Elenchiamo anche i traghetti che effettuano trasferimenti interni tra la Sardegna e le piccole isole che di trovano in prossimità delle sue coste:
Informazioni su come raggiungere l’isola di Figarolo l’Asinara l’isola Mal di Ventre Tavolara si possono richiedere sul posto.
La continuità territoriale
I residenti in Sardegna godono di condizioni di maggior favore per le norme tese a garantire la cosiddetta continuità territoriale. Condizioni particolari si hanno se si soddisfa almeno uno dei seguenti requisiti: essere nati o residenti in Sardegna; avere una età compresa dai due ai 25 anni studenti universitari sino ai 26 anni anziani dai 70 anni.
Le principali strade per muoversi all’interno della Sardegna
In tutta la Sardegna non esistono autostrade, ma sono presenti alcune Strade a scorrimento veloce Che consentono di muoversi agevolmente lungo tutte le principali direttrici di spostamento.
Le principali strade a scorrimento veloce sono:
La SS131 di Carlo Felice che collega, da sud est a nord ovest, Cagliari ad Oristano, poi a Macomer, ed infine a Sassari ed a Porto Torres.
Questa strada viene così chiamata in onore del re sabaudo che la ha fatta costruire seguendo il vecchio tracciato della via romana che univa Cagliari a Porto Torres.
La SS131 Diramazione centrale Nuorese che si satcca dalla SS131 di Carlo Felice e porta da Abbasanta in direzione nord est a Nuoro e quindi fino ad Olbia.
La SS130 Iglesiente che porta da Cagliari verso ovest fino ad Iglesias.
Gli spostamenti lungo le coste avvengono, invece, lungo altre strade statali che percorrono tutta la circonferenza dell’Isola. Si tratta delle:
La SS200 dell’Anglona che percorre la costa settentrionale.
La SS126 Occidentale Sarda che percorre la costa ocidentale.
La SS195 Sulcitana che percorre la costa meridionale.
La SS125 Orientale Sarda che percorre la costa orientale.
Questa strade statali che percorrono la circonferenza dell’isola hanno tutte molte curve e tornanti nei loro tratti interni, e sono spesso molto trafficate durante l’estate.
E se non si dispone di mezzi propri?
Le strade a scorrimento veloce permettono di raggiungere abbastanza agevolmente tutte le principali località dell’Isola. Ma, se non si dispone di un mezzo proprio, ci si può muovere tra le diverse località utilizzando la rete ferroviaria, che nel 2012 comprendeva linee che si sviluppavano per un totale di circa 1.038 chilometri di lunghezza. Di queste, sono 430 i chilometri a scartamento ordinario, di 1.435 millimetri, delle quali 380 chilometri a binario semplice e 50 chilometri a binario doppio; e circa 608 i chilometri a scartamento ridotto, di 950 millimetri. Non esistono tratte ferroviarie con alimentazione elettrica, per cui tutti i treni hanno alimentazione diesel. L’esercizio dell’attività ferroviaria nell’isola è gestito da due società. La prima, il gruppo Ferrovie dello Stato, che gestisce tramite le controllate RFI e Trenitalia le quattro linee ferroviarie a scartamento ordinario, che compongono la rete principale dell’Isola. Le restanti cinque tratte attive nel trasporto pubblico, tutte a scartamento ridotto, costituiscono la rete secondaria, estesa per 204 chilometri ed interamente gestita dall’Azienda regionale Sarda Trasporti. Questa società controlla inoltre 404 chilometri di linee turistiche, sempre a scartamento ridotto, attive soprattutto in estate e su riChiesta delle comitive di turisti. Al di là dei servizi ferroviari, è presente una rete di servizi di autotrasporto su pullman, forniti anch’essi dall’Azienda regionale Sarda Trasporti.
Le linee ferroviarie gestite dalle Ferrovie dello Stato
All’interno dell’isola la rete ferroviaria delle Ferrovie dello Stato dispone di una tratta principale, nota anche come Dorsale Sarda, che copre l’itinerario da Cagliari per Oristano, Macomer, Ozieri Chilivani, fino a Olbia ed a Porto Torres, seguendo quasi parallelamente il percorso della SS131 di Carlo Felice; dalla quale si separa una tratta da Ozieri Chilivani a Olbia e Golfo Aranci, ed una seconda diramazione che da Decimomannu raggiunge uno dei due capolinea Iglesias o Carbonia Serbariu. La ferrovia nasce nella seconda metà del diciannovesimo secolo ad opera della Compagnia reale delle Ferrovie Sarde per collegare Cagliari con le due principali località portuali del nord della Sardegna dell’epoca, Olbia e Porto Torres, secondo un progetto dell’ingegnere inglese Benjamin Piercy. L’inaugurazione avviene in maniera progressiva, tra il 1871, quando viene aperto al traffico il primo tronco da Cagliari a Villasor, ed il 1881, quando viene inaugurata la tratta da Olbia, allora nota come Terranova Pausania, al suo porto dell’isola Bianca. La linea per Porto Torres, passante anche per Sassari e che quindi garantisce anche il collegamento tra le due maggiori città sarde, viene completata nel 1874, e collegata alla linea da Cagliari ad Olbia nel 1880. L’1 gennaio 1920 termina la concessione della Compagnia reale delle Ferrovie Sarde e la linea viene statalizzata passando, come tutta la rete a scartamento ordinario sarda, alle Ferrovie dello Stato.
