Ussassai con la descrizione del suo centro e dei dintorni nei quali si trova la chiesa campestre del Santissimo SalvatoreIn questa tappa del nostro viaggio, da Osini faremo una deviazione della parte nord orientale della Barbagia di Seulo e ci recheremo a visitare Ussassai il paese che vedremo con il suo centro e con i suoi dintorni. La Regione storica della Barbagia di Seulo La Barbagia di Seulo (nome in lingua sarda Barbàgia ’e Seùlu), chiamata anche Barbagia Inferiore, è una Regione storica della Sardegna centrale. Durante il periodo giudicale il suo territorio apparteneva al Giudicato di Càralis, per passare, dopo la sua estinzione, al Giudicato di Arborea. La Regione si va a sviluppare inella parte settentrionale della provincia del Sud Sardegna con i comuni di Esterzili, Sadali, Seui e Seulo, e nella provincia di Nuoro con il comune di Ussassai. Conosciuta fin dai tempi antichi per l’asprezza dei suoi territori e per l’abbondanza delle sue acque, è una delle zone della Sardegna interna la cui economia è quasi esclusivamente basata sulla pastorizia.
In viaggio verso UssassaiCirca quasi tre chilometri dopo Osini Vecchio, la SP11 si immette sulla SS198 di Seui e Lanusei, e la prendiamo a sinistra, dove si dirige verso Seui. Dopo circa sedici chilometri, poco dopo aver passato il cartello indicatore del chilometro 48, raggiungiamo l’abitato di Ussassai. Dal Municipio di Osini a quello di Ussassai si percorrono 20.3 chilometri. Il comune chiamato Ussassai Il comune Ussassai (pronuncia attuale Ussàssai mentre la pronuncia originaria probabilmente era Ussassái, altezza metri 670 sul livello del mare, abitanti 472 al 31 dicembre 2021) è uno dei più piccoli borghi della provincia di Nuoro, situato nella parte sud orientale del suo territorio, alle pendici del monte Arcueri. Il paese Ussassai è servito dalla SS198 di Seui e Lanusei, il cui tracciato passa proprio all’interno dell’abitato. Il territorio Comunale ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 331 a un massimo di 1.123 metri sul livello del mare. È il più piccolo comune della Barbagia di Seulo, ai confini di questa Regione storica con quella dell’Ogliastra, situato in un territorio montuoso incontaminato, con paesaggi splendidi, caratterizzati dagli affascinanti affioramenti rocciosi calcarei, conosciuti come Tacchi. La presenza di ampie vallate e numerose grotte carsiche, un territorio ricco di fitte foreste di lecci e sorgenti naturali, lo rendono un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura.
Origine del nomeIl nome, di non chiara origine, appartiene probabilmente allo strato linguistico protosardo. Una prima interpretazione lo collega al fitonimo, o nome di pianta, Ossassi che indica la Stachys Glutinosa, pianta endemica sarda chiamata anche Betonica glutinosa o Betonica fetida, probabilmente da confrontare col greco Stáchys che indica la spiga. Secondo altri il nome vorrebbe dire al di qua de s'assa, ossia della rupe o del burrone. Fantasiosa è invece l’interpretazione secondo cui deriverebbe da una voce greco bizantina che indica il maiale e l’abbondanza. La sua economia Si tratta di un comune di montagna la sua economia si basa sulle tradizionali attività agricole e zootecniche. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e alberi da frutta, in particolare alberi della mela a tremp'orrubia, che vuol dire a guancia rossa, tipica proprio di Ussassai, nota per la sua delicatezza e la particolarit del gusto, ma anche per essere una variet a lunghissima conservazione naturale, tanto che si dice che anche i regnanti di Casa Savoia ne andassero ghiotti. Accanto al lavoro dei campi si pratica l allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. A livello artigianale si producono pregiati tessuti e oggetti in legno lavorato a mano. L industria, scarsamente sviluppata, è costituita da piccole aziende che operano nei settori alimentare ed edile. Modesta è anche la presenza del terziario. Sebbene non rappresenti una delle mete di maggior afflusso turistico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle piacevoli escursioni nell’incontaminato ambiente circostante e di visitare i numerosi resti di passate civiltà situati sul suo territorio. Per quanto riguarda la gestronomia, l’alimento tradizionale per eccellenza è il pane, del quale ne vengono sfornati diversi tipi, dato che su coccoi e su pani biancu vengono preparati per occasioni particolari quali matrimoni o battesimi, mentre su civraxiu è un pane di semola morbido, ed il moddizzosu è un pane di semola di grano duro impastato con l’aggiunta di patate perché si mantenga più a lungo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.
