Nurri, grosso borgo agricolo e pastorale, che vediamo con le sue chiese campestri ed i siti archeologici
In questa tappa del nostro viaggio, da Villanova Tulo scenderemo lungo il lago Medio del Flumendosa e ci recheremo a visitare Nurri grosso borgo agricolo e pastorale situato nelle colline del Sarcidano. La regione storica del Sarcidano Il Sarcidano è una regione della Sardegna che si estende tra il territorio del Campidano e quello della Barbagia. Si sviluppa tra la Provincia di Oristano e la Provincia del Sud Sardegna. Elemento morfologico dominante è l'altopiano de Laconi, il più grande tavolato calcareo della Sardegna. Al suo interno si estendono i due laghi artificiali del Mulargia e del Flumendosa. In Provincia di Oristano ne fa parte il solo comune di Laconi, mentre in Provincia di Cagliari ne fanno parte Escolca, Genoni, Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Serri, Villanova Tulo. Vi è diffusa la quercia, ma non mancano anche foreste di castagno. Il territorio del Sarcidano è costellato di numerose testimonianze archeologiche, prevalentemente nuragiche.
In viaggio verso NurriRiprendiamo adesso la nostra visita del Sarcidano da Villanova Tulo. Usciti da Villanova Tulo verso sud con la SP52, prendiamo, dopo tre chilometri, verso sud la SS198 di Seui e Lanusei, che seguiamo per quasi sette chilometri, poi prendiamo a sinistra la SP10 seguendo le Indicazioni per Nurri ed Orroli, che, in tre chilometri, ci porta all'interno dell'abitato di Nurri. Dal Municipio di Villanova Tulo a quello di Nurri si percorrono 13 chilometri. Il comune chiamato Nurri Il comune chiamato Nurri (altezza metri 590 sul livello del mare, abitanti 2.025 al 31 dicembre 2021) è un grosso borgo agricolo e pastorale situato nella parte centro settentrionale del territorio provinciale, a sud est dell’altopiano Sarcidano, alle pendici del monte Pizziogu. L'abitato si può raggiungere per mezzo della SS198 di Seui e Lanusei dei Seui e Lanusei, che passa a solo tre chilometri dall’abitato. Il territorio comunale, comprensivo dell’area speciale del lago del Flumendosa, che è un bacino artificiale diviso tra più comuni, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 268 a un massimo di 761 metri sul livello del mare.
Origine del nomeIl nome, documentato fino dal 1341 nelle forme Nurri e Nuri, si ritiene di origine prelatina, e, secondo alcuni studiosi, potrebbe derivare dal nome personale latino Nurrius. La sua economiaLe attività prevalenti sono la pastorizia, la produzione di cereali, la produzione di uva da vino e di olive. Nell’economia locale, un ruolo importante è conservato dall’agricoltura, dato che si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva ed altra frutta, ed oggi è centro di produzione vinicola. Si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. L’industria è costituita da poche aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero caseario ed edile. A livello artigianale, una volta era famoso per la produzione delle mole di basalto per la molitura del grano, che una volta erano prodotte in grandi quantità, e che oggi si producono solo come oggetto ornamentale. Modesta è anche la presenza del terziario. Anche da qui partono diverse strade che portano fino sulle coste del lago Medio del Flumendosa, e mete di indiscusso valore naturalistico sono la pineta Taccu, il lago Flumendosa, il monte Guzzini e il bosco di lecci di Padenti Mannu, presso cui si possono effettuare delle piacevolissime escursioni. Nurri è anche meta di passaggio del Trenino Verde, con locomotive d’epoca restaurate, che, su tratte ormai recuperate solo a scopo turistico, come quella che collega la Mandas con Arbatax, porta a conoscere piccoli borghi dell’interno immersi in un paesaggio selvaggio. L’apparato ricettivo di Nurri offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Brevi cenni storiciIl territorio circostante viene abitato fino dal periodo preistorico, come attestano i diversi resti che in esso si trovano. L'abitato viene fondato nel 550 da profughi di Biora, la città punica e succesivamente romana, che viene distrutta dai Goti. Durante il periodo medievale appartiene al Giudicato di Càralis, nella curatoria di Suirgius. Nel tredicesimo secolo passa sotto il controllo dei Pisani, e nel sedicesimo secolo degli Aragonesi. Con il dominio spagnolo viene incluso nel Ducato di Mandas, e ceduta in feudo alla famiglia dei Maza. Con il governo sabaudo, viene concessa ai Tellez Giron d’Alcantara, i quali ne sono ultimi feudatari, che la controllano fino al 1839. Nel 1877 a Nurri