Girasole il paese affacciato sullo stagno di Tortolì
In questa tappa del nostro viaggio, partendo da Tortolì o da Arbatax, sua frazione marittima, proseguiremo verso nord per recarci a visitare il piccolo borgo di Girasole che si affaccia sullo stagno di Tortolì, chiuso tra il mare e la SS125 Orientale Sarda. La regione storica dell’OgliastraL’Ogliastra è una regione centrale della Sardegna orientale, sconosciuta al turismo di massa fino a pochi decenni fa, che affascina ancora oggi per la sua natura selvaggia e per le sue spiagge. I comuni che ne fanno parte appartengono tutti alla Provincia di Nuoro, e sono: Arzana, Barì Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei e Villagrande Strisaili. Le sue spiagge sono alternate a piccole cale dalle acque di cristallo, contornate da scogliere di granito che, nella parte alta della regione, diventano di porfido rosso. Si tratta di una regione dal paesaggio aspro e selvaggio, dove rilievi e tavolati si alternano a gole profonde. In viaggio verso GirasoleRitornati a Tortolì, prendiamo verso nord la via Generale Tosciri che fiancheggia lo stagno di Tortolì, e che ci porta a Girasole, piccolo centro affacciato appunto sullo stagno e chiuso tra il mare e la SS125 Orientale Sarda. Dal Municipio di Tortolì a quello di Girasole si percorrono 2.8 chilometri. Potevamo arrivarci anche da Arbatax, frazione marittima di Tortolì, proseguiremo verso nord lungo la strada costiera, che, in circa cinque chilometri, ci porta sulla via Generale Tosciri, e che verso nord ci porta a Girasole. Lungo questa strada, dal centro di Arbatax al Municipio di Girasole si percorrono 7.3 chilometri. Il comune chiamato GirasoleIl borgo di Girasole (nome in lingua sarda Gelisuli, altezza metri 8 sul livello del mare, abitanti 1.326 al 31 dicembre 2021) è un piccolo centro affacciato sullo stagno di Tortolì e chiuso tra il mare e la SS125 Orientale Sarda. Situato nella parte sud orientale del territorio della Provincia di Nuoro, nell’entroterra della costa, è facilmente raggiungibile mediante la SS125 Orientale Sarda, il cui tracciato ne attraversa il territorio. Questo presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche, che vanno da un minimo al livello del mare a un massimo di 419 metri di altitudine. È forse storicamente il paese più importante dell’Ogliastra, l’unico che si trova da oltre 3000 anni nel medesimo sito. Origine del nomeL’origine del suo nome è oscura, dato che non tutti gli studiosi sono d’accordo nell’attribuirgli una discendenza prelatina. Alcuni studiosi fanno risalire il nome di Girasole a quello della città di Sulcis orientale, dato che fino dai tempi dell’Imperatore romano Caracalla si parla di questa Sulcis come di una stazione dell’Orientale Sarda, ed anche in questo caso, tutte le distanze dagli altri centri citati fanno pensare all’attuale Girasole. Ed ancora il geografo greco Tolomeo continua a chiamare Sulcitani i cittadini di questa stazione. Solo nel 1300 abbiamo testimonianze che confermano il cambiamento del nome. Il nome è, quindi, di chiara etimologia, sebbene la coincidenza formale con la parola italiana Girasole sia solo apparente. La sua economiaSi tratta di un comune collinare con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche, affiancata da una discreta attività industriale, ed ha acquisito oggi un forte impulso turistico. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, ulivi, agrumeti e frutteti; ed anche con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, fa registrare una buona produttività nei comparti alimentare, della produzione di mangimi, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, dei laterizi, metallurgico ed edile. Il terziario non assume dimensioni rilevant. Grazie alla sua favorevole posizione geografica, tra mare e montagna, al clima mite e all’incontaminata costa è meta di rilevante afflusso turistico estivo. La collocazione di Girasole all’interno del bellissimo territorio dell’Ogliastra, permette di utilizzare il paese come base di partenza per numerose escursioni in una zona non ancora saturata dall’invasione del turismo di massa, e che presenta anzi, angoli deserti e selvaggi di grande fascino ed interesse naturalistico. