi: la spiaggia di li Junchi Badesi: la spiaggia di li Junchi

La bandiera BluLa spiaggia di li Junchi è stata insignita anche per il 2018 della Bandiera Blu della Federazione Europea dell’Ambiente, che celebra non solo le migliori spiagge del nostro paese, ma anche quelle con i maggiori servizi sul territorio. Obiettivo principale del programma Bandiera Blu è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.

In alcune indicazioni, anche questa spiaggia viene indicata con il nome di spiaggia di li Mindi, anche se noi preferiamo distinguerle, dato che la prima è bella ed attrezzata, mentre la seconda è solitaria e incolta.

Più a sud si sviluppa la spiaggia di li Mindi con la piccola spiaggia di Lu Poltu Biancu

Subito dopo la spiaggia di li Junchi si trova la spiaggia di li Mindi, che parte con il nome di spiaggia Lu Stangioni sulla costa all’altezza dell’insediamento turistico di li Junchi, e si sviluppa per un paio di chilometri lungo il litorale, verso sud. Il modo più agevole per raggiungerla è, lungo la Strada per il Mare, percorsi appena cinquecento metri, invece di svoltare a destra lungo una strada che conduce al Nuraghe Auru Mannu, prendiamo a sinistra in direzione delle Cantine li Duni, dopo un chilometro vediamo sulla sinistra il ristorante Sapori di Gallura, proseguiamo dritti e, dopo seicentocinquanta metri, prendiamo a destra il direzione del piccolo insediamento turistico Stazzi di Gallura, che raggiungiamo dopo novecento metri. La spiaggia è raggiungibile soltanto a piedi, percorrendo un viottolo di soli trecento metri ricavato tra il verde della vegetazione, e, ad essa si può accedere anche da alcune altre aree di parcheggio, realizzate all’interno di una pineta, dalle quali dei sentieri conducono al mare in pochi minuti.

Ed ancora dopo, scendendo verso sud, a sud della spiaggia di li Mindi, si trova il più piccolo tratto di costiera che viene chiamato la spiaggia Lu Poltu Biancu, che è lunga meno di cinquecento metri. Per raggiungerla, possiamo proseguire verso sud con la SP90 per poco più di duecentocinquanta metri, per poi prendere a destra, seguendo le indicazioni, la strada che, per tre chilometri e settecento metri, costeggia sulla sinistra il torrentello che si immette in mare all’interno della spiaggia.

Badesi: la spiaggia di li MindiSubito più a sud della spiaggia di li Junchi, si trova la spiaggia di li Mindi nome che indica I recinti, oppure che indica La Minda ossia un terreno da pascolo. Anche in questa spiaggia la sabbia è di colore chiaro, affacciata su un mare con l’acqua limpida e di colore azzurro. Il fondale è sabbioso e si fa rapidamente profondo. Non è una spiaggia attrezzata come la precedente, e, con per la sua natura solitaria ed incolta, è l’ideale per chi non ama gli ambienti molto affollati.

Badesi: la spiaggia di Lu Poltu BiancuSubito più a sud della spiaggia di li Mindi, si trova la spiaggia di Lu Stangioni detta anche spiaggia di Lu Poltu Biancu, nome che deriva probabilmente dal fatto che all’interno della spiaggia si trova la foce di un torrentello, o forse con riferimento alle attività portuali che venivano condotte un tempo presso questa località. Questo breve tratto di litorale è solitamente poco affollato anche in tutta la stagione estiva, non esistono servizi su questa spiaggia, ed in essa è garantito il parcheggio libero, mentre non è consentito l’accesso agli animali domestici.

La bandiera BluLe spiagge di li Mindi e di Lu Stangioni, sono state insignite anche per il 2018 della Bandiera Blu della Federazione Europea dell’Ambiente, che celebra non solo le migliori spiagge del nostro paese, ma anche quelle con i maggiori servizi sul territorio. Obiettivo principale del programma Bandiera Blu è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.

