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Noragugume dove vedremo il suo centro e poi nei dintorni il famoso menhir Sa Pedra 'e TaleriIn questa tappa del nostro viaggio, entreremo nella regione storica del Marghine e visiteremo il piccolo borgo agricolo di Noragugume, dove vedremo il suo centro, e poi, nei dintorni, il famoso menhir Sa Pedra 'e Taleri. La regione storica del Marghine
In viaggio verso NoragugumeNell'ultima tappa del nostro viaggio, eravamo arrivati a Ottana, al confine tra Barbagia e Marghine. Da qui prendiamo la SP17, verso ovest per sei chilometri e mezzo, poi deviamo a sinistra sulla SP33. Dopo circa otto chilometri, troviamo sulla sinistra una deviazione sulla strada locale che ci arrivare sulla strada di circonvallazione, dalla quale prendiamo a destra ed entriamo nell'abitato di Noragugume. Dal Municipio di Ottana a quello di Noragugume abbiamo percorso 17 chilometri. Il piccolo borgo agropastorale di Noragugume
Origine del nomeIl nome, attestato in documenti del 1341 e successivi nella forma Noracucuma, ha un'origine che non è chiara, e che, secondo gli studiosi, potrebbe appartenere allo strato linguistico protosardo. Secondo altri, il paese prenderebbe il nome da un nuraghe a forma di pentola. La sua economiaNoragugume ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. L'agricoltura conserva un ruolo importante nell'economia locale, dato che si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olive, uva e altra frutta; inoltre parte della popolazione pratica l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario, modestamente sviluppato, è costituito da piccole aziende che operano nei comparti estrattivo, edile e alimentare. Modesta è anche la presenza del terziario. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno ma non di ristorazione. Non è meta di rilevante afflusso turistico. Brevi cenni storiciIl territorio è stato abitato dall'epoca preistorica, come dimostrato dai diversi monumenti quali il menhir Sa Perda 'e Taleri e i diversi nuraghi presenti nella zona, tra i quali significativo è il nuraghe Tolinu. Nel periodo medioevale il nome del villaggio, che fa parte del giudicato di Torres nella curatorìa del Marghine, è Nuracogomo o Noracucuma. Successivamente passa sotto il dominio dei giudici d'Arborea e, più tardi ancora, sotto quello aragonese. Il centro storico dell'attuale borgo risale al quindicesimo secolo, e la piccola chiesa di Santa Rughe, ossia di Santa Croce, ne è un'importante testimonianza. Nel corso del diciottesimo secolo entra a far parte dei territori del marchesato del Marghine e viene concesso in feudo ai Pimentel. Del comune di Noragugume nel 1927, dopo la creazione della provincia di Nuoro, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Nuoro. Il comune di Noragugume nel 1928 viene aggregato al comune di Borore, del quale nel 1939 viene modificata, per la parte relativa a Noragugume, la denominazione da Borore a Dualchi. Il comune di Noragugume nel 1946 viene separato dal comune di Dualchi. Le principali feste e sagre che si svolgono a NoragugumeTra le principali feste e sagre che si svolgono a Noragugume, e che sono in grado di richiamare visitatori dai centri limitrofi, si segnalano la festa di Sant'Antonio abate, il 16 e il 17 gennaio; la festa della Madonna d'Itria, il martedì successivo alla Pentecoste; il 24 giugno si celebra la festa di San Giovanni il 25 luglio la festa di San Giacomo, che è il Patrono del paese. Visita del centro del paeseL'abitato è immerso in un suggestivo paesaggio naturalistico, ed è interessato da espansione edilizia. Il suo andamento altimetrico è quello tipico collinare. Arriviamo a Noragugume con la SP33 e prendiamo a sinistra la strada di criconvallazione del paese. Il cimitero di NoragugumeLungo la strada di circonvallazione di Noragugume che seguiamo in senso orario, percorsi circa trecentocinquanta metri dal cartello indicatore dell'abitato, prendiamo tutto a destra una strada in salita seguendo le indicazioni per il cimitero e per il parco di San Giovanni, dopo duecento metri svoltiamo a sinistra in via San Giovanni, la seguiamo per un'ottantina di metri lasciando sulla sinistra il parco, poi, seguendo le indicazioni, imbocchiamo a sinistra una stretta strada che, in meno di un centinaio di metri, ci porta all'ingresso del cimitero di Noragugume. Il campo da calcio di NoragugumeEvitando la deviazione per il cimitero, riprendiamo la strada di circonvallazione di Noragugime, la seguiamo per circa cinquecento metri, poi prendiamo a destra, seguendo anche qui le indicazioni per il cimitero e per il parco San Giovanni, la via Don Falchi, che ci porta all'intrno dell'abitato. Subito alla sinistra della strada si trova il campo da calcio di Noragugume. Il Municipio di Noragugume
La chiesa della Beata vergine o della Madonna d'Itria
Molto sentita è la festa della Madonna d'Itria, che si tiene il martedì successivo al giorno della Pentecoste. Nel corso di tale festa si svolge anche un'Ardia, ossia una corsa dei cavalieri che si lanciano al galoppo attorno al santuario con lo stendardo per atto devozionale, che affonda la sua identità nelle tradizioni del luogo. La chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo
La festa di San Giacomo apostolo, che è la festa patronale di Noragugume, si celebra ogni anno il 25 di luglio. La chiesa di Santa CroceProseguando lungo la fiancata destra della chiesa parrocchiale, in direzione della via Roma, troviamo alla sinistra della strada la piccola chiesa di Santa Croce, eretta durante il Medioevo, come testimoniato da un'iscrizione presente all'interno, che permette di datare l'edificio sacro intorno al 1500 circa, probabilmente nel 1593. Nei dintorni di NoragugumeNei dintorni di Noragugume sono stati portati alla luce i resti del menhir di Sa Pedra 'e Taleri, che è il più alto del Marghine, presso cui si trovano anche alcune domus de Janas; della tomba di giganti Carchinadas; del protonuraghe Irididdo; dei nuraghi semplici Carchinadas, Cherchizzos, Lizzera, Muresune, Muros, Rujos; ed anche del nuraghe complesso Tolinu.
Il menhir Sa Pedra 'e TaleriDal centro di Noragugume, presa la circonvallazione torniamo sulla SP33 in direzione di Ottana, la seguiamo, passiamo un interessante residuo di archeologia industriale sulla sinistra, e, dopo circa un chilometro e mezzo, troviamo una strada bianca sulla destra che conduce, dopo poco più di un chilometro, a una cava di sabbia. Nei campi, sul lato destro della strada, vediamo il menhir Sa Pedra 'e Taleri. Se avete difficoltà a trovarlo e volete chiedere informazioni alle persone del luogo, non chiamatelo menhir ma con il nome sardo di Pedra Fitta, ossia pietra infissa nel terreno, perché altrimenti non sanno darvi le indicazioni. È il più importante menhir del Marghine, un menhir protoantropomorfo alto quattro metri e trenta centimetri. Più avanti, sull'altro lato della strada, nei campi sono presenti anche alcune domus de Janas. Resti del nuraghe complesso Tolinu
La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, raggiungeremo Dualchi, che visiteremo con le numerose chiese ed i siti archeologici che si trovano nei suoi dintorni. | ||||
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