Brevi cenni storiciIl suo territorio è stato abitato sin dai tempi preistorici, e, in seguito, sottoposto alla dominazione dell’impero romano. Nel Medioevo il villaggio entra all’interno del Giudicato di Càralis e, successivamente, di quello della Gallura, sotto la cui giurisdizione rimane fino alla metà del tredicesimo secolo. Conquistato dagli Aragonesi, viene concessa in feudo nella conte di Quirra a Berengario Carroz. Successivamente, nel 1603, viene trasformata in Marchesato dalla nobile famiglia catalana dei Carroz. Passa, negli anni successivi, nelle mani delle signorie dei Centelles e degli Osorio de la Cueva, fino al 1839, anno dell’abolizione dei feudi e del suo riscatto da parte del regio demanio. Del comune di Ussassai nel 1927, dopo la creazione della provincia di Nuoro, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, alla neonata provincia di Nuoro. Successivamente nel 2003, con la riorganizzazione delle province della Sardegna, viene cambiata la provincia da quella di Nuoro a quella nuova dell’Ogliastra, ed in seguito, con la sua abolizione, nel 2016, ritorna ad appartenere alla provincia di Nuoro. Sagre e feste che si svolgono a Ussassai A Ussassai è attivo il Gruppo Folk San Salvatore di Ussassai, nelle cui esibizioni sia nel paese che in altre località è possibile ammirare il costume tradizionale del paese. Tra le principali principali feste e sagre che si svolgono ad Ussassai si segnalano, il 18 gennaio, la Festa di Sant’Antonio Abate, ed il 20 gennaio la Festa di San Sebastiano, con l’accensione dei falò; le manifestazioni per la Settimana Santa; ad aprile o a maggio, la manifestazione chiamata Primavera Ussassese; il 29 maggio, la Festa di San Nicola; a fine giugno, per festeggiare l’arrivo dell’estate, i Fuochi di San Giovanni; il 10 agosto, la Festa di San Lorenzo; la terza domenica di agosto, Sa Coia Antiga, ossia il matrimonio ussassese; il 29 agosto, la Festa di San Giovanni Decollato, che è la festa patronale del paese; l’11 o il 12 settembre, la Festa del Santissimo Salvatore; il 30 settembre, la Festa di San Girolamo, accompagnata dalla tradizionale sagra campestre; l’ultimo fine settimana di ottobre, si svolge la Sagra della Mela.

La sagra della Mela Il prodotto simbolo che caratterizza il paese di Ussassai è rappresentato dalla mela a Tremp’orrùbia, tipica del suo territorio, rinomata e ricercata in tutta la Sardegna per la delicatezza e la particolarità del gusto, ma anche perché si tratta di una varietà a lunghissima conservazione naturale. L’ultimo fine settimana di ottobre, Ussassai apre le vecchie cortes per accogliere i visitatori della sagra della mela. Nel piccolo centro ogliastrino si possono degustare tante varietà di mele dal sapore inconfondibile. Sono previsti anche convegni dedicati alla coltivazione, alla valorizzazione delle mele e agli agricoltori. Insieme alle mele tante altre cose buone da mangiare e ovviamente piatti a base di mela. Si tiene anche un mercato artigianale.
Il matrimonio ussassese ossia Sa Coja Antiga di Ussassai Il fascino della tradizione è anche nella riscoperta di riti antichi. Come Sa Coja Antiga di Ussassai che, nella terza domenica di agosto, ripropone il matrimonio di una volta. Si tratta di una cerimonia affascinante e dal sapore autentico che risponde ad una tradizione secolare in cui i riti, gli abiti e i ruoli sono codificati. La festa ripete passo passo tutti i momenti del matrimonio ussassese in una grande festa di nozze a cui tutti possono partecipare. Tutto il paese si veste a festa e partecipa alla rievocazione dell’antico rito che si apre con il trasporto del corredo della sposa alla futura casa coniugale, poi finalmente si può andare tutti insieme in chiesa per celebrare il matrimonio.