Più a sud la frazione Pirotto li Frati con la sua spiaggia e con quella attrezzata di Baia delle Mimose

Ripresa la SP90, dopo due chilometri e seicento metri, poco prima del cartello indicatore del chilometro 13, arriviamo a una grande rotonda nella quale, seguendo le indicazioni, svoltiamo a destra in una strada che fiancheggia il Riu Coghinas. La percorriamo per tre chilometri e mezzo, e ci porta alla frazione Pirotto li Frati (altezza metri 8, distanza 8.6 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 8), dove si trova il grande insediamento turistico di Baia delle Mimose, nel quale sono presenti una quarantina di edifici.

La spiaggia di Pirotto li Frati è la prosecuzione verso sud della spiaggia Lu Polti Biancu, e, dato il nome dell’isediamento turistico che si trova nella località, prende nella sua parte meridionale il nome di spiaggia di Baia delle Mimose.

Badesi: la spiaggia di Pirotto li Frati chiamata anche spiaggia di Baia delle MimoseLa spiaggia di Pirotto li Frati ed anche nella sua parte meridionale la spiaggia di Baia delle Mimose come le restanti spiagge di Badesi, sono caratterizzate da una distesa di sabbia bianca candida, a grani medi, compatta e calda. Il mare, pulito e limpido, si pesenta con un fondale basso e sabbioso ed una cromia comprendente il verde smeraldo ed il turchese tenue. Alle spalle delle spiagge si trovano delle piccole dune sabbiose, la separano dalla macchia mediterranea. Si tratta di spiagge attrezzate, nelle quali si trova un ampio parcheggio e altri servizi, quali albergo, bar e ristorante. È possibile noleggiarvi pattini e navigare alla scoperta di questo tratto costiero. Le spiagge sono di agevole accesso per i diversamente abili.

La bandiera BluLe spiagge di Pirotto li Frati e di Baia delle Mimose, sono state insignite anche per il 2018 della Bandiera Blu della Federazione Europea dell’Ambiente, che celebra non solo le migliori spiagge del nostro paese, ma anche quelle con i maggiori servizi sul territorio. Obiettivo principale del programma Bandiera Blu è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.

La spiaggia di Pirotto li Frati o di Baia delle Mimose continua verso sud fino al comune di Valledoria, dal quale è separata dalla foce del Riu Coghinas, i cui detriti hanno creato in questa zona la più lunga spiaggia della costa nord della Sardegna. La visiteremo in una delle prossime tappe del nostro viaggio.

Come si raggiunge il paese chiamato Badesi

Dall’insediamento turistico di Isola Rossa, proseguendo sulla SP90 verso sud, arriviamo alla grande rotonda a ventuno chilometri da Castelsardo, dove prosegue dritta la SP90, ed invece, prendendo un poco verso sinistra, si entra nell’abitato di Badesi. Dal Municipio di Trinità d’Agultu a quello di Badesi, seguendo la SP90, abbiamo percorso 8.2 chilometri, mentre dal centro di Isola Rossa a Badesi abbiamo percorso 10.6 chilometri.

Il comune chiamato Badesi

Badesi: veduta del paeseBadesi-Stemma del comuneIl piccolo abitato di Badesi (altezza metri 102 sul livello del mare, abitanti 1.825 al 31 dicembre 2021) si sviluppa nella parte centro occidentale della Provincia di Sassari. Si tratta di un comune rivierasco la cui economia si fonda sull’agricoltura, in particolar modo sulla viticoltura, affiancata da un crescente sviluppo del turismo estivo. Il suo centro digrada dolcementesu una collina, dalla quale lo sguardo spazia su tutta la pianura sottostante. Il territorio Comunale, classificato di collina, proteso su una spiaggia di sabbia finissima e dolci dune ricoperte di ginepri, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate.

Questo paese fa parte dell’Associazione nazionale città dell’Olio

Questo paese fa parte dell’Associazione delle città del VinoQuesto paese fa parte dell’Associazione nazionale città del Vino, il cui obiettivo è quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Le città del Vino in Sardegna sono ad oggi Alghero, Arzachena, Atzara, Badesi, Benetutti, Berchidda, Bonnanaro, Bosa, Calangianus, Dolianova, Donori, Dorgali, Jerzu, Loceri, Luogosanto, Luras, Meana Sardo, Modolo, Monti, Neoneli, Olbia, Samugheo, San Nicolò di Arcidano, Sant’Antioco, Selargius, Sennori, Serdiana, Sorgono, Sorso, Tempio Pausania.

