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Come può capitare di trasformarsi da turista in viaggiatore


Ho sempre tenuto distinto nella mia vita il pubblico dal privato. Il pubblico era l’attività professionale; il privato le amicizie, la fotografia, le vacanze, i viaggi, gli hobby.

La fotografia

La fotografia è sempre una mia grande passione. Per molto tempo soprattutto ritratti. Ho fatto centinaia di ritratti: il persone incontrate per strada, amiche, amici. In seguito anche e soprattutto foto dei luoghi visitati, delle situazioni vissute, delle sensazioni provate. Questo perché si andava sviluppando la mia seconda grande passione: viaggiare.

Il turista

Sempre più spesso, quando possibile, mi sono mosso in giro per l’Italia, un pò dappertutto. Ho amato dapprima il Trentino, dove andavo in Val di ledro a trascorrere ogni vacanza dai miei sedici anni. E poi in giro per l’Italia, in diverse località.

In vacanza in Val Brembana In vacanza in Val Brembana In vacanza sul lago di Como In vacanza d’inverno in liguria In vacanza a Napoli

Ho viaggiato anche di tanto in tanto all’estero: in Austria, Svizzera, Francia, spesso in Germania, ed ho visitato un pò tutta la vecchia Jugoslavia. Sono stato anche molte volte in Inghilterra, dove tra l’altro abbiamo fatto una indimenticabile gita in autostop con una assurda tenda sull’isola di White.

In vacanza a Nizza In vacanza in Slovenia In vacanza a londra In viaggio verso l’isola di White In tenda sull’isola di White In tenda sull’isola di White Nel mare dell’isola di White

Al mare ho vissuto dieci anni; anche dopo essere venuto ad abitare a Milano mi è rimasto nel corpo e nell’anima. Quindi appena in grado di muovermi in vacanza da solo ho ripreso a cercare il mare. Dapprima l’Adriatico, a Fano. Poi il Tirreno, scendendo a Sapri, Camerota, Maratea, fino a Tropea, per fermarmi quasi sempre nel ritorno sulle spiagge e nella pineta di Viareggio. Poi a metà anni settanta le mie prime vacanze in Sardegna ed una vacanza a Taormina a trovare mia sorella, il marito ed il figlio Stefano.

In vacanza a Fano In vacanza a Viareggio A Pompei A Pompei A Positano A Firenze A Cagliari A Taormina con mia sorella, il marito Franco ed il figlio Stefano

Quindi c'è stata la scoperta del profondo sud, ossia della Calabria jonica, dove mi sono fermato per molti anni a Bianco con vicino la bella scogliera di Africo, e dove ho trascorso vacanze indimenticabile.

In Calabria: la bella scogliera di Africo In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria In vacanza in Calabria

Spesso ho effettuato una fermata in altre località, come ad esempio a Sapri ed a Tropea. Poi c'è stata la scoperta della Puglia, con la visita del Salento ed anche del Gargano.

A Sapri A Tropea A Tropea In vacanza in Puglia In vacanza in Puglia In vacanza in Puglia In vacanza in Puglia

E, risalendo, dopo qualche fermata lungo la strada, facevo sempre tappa a Riccione dove, dopo aver ritemprato nei mari del sud lo spirito, finalmente si poteva soddisfare un poco anche il corpo.

Amici a Riccione Amici a Riccione Amici milanesi a Riccione Amici milanesi a Riccione Amici a Riccione

Da turista a viaggiatore

In questi ultimi anni ho finalmente scoperto, e ripetutamente riscoperto, la Sardegna, della quale penso di essere quasi innamorato al punto da viverla come se da anni stesse lì soltanto ad attendere me. Da quando, ragazzo a Roma, mi domandavano se fossero sardi quegli occhi neri e profondi Che avrebbero fatto girare la testa a ogni ragazza, o quando chiedevo la strada ad un vigile sardo che mi rispondeva domandandomi Ma tu sei paesano mio?. Ero stato la prima volta in Sardegna nella metà degli anni settanta e ne ero rimasto affascinato.

La prima volta nell’area del Consorzio Costa Smeralda A Orgosolo il portone del vecchio Municipio crivellato da colpi di pallettoni Murales a Orgosolo Murales a Orgosolo Murales a Orgosolo Uno dei più bei mulares di Orgosolo In visita ai parenti napoletani a Sassari In visita ai parenti napoletani a Sassari In visita ai parenti napoletani a Sassari

Ci sono tornato dopo una quindicina di anni e da allora non ho potuto fare a meno di tornarci nuovamente ad ogni possibile occasione. Mi muovevo in vacanza, in compagnia e poi sempre più spesso da solo, trasformandomi lentamente da turista a viaggiatore. Il turista si sposta per riposarsi e divertirsi, guarda la realtà con occhi appunto da turista, compra cartoline per raccontare agli amici in quali bei posti è stato. Diventi viaggiatore quando ti sposti per scoprire luoghi, entrare nelle realtà e nelle culture che incontri, ed invece di spedire quintali di cartoline porti a casa solo le tue fotografie, che raccontano le sensazioni che hai provato entrando a far parte della realtà che hai incontrato. Del tuo essere un viaggiatore si accorge chi ti incontra, che ti accoglie alla sua tavola o ti offre di bere nella sua compagnia, anche senza averti mai visto prima e sapendo che non ti vedrà ancora in seguito. Se sei da solo è più facile incontrare, conoscere, entrare nella realtà; porti via con te i ricordi e lasci conoscenze, a volte vere amicizie. E questo dappertutto, anche nelle zone più chiuse della Sardegna.

Il mio amore per la Sardegna

Di questo lungo periodo non riporto qui le tante foto che ne raccontano i momenti più belli, dato che ho realizzato un intero sito web con oltre 3.500 foto e tutti i racconti dei miei viaggi in quest’isola incredibile, e vi reindirizzo ad esso se ne volete scoprire qualcosa di più. Per un viaggio virtuale che riesca a farvi vivere almeno nell’immaginazione tutto quello che tanto mi ha affascinato.

 


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