nasce Giovanni Sanna, fondatore, insieme a Gramsci, del Partito comunista Italiano. Del comune di Nurri nel 1927, dopo la creazione della Provincia di Nuoro, viene cambiata la Provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata Provincia di Nuoro. In seguito nel 2001, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la Provincia da quella di Nuoro ritornando nuovamente in quella di Cagliari, e successivamente nel 2016, con l'abolizione di quest'ultima provincia, passa alla nuova Provincia del Sud Sardegna. Le principali feste e sagre che si svolgono a Nurri A Nurri è attivo il Coro ed il Gruppo Folk '78 Santa Rosa di Nurri Onlus, i cui componenti si esibiscono nelle principali feste e sagre che si svolgono nel comune ed anche in altre località. Tra le principali principali feste e sagre che si svolgono a Nurri, vanno citate, tra l'11 ed il 13 giugno, la Festa di Sant'Antonio da Padova; il 21 giugno la Festa di San Luigi Gonzaga; dal 28 giugno al 2 luglio, la Sagra campestre in onore di San Pietro, accompagnata da sfilate e balli in costume, cui fa seguito, il 2 luglio, la manifestazione Is Pariglias de Santu Perdu, seguita dalla Sagra del Formaggio e della Pecora; il 4 settembre, si svolge la Sagra di Santa Rosa da Viterbo; il 29 settembre, si celebra la Festa del Patrono, ossia di San Michele Arcangelo.
Visita del centro di Nurri Arriviamo a Nurri da Villanova Tulo con la SP10, che entra nel paese da nord ovest, e che, passato il cartello segnaletico che indica l'ingresso nel paese, all'interno dell'abitato, assume il nome di corso Italia. L'abitato di Nurri è interessato da una significativa espansione edilizia, e presenta una struttura urbana assai compatta. Nella costruzione delle case del paese viene adoperata solamente la pietra, e sono realizzate secondo il disegno delle Case campidanesi, con bei portoni, cortile e logge avanti, l'eventuale orto dietro, e nell'interno i diversi appartamenti.
Il Municipio di Nurri Arriviamo a Nurri con la SP10, sulla quale, dopo aver passato la linea ferroviaria e dopo aver visto sulla sinistra la via Aldo Moro, si incontra il cartello segnaletico che indica l'ingresso nell'abitato. Da qui percorriamo ottocentocinquanta metri, e vediamo, al civico numero 138 del corso Italia, alla sinistra della strada, lo storico edificio che ospita il Municipio di Nurri, con la sua sede e tutti gli uffici che offrono servizi ai cittadini. Si tratta degli uffici del Segretario Generale, dell'Area Amministrativa, dell'Area Finanza e Tributi, dell'Area Tecnica, e dell'Area Socio Assistenziale.
La chiesa parrrocchiale di San Michele ArcangeloPercorsi circa centocinquanta metri, alla destra del corso Italia si trova il retro della Chiesa di San Michele Arcangelo che è la parrocchiale di Nurri. Prima di arrivare al retro della chiesa, prendiamo a destra la traversa che costeggia la sua fiancata, passiamo accanto alla sede dell'Associazione Turistica Pro Loco di Nurri, che si trova alla destra di questa traversa, ed arriviamo a trovare, alla sua sinistra, la piazza nella quale si affaccia la fronte della parrocchiale. La prima versione della chiesa viene edificata nel cinquecento, in stile gotico aragonese. Successivamente, nel settecento, la chiesa viene ristrutturata, e viene costruita la chiesa attuale in sostituzione della preesistente chiesa gotico aragonese. Il progetto originale di questa nuova chiesa prevede una costruzione con pianta a croce latina, con l'inglobamento nella stessa del campanile che era appartenuto alla precedente chiesa, ma alla fine si sceglie, invece, di conservare la pianta a croce greca, come la si vede oggi. Notevole è la particolarità del sagrato, sul quale, isolata rispetto alla chiesa, si trova la torre campanaria, edificata anch'essa nel cinquecento, in stile gotico aragonese, caratterizzata da un bel portale in cotto. All'interno della chiesa, all'incrocio dei bracci si innalza la cupola a base ottagonale, e l'introduzione ai vari bracci è data da archi a tutto sesto, Si può vedere l'altare maggiore del 1851, e quelli della Madonna e di San Michele che sono del 1891. All'esterno, la facciata a capanna è caratterizzata da un leggero aggetto delle parti laterali, che produce una suddivisione verticale in tre specchiature. L'ampia facciata risulta spartita orizzontalmente da cornici marcapiano, ed il terminale a spioventi è caratterizzato da cornici modanate, che danno vita ad una sottostante area timpanata. Il portale in legno è sovrastato, nella parte alta del prospetto, da una vetrata di forma irregolare. 