Visita del centro di Ussassai L’abitato, interessato da espansione edilizia, si estende in fondo a una valle circondata da radi lecci. I torrioni calcarei hanno determinato un secolare isolamento del paesaggio contribuendo a conservarne la selvaggia bellezza. Il territorio è ricco di sorgenti e foreste di lecci, querce e macchia mediterranea. Nel paese, di origine antichissima e tradizione agropastorale, si distinguono la parte bassa, con casette in pietra, e la parte alta, maggiormente estesa, con case moderne. Al suo interno, sono visibile due storiche case padronali, una appartenuta a tziu Pietrino Belliuti che ospita oggetti della vita quotidiana del passato, l’altra a tziu Patrizio Mura, entrambe risalenti al diciannovesimo secolo, ed alcuni monumentali torchi di legno, testimoni di un’antica e importante tecnologia rurale.
Il Municipio di Ussassai Entriamo in Ussassai da nord ovest con la SS198 di Seui e Lanusei, strada che all’interno dell’abitato assume il nome di via Nazionale. Dal cartello segnaletico che indica l’ingresso in Ussassai, percorriamo verso sud circa quattrocentocinquanta metri ed arriviamo a vedere, alla destra della strada, al civico numero 120 della via Nazionale, l’edificio nel quale si trova il Municipio di Ussassai. Il Municipio ospita la sede dell'amministrazione comunale, ed in esso si trovano gli uffici in grado di fornire i loro servizi agli abitanti del comune. Si tratta degli uffici dell'Area Amministrativo Sociale, che comprende la Segreteria Generale e Contratti, Ufficio Tributi, Ufficio Protocollo, Servizio Affari Generali, Servizio Socio Culturale, Servizi Demografici, Politiche Educative e Giovanili, Economato, Biblioteca, ed Ufficio Relazioni con il Pubblico; gli uffici dell'Area Tecnico Manutentiva, che comprende la Pianificazione Urbanistica, Edilizia Privata, Lavori Pubblici, Reti ed Impianti Tecnologici, Commercio, Vigilanza, Ufficio di Polizia Locale, e Sportello Unico per le Attivit Produttive; e gli uffici dell'Area Finanziaria, che comprende la Ragioneria, ed il Personale.
La lapide commemorativa dei caduti sulla facciata del MunicipioSulla facciata del Municipio, a sinistra dell'ingresso, e affissa una Lapide commemorativa dedicata ai caduti della prima guerra mondiale, che è stata realizzata nel 1927. Si tratta di una severa lapide, sagomata sia nel coronamento che nella parte inferiore. La lastra è priva di elementi a rilievo. Il partito decorativo, particolarmente geometrizzato e fingente una struttura a edicola, è reso ad incisione. Sul corpo si trovano la dedicazione, l’elenco dei caduti e la datazione. L’unico particolare simbolico si trova sul coronamento, ne quale la stella a cinque punte rimanda all’esercito. Dato che l’edificio sede del Municipio è di costruzione recente, la lapide doveva avere certamente una diversa collocazione originaria. 
I principali murali presenti nella via Nazionale Nel centro di Ussassai, la manifestazione Fare arte a Ussassai, promossa per alcuni anni dall'amministrazione comunale in occasione della sagra della mela, ha prodotto la realizzazione di numerosi murali, presenti in tutto l'abitato e soprattutto nel centro storico, dove un primo murale si trova gi sulla facciata del Municipio. Nel centro si possono vedere molti murali ispirati ai personaggi del paese, le persone che abitano qui ne vanno fiere e ti chiamano per raccontartene la storia, e ci sono molti murali dedicati soprattutto ai centenari, abbondanti in questo paese come in quasi tutta l’Ogliastra. Qui di seguito descriveremo i cinque principali murali presenti nella via Nazionale, che sono stati inseriti all'interno del Catalogo generale dei Beni Culturali.