Origine del nome

La sua denominazione presenta un’etimologia poco chiara, di probabile origine preromana. Comunque, secondo alcuni il nome del paese potrebbe derivare dal termine logudorese Badu, che significa guado, e probabilmente potrebbe nascee dal fatto che gli abitanti erano soliti guadare il fiume Coghinas.

La sua economia

Badesi è un centro ad economia prevalentemente agricola, con il settore primario che è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivi, agrumi e frutta, soprattutto nel settore delle colture pregiate, carciofi, pomodori ed altri ortaggi, e la viticoltura della collina, favorita dalle dune di sabbia con ginepri attorno alla fertile pianura alluvionale del fiume Coghinas. Famoso è, tra gli altri, il vino Vermentino. Presente anche ll’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è modestamente sviluppata, con le imprese locali che operano nei comparti estrattivo, lattiero caseario, edile e dei mobili. Il terziario, maggiormente sviluppato, vanta una buona rete distributiva. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico. La tradizione agropastorale, su cui è impostata la sua economia, è la base della cucina locale. Quando si è sviluppata la sua località marittima denominata Badesi Mare, con i suoi insediamenti, il comparto turistico è divenuto di gran lunga il più importante, merito anche della bellezza della lunghe spiagge di sabbia finissima.

Brevi cenni storici

Nei suoi dintorni sono presenti tre antichi Nuraghi, ma la scarsità di monumenti antichi porta a ritenere che il territorio sia stato poco frequentato nell’antichità. In età romana viene sicuramente attraversato da un percorso stradale che parte da Olbia e conduce fino a Porto Torres, come ha dimostrato la scoperta, avvenuta nel 1928, di un ripostiglio di denari romani, risalenti al II e primo secolo avanti Cristo. Durante il Medioevo viene assoggettato alla curatoria di Gemini e, come tale, governata da diversi feudatari, tra cui i signori d’Arborea e i Marchesi di Gallura, viene quindi eletta a rango di diocesi, fino al 1503, anno in cui la sede vescovile viene trasferita a Castelsardo, su decisione del papa Giulio II. Il centro abitato è relativamente recente. Secondo un racconto, alla fine del settecento un certo Antonio Stangoni avrebbe costruito la sua capanna, una Pinnetta, nella zona nota ancora oggi come Li Pinnetti di Lu Riu, perché prossima al rio Badu. Badesi nasce, quindi, presumibilmente alla fine del settecento, in seguito allo stanziamento di alcuni nuclei familiari provenienti dall’interno. Il piccolo agglomerato fà parte del vastissimo territorio di Aggius, che si trova lontanissimo tra i monti, di cui segue le vicende storiche. Il comune di Badesi nel 1969 viene staccato dal comune di Aggius, e, nel 2003, viene trasferito dalla Provincia di Sassari nella nuova Provincia di Olbia e Tempio Pausania, per poi tornare nel 2016, dopo l’abolizione di questa nuova provincia, nella Provincia di Sassari.

Principali personaggi che sono nati a Badesi

A Badesi nasce il regista cinematografico Mario Piredda.

Il regista cinematografico Mario PireddaA Badesi nel 1980 nasce Mario Piredda che, dopo il diploma a Tempio Pausania, nel 1999 si trasferisce a Bologna dove si laurea all’università Dams indirizzo cinema. Nel 2002 fonda insieme all’associazione Citoyens la prima televisione di strada italiana OrfeoTV, dando vita al fenomeno delle Telestreet. Nel 2005 gira il cortometraggio Il suono della miniera, ed in seguito lavora e contribuisce alla realizzazione di numerosi cortometraggi, documentari, videoclips e servizi televisivi. Nel 2010 dirige il cortometraggio Io sono qui, vincitore del concorso per progetti cinematografici Storie di Emigrati sardi; nel 2016 dirige il corto A casa mia, che, dopo numerosi riconoscimenti, nel 2017 viene premiato con il David di Donatello come miglior cortometraggio; e nel 2020 dirige il corto L’agnello, che ottiene anch’esso numerosi riconoscimenti.