Dalla panoramica piazza che si sviluppa davanti alla chiesa, nella quale è presente il campanile, si dominano tutti i campi intorno al paese. A Nurri, ogni anno, il 29 settembre si celebra la Festa di San Michele Arcangelo, che è la Festa patronale del paese, durante la quale si svolgono le cerimonie religiose nella chiesa parrocchiale, precedute da una processione con un carro trainato da buoi che trasporta il simulacro del Santo, seguito dai gruppi in costume e dalla popolazione. Fanno seguito di solito la degustazione di vitella arrosto e diverse manifestazioni civili.
La chiesa di Santa Maria Maddalena ossia di Santa Mariedda Passata la piazza della chiesa parrocchiale, che si trova alla sinistra della traversa, troviamo sulla destra un'altra piccola piazza nella quale si affaccia la Chiesa di Santa Maria Maddalena ossia di Santa Mariedda che è stata edificata probabilmente intorno al diciassettesimo secolo. La semplicissima facciata accoglie un portone ligneo con arco a tutto sesto e cornice modanata, affiancato superiormente da due strette monofore ogivali e sormontato da un piccolo oculo quadrato. Accanto è posto un secondo portale rettangolare. Il tetto a doppio spiovente ha copertura in tegole. Il terminale piano del prospetto è concluso da una cornice aggettante orizzontale e da un ampio campanile a vela a due luci, ornato da una croce in pietra e da quattro piccole guglie.
Nel centro storico di Nurri si trovava il nuraghe SardaiaraLa chiesa di Santa Mariedda si trova nel centro storico dell'abitato, vicino alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, e non lontano da dove si trovava il Nuraghe Sardaiara che era un nuraghe complesso di due torri, costruito in basalto, e che si trovava alla sinistra del corso Italia, all'altro rispetto alla parrocchia. La chiesa di Santa Rosa da Viterbo e l'attiguo convento dei CappucciniProseguiamo in direzione sud est lungo il corso Italia, dopo circa centoventi metri prendiamo a destra la via San Michele, la seguiamo per duecentotrenta metri, poi prendiamo a destra la via Salvatore Satta, che, dopo centotrenta metri, sbocca sulla via convento, al di là della quale si trova la grande piazza nella quale si affaccia la Chiesa di Santa Rosa da Viterbo costruita nel 1643 insieme all'attiguo convento. La chiesa, dapprima intestata a San Pietro Apostolo, viene poi dedicata alla Madonna degli Angeli, e infine a Santa Rosa da Viterbo, la terziaria francescana nata nel 1233 e venerata come Santa dalla chiesa cattolica. Si tratta di una chiesa francescana di stile tardo gotico, costruita nel diciassettesimo secolo, che risulta sopraelevata rispetto al convento, vi si accede infatti attraverso una gradinata in arenaria. La facciata è piuttosto sobria, con un portale d'ingresso che originariamente era realizzato in blocchi di trachite locale, chiamata Perd 'e contoni, di diverse tonalità. Il portale è sormontato da una lapide che riporta, in latino, l'anno di fondazione, e più in alto si trova un rosone circolare. 
A Nurri, ogni anno il 4 settembre si svolge la Sagra di Santa Rosa da Viterbo, una bella Festa caratterizzata dalle cerimonie religiose nella chiesa dedicata alla Santa, seguita dalla processione per le vie del paese, al termine della quale si svolgono le manifestazioni civili, canto e balli in piazza.
