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Berchiddeddu frazione Olbia senza continuità territoriale e le piccole frazioni che si trovano nei suoi dintorni


In questa tappa del nostro viaggio, dal centro del comune di Loiri Porto San Paolo effettueremo una deviazione a Berchiddeddu frazione Olbia senza continuità territoriale, che visiteremo con i suoi dintorni nei quali si trovano altre più piccole frazioni di Olbia.

La Regione storica della Gallura

La Regione storica della GalluraLa Regione storica della Gallura (nome in gallurese Gaddùra, in lingua sarda Caddùra) occupa l’estremità nord orientale dell’Isola, delimitata a sud dal massiccio granitico del Monte limbara, a sud ovest dal corso inferiore del fiume Coghinas, a sud est dal monte Nieddu nei comuni di San Teodoro e Budoni. È stata, nell’alto periodo medioevale, uno dei quattro giudicali sardi. Principale risorsa economica di questa Regione è il turismo, sviluppatosi a seguito della realizzazione del famoso insediamento turistico dell’area del Consorzio Costa Smeralda, oltre all’industria del sughero e del granito, nelle quali ha raggiunto primati a livello internazionale. I comuni che ne fanno parte sono Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Golfo Aranci, la Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Olbia, Palau, Sant’Antonio di Gallura, Santa Teresa Gallura, San Teodoro, Telti, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola, Viddalba. In Gallura si parla il Gallurese, che è di ceppo toscano ed ha forti analogie con il còrso, è infatti molto simile al dialetto parlato nel distrello di Sarlene nel sud della Corsica, ma conserva alcuni influssi derivanti dal logudorese, che era parlato nel territorio antecedentemente, durante il periodo giudicale.

In viaggio verso la frazione Olbia denominata Berchiddeddu

Usciamo da Loiri verso sud ovest lungo la via Vincentelli, che poi diventa la SP79, procede verso ovest in direzione di Enas, ed, in meno di due chilometri, ci fa raggiungere la località Zapalli. Usciti da questa località, eviando dopo cinquecento metri la deviazione a destra sulla SP66 per Enas, e proseguendo invece dritti sulla SP79, questa strada prosegue diventando la SP145, che ci porterà a raggiungere Berchiddeddu, frazione Olbia senza continuità territoriale. Dal Municipio di Loiri a quello di Berchiddeddu si percorrono 5.8 chilometri.

La frazione Berchiddeddu

Olbia: berchiddeddu: veduta panoramica dell’abitatoLa frazione Berchiddeddu (altezza metri 296, distanza 15.9 chilometri da Olbia sul livello del mare, abitanti circa 500) è un piccolo centro, frazione della città di Olbia, dalla quale dista circa sedici chilometri senza continuità territoriale, in quanto si trova isolato, circondato dal comune di Alà dei Sardi a sud ovest, da quello di Monti a ovest, da quello di Loiri a nord est, e da quello di Padru a sud.

La sue economia

Olbia: berchiddeddu:...la parte più dolce della Gallura è il Miele di BerchiddedduQuesto piccolo centro collinare ha un’economia prevalentemente agropastorale. A nord si trovano terreni adibiti all’agricoltura e al pascolo, mentre a sud il territorio piuttosto accidentato è ricoperto di macchia mediterranea. Si tratta di una piccola località inserita in un bel contesto ambientale, sede di diversi agriturismo. Da qualche anno a Berchiddeddu si produce un ottimo miele, ed il miele più buono d’Italia, almeno secondo il giudizio della giuria della prestigiosa Settimana del Miele a Montalcino in Toscana, e il miele al corbezzolo prodotto dall’Antica Apicoltura Gallurese di Berchiddeddu sbaraglia da anni la concorrenza arrivando ai primi posti tra i mieli più buoni d’Italia.

