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Nurri, grosso borgo agricolo e pastorale, che vediamo con le sue chiese campestri ed i siti archeologiciIn questa tappa del nostro viaggio, da Villanova Tulo scenderemo lungo il Lago Medio del Flumendosa e ci recheremo a visitare Nurri, grosso borgo agricolo e pastorale situato nelle colline del Sarcidano. La regione storica del Sarcidano
In viaggio verso NurriRiprendiamo adesso la nostra visita del Sarcidano da Villanova Tulo. Usciti da Villanova Tulo verso sud con la SP52, prendiamo, dopo tre chilometri, verso sud la SS198 di Seui e Lanusei di Seui e Lanusei, che seguiamo per quasi sette chilometri, poi prendiamo a sinistra la SP10 seguendo le Indicazioni per Nurri ed Orroli, che, in tre chilometri, ci porta all'interno dell'abitato di Nurri. Dal Municipio di Villanova Tulo a quello di Nurri si percorrono 13 chilometri. Il paese chiamato di Nurri
Origine del nomeIl nome, documentato fino dal 1341 nelle forme Nurri e Nuri, si ritiene di origine prelatina, e, secondo alcuni studiosi, potrebbe derivare dal nome personale latino Nurrius. La sua economiaLe attività prevalenti sono la pastorizia, la produzione di cereali, la produzione di uva da vino e di olive. Nell’economia locale, un ruolo importante è conservato dall’agricoltura, dato che si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva ed altra frutta, ed oggi è centro di produzione vinicola. Si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria è costituita da poche aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero caseario ed edile. A livello artigianale, una volta era famoso per la produzione delle mole di basalto per la molitura del grano, che una volta erano prodotte in grandi quantità, e che oggi si producono solo come oggetto ornamentale. Modesta è anche la presenza del terziario. Anche da qui partono diverse strade che portano fino sulle coste del lago Medio del Flumendosa, e mete di indiscusso valore naturalistico sono la pineta Taccu, il Lago Flumendosa, il monte Guzzini e il bosco di lecci di Padenti Mannu, presso cui si possono effettuare delle piacevolissime escursioni. Nurri è anche meta di passaggio del Trenino Verde, con locomotive d’epoca restaurate, che, su tratte ormai recuperate solo a scopo turistico, come quella che collega la Mandas con Arbatax, porta a conoscere piccoli borghi dell’interno immersi in un paesaggio selvaggio. L’apparato ricettivo di Nurri offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Brevi cenni storiciIl territorio circostante viene abitato fino dal periodo preistorico, come attestano i diversi resti che in esso si trovano. L'abitato viene fondato nel 550 da profughi di Biora, la città punica e succesivamente romana, che viene distrutta dai Goti. Durante il periodo medievale appartiene al giudicato di Cagliari, nella curatoria di Suirgius. Nel tredicesimo secolo passa sotto il controllo dei Pisani, e nel sedicesimo secolo degli Aragonesi. Con il dominio spagnolo viene incluso nel ducato di Mandas, e ceduta in feudo alla famiglia dei Maza. Con il governo sabaudo, viene concessa ai Tellez Giron d’Alcantara, i quali ne sono ultimi feudatari, che la controllano fino al 1839. Nel 1877 a Nurri nasce Giovanni Sanna, fondatore, insieme a Gramsci, del Partito comunista Italiano. Del comune di Nurri nel 1927, dopo la creazione della provincia di Nuoro, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Nuoro. In seguito nel 2001, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la provincia da quella di Nuoro ritornando nuovamente in quella di Cagliari, e successivamente nel 2016, con l'abolizione di quest'ultima provincia, passa alla nuova provincia del Sud Sardegna. Le principali feste e sagre che si svolgono a Nurri
Visita del centro del paese
Il Municipio di Nurri
La chiesa parrrocchiale di San MichelePercorsi circa centocinquanta metri, alla destra del corso Italia si trova il retro della chiesa di San Michele Arcangelo, che è la parrocchiale di Nurri. Prima di arrivare al retro della chiesa, prendiamo a destra la traversa che costeggia la sua fiancata, passiamo accanto alla sede dell'Associazione Turistica Pro Loco di Nurri, che si trova alla destra di questa traversa, ed arriviamo a trovare, alla sua sinistra, la piazza nella quale si affaccia la fronte della parrocchiale. La prima versione della chiesa viene edificata nel '500, in stile gotico aragonese. Successivamente, nel '700, la chiesa viene ristrutturata, e viene costruita la chiesa attuale in sostituzione della preesistente chiesa gotico aragonese. Il progetto originale di questa nuova chiesa prevede una costruzione con pianta a croce latina, con l'inglobamento nella stessa del campanile che era appartenuto alla precedente chiesa, ma alla fine si sceglie, invece, di conservare la pianta a croce greca, come la si vede oggi. Notevole è la particolarità del sagrato, sul quale, isolata rispetto alla chiesa, si trova la torre campanaria, edificata anch'essa nel '500, in stile gotico aragonese, caratterizzata da un bel portale in cotto. All'interno della chiesa, all'incrocio dei bracci si innalza la cupola a base ottagonale, e l'introduzione ai vari bracci è data da archi a tutto sesto, Si può vedere l'altare maggiore del 1851, e quelli della Madonna e di San Michele che sono del 1891. All'esterno, la facciata a capanna è caratterizzata da un leggero aggetto delle parti laterali, che produce una suddivisione verticale in tre specchiature. L'ampia facciata risulta spartita orizzontalmente da cornici marcapiano, ed il terminale a spioventi è caratterizzato da cornici modanate, che danno vita ad una sottostante area timpanata. Il portale in legno è sovrastato, nella parte alta del prospetto, da una vetrata di forma irregolare.