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. Brevi cenni storiciPer la sua posizione geografica favorevole, il territorio di Girasole era abitato sin dall’epoca nuragica, come testimonia la presenza di ben quattro Nuraghi nei suoi dintorni. In seguito i fenici e i cartaginesi costruirono un porto nel punto di confluenza del rio Girasole con lo stagno, il cosiddetto porto di Sulcis orientale, di cui si possono ancora osservare i ruderi nel settore nord dell’attuale stagno di Tortolì. Doveva essere uno dei tanti scali stagionali fenicio punici della costa orientale sarda, un centro d’importanza strategica, essendo l’unico approdo sicuro nella zona. Dal dodicesimo secolo, testimonianze documentarie fanno riferimento a un paese denominato Gelisoi, poi diventato Gelisuli, ed infine Girasol, e viene già chiamato Girasol dallo studioso Allodio, dal quale deriva l’attuale nome di Girasole, che la maggior parte degli studiosi identifica proprio con l’antica Sulcis orientale. Il paese viene fondato in epoca medievale, fa parte della curatoria dell’Ogliastra, prima nel Giudicato di Càralis e poi in quello di Gallura, e diviene un centro molto fiorente, tra i più ricchi della zona. In seguito finisce sotto il dominio di Pisa, ed infine sotto quello degli Aragonesi. Nel 1324 viene ceduta in feudo a Berengario Carroz e, in seguito, incorporata nella conte di Quirra. Sotto la nuova giurisdizione appartiene prima ai Centelles e poi agli Osorio de la Cueva, che la governano fino al 1839, anno dell’abolizione del sistema feudale. Del comune di Girasole nel 1927, dopo la costituzione della Provincia di Nuoro, viene cambiata la Provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata Provincia di Nuoro. Il comune di Girasole nel 1928 viene aggregato al comune di Tortolì, dal quale nel 1946 viene nuovamente separato. Del comune di Girasole nel 2001, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la Provincia da quella di Nuoro, alla quale precedentemente apparteneva, a quella nuova dell’Ogliastra. Le principali feste e sagre che si svolgono a GirasoleSanti patroni del paese sono Nostra Signora di Monserratoe Sant’Antioco. Tra le principali principali feste e sagre che si svolgono a Girasole, in grado di richiamare visitatori dai dintorni, si segnala a metà gennaio Su Fogoroni, con l’accensione di un grosso falò dedicato a Sant’Antonio Abate, attorno al quale si riunisce tutta la comunità che allietata dalle note tradizionali trascorre la serata assaporando fave con lardo come da tradizione consolidata; la seconda domenica dopo Pasqua, la Festa di Sant’Antioco; ad aprile, nell’ambito di Primavera in Ogliastra, Marghine e Baronia, va in scena Pratzas de Gelisuli, una manifestazione in cui gli abitanti aprono le proprie case ai visitatori e che vede articolarsi per le vie del paese un percorso enogastronomico che rievoca antichi sapori; a luglio, da non perdere la Sagra de Is Culurgionis, piatto tipico ogliastrino costituito da pasta fresca chiusa a spiga, ripiena di patate, menta e pecorino; ad agosto, si svolge il Festival Internazionale del Folklore, tra le manifestazioni più attese dell’estate girasolese e ogliastrina, che vede esibirsi gruppi folk locali unitamente a gruppi provenienti da Africa, sud America, Asia ed est Europa, nella quale, chiamati a sfilare in corteo prima dell’esibizione finale nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro Comunale, i gruppi folk regalano attraverso balli, esibizioni e musica frammenti significativi della propria cultura e tradizione, ed, acompletare l’evento, non manca la degustazione delle tipicità enogastronimiche del paese; l’8 settembre, si celebra la Festa in onore della Beata Vergine di Monserrat, patrona di Girasole. Visita del centro di GirasoleL’abitato, interessato da forte espansione edilizia, ha l’andamento altimetrico tipico collinare. Entriamo a Girasole da sud con la via Generale Tosciri, che entrando nell’abitato assume il nome di via Nazionale. Il Municipio di GirasolePrendendo verso nord la via Nazionale, a circa un chilometro e seicento metri a dove in Tortolì avevamo imboccato la via Generale Tosciri, si trova il cartello