Trailer del cortometraggio 'Il suono della miniera' di Mario Piredda Trailer del cortometraggio 'Io sono qui' di Mario Piredda Riproduzione integrale del cortometraggio 'A casa mia' di Mario Piredda Trailer del cortometraggio 'l’agnello' di Mario Piredda

Le principali feste e sagre che si svolgono a Badesi

Badesi: coro Polifonico Sacro Cuore di BadesiA Badesi opera attivamente il Coro Polifonico Sacro Cuore di Badesi, che si esibisce nelle diverse manifestazioni che si trovano nella località ed in altre nei dintorni. Tra le tradizionali manifestazioni si segnalano il Carnevale badesiano, caratterizzato dalla domenica della pentolaccia e dal rogo del fantoccio; nel mese di maggio o giugno si svolge a Badesi Mare il trofeo di surfcasting per eccellenza, il Memorial Magrini, una gara di livello internazionale di pesca da riva, che costituisce un appuntamento obbligatorio per tutti i migliori appassionati di pesca sportiva, che con la loro presenza arricchiscono questa competizione rendendola simile a un campionato del mondo; la Festa patronale, in onore del Sacro Cuore di Gesù, si celebra il 19 giugno; nel periodo che va da giugno a settembre si svolge la cosiddetta Estate Badesana, costituita da numerose manifestazioni estive riunite in un unico cartellone, che vanno dai concerti musicali alle rappresentazioni teatrali, fino alle manifestazioni sportive, e, tra le altre manifestazioni, citiamo la Rassegna del Coro Polifonico Sacro Cuore di Badesi, che ha luogo ogni anno nell’ultima settimana di luglio col nome di Bozi in Coro; l’8 agosto si tiene la Sagra Gastronomica, con degustazione di specialità tipiche sarde e galluresi, un appuntamento che attrae ogni anno un numero sempre maggiore di turisti ogni anno la notte del 13 agosto si tiene il famoso Carnevale estivo di Badesi, con la sfilata dei carri allegorici il 29 agosto, nella frazione la Tozza, si celebra la Festa di San Giovanni Battista.

Visita del centro di Badesi

L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si trova adagiato su una collina che si affaccia sul golfo dell’Asinara e sulla piana del Riu Coghinas. Essendo stato realizzato in tempi relativamente recenti, presumibilmente alla fine del settecento, non sono presenti al suo interno edifici di particolare interesse artistico. Abbiamo già visto, verso la costa, il suo Campo Sportivo ed il suo Cimitero, vediamo ora gli edifici che si trovano al suo interno.

Il Municipio di Badesi

Badesi: l’edificio che ospita il MunicipioEntriamo nell’abitato dalla SP90, dalla quale, alla grande rotonda a circa ventuno chilometri da Castelsardo, leggermente a sinistra parte la via del Mare, che è la SP74, che ci porta nel centro del paese dirigendosi verso sud est. Percorsi cinquecento metri sulla via del Mare, prima che questa diventi la via Nazionale, prendiamo sulla sinistra la via Risorgimento. La seguiamo per centocinquanta metri, ed arriviamo al civico numero 15, dove troviamo, alla sinistra della strada, l’edificio occupato dal Municipio di Badesi, che ospita la sua sede ed i suoi uffici.