La chiesa di Santa Maria Maddalena ossia di Santa Mariedda
Nel centro storico di Nurri si trovava il nuraghe SardaiaraLa chiesa di Santa Mariedda si trova nel centro storico dell'abitato, vicino alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, e non lontano da dove si trovava il nuraghe Sardaiara, che era un nuraghe complesso di due torri, costruito in basalto, e che si trovava alla sinistra del corso Italia, all'altro rispetto alla parrocchia. La chiesa di Santa Rosa da Viterbo e l'attiguo convento dei CappucciniProseguiamo in direzione sud est lungo il corso Italia, dopo circa centoventi metri prendiamo a destra la via San Michele, la seguiamo per duecentotrenta metri, poi prendiamo a destra la via Salvatore Satta, che, dopo centotrenta metri, sbocca sulla via convento, al di là della quale si trova la grande piazza nella quale si affaccia la chiesa di Santa Rosa da Viterbo, costruita nel 1643 insieme all'attiguo convento. La chiesa, dapprima intestata a San Pietro apostolo, viene poi dedicata alla Madonna degli Angeli, e infine a Santa Rosa da Viterbo, la terziaria francescana nata nel 1233 e venerata come Santa dalla chiesa cattolica. Si tratta di una chiesa francescana di stile tardo gotico, costruita nel diciassettesimo secolo, che risulta sopraelevata rispetto al convento, vi si accede infatti attraverso una gradinata in arenaria. La facciata è piuttosto sobria, con un portale d'ingresso che originariamente era realizzato in blocchi di trachite locale, chiamata Perd'e contoni, di diverse tonalità. Il portale è sormontato da una lapide che riporta, in latino, l'anno di fondazione, e più in alto si trova un rosone circolare.
Nel convento dei Cappuccini, attiguo alla chiesa dedicata a Santa Rosa da Viterbo, i Frati vi risiedono fino al 1866. All'interno del convento c'è un chiostro con al centro un bel pozzo scavato nell'arenaria. Tutto intorno si dispongono tante stanze con le antiche volte a botte. Al primo piano si trovavano le celle dei frati, ed anche una cappella privata, caratterizzata da una notevole cupola a sesto acuto. Dopo la partenza dei frati, il convento passa nelle proprietà del comune, viene utilizzato come scuola, e successivamente anche come caserma dei Carabinieri, viene, quindi, donato alle Clarisse, che vi risiedono fino al 1988. Ora è ritornato nelle proprietà del comune, che ogni tanto vi ospita qualche mostra ed esposizione. La Funtana Noa
Il cimitero di Sant'Ambrogio a NurriAll'incrocio della via convento con la via Funtana Noa, invece di deviare verso destra in questa strada, continuiamo dritti sulla continuazione della via convento, che è la Strada Vicinale Sant'Ambrogio. La seguiamo per poco più di cento metri, e vediamo, alla destra della strada, la parete del cimitero di Nurri, al quale si accede un poco più avanti. Visita dei dintorni di NurriNei dintorni di Nurri sono stati portati alla luce i resti dei protonuraghi Corongiu Maria, Sedda Bintirissos, Tannara; dei nuraghi semplici Baracci, Ceas, Comas de Pisu, Coremolla, Corona Arrubia, Cuccuru casas, Cuccuru Trebetza, Cugussi, Gutturu 'e Sa Traia, Guzzini, Is Pirois, Latt'e Pudda, Narbonis, Nuraccioni, Perda 'e Putzu, Pitziogu, Pitzu Tuvudu, Pitzu Tuvudu II, Sa Conca 'e su Casteddu, Sa Saliqua, Scala Manna, su Pranu 'e Burraxedu, Taccu Ara II; dei nuraghi complessi Arriu Pranumuru, Corti Ollastu, Curreli, Gurti Acqua, Is Cangialis, Luas, San Accuzzadorgiu, Santu Pedru, Sardaiara, Stessei, Sutta Corongiu, Tacquara; ed anche dei nuraghi Is Cangialis II, e Linnarbus, entrambi di tipologia indefinita. Visitimo ora i dintorni di Nurri vedendo tra l'altro il Lago Medio sul fiume Flumendosa. La Cooperativa Unione Pastori di NurriDal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso Italia, che esce dall'abitato con in nome di SP10. Da dove il corso Italia svolta a sinistra e si imbocca la SP10 fuori dall'abitato, percorriamo circa un chilometro ed, entrati all'interno della Zona Industriale Taccu, al numero civico 57, si vede, alla sinistra della strada, l'insieme di edifici che ospitano l'Unione Pastori di Nurri.