Due murali alla sinistra della via Nazionale Lungo la via Nazionale, alla sinistra subito pi avanti dell'edificio che ospita il Municipio, sul prospetto frontale di un successivo edificio in corrispondenza del civico numero 116, tra una finestra ed il portone di ingresso, si possono vedere i primi due significativi murali. Sulla facciata dell'edifico, alla sinistra della finestra, è presente il murale che rappresenta una figura femminile alla fonte, realizzato nel 2010 da Luigi Puddu, nato nel 1946 a Jerzu e noto come Pu' Luigi. L'opera rappresenta una donna colta di profilo, col capo coperto dal fazzoletto e inchinata su una fonte, mentre è intenta a riempire una brocca che tiene con la mano destra. Nelle sue opere più riuscite l'autore si fa vivace interprete del mondo agro pastorale, ritraendone momenti quotidiani o di festa, proseguendo così quel recupero dei valori contadini avviato da Sciola e Pilloni. Il murale dell'artista jerzese, per alcuni anni direttore artistico della manifestazione Fare arte a Ussassai, esemplifica quel linguaggio spontaneo e immediato con cui egli traduce il proprio mondo.
Sulla facciata dell'edificio, alla destra della finestra e tra questa ed il portone di ingresso, è presente il murale che rappresenta una figura maschile con aratro e buoi, realizzato nel 2010 da Raffaele Meloni, nato nel 1963 ad Escalaplano. L'opera rappresenta un contadino colto di spalle ed inclinato verso sinistra mentre è intento ad arare un campo, con un vomere tirato da due buoi, sullo sfondo di un paesaggio verdeggiante con un altura sulla destra e sovrastato da un cielo terso. Il murale in esame, esempio del figurativismo moderno ed essenziale dell'artista di Escalaplano, si inserisce nell'ambito della manifestazione Fare arte a Ussassai, promossa da alcuni anni dall'amministrazione comunale e la cui direzione artistica è stata affidata dal 2008 al 2011 a Pu' Luigi.
Tre murali alla destra della via Nazionale Proprio di fronte al civico numero 116, all'altro lato della via Nazionale, ossia alla destra, in corrisponza dei civici numeri 57, 59 e 61, si possono vedere altri tre significativi murali. Sulla facciata dell'edificio al civico numero 57 è presente il murale che rappresenta un paesaggio con alberi ed una figura maschile, realizzato nel 2010 da Luigi Puddu, nato nel 1946 a Jerzu e noto come Pu' Luigi. L'opera rappresenta a sinistra un uomo anziano in costume tradizionale sardo che tiene un bastone nella mano destra e un cestino colmo di mele in quella sinistra, mentre in secondo piano a destra si vede una coppia di meli le cui chiome fiorite coprono in parte il cerchio del sole posto sopra la testa dell'uomo. Il murale è stato realizzato nell'ambito della manifestazione Fare arte a Ussassai, promossa dall'amministrazione comunale in occasione della sagra della mela, che dal 2008 al 2011 è stata curata in qualità di direttore artistico da Pu' Luigi.
Tra il civico numero 59 ed il numero 61 è presente il murale che rappresenta una figura femminile con cesto, frutta ed un ramo fiorito, realizzato nel 2010 da Antioco Cotza, nato a Villamar nel 1944. L'opera rappresenta una giovane donna seduta con il braccio destro poggiato sulle gambe e accanto un cesto rovesciato circondato da mele, mentre il paesaggio sullo sfondo è caratterizzato da affioramenti rocciosi noti col nome di tacchi d'Ogliastra, e sulla destra si trova un ramo fiorito dall'andamento sinuoso. Nella seconda metà degli anni settanta del ventesimo secolo Antioco Cotza è stato tra gli artefici della diffusione del muralismo nella Marmilla e della trasformazione di Villamar in un secondo paese museo. Questo murale è stato realizzato in occasione della terza edizione di Fare arte a Ussassai, manifestazione collaterale alla sagra della mela promossa dal Comune e curata da Pu' Luigi.