Nel Convento dei Cappuccini attiguo alla chiesa dedicata a Santa Rosa da Viterbo, i Frati vi risiedono fino al 1866. All'interno del convento c'è un chiostro con al centro un bel pozzo scavato nell'arenaria. Tutto intorno si dispongono tante stanze con le antiche volte a botte. Al primo piano si trovavano le celle dei frati, ed anche una cappella privata, caratterizzata da una notevole cupola a sesto acuto. Dopo la partenza dei frati, il convento passa nelle proprietà del comune, viene utilizzato come scuola, e successivamente anche come caserma dei Carabinieri, viene, quindi, donato alle Clarisse, che vi risiedono fino al 1988. Ora è ritornato nelle proprietà del comune, che ogni tanto vi ospita qualche mostra ed esposizione. La Funtana Noa Dalla via Salvatore Satta siamo arrivati alla piazza sulla quale si affaccia la chiesa dedicata a Santa Rosa da Viterbo. Qui, dalla via Salvatore Satta prendiamo verso sinistra la via del convento, che si dirige verso sud ovest. Dopo quasi duecentocinquanta metri, arriviamo a un incrocio, al quale verso destra parte la via Funtana Noa, la seguiamo per centoventi metri, e vediamo, alla sinistra della strada, l'antica Funtana Noa che sorge a sud ovest dell'abitato di Nurri. La fontana è stata costruita inizialmente per abbeverare il bestiame, fino a che, nel 1928, è stata riconosciuta per l'uso civico.
Il Cimitero di Sant'Ambrogio a NurriAll'incrocio della via convento con la via Funtana Noa, invece di deviare verso destra in questa strada, continuiamo dritti sulla continuazione della via convento, che è la Strada Vicinale Sant'Ambrogio. La seguiamo per poco più di cento metri, e vediamo, alla destra della strada, la parete del Cimitero di Nurri, al quale si accede un poco più avanti. Visita dei dintorni di NurriPer quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Nurri, sono stati portati alla luce i resti dei protonuraghi Corongiu Maria, Sedda Bintirissos, Tannara; dei nuraghi semplici Baracci, Ceas, Comas de Pisu, Coremolla, Corona Arrubia, Cuccuru casas, Cuccuru Trebetza, Cugussi, Gutturu 'e Sa Traia, Guzzini, Is Pirois, Latt 'e Pudda, Narbonis, Nuraccioni, Perda 'e Putzu, Pitziogu, Pitzu Tuvudu, Pitzu Tuvudu II, Sa Conca 'e su Casteddu, Sa Saliqua, Scala Manna, su Pranu 'e Burraxedu, Taccu Ara II; dei nuraghi complessi Arriu Pranumuru, Corti Ollastu, Curreli, Gurti Acqua, Is Cangialis, Luas, San Accuzzadorgiu, Santu Pedru, Sardaiara, Stessei, Sutta Corongiu, Tacquara; ed anche dei nuraghi Is Cangialis II, e Linnarbus, entrambi di tipologia indefinita. Vediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell'abitato che abbiamo appena descritto vedendo tra l'altro il lago Medio sul fiume Flumendosa. La Cooperativa Unione Pastori di NurriDal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso Italia, che esce dall'abitato con in nome di SP10. Da dove il corso Italia svolta a sinistra e si imbocca la SP10 fuori dall'abitato, percorriamo circa un chilometro ed, entrati all'interno della Zona Industriale Taccu, al numero civico 57, si vede, alla sinistra della strada, l'insieme di edifici che ospitano l'Unione Pastori di Nurri. La Cooperativa Unione Pastori di Nurri fondata nel 1962, è una organizzazione di produttori con la finalità di valorizzare la produzione, attraverso una filosofia aziendale dinamica, di aggregazione e cooperazione. Il rigoroso processo di selezione del latte, gli accurati controlli degli allevamenti, e l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, sono alla base dell’impegno sviluppato con passione e determinazione fino alla trasformazione del latte, con la produzione di pregiati formaggi ovini, caprini e misti ovicaprini. I pascoli incontaminati di una natura generosa, sono arricchiti da essenze erbacee ed arbustive della macchia mediterranea, che conferiscono al latte e ai formaggi aromi e particolari caratteristiche.
|
La frazione Cantoniera di Nurri con la ex casa Cantoniera Nella Zona Indistriale Taccu, passata l'Unione Pastori di Nurri, proseguendo lungo la SP10 per ancora due chilometri e duecento metri, fino a che questa strada provinciale termina sboccando sulla SS198 di Seui e Lanusei. Proprio di fronte a dove siamo arrivati, su questa strada statale, all'altezza del chilometro 7, nella frazione Cantoniera di Nurri (non è diponibile l'altezza, distanza 3.2 chilometri, non è disponibile il numero di abitanti), si trova la ex casa Cantoniera di Nurri, che si trova purtroppo in pessimo stato di conservazione.