segnaletico che indica l’ingresso e l’uscita da Girasole. Percorsi cinquecento metri, si trova sulla destra la deviazione sulla via Dante Alighieri con le indicazioni per la spiaggia di Isulla Manna. Passiamo questa deviazione e proseguiamo lungo la via Nazionale, dopo centottanta metri si vede sulla destra una piazza sulla quale si trova l’edificio del Municipio di Girasole, che ospita la sua sede e gli uffici chi forniscono i loro servizi ai cittadini. La chiesa parrocchiale di Nostra Signora di MonserratProseguiamo verso nord lungo la via Nazionale e, dopo duecentocinquanta metri, arriviamo a un incrocio, dove arriva da sinistra la via Italia, e parte verso destra la via 4 Novembre. Prendiamo quest'ultima, dopo duecento metri svoltiamo a sinistra nella via Camillo Benso di Cavour, la seguiamo per una sessantina di metri e vediamo, alla destra della strada, uno slargo nel quale si affaccia la chiesa intitolata a Nostra Signora di Monserrat che è la parrocchiale di Girasole. Delle sei Chiese antiche di Girasole rimane oggi solo questa chiesa, edificata in stile gotico aragonese tra il sedicesimo ed il diciassettesimo secolo, con forme sobrie e semplici. Presenta una semplice pianta rettangolare ad una sola navata su cui si affacciano le cappelle laterali. L’imponente e asimmetrica facciata di colore bianco ospita nella parte inferiore, compreso fra due massicci pilastri, un modesto portale d’ingresso. Nella parte superiore, domina il grande campanile a vela con tre aperture ogivali dotate di campane poste su due livelli differenti, e ornate lateralmente ed alla sommità da elementi decorativi cuspidati. All’interno della chiesa oltre ad un antico e pregiato arredo d’altare sono custodite le statue di San Sebastiano, Sant’Antioco e San Francesco. Il restauro del 2014 ha portato alla luce affreschi del diciottesimo secolo. Presso questa chiesa parrocchiale, l’8 settembre si celebra la Festa della Madonna di Monserrat, che è la Festa più sentita del paese. La Festa prevede la processione e la messa solenne, ed anche aspetti laici, quali la sfilata dei costumi tradizionali e dei cavalieri, i balli in piazza e gli spettacoli folcloristici, musica tradizionale sarda, nell’Anfiteatro Comunale. Ed inoltre, la seconda domenica dopo Pasqua, vi si celebra la Festa di Sant’Antioco, anch’essa con una sentita processione, balli in piazza con musiche tradizionali e gare poetiche, a cura del Comitato ad essa dedicato. L’Anfiteatro Comunale con il Campo da CalcettoRitorniamo sulla via Nazionale, dove avevamo preso a destra la via 4 Novembre, e prendiamo, invece, verso sinistra la via Italia. alla sua destra si trova un ampio spazio nel quale è ospitato un Campo da Calcetto dotato di tribune in grado di ospitare 40 spettatatori, nel quale effettuare competizioni di calcetto, ossia calcio a cinque. Presa la prima traversa a destra della via Italia, che è la via Milano, alla sua destra, all’interno di questo spazio, si trova l’Anfiteatro Comunale di via Italia, nel quale si svolgono tutte le principali manifestazioni folkloristiche di Girasole. Accanto all’Anfiteatro Comunale, si trova la Palestra Comunale di via Milano, che non è dotata di tribune, nella quale è possibile praticare come discipline attività ginnico motorie, pallacanestro e pallavolo. Il Cimitero di GirasolePresa dalla via Nazionale verso sinistra la via Italia, passiamo il Campo da Calcetto e la strada che porta all’Anfiteatro Comunale, proseguiamo fino a che questa strada esce dal paese, e, dopo seicentocinquanta metri, vediamo alla destra della strada il muro di cinta con l’ingresso del Cimitero di Girasole. Lungo il muro di cinta si trova anche l’ingresso della Cappella cimiteriale. Visita dei dintorni di GirasoleVediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Girasole, sono stati portati alla luce i resti dei Nuraghi complessi Santu Tomau, Sconk ’e Porcu; ed anche dei Nuraghi Cerinas, Perd ’e Pizzoriga, entrambi di tipologia indefinita. Il Campo Sportivo di GirasoleDal centro di Girasole ritorniamo sulla via Nazionale proveniente da Tortolì, e, cinquecento metri dopo il cartello segnaletico che indica l’ingresso e l’uscita da Girasole, prendiamo sulla destra