Brevi cenni storici

Il comune si forma nell’ottocento dall’unione di tre stazzi vicini. Con le sue frazioni dipendeva un tempo dal comune di Buddusò, poi, in seguito a referendum, nel 1958 viene assegnato ad Olbia come sua frazione. Nel 2012, dopo venti anni di battaglie, la frazione ha ottenuto una linea di bus che la collega alla città di Olbia per quattro volte al giorno, dopo che, fino ad allora, l’unica linea di trasporto tra Olbia e Berchiddeddu era quella che al mattino portava gli studenti a scuola, poi al suono della campanella li riportava a casa.

Le principali feste e sagre che si svolgono a Berchiddeddu

Olbia: berchiddeddu: coro San TommasoA Berchiddeddu opera, tra gli altri, il Coro San Tommaso, che si esibisce nella località ed in altri centri. Tra le principali feste e sagre che si svolgono a Berchiddeddu vanno citate la terza domenica di marzo la Festa dell’Angelo, in località San Tommaso; la terza domenica di maggio la Festa di San Tommaso, in località San Tommaso; il 13 giugno la Festa di Sant’Antonio da Padova; il 24 giugno la Festa di San Giovanni Battista, in località Sa Castanza; la prima domenica di settembre si svolge la Festa di San Giuseppe, in località Mamusi il 9 settembre la Festa patronale della Beata Vergine Immacolata; il 4 ottobre la Festa di San Francesco, in località Trainu Moltu; la terza domenica di ottobre la Festa di San Narciso, in località San Tommaso.

Visita del centro di Berchiddeddu

Entriamo in Berchiddeddu da nord con la SP145 che, all’interno del paese, assume il nome di via Nazionale. Berchiddeddu conserva ancora, nel suo centro storico, le caratteristiche del vecchio paese, con le stradine strette e tortuose.

La chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione

Olbia: berchiddeddu: chiesa parrocchiale dell’Immacolata ConcezioneEntrando nel centro del paese, percorsi quattrocentocinquanta metri dal cartello segnaletico che indica l’abitato di Berchiddeddu, troviamo la deviazione sulla sinistra che ci porta in via Santa Maria. Presa la via Santa Maria e percorsi meno di un centinaio di metri, troviamo alla sinistra della strada la piazza sulla quale si affaccia la chiesa dell’Immacolata Concezione, che è la chiesa parrocchiale di Berchiddeddu. La chiesa è stata costruita intorno al 1870, è, quindi, un edificio ottocentesco di cui si ha la prima menzione nel 1881.

Il Municipio di Berchiddeddu

Olbia: berchiddeddu: la sede della delegazione Comunale di BerchiddedduTutto il centro abitato del paese di Berchiddeddu si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale. Alla sinistra della chiesa, sempre in via Santa Maria, nell’edificio nel quale ha la sua sede la farmacia, si trova la Delegazione Comunale di Berchiddeddu nella quale sono presenti gli uffici decentrati del comune di Olbia.

Il Campo Sportivo Lu canaleddu

Olbia: berchiddeddu: Campo Sportivo Lu canaledduProseguendo lungo la via Santa Maria dopo aver superato la chiesa parrocchiale, dopo un centinaio di metri la strada prosegue sulla via Loira, che, in poco meno di trecento metri, ci porta all’ingresso del Campo Sportivo Lu canaleddu di Berchiddeddu. Si tratta di un Campo da Calcio gestito dal comune di Olbia, che non dispone, però, di tribune per gli spettatori.

Il Cimitero di Berchiddeddu

Usciamo dall’abitato di Berchiddeddu seguendo la SP145 verso sud, in direzione delle frazioni Sa Castanza e Trainu Moltu. Dopo circa un chilometro e trecento metri, troviamo, alla destra della strada, subito dopo uno spiazzo con la statua di Padre Pio e panchine per fermarsi in meditazione, la deviazione che, in centocinquanta metri, ci porta all’ingresso del piccolo Cimitero di Berchiddeddu.

Le altre frazioni di Olbia nei dintorni di Berchiddeddu

Usciamo da Berchiddeddu procedendo verso sud sulla SP145, in direzione delle frazioni Sa Castanza e Trainu Moltu. Dopo circa un chilometro e trecento metri, troviamo, alla destra della strada, la deviazione che, in centocinquanta metri, ci ha portati all’ingresso del piccolo Cimitero di Berchiddeddu. Passato il Cimitero, proseguiamo verso sud con la SP145.