La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore

Badesi: chiesa parrocchiale del Sacro CuoreNel centro del paese, proseguendo lungo la via Nazionale che si dirige verso est, al civico numero 55, si trova la chiesa del Sacro Cuore che è la chiesa parrocchiale del paese. La chiesa attuale è una nuova costruzione risalente al 1959, costruita dopo aver demolito la chiesa precedente, che risaliva alla fine dell’ottocento, quando i suoi abitanti costituirono il comitato per la costruzione della chiesa, per non recarsi più alla parrocchiale di Agultu, o a quella più lontana di Santa Maria Coghinas. Secondo la tradizione, già nelle intenzioni dei suoi promotori, era chiara la titolazione da darle, in quanto uno dei promotori dell’iniziativa per tre volte, in maniera sempre uguale, sognò un uomo vecchio dalla barba bianca che gli ordinava di costruire una chiesa e di dedicarla al Sacro Cuore. Si tratta di una costruzione moderna di forma rettangolare con campanile sulla fronte e due accessi contrapposti. Ogni anno, all’inizio dell’estate, a giugno, presso questa chiesa si svolge la Festa patronale del Sacro Cuore, caratterizzata da tre giorni di eventi all’insegna del folclore e del divertimento, che culminano il 19 giugno, per la principale Festa del paese.

Dopo l’edificio che ospita il Cento Culturale e la Biblioteca, si trova l’Anfiteatro Comunale di Badesi

Badesi: l’Anfiteatro Comunale di BadesiLungo la via Nazionale, una cinquantina di metri prima di arrivare alla chiesa parrocchiale, prendiamo verso destra la via Giovanni Pascoli e la seguiamo per poco più di duecento metri. Alla destra della strada, subito dopo l’edificio che ospita il Cento Culturale e la Biblioteca si trova quello dell’Anfiteatro Comunale di Badesi, che ospita eventi e manifestazioni. Il comune prevede la realizzazione di strutture sportive e ludico ricreative nell’area dell’Anfiteatro Comunale, per incentivare la fruibilità dei servizi ricreativi, favorendo una più vasta diffusione della pratica sportiva.

Che cosa si trova nei dintorni a sud di Badesi

Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Badesi, sono stati portati alla luce i resti dei Nuraghi semplici Muntiggioni e Naragu. Vediamo, ora, che cosa si trova nei dintorni di Badesi, verso sud, dato che abbiamo già visitata la sua ampia costiera, con le diverse spiagge che si trovano nella sua area Comunale.

Il Cimitero Comunale di Badesi

Badesi: Cimitero di BadesiDal Municipio di Badesi, torniamo con la via Risorgimento che seguiamo per centocinquanta metri, poi svoltiamo a sinistra e prendiamo la via Nazionale, percorsi quasi trecento metri svoltiamo a destra nella via Giovanni Pascoli, la seguiamo per circa seicento metri, poi svoltiamo a sinistra e prendiamo la SP90, dopo circa centocinquanta metri, appena passato il cartello segnaletico del chilometro 16, seguendo le indicazioni prendiamo una traversale sulla destra, Seguiamo questa trasversale che, in poco meno di trecento metri, ci porta all’ingresso del Cimitero Comunale di Badesi, che si trova alla destra della strada. La struttura si presenta nella consueta tipologia rettangolare, con ingresso con cancello di ferro, e timpano coronato da una croce.

La Cantina li Duni con due vini inseriti nella guida 5StarWines di Vinitaly

Proseguendo lungo la traversale che ci ha condotti fino al Cimitero Comunale, dopo circa centosettanta metri si vede, alla destra della strada, l’ingresso degli edifici che ospitano la Cantina Li Duni.

Il riconoscimento 5starwinesBadesi-La Cantina li DuniA Badesi si trova la Cantina Li Duni, che produce i vini del mare, C’è, infatti, una zona nella quale il tempo sembra essersi fermato sulle sabbie. A Badesi le viti sono quelle storiche, viti non innestate che crescono libere e forti su terreni sabbiosi a pochi metri dal mare del Golfo dell’Asinara. Un terroir incredibile nel quale le viti sono allevate a piedefranco, come si faceva nei secoli scorsi, prima dell’attacco della fillosera e che, insieme al terreno sabbioso, fanno crescere grandi uve che trasformiamo in vini unici, particolari, veri e ricchi di sfumature eccezionali. Vini con una grande personalità che portano dentro sensazioni di vento e di mare, di sole e di sabbia, capaci come pochi altri di far immergere chi li degusta tra queste colline che guardano il mare. Bottiglie che incantano il degustatore per una personalità che non è facile da trovare altrove, che ammaliano e conquistano. Il suo vino Cannonau di Sardegna Doc Nalboni 2020, ed il vino Vermentino di Sardegna Doc Spumante Extra Dry Millesimato li Junchi 2021 sono stati inseriti nella 5StarWines di Vinitaly.