La chiesa campestre di Santu PedruDalla SP10, arrivati alla casa cantoniera, svoltiamo a sinistra e prendiamo la SS198 di Seui e Lanusei seguendo le indicazioni verso Cagliari. Dopo averla seguita per quattrocento metri, prendiamo la deviazione sulla destra seguendo le indicazioni per il nuraghe Santu Pedru, e, dopo seicentocinquanta metri, vediamo sulla sinistra la piccola Chiesa campestre di Santu Pedru dedicata a San Pietro, che sorge in località Guzzini,su un'altura che domina la vallata. La facciata in pietra, in cui si apre un unico portale di ingresso in legno di forma rettangolare, è conclusa da un timpano triangolare in muratura, nel quale è posto un oculo quadrato. Sulla sommità del tetto a capanna con copertura in tegole, è collocato un esile campaniletto in metallo dotato di una piccola campana. L'interno è caratterizzata da una pianta di forma rettangolare articolata in una sola navata, ed è presente una nicchia che ospita il simulacro del Santo. 
A Nurri il 29 giugno si svolge la Sagra campestre in onore di San Pietro. Il giorno precedente, dopo al messa in Parrocchia, si svolge una processione fino alla sua chiesa campestre, accompagnato dalla Confraternita del Santissimo Rosario, dal Gruppo Folk 78, dagli organettisti con le armoniche, dai fedeli in costume e dai cavalieri. Il 29 giugno è quello della festività, e, dopo la messa, si ritorna in processione fino alla chiesa parrocchiale. Il al 2 luglio si effettua la manifestazione Is Pariglias de Santu Perdu, una esibizione di corse a pariglia preceduta da una sfilata degli sbandieratori, alle quali fa seguito la Sagra del Formaggio e della Pecora, accompagnata da sfilate e balli in costume.
I pochi resti del nuraghe complesso di Santu Pedru Sul retro della chiesa campestre di Santu Pedru, si trovano i pochi resti del Nuraghe di Santu Pedru. Si tratta di un nuraghe complesso costruito in basalto a 605 metri di altitudine, con la torre principale, che è la parte più antica, nella quale si trovava una stanza rotonda. Sul lato orientale, sono stati successivamente aggiunti un lungo corridoio, che dava su un cortile, dal quale si accedeva a un'altra torre con camera. Intorno al nuraghe sono visibili i resti di un insediamento. Il nuraghe è quasi del tutto demolito e figura come rovina sulle cartine.
La chiesa campestre di Sant'Antonio da PadovaEvitando la deviazione per il nuraghe Santu Pedru, proseguiamo per altri quattrocento metri lungo la SS198 di Seui e Lanusei, poi, prima di una ampia curva a destra, troviamo sulla sinistra la deviazione in una strada sterrata secondaria di campagna, che, dopo settecento metri, ci porta a vedere sulla destra il sentiero che porta sulla sommità della collina di Sant'Antonio. Qui sorge la chiesa campestre di Sant'Antonio da Padova, probabilmente di origine seicentesca, caratterizzata da una struttura tipica dell'architettura religiosa rustica sarda nella quale domina l'estrema semplicità. All'esterno risalta il colore bianco dell'intonaco ed è assente qualsiasi elemento decorativo, è presente un unico ingresso centrale, sovrastato da una piccola croce, che introduce all'interno nel quale è presente un'unica navata. 
Presso questa chiesa, tra l'11 ed il 13 giugno, si svolge la Festa campestre di Sant'Antonio da Padova, caratterizzata dalla suggestiva cerimonia dei ceri, che vengono portati, dopo la messa in Parrocchia, in processione con il simulacro del Santo fino alla sua chiesa campestre, accompagnato dalla Confraternita del Santissimo Rosario, dal Gruppo Folk 78, dagli organettisti con le armoniche, dai fedeli in costume e dai cavalieri. Deposti i ceri nella chiesa, il giorno seguente si effettua la processione attorno ad essa, seguita dalla messa. Il terzo giorno, dopo la messa solenne, il simulacro del Santo viene riportato in processione alla chiesa parrocchiale. 