Le tratte oggi gestite dalle Ferrovie dello Stato sono:
Cagliari: il porto Torres con il percorso: Cagliari, Cagliari Santa Gilla, Elmas Aeroporto, Cagliari Elmas, Assemini Carmine, Assemini, Assemini Santa Lucia, Decimomannu, Villasor, Serramanna Nuraminis, Samassi-Serrenti, San Gavino, Uras-Mogoro, Marrubiu-Terralba: arborea, Oristano, Solarussa, Paulilatino, Abbasanta, Borore, Macomer, Bonorva, Giave, Ozieri Chilivani, Ploaghe, Sassari, Porto Torres.
Da questa si separano le diramazioni:
Cagliari-Golfo Aranci con il percorso: Cagliari, ... Ozieri Chilivani, Oschiri, Berchidda, Monti-Telti, su Canale, Olbia, Rudalza, Marinella, Golfo Aranci
Cagliari: iglesias con il percorso: Cagliari, ... Decimomannu, Siliqua, Villaspeciosa-Uta, Villamassargia, Iglesias;
Cagliari: carbonia Serbariu con il percorso: Cagliari, ... Decimomannu, ... Villamassargia, Carbonia Serbariu.
Tutte le informazioni sulle tratte servite, sugli orari, le condizioni per prenotarsi ed i prezzi si trovano sul sito di Trenitalia al quale rimandiamo per maggiori dettagli.
Le linee ferroviarie ed i servizi automobilistici gestiti dell’Azienda regionale Sarda Trasporti
Un servizio molto più capillare nell’isola viene, quindi, fornito dall’Azienda regionale Sarda Trasporti ossia dalla ARST, con linee che collegano non solo le principali località, ma anche i paesi più sperduti dell’interno dell’Isola. Le linee ferroviarie secondarie della Sardegna, che operavano su tratte a scartamento ridotto, vengono unificate nel 1989 nella società Ferrovie della Sardegna, nata dalla fusione delle linee dei compartimenti di Cagliari e Macomer delle Ferrovie Complementari della Sardegna, con quelle delle Strade Ferrate Sarde, queste ultime aventi come capolinea sempre Sassari.
Il servizio ferroviario delle Ferrovie della Sardegna viene organizzato in tre compartimenti. Il compartimento di Cagliari, con sede a Monserrato, che controlla le tratte:
Cagliari: isili con il percorso: Cagliari, Monserrato, Selargius, Settimo San Pietro, Soleminis, Dolianova, donori, Barrali: il pimentel, Senorbì, Suelli, Gesico-Siurgus donigalia, Mandas, Serri, Isili
Mandas: arbatax dal 1997 attiva solo come ferrovia turistica del Trenino Verde;
Isili-Sorgono dal 1997 attiva solo come ferrovia turistica del Trenino Verde.
Il compartimento di Macomer, che controlla le tratte:
Macomer-Nuoro con il percorso: Macomer, Birori, Bortigali, Silanus, lei, Bolotana, Tirso, Iscra, Orotelli, Oniferi, Prato Sardo, Nuoro;
Macomer: bosa Marina dal 1997 attiva solo come ferrovia turistica del Trenino Verde.
Il compartimento di Sassari, che controlla le linee:
Sassari: alghero con il percorso: Sassari, Santa Maria, Molafà, San Giorgio, Arcone, Olmedo, punta Moro, Alghero;
Sassari-Sorso con il percorso: Sassari, Santa Maria di Pisa, Rodda Quadda, Crabulazzi, Funtana Niedda, Sorso;
Sassari: il palau per la quale il servizio di trasporto pubblico è rimasto attivo solo nella tratta Sassari-Nulvi, con il percorso: Sassari, Baddimanna, Filigheddu, Achettas, Osilo, Fenosu, Nulvi mentre dal 1997 il tratto Nulvi: il palau è attivo solo come ferrovia turistica del Trenino Verde.
Nel gennaio 1997 le Ferrovie della Sardegna passano sotto il controllo diretto delle Ferrovie dello Stato, che dopo pochi mesi decidono la chiusura al traffico ordinario di due terzi della rete, con molti malumori nella popolazione.