La frazione la Tozza con la chiesa di San Giovanni Battista

Dal Municipio di Badesi, torniamo indietro e prendiamo la via Nazionale verso est e, poi, verso sud est. Usciamo dall’abitato e proseguiamo su questa strada che assume il nome di SP74, e che, dopo due chilometri e duecento metri, ci porta, con una breve deviazione sulla destra, a visitare la sua frazione la Tozza (altezza metri 121, distanza 2.9 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 181), nella quale entriamo dalla via Roma.

Badesi: la Tozza: chiesa di Santu Ghjuanni di la Tozza ossia di San Giovanni BattistaLa borgata è attraversata da est ad ovest dalla via Roma, sulla quale, appena entrati dalla strada provinciale, dopo meno di una cinquantina di metri, si trova sulla sinistra la chiesa di San Giovanni Battista in lingua sarda Santu Ghjuanni di la Tozza. Si tratta di una piccola chiesa costruita sullo stile delle Chiese campestri, con un solo corpo di fabbrica rettilineo, un’unica navata centrale, il tetto ad unica falda e l’accesso frontale. Questa è la chiesa della borgata di la Tozza, risalente al 1975, alla quale recentemente è stato aggiunto il campanile. Il 29 agosto presso questa chiesa, nella frazione la Tozza, si celebra la Festa di San Giovanni Battista, seguita dalla processione accompagnata dalla banda musicale, ed, alla sera, esibizioni di orchestre e balli in piazza.

La frazione Muntiggioni con il Nuraghe Muntiggioni e con la chiesa campestre di San Francesco

Tornati sulla SP74, dopo circa un chilometro, troviamo una deviazione sulla sinistra che ci porta alla frazione Muntiggioni (altezza metri 139, distanza 3.8 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 263), che in lingua sarda è chiamata Lu Muntigghjoni.

Uscendo dall’abitato verso est, di trovano nella campagna i resti del Nuraghe Muntiggioni che era un Nuraghe semplice, monotorre. Si tratta di una tipica costruzione di età nuragica gallurese, con una struttura ad andamento irregolarmente circolare, che aveva la presumibile funzione di Torre d’avvistamento, e con una serie di murature a doppio paramento che partono da essa.

Badesi-Muntiggioni: chiesa di Santu Franziscu di li Mucci ossia di San FrancescoPercorsi cinquecentocinquanta metri, sulla destra della strada provinciale vedviamo la chiesa di San Francesco in lingua sarda Santu Franziscu di li Mucci realizzata nel 1995, e situato a metà strada fra la frazione Lu Muntigghjoni e la località di l’Azzagulta. Si tratta di una chiesa moderna, che alterna una facciata intonacata a in righe color pastello, ad un rivestimento in pietra locale. Un campanile finestrato si erge sul fianco. Dal 2 al 4 ottobre vi si celebra la Festa di San Francesco, che prevede, nel giorno del Santo, celebrazioni e la processione con la banda musicale. Si tratta di due giornate di esibizioni di gruppi musicali, balli in piazza e manifestazioni folkloristiche di vario tipo.

La frazione Azzagulta ci porta verso Viddalba che visiteremo in una prossima tappa

E, dopo altri seicento metri, con una breve deviazione sulla destra raggiungiamo la frazione Azzagulta (altezza metri 129, distanza 5 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 86), in lingua sarda chiamata L’Azzagulta. Da qui, proseguendo, si arriverebbe al paese chiamata Viddalba, che si trova in Provincia di Sassari e che visiteremo in una prossima tappa del nostro viaggio.

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, proseguiremo verso l’interno per raggiungere Viddalba che si trova sul lato destro del fiume Coghinas, e che visiteremo con i suoi dintorni.


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