I resti del nuraghe complesso Is Cangialis e del nuraghe Is Cangialis II Dalla SP10, arrivati alla casa cantoniera, svoltiamo a destra e prendiamo la SS198 di Seui e Lanusei seguendo le indicazioni verso Lanusei e Tortolì. Percorso circa un chilometro, troviamo una sterrata sulla destra, che, dopo circa tre chilometri, porta a vedere da lontano il Nuraghe Is Cangialis situato su uno sperone roccioso a 655 metri di altitudine, da dove si può ammirare la splendida vista sul lago Flumendosa. Si tratta di un nuraghe complesso costruito in dolomia, che presenta una struttura probabilmente a cinque torri, e per questo sarebbe uno tra i rarissimi nuraghi pentalobati isolani. Oggi si vedono i resti di una torre centrale, un bastione circolare che racchiude un cortile e le fondamenta di una seconda Torre. Si tratta di un monumento di singolare fascino per la sua posizione sull'altopiano di Taccu 'e Nurri, a dominio della vallata del Flumendosa e dei salti di Isili, Nurri e Villanovatulo.
A circa duecento metri di distanza da questo nuraghe, in direzione nord ovest, si trovano i pochi resti del Nuraghe Is Cangialis II edificato a 621 metri di altitudine, di cui restano poche tracce e che si deve considerare di tipologia indefinita. La stazione ferroviaria di Nurri Dal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso Italia, che esce dall'abitato con in nome di SP10. Seguita per poco più di un chilometro, subito prima di incrociare la linea ferroviaria, prendiamo una deviazione a destra seguendo le indicazioni per il Campo Sportivo. Percorsi duecento metri, vediamo, alla sinistra della strada, l'edificio della Stazione ferroviaria di Nurri. Realizzata dalla Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna negli anni novanta dell'ottocento, la stazione viene inaugurata nel 1893, quando viene aperto all'esercizio il tronco che da Mandas ha termine in questo impianto, uno dei primi della linea per Arbatax a venire completati. Nello stesso anno la linea viene estesa verso Villanova Tulo, ed i treni dalla stazione iniziano a Viaggiare anche verso nord. Alla gestione della SFSS, nel 1921 subentra quella della Ferrovie Complementari della Sardegna, a cui segue, nel 1989, la Ferrovie della Sardegna. Sotto questa amministrazione, dal 1997 l'intera linea che collega Mandas con Arbatax viene destinata all'esclusivo impiego per il traffico turistico legato al progetto Trenino Verde, il che porta alla cessazione dell'utilizzo regolare dello scalo. Da allora la stazione, che dal 2010 è gestita dall'ARST, viene utilizzata su base quasi giornaliera d'estate, ed a calendario nei mesi immediatamente precedenti e successivi.
Il Campo Sportivo comunale di NurriPercorsi altri centotrenta metri lungo questa strada, arriviamo a un bivio, dove proseguiamo dritti e, dopo una settantina di metri, vediamo alla destra della strada il Campo Sportivo comunale di Nurri. All'interno di questo impianto, è presente un Campo da calcio dotato di tribune in grado di ospitare un centinaio di spettatori, nel quale si possono svolgere partite di Serie D e altri livelli. Intorno al Campo da calcio è presente una Pista anulare d'atletica leggera nella quale si possono svolgere competizioni d'atletica leggera e corse su pista. 
La chiesa campestre di San Luigi GonzagaAl bivio, prendiamo la deviazione verso sinistra, verso la località Taccu. Dopo centocinquanta metri, vediamo, alla destra della strada, la Chiesa campestre di San Luigi Gonzaga una moderna piccola chiesa costruita nel 1982, posta in un vasto giardino. L'edificio è caratterizzato da una pianta a croce latina, articolata in una sola navata, sulla quale si aprono due cappelle laterali. Nel prospetto, realizzato con pietre perfettamente squadrate, è posto un ampio portone con arco a tutto sesto con cornice e capitelli decorativi, sormontato da un ornamentale rosone circolare. Sul tetto a capanna con copertura in tegole, si trova un originale campanile a vela, con stretta monofora dotata di campana e sormontato da una piccola croce. Ai lati della chiesa, sono posto due ampi portici con copertura spiovente, sorretta da pilastri in pietra. 
A Nurri il 21 giugno si celebra la Festa di San Luigi Gonzaga, caratterizzata da una processione con il simulacro del Santo, che, dalla chiesa parrocchiale di Nurri, lo porta fino alla sua chiesa campestre, dove si svolgono le diverse cerimonie religiose. Al termine, si svolge una nuova processione che, dalla chiesa campestre di San Luigi Gonzaga, vede il rientro del simulacro del Santo nella chiesa parrocchiale di Nurri.