La frazione Cantoniera di Nurri con la ex casa Cantoniera
La chiesa campestre di Santu PedruDalla SP10, arrivati alla casa cantoniera, svoltiamo a sinistra e prendiamo la SS198 di Seui e Lanusei seguendo le indicazioni verso Cagliari. Dopo averla seguita per quattrocento metri, prendiamo la deviazione sulla destra seguendo le indicazioni per il nuraghe Santu Pedru, e, dopo seicentocinquanta metri, vediamo sulla sinistra la piccola chiesa campestre di Santu Pedru, dedicata a San Pietro, che sorge in località Guzzini, su un'altura che domina la vallata. La facciata in pietra, in cui si apre un unico portale di ingresso in legno di forma rettangolare, è conclusa da un timpano triangolare in muratura, nel quale è posto un oculo quadrato. Sulla sommità del tetto a capanna con copertura in tegole, è collocato un esile campaniletto in metallo dotato di una piccola campana. L'interno è caratterizzata da una pianta di forma rettangolare articolata in una sola navata, ed è presente una nicchia che ospita il simulacro del Santo.
I pochi resti del nuraghe complesso di Santu Pedru
La chiesa campestre di Sant'Antonio da PadovaEvitando la deviazione per il nuraghe Santu Pedru, proseguiamo per altri quattrocento metri lungo la SS198 di Seui e Lanusei, poi, prima di una ampia curva a destra, troviamo sulla sinistra la deviazione in una strada sterrata secondaria di campagna, che, dopo settecento metri, ci porta a vedere sulla destra il sentiero che porta sulla sommità della collina di Sant'Antonio. Qui sorge la chiesa campestre di Sant'Antonio da Padova, probabilmente di origine seicentesca, caratterizzata da una struttura tipica dell'architettura religiosa rustica sarda nella quale domina l'estrema semplicità. All'esterno risalta il colore bianco dell'intonaco ed è assente qualsiasi elemento decorativo, è presente un unico ingresso centrale, sovrastato da una piccola croce, che introduce all'interno nel quale è presente un'unica navata.
Resti del nuraghe complesso Is Cangialis e del nuraghe Is Cangialis II
A circa duecento metri di distanza da questo nuraghe, in direzione nord ovest, si trovano i pochi resti del nuraghe Is Cangialis II, edificato a 621 metri di altitudine, di cui restano poche tracce e che si deve considerare di tipologia indefinita. La stazione ferroviaria di NurriDal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso italia, che esce dall'abitato con in nome di SP10. Seguita per poco più di un chilometro, subito prima di incrociare la linea ferroviaria, prendiamo una deviazione a destra seguendo le indicazioni per il campo sportivo. Il campo sportivo comunale di NurriPercorsi altri centotrenta metri lungo questa strada, arriviamo a un bivio, dove proseguiamo dritti e, dopo una settantina di metri, vediamo alla destra della strada il campo sportivo comunale di Nurri. All'interno di questo impianto, è presente un campo da calcio dotato di tribune in grado di ospitare un centinaio di spettatori, nel quale si possono svolgere partite di Serie D e altri livelli. Intorno al campo da calcio è presente una pista anulare d'atletica leggera nella quale si possono svolgere competizioni d'atletica leggera e corse su pista. La chiesa campestre di San Luigi GonzagaAl bivio, prendiamo la deviazione verso sinistra, verso la località Taccu. Dopo centocinquanta metri, vediamo, alla destra della strada, la chiesa campestre di San Luigi Gonzaga, una moderna piccola chiesa costruita nel 1982, posta in un vasto giardino. L'edificio è caratterizzato da una pianta a croce latina, articolata in una sola navata, sulla quale si aprono due cappelle laterali. Nel prospetto, realizzato con pietre perfettamente squadrate, è posto un ampio portone con arco a tutto sesto con cornice e capitelli decorativi, sormontato da un ornamentale rosone circolare. Sul tetto a capanna con copertura in tegole, si trova un originale campanile a vela, con stretta monofora dotata di campana e sormontato da una piccola croce. Ai lati della chiesa, sono posto due ampi portici con copertura spiovente, sorretta da pilastri in pietra.