Dal punto di vista dei trasporti su gomma, in quegli anni le Ferrovie della Sardegna sebentrano alle Autolinee Pani in alcune importanti tratte regionali, come quella che collega Cagliari con Sassari. Nel 2008 si verifica il passaggio delle Ferrovie della Sardegna dallo Stato alla regione Autonoma della Sardegna, che decide di inglobarla nell’Azienda regionale Sarda Trasporti, creando così un unico ente regionale per i trasporti extraurbani in Sardegna, siano essi su gomma che su binario a scartamento ridotto.
Oggi la ARST opera in tutta la Sardegna prevalentememte con servizi extraurbani, nonche con servizi urbani nelle città di Alghero, Carbonia, Iglesias, Macomer e Oristano. Nei comuni di Cagliari e Sassari gestisce inoltre due linee di metrotranvia denominate Metrocagliari e Metrosassari.
Tutte le informazioni sulle tratte servite, sugli orari, le condizioni per prenotarsi ed i prezzi si trovano sul sito dell’ARST al quale rimandiamo per maggiori dettagli.
Il Trenino Verde
Il viaggio attraverso l’interno della Sardegna con il Trenino Verde è una delle possibilità per portarsi a casa un ricordo assolutamente unico di quest’isola indimenticabile. La ARST propone diverse tratte percorribili con il Trenino Verde. In tutti i casi, il viaggio è tra i più belli che si possano fare attraverso paesaggi difficilmente raggiungibili in altro modo, a bordo di un mezzo deliziosamente lento, che passa con leggerezza attraverso un territorio dall’equilibrio ambientale estremamente delicato. Al passeggero si presentano angoli di paesaggio poco conosciuti dove non si trova traccia di opera d’uomo, sembra che la ferrovia faccia parte di questo paesaggio, e che le stazioni, le case cantoniere, le gallerie e i ponti siano posti lì da sempre, inseriti in perfetta armonia tra i boschi e le montagne.
Le tratte percorse dal Trenino Verde sono:
Mandas: arbatax, Con il percorso: Mandas, Orroli, Nurri, Villanova Tulo, betili, Esterzili, Sadali-Seulo, Seui, Anulù, San Gerolamo, Niala, Ussasai, Gairo, Villagrande, Arzana, Lanusei, Elini, Sella Elecci, Tortolì, Arbatax (è la tratta più nota e senz'altro la più affascinante);
Mandas-Sorgono con il percorso: Mandas, Serri, Isili, Sarcidano, Nurallao, Cignoni, Laconi, Funtanamela, Ortuabis, Meana Sardo, Belvì-Aritzo, Desulo-Tonara, Sorgono;
Macomer: bosa Marina con il percorso: Macomer, Bara, Sindia, Tinnura, Tresnuraghes-Magomadas: cuglieri, Nigolosu, Modolo, Bosa Marina;
Nulvi: il palau con il percorso: Nulvi, Martis, Laerru, Perfugas, Coghinas, Scala Ruia, Bortigiadas, Aggius, Tempio Pausania, Nuchis, Luras, Calangianus, San Leonardo, rio Piatto, Sant’Antonio, Oddastru, Caldosa, Arzachena, Surrau, Palau.
Tutte le informazioni sulle tratte servite, sugli orari, le condizioni per prenotarsi ed i prezzi si trovano sul sito del Trenino Verde al quale rimandiamo per maggiori dettagli.
Qualche consiglio per la visita dell’Isola
Diamo ora qualche consiglio per l’accesso ai siti archeologici ed alle spiagge.
Qualche consiglio per l’accesso ai siti archeologici
L’Ingresso ai siti archeologici della Sardegna era fino agli anni scorsi libero; oggi quasi tutti sono recintati e solitamente una cooperativa ne gestisce l’accesso a pagamento. Per evitare Viaggi a vuoto come è capitato a me, suggeriamo di informarvi preventivamente sugli orari di apertura. Spesso queste cooperative se la prendono comoda, rendendo non fruibili i siti da fine mattina a metà pomeriggio, quando la temperatura è più alta. Così diviene pressoche impossibile, per un viaggiatore di passaggio, visitare gran parte delle bellezze archeologiche dell’Isola.
Qualche consiglio per l’accesso alle spiagge
A volte l’Accesso alle spiagge è limitato, ma rammentiamo a tutti che, con una sentenza del 6 febbraio 2001, la Corte di Cassazione ha dichiarato che nessuna proprietà privata e per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività, se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia. Fatevi rispettare, la legge è dalla vostra parte.
La prossima pagina
Nella prossima pagina inizieremo a raccontare la Storia della Sardegna dal periodo preistorico al periodo fenicio e cartaginese, al periodo della dominazione romana, all’epoca giudicale, al periodo aragonese e spagnolo, fino alla dominazione sabauda ed alla Sardegna attuale.