Gli Impianti Sportivi in località TaccuPoche decine di metri più avanti, vediamo all'altro lato della strada, ossia alla sua sinistra, i Campi sportivi Polivalenti situati in località Taccu. All'interno di questo impianto sono presenti un Campo da calcio nel quale effettuare incontri di calcio e di calcetto, ossia calcio a cinque, dotato di tribune in grado di ospitare un centinaio di spettatori, ed un Campo da tennis. 
Il lago Medio sul fiume FlumendosaDal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso Italia, che uscità dall'abitato con in nome di SP10. Seguita dal Municipio per novecento metri, dove alla sinistra della strada si trova il cartello segnaletico che indica l'ingresso nell'abitato, prendiamo a destra la deviazione, che parte con un bivio. A destra parte la via Aldo Moro, con l'indicazione per i Carabinieri, prendiamo invece quella a sinistra, che passa sotto la circonvallazione di Nurri e prosegue verso il lago Medio del Flumendosa con il nome di Strada Vicinale da Taccu a Molimentu. Il fiume Flumendosa, che dai Romani era denominato Saeprus, con una lunghezza di 127 chilometri è il secondo fiume della Sardegna dopo il Tirso, ma primo per portata media annua che alla foce raggiunge di 22 metri cubi al secondo. Il suo percorso è sbarrato da due imponenti dighe che danno luogo a due laghi artificiali. Nasce nel massiccio del Gennargentu, sulle pendici est del monte Perda Aira, a sud-est di Punta La Marmora. Dopo aver attraversato il territorio di Arzana, il fiume si getta nel Lago Alto del Flumendosa. Il percorso naturale dell'acqua prosegue nei territori di Aritzo, Gadoni, Seulo e Sadali per poi gettarsi nel Lago Basso del Flumendosa nei territori di Villanova Tulo, Nurri e Orroli. Continua quindi il suo percorso nei territori di Esterzili, Escalaplano, Goni, Ballao, Armungia, Villasalto e San Vito, fino a sfociare nel mar Tirreno a Villaputzu, nella Provincia del Sud Sardegna. Viene considerato il fiume più importante dell'Isola, per la natura e le caratteristiche del suo corso e per gli aspetti della sua utilizzazione, ed è probabilmente il più bello dal punto di vista naturalistico ed ambientale.
Il primo sbarramento, la Diga a Bau Muggeris che sbarra il fiume Flumendosa nel comune di Villagrande Strisaili, le cui costruzione si è conclusa nel 1949 nella gola omonima, a 801 metri di altezza, forma il Lago Alto del Flumendosa lungo sei chilometri e largo un chilometro e mezzo, con una capacità di 61 milioni di metri cubi. Le acque passano attraverso tre centrali elettriche il corrispondenza in quelli che sono chiamati il tre salti del Flumendosa. Una volta utilizzate per la produzione di energia elettrica nelle centrali sotterrane dei tre salti del Flumendosa, collegati tra loro tramite gallerie e condotte forzate, le acque, si versano poi nel lago artificiale di Sa Teula, a est di Villagrande Strisaili, ad una quota di 240 metri, e da qui vengono inviate nella sottostante piana di Tortolì per l'irrigazione.
Il secondo sbarramento, la Diga a Nuraghe Arrubiu che sbarra il fiume Flumendosa nel comune di Orroli, realizzata più a sud tra il 1953 ed 1959, a 268 metri di altezza, forma il Lago Medio del Flumendosa molto più grande del primo lago, lungo diciassette chilometri e largo circa cinquecento metri, con una capienza di 317 milioni di metri cubi pare dividere in due parti il territorio, a destra il Sarcidano e a sinistra la Barbagia di Seùlo, e rimarcare l’antico confine tra le terre romanizzate e le enclaves delle Civitates Barbariae. Le acque, una volta utilizzate anch'esse per la produzione di energia elettrica, vengono travasate per mezzo di una galleria lunga sei chilometri nel Lago Mulargia, da cui, con una seconda galleria, vengono immesse nel grande canale che, con sistema di condotte idriche parte in galleria e parte in superficie, le trasporta per l'irrigazione del Campidano.