la deviazione per la via Dante Alighieri con le indicazioni per la spiaggia di Isulla Manna. La seguiamo per una cinquantina di metri ed arriviamo a un bivio, dove la via Danta Alighieri prosegue verso sinistra, mentre proseguendo dritti la strada diventa la via Alessandro Manzoni. Prendiamo quest'ultima e la seguiamo per poco più di un centinaio di metri, poi svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per il Campo Sportivo che raggiungiamo in località Sant’Austino dopo quasi quattrocento metri. Il Campo Sportivo ospita un Campo da Calcio con fondo in terra battuta, dotato di tribune in gradi ospitare un centinaio di spettatori. Più avanti, si trova il più piccolo Campo polivalente Comunale, con fondo in erba, non dotato di tribune, nel quale disputare competizioni di calcetto, ossia calcio a cinque, e di tennis. Sulla costa settentrionale dello stagno di Tortolì sorgeva il nuraghe CerinasEvitiamo la deviazione per il Campo Sportivo, e proseguiamo lungo la via Alessandro Manzoni, la seguiamo per quattrocentocinquanta metri, poi proseguiamo dritti sulla via 4 Novembre, proveniente dalla via Nazionale, che avevamo già presa per arrivare alla chiesa parrocchiale. La seguiamo e, dopo un centinaio di metri, prendiamo la strada che conduce verso il mare, chiamata da alcuni via del Mare, e da altri prosecuzione della via 4 Novembre, che costeggia a settentrione lo stagno di Tortolì. Questa strada, dopo un chilometro e settecento metri, sbocca su un’altra strada che costeggia il rio Girasole, la quale, presa verso destra, ossia in direzione ovest seguendo le indicazioni per il Chiosco Bar, in cinquecento metri porta alle spiagge di lotzorai. Presa la via del Mare, dopo quattrocento metri si trova un sentiero sulla destra che, percorso veso sud per circa trecento metri, porta sulla costa settentrionale dello stagno di Tortolì, nel luogo dove sorgeva il Nuraghe Cerinas di tipologia indefinita, e del quale non rimangono che pochi resti, ossia solo qualche filare di pietre di porfido e granito, posizionati sui bordi dello stagno di Tortoli. Attorno a questi pochi resti, sono stati rinvenuti reperti fittili tra cui vasi in stato frammentario e pesi da rete, che testimoniano l’attività di pesca già in epoca preistorica. Vicino sono state rivenute tracce di un insediamento romano dove sorgeva il Sulpicius PortusPoco prima di raggiungere i resti del nuraghe Cerinas, nell’area adiacente all’ansa della laguna sono state rinvenute tracce di un Insediamento risalente all’Età Romana. E, da indiscrezioni di persone che hanno lavorato negli anni ottanta del secolo scorso al dragaggio dello stagno, sarebbero state rinvenute in questa zona tracce di una strada in pietra con le fughe per i carri, risalente anch’essa all’età romana. Sarebbe stato tutto ricoperto per non bloccare i lavori, e dovrebbe essere ancora presente. Accanto agli insediamenti risalente all’Età Romana doveva trovarsi anche l’antico porto punico e poi il romano chiamato Sulpicius Portus ed altre importanti vestigia romane sono rappresentate dagli innumerevoli ritrovamenti di relitti di navi romane e del loro carico nelle acque antistanti il golfo di Tortolì nei dintorni di Arbatax. La presenza di numerosi relitti di epoca romana lungo la costa orientale della Sardegna, segnalati dai subacquei, dimostra che i naufragi in questo tratto di litorale non erano certo infrequenti. Questo perché, in età imperiale, le navi frumentarie, che da Ostia raggiungevano Cartagine, toccavano nel viaggio di ritorno alcuni porti della costa orientale sarda, uno dei quali era forse proprio il Sulpicius Portus. La spiaggia di Girasole nome con il quale viene indicata la spiaggia di Isulla MannaLa strada che costeggia il rio Girasole porta alle spiagge di lotzorai. Di fronte al borgo di Girasole, affacciata sul mare, si trova la cosidetta spiaggia di Girasole. In realtà, al di là del nome con il quale viene solitamente indicata, non si tratta della spiaggia del comune di Girasole, dato che si trova già in territorio di lotzorai, anche se la sua appartenenza è ogeetoo di una pluriennale disputa tra i comuni di lotzorai e di Girasole. Dietro ad essa si sviluppa la bella e lunga