gli impianti sportivi in località TaccuPoche decine di metri più avanti, vediamo all'altro lato della strada, ossia alla sua sinistra, i campi sportivi Polivalenti situati in località Taccu. All'interno di questo impianto sono presenti un campo da calcio nel quale effettuare incontri di calcio e di calcetto, ossia calcio a cinque, dotato di tribune in grado di ospitare un centinaio di spettatori, ed un campo da tennis. La chiesa campestre di San Giovanni BattistaDal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso italia, che uscità dall'abitato con in nome di SP10. Seguita dal Municipio per novecento metri, dove alla sinistra della strada si trova il cartello segnaletico che indica l'ingresso nell'abitato, prendiamo a destra la deviazione, che parte con un bivio. A destra parte la via Aldo Moro, con l'indicazione per i Carabinieri, prendiamo invece quella a sinistra, che passa sotto la circonvallazione di Nurri e prosegue verso il Lago Medio del Flumendosa con il nome di Strada Vicinale da Taccu a Molimentu. La seguiamo per quattro chilometri e mezzo, poi troviamo che la strada prosegue verso l'hotel Istellas, e una deviazione sulla destra che, in circa un chilometro, ci porta alla piccola chiesa campestre intitolata a San Giovanni Battista, ubicata su un'altura che sovrasta le rive del bel lago Flumendosa. È una piccola cappella con impianto ad una sola navata, realizzata negli anni Cinquanta del Novecento in sostituzione dell'antica chiesa omonima, che, con la realizzazione dell'invaso artificiale, è stata sommersa dalle acque del lago. Sul semplice prospetto esterno, con tetto a doppio spiovente esterno, si apre il portone d'ingresso sormontato da un piccolo oculo.
Il lago Medio sul fiume FlumendosaIn territorio di Orroli si trova la costa centro occidentale del lago Medio sul fiume Flumendosa. Dalla chiesa campestre di San Giovanni Battista si ha una bella veduta del lago Medio sul fiume Flumendosa. Il Flumendosa, con la lunghezza di 127 chilometri, è il secondo fiume della Sardegna, ha origine sulle pendici orientali del Gennargentu, e sfocia nella costa orientale del'Isola, presso Muravera. È il fiume più importante dell'Isola, per la natura e le caratteristiche del suo corso e per gli aspetti della sua utilizzazione, ed è probabilmente il più bello dal punto di vista naturalistico ed ambientale. Il suo percorso è sbarrato in due diversi punti da due imponenti dighe. Il primo sbarramento, realizzato tra il 1948 ed il 1949 nella gola di Bau Muggeris, a 801 metri di altezza, forma il lago Alto del Flumendosa, lungo sei chilometri e largo un chilometro e mezzo, con una capacità di 61 milioni di metri cubi. Le acque, una volta utilizzate per la produzione di energia elettrica in tre centrali sotterranee collegate tramite gallerie e condotte forzate, si versano nel lago artificiale di Sa Teula, a est di Villagrande Strisaili, ad una quota di 240 metri, e da qui vengono inviate nella sottostante piana di Tortolì per l'irrigazione.
Dal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso Italia, percorsa appena un'ottantina di metri prendiamo a destra la via Cagliari, dopo trecentocinquanta metri, alla rotonda, prendiamo la sua prosecuzione un poco più a destra, che è la via Triestre, e che, dopo un centinaio di metri, continua sulla via Minzi anni, che esce dall'abitato verso est.
Dalla corona rossa di questo nuraghe si dominano le montagne di Santa Vittoria sino al Gennargentu, ed in basso il canyon all'interno del quale sono stati ricavati i circa diciassette chilometri del lago del Medio Flumendosa. A ridosso del nuraghe, corre per chilometri quella che i locali chiamano l'antica strada, che dalla Barbagia di Seulo portava sino al nuraghe Arrubiu, probabile percorso di antichissime transumanze. La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, da Nurri ci recheremo ad Orroli, che visiteremo con il suo centro abitato e con i suoi dintorni dove vedremo il nuraghe Arrubiu ed il nuraghe De Pardu con il villaggio nuragico su Putzu. | ||||
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