La chiesa campestre di San Giovanni BattistaSeguita la Strada Vicinale da Taccu a Molimentu per quattro chilometri e mezzo, arriviamo dove la strada prosegue verso l'hotel Istellas, e dove una deviazione sulla destra, in circa un chilometro, ci porta alla piccola Chiesa campestre intitolata a San Giovanni Battista ubicata su un'altura che sovrasta le rive del bel lago Flumendosa. È una piccola cappella con impianto ad una sola navata, realizzata negli anni cinquanta del novecento in sostituzione dell'antica chiesa omonima, che, con la realizzazione dell'invaso artificiale, è stata sommersa dalle acque del lago. Sul semplice prospetto esterno, con tetto a doppio spiovente esterno, si apre il portone d'ingresso sormontato da un piccolo oculo. 
A Nurri il 24 giugno si svolge la Festa di San Giovanni Battista, caratterizzata da una lunga processione, con molto partecipanti nel costume tradizionale, dalla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo alla chiesa campestre di San Giovanni Battista, che si trova in campagna sulle rive del lago Flumendosa. Presso questa chiesa campestre si tengono le cerimonie religiose, che sono seguite dal ritorno in processione alla chiesa parrocchiale di San Michelecon l'accoglienza del simulacro del Santo al suo rientro nel paese.
Il nuraghe complesso Gurti Aqua Dal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso Italia, che uscità dall'abitato con in nome di SP10. Seguita dal Municipio per circa un chilometro, la strada sbocca sulla via Circonvallazione. La prendiamo verso destra, dopo duecentotrenta metri arriviamo a un incrocio dove arriva da destra la via Fontana Campo, e la via Circonvallazione prosegue con il nome di via Enrico Berlinguer. All'incrocio prendiamo a sinistra la strada che poco dopo diventa una strada bianca, e che esce dall'abitato, la seguiamo per un chilometro e duecento metri finché la strada termina, e qui, alla distanza di un centinaio di metri verso est, si trovano i resti del nuraghe Gurti Aqua, costruito con blocchi di basalto a 558 metri di altezza. Si tratta di un nuraghe complesso di architettura mista, nel quale la torre principale, con camera a tholos di epoca più antica, è marginata da due nicchie. Il corpo rettangolare aggiunto alla torre principale, con corridoi interni, e con una camera che potrebbe essere parte di una seconda torre, sono stati edificati più di recente.
Il protonuraghe di Corongiu MariaDal Municipio di Nurri, prendiamo verso nord il corso Italia, percorsa appena un'ottantina di metri prendiamo a destra la via Cagliari, dopo trecentocinquanta metri, alla rotonda, prendiamo la sua prosecuzione un poco più a destra, che è la via Triestre, e che, dopo un centinaio di metri, continua sulla via Minzianni, che esce dall'abitato verso est. Percorsi circa due chilometri e mezzo, a tre chilometri di distanza da dove eravamo partiti, troviamo un sentiero sulla sinistra, che ci porta sull'altopiano di Pranu 'e Muru, la colata lavica basaltica dal cui margine settentrionale si trova, in posizione dominante, a circa 488 metri di altitudine, il Protonuraghe di Corongiu Maria. Si tratta di un nuraghe a corridoio, costruito con blocchi di basalto appena sbozzati, con ingressi ad ovest e ad est. Gli ingressi sono ostruiti dai crolli, e il lungo corridoio piattabandato che lo attraversa, può essere osservato solo dall'alto poiché manca qualche lastrone.Trasversale sul corridoio principale c'è un'altro corridoio, e sono visibili anche delle nicchie. Il visitatore in cerca di tholos e corridoi resterà probabilmente deluso, perché i piccoli corridoi, coperti da piattabande non isodome, sono per la maggior parte collassati, e l'accesso ad essi è piuttosto rischioso. Dalla corona rossa di questo nuraghe si dominano le montagne di Santa Vittoria sino al Gennargentu, ed in basso il canyon all'interno del quale sono stati ricavati i circa diciassette chilometri del lago del Medio Flumendosa. A ridosso del nuraghe, corre per chilometri quella che i locali chiamano l'Antica strada, che dalla Barbagia di Seulo portava sino al nuraghe Arrubiu, probabile percorso di antichissime transumanze. La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, da Nurri ci recheremo ad Orroli che visiteremo con il suo centro abitato e con i suoi dintorni dove vedremo il nuraghe Arrubiu ed il nuraghe De Pardu con il villaggio nuragico su Putzu. |