Pineta di lotzorai o Pineta dell’Isulla Manna, che ogni estate è presa d’assalto da turisti e non, come ritrovo per pic nic ma è anche luogo di passeggiate, dato che è attraversata da diversi sentieri. È delimitata, a nord, dalla laguna di Iscrixedda, meglio conosciuta con il nome di Paùle Iscrixedda, che è alimentata dalla acque del rio Girasole, che ne forma la foce a sud ovest dallo stagno di Tortolì, ed è delimitata, a sud, dalla spiaggia della capannina. Ed alle spalle della pineta di lotzorai o pineta dell’Isulla Manna, si trova il Canale di su Stoargiu, che mette in collegamento la laguna di Iscrixedda con lo stagno di Tortolì. Viene dato solitamente il nome di spiaggia di Girasole La prosecuzione verso nord della spiaggia della capannina, che ha analoghe caratteristiche. In realtà si trova già in territorio di lotzorai, ed il suo vero nome sarebbe quello di spiaggia di Isulla Manna che confina a sud con la spiaggia di della capannina, che si trova allo sbocco dello stagno di Tortolì nella zona peschiera, e confina a nord con lo sbocco a mare del rio Girasole. La sabbia di questa spiaggia è bianchissima, la grammatura varia a seconda della zona da media a fine, in un ambiente incontaminato e con la presenza di piccole dune, e si affaccia su acque dalle tonalità azzurre cangianti. Come servizi, in questa spiaggia è presente un chiosco bar. |
Il Kartodromo Is ArenadasDal centro di Girasole prendiamo la via Nazionale e poi la via Italia verso il Cimitero, dopo una trentina di metri svoltiamo a sinistra nella via Roma, la seguiamo per trecentocinquanta metri, poi prendiamo la deviazione sulla destra. Seguita questa deviazione fino in fondo, dopo un chilometro e quattrocento metri sbocca su una trasversale, la prendiamo verso destra, dopo seicento metri svoltiamo a sinistra, e, dopo altri cinquecento metri, vediamo, alla sinistra della strada, il Kartodromo Is Arenadas. Questo Kartodromo viene gestito dalla A.S.D. Mariskarts Sport Team, ed in esso si possono praticare discipline di Automobilismo sportivo, sia Competizioni su piste asfaltate, che Karting, ed altre attività. I resti di tre Nuraghi ad ovest dell’abitatoAd ovest rispetto all’abitato di Girasole sono presenti pochi resti di tre Nuraghi. Si tratta più a nord dei resti del Nuraghe Santu Tomàu che si trova poco distante dalla chiesa campestre di San Tommaso presente nel terrotorio Comunale di lotzorai. Per raggiungerlo, dal centro di Girasole si percorre la SS125 Orientale Sarda verso nord, in direzione lotzorai, dal centro di lotzorai si prende verso sinistra la SP56 per Talana, dopo un chilometro e mezzo, seguendo le indicazioni deviamo a sinistra nella Strada Vicinale San Tommaso, percorso poco piu di un chilometro sulla strada asfaltata, svoltiamo in una sterrata sulla destra e, in centottanta metri, arriviamo di fronte alla chiesa campestre. Il nuraghe è in cima alla collina, raggiungibile in dieci minuti a piedi. Si tratta, probabilmente, di un nuraghe complesso costruito in granito a 42 metri di altezza, del quale rimane visibile la torre centrale con all’interno la camera, e con la struttura aggiunta di un muro curvilineo, nella cui area circostante sono stati rinvenuti frammenti di contenitori in ceramica. Più a sud rispetto al nuraghe Santu Tomàu, ed un poco più a sud rispetto al Kartodromo Is Arenadas, si trovano pochi resti del Nuraghe Per ’e Pizzoriga costruito in granito a 40 metri di altezza, di tipologia indefinita. Ed ancora più a sud, sono presenti pochi i resti del Nuraghe di Sconk ’e Porcu un nuraghe complesso costruito in granito a 126 metri di altezza, del quale rimane visibile la struttura che consiste di una torre rotonda e una struttura di forma irregolare, tra di loro connessi da un muro o corridoio. Quest'ultimo nuraghe sorgesu una collina sulla stessa linea dei due già citati, quasi a formare un unico asse difensivo o di avvistamento. La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, riprenderemo la SS125 Orientale Sarda da Tortolì e risaliremo la costa dell’Ogliastra fermandoci a Lotzorai che visiteremo con il suo centro ed i dintorni nei quali si trova la sua costiera con la spiaggia del lido delle Rose e di Tancau. |