La frazione Sa Castanza

Più oltre, dopo circa un altro chilometro e seicento metri, sempre sulla SP145, prendiamo una deviazione sulla sinistra che ci porta alla frazione Sa Castanza (altezza metri 250, distanza 18 chilometri da Olbia sul livello del mare, abitanti circa 68).

Olbia-Sa Castanza: chiesa di San Giovanni BattistaLa strada attraverso l’abitato e, prima di uscire, alla sinistra ci fa vedere la facciata della piccola chiesa di San Giovanni Battista edificata verso il 1930 in località Sa Castanza, come tante altre, per volontà del papa Pio XI, in un vasto programma di maggiore assistenza spirituale ai pastori degli stazzi. Presso questa chiesa ed all’interno dell’abitato di Sa Castanzs, il 24 giugno si svolge la Festa di San Giovanni Battista. Nella frazione Sa Castanza opera il Gruppo folk Sa Castanza, nelle cui esibizioni è possibile ammirare il costume del posto.

Più avanti passiamo la frazione su Carru

Subito un chilometro e mezzo più avanti sulla SP145, prendiamo una deviazione sulla destra, ed anche questa, in circa quattrocentocinquanta metri, ci porta nella frazione su Carru (altezza metri 258, distanza 17.9 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 15), nella quale si trovano diverse abitazioni. In località Su Carru opera il Folk Ensemble su Carru de Nonnai.

Le frazioni Sos Coddos e Pedru Gaias

Dalla località Su Carru, torniamo indietro dalla deviazione e proseguiamo dritti, dopo l’incrocio, sulla SP145 per circa due chilometri e centro metri, ed arrivamo a un bivio, con le indicazioni verso destra per Sos Coddos e Pedru Gaias, ed a sinistra la prosecuzione della SP145 per Trainu Moltu. Prendiamo la strada verso destra, che prende il nome di via Sa Pinnetta Noa, seguiamo la strada per trecento metri, poi, seguendo le indicazioni, prendiamo la deviazione verso destra e, in novecento metri, raggiungiamo la frazione Sos Coddos (altezza metri 300, distanza 21.2 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 30).

Tornati indietro sulla via Sa Pinnetta Noa, poche decine di metri più avanti, seguendo le indicazioni, prendiamo la deviazione verso sinistra, che, in circa duecentocinquanta metri, ci porta alla frazione Pedru Gaias (altezza metri 250, distanza 20.6 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 36).

Arriviamo alla frazione Trainu Moltu

Tornati sulla SP145, al bivio prendiamo la deviazione sulla sinistra che ci fa proseguira sulla SP145, e, dopo 350 metri, raggiungiamo la frazione Trainu Moltu (altezza metri 258, distanza 20.4 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 92).

Percorso tutto l’abitato, a quasi un chilometro dal bivio sulla SP145, arriviamo a una deviazione sulla sinistra, dove parte la via Santa Caterina, che, in circa centocinquanta metri, ci porta all’ingresso del Cimitero di Trainu Moltu, che si sviluppa alla sinistra della strada. Evitando la deviazione, alla destra della strada provinciale,su un’altura, si trova la piccola chiesa di San Francesco d’Assisi che costituiscde la Cappella della frazione Trainu Moltu. Presso questa chiesa ed all’interno del piccolo abitato, il 4 ottobre si svolge la Festa di San Francesco d’Assisi.

Olbia-Trainu Moltu: Cimitero di Trainu Moltu Olbia-Trainu Moltu: la piccola chiesa di San Francesco d’Assisi

Nella località San Tommaso di Trainu Moltu si trova la chiesa di San Tommaso

Olbia-Trainu Moltu: chiesa di San TommasoPassata la chiesa di San Francesco d’Assisi, riprendiamo la SP145 e la seguiamo per ottocento metri, arrivando alla deviazione per la frazione Olbia denominata Battita, e che descriveremo più avanti. Proseguiamo sulla SO145 per altri trecentocinquanta metri, e svoltiamo a sinistra in via San Tommaso, la seguiamo per un chilometro e ottocento metri, rientrando nel territorio di Trainu Moltu, ed arriviamo nella località San Tommaso, dove si trova la chiesa di San Tommaso ossia di Santu Tummeu, circondata da olivastri e querce secolari. Sulla piazza antistante svetta un leccio secolare con il tronco di 3,5 metri di circonferenza. Era la chiesa parrocchiale del borgo medioevale di Olevà, oggi scomparso, alle falde del monte Salvennori, edificata non distante da un Castello giudicale che dominava dall’alto il borgo sottostante. Ha la facciata con un architrave molto semplice, sopra il quale si trova un rosone con motivi floreali stilizzati a formare una croce greca. L’interno ha tre navate ed un un tetto a due spioventi sorretto da tronchi di ginepro. Nei suoi tre altari sono esposti alla venerazione dei fedeli, oltre al patrono Santu Tummeu, ossia San Tommaso, anche Santu Narzisu, ossia San Narciso, e l’Agnulu di la Gualdia, ossia l’angelo custode. La chiesa era molto importante, dato che godeva del diritto d’asilo, ossia dava immunità ai ricercati dalla giustizia che si fossero rifugiati dentro le sue mura, un diritto d’asilo che è durato per tutto il periodo medioevale, ed ancora in epoca aragonese, fino al 1870.

Olbia-Trainu Moltu: la Festa di San TommasoLa terza domenica di marzo presso questa chiesa campestre si svolge la Festa dell’Angelo, che prosegue fino al lunedì, con pasti a base di pecora e agnello, con canti sardi e danze folkloristiche. E, successivamente, la terza domenica di maggio si svolge la Festa di San Tommaso, che fa arrivare a Berchiddeddu molti fedeli. La Festa dura tre giorni e inizia il sabato sera con l’arrivo a Berchiddeddu, provenienti dalle frazioni vicine, delle bandiere, che vengono benedette dal parroco nella chiesa parrocchiale. Si fa quindi il giro della parrocchiale per tre volte di seguito, un tempo si faceva il giro della chiesa con i cavalli, ora invece con le moto. Si parte poi alla volta della chiesa di San Tommaso, dove viene offerto a tutti i partecipanti un pranzo a base di pecora, al quale fanno da contorno gare canore, gare di poesia e balli folkloristici. I festeggiamenti si concludono il lunedì sera con il rientro delle bandiere nella chiesa parrocchiale di Berchiddeddu, dove si festeggia per tutta la notte. Infine, la terza domenica di ottobre, vi si svolge la Festa di San Narciso.

La frazione Battista

Passata la chiesa di San Francesco d’Assisi, riprendiamo la SP145 e la seguiamo per ottocento metri, arrivando alla deviazione sulla destra che, in centocinquanta metri, ci porta all’interno della frazione Battista (altezza metri 296, distanza 22 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 17), una piccola frazione Olbia.

La frazione Mamusi

Olbia-Mamusi: chiesa di San GiuseppeProseguendo ancora per circa un chilometro sulla SP145, arrviamo alla frazione Mamusi (altezza metri 335, distanza 23.3 chilometri sul livello del mare, abitanti circa 118) che si sviluppa intorno alla strada statale. Prima di uscire dall’abitato, la via Omodeo ci porta alla chiesa di San Giuseppe che si affaccia alla destra della strada. La chiesa, costruita nel 1975, è la Cappella della frazione Mamusi. Presso questa chiesa ed all’interno del piccolo abitato, la prima domenica di settembre si svolge la Festa di San Giuseppe.

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa del nostro viaggio, andremo a visitare San Teodoro con il suo stagno, la sua costiera e le sue spiagge, che apparteneva storicamente alla Provincia di Nuoro, ma è stata successivamente inserita nella Provincia di Sassari, rappresentando con i suoi insediamenti turistici una logica prosecuzione delle località descritte nella tappa che descrive la costiera di Loiri Porto San Paolo.


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