Sul prospetto laterale destro del civico numero 61 è presente il murale che rappresenta una scena di vita campestre, realizzato nel 2008. L'opera rappresenta un paesaggio con tre figure femminili colte frontalmente e poste su piani successivi, mentre trasportano sulla testa dei cesti colmi di frutti. Il paesaggio è composto da un albero, a destra in secondo piano, la cui chioma carica di frutti piega verso sinistra e sotto il quale sta un cavallo a riposo, in primo piano stanno alcune viti con grappoli d'uva, mentre sullo sfondo vi è un profilo montuoso e un sole basso che proietta le lunghe ombre delle figure. L'opera in esame, realizzata in occasione della manifestazione Fare arte a Ussassai contestuale alla locale sagra della mela, va ad identificarsi con la vitalità dei paesi e con l'intento di salvaguardarne i valori identitari, sebbene il linguaggio dell'artista, sul quale non è stato possibile reperire alcuna notizia, tenda verso una geometrizzazione delle forme ed una resa sintetica dell'elemento aneddotico.
La Palestra ComunaleArrivando da nord e percorrendo verso sud la via Nazionale, una cinquantina di metri prima di arrivare al Municipio, prendiamo a destra, ossia verso ovest, la via Giuseppe Verdi, le seguiamo per un centinaio di metri, poi svoltiamo a destra in via Sa Tanca seguendo le indicazioni per le scuole, e, dopo un altro centianio di metri, vediamo, alla sinistra della strada, l’edificio nel quale si trova la Palestra Comunale di Ussassai. 
All’interno di questa palestra, che non è dotata di tribune, si svolgono attività ginnico motorie, incontri di pallacanestro e di pallavolo. La chiesa parrocchiale di San Giovanni BattistaArrivando da nord e percorrendo verso sud la via Nazionale, una cinquantina di metri prima di arrivare al Municipio, prendiamo a sinistra, ossia verso est, la via don Giovanni Bosco, che ci porta nel centro storico del paese, la seguiamo per trecentocinquanta metri, e vediamo, alla sinistra della strada, uno slargo sul quale si affaccia, al civico numero 59 della via don Giovanni Bosco, la Chiesa di San Giovanni Battista, che è la parrocchiale di Ussassai. Il primo impianto della chiesa risale al 1649 ed è opera del picaperder Jaime Angioni, poi nel corso del tempo ha subito diversi lavori di restauro che ne hanno notevolmente modificato l’aspetto. La facciata quadrangolare ospita al centro un portale ligneo con lunetta decorata ad arco acuto e inserito in un’elegante cornice decorativa. Sul terminale piano del prospetto spicca un grande campanile a vela con due luci e timpano triangolare. Sulla sinistra della chiesa si erge un imponente campanile a base quadrata, alleggerito da semplici monofore e concluso da una piccola cupola con croce. 
La chiesa presenta una pianta longitudinale articolata in una sola navata, delimitata da due file di tre colonne a base quadrata. L’altare maggiore è in marmo, mentre un secondo altare, che ospita il simulacro del Santo patrono, è posizionato sulla parete destra. 
All'interno della chiesa si trovano, tra le altre, due significative statue, una di San Nicola di Bari risalente al diciassettesimo secolo, e l’altra di San Lorenzo del sedicesimo secolo. Nella chiesa è inoltre conservato un bellissimo ostensorio di bottega artigiana, su un piatto in legno policromo del 1625, nel quale sulla base sbalzata a motivi geometrici e sull'ampio stelo con grosso nodo e ghirlande s'innalza il tempietto con due angeli, dotato di un tiburio quadrato con croce, che in passato era utilizzato per chiedere le offerte a Is Animas, ossia per celebrare messe in suffragio delle anime. 
Il 29 agosto, giorno della sua decollazione, as Ussassai si svolge la Festa di San Giovanni Battista, ossia la Festa di San Giovanni Decollato, con la processione per le vie del paese, seguita dalle cerimonie religiose presso la chiesa parrocchiale, e da diverse manifestazioni civili. La Casa dello tziu Pietrino Belliuti Passata la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, prendiamo in direzione nord ovest la via don Giovanni Bosco, dopo circa centodieci metri svoltiamo leggermente a sinistra per rimanere sulla via don Giovanni Bosco, dopo un centinaio metri vediamo partire a destra la via del Lavoro, la superiamo e proseguiamo per pochi metri, fino a prendere a destra la via della Sapienza lungo la quale, alla sinistra della strada in corrispondenza del civico numero 17, si trova la Casa dello tziu Pietrino Belliuti. Si tratta della vecchia abitazione di una famiglia benestante del paese, suddivisa in due parti separate da un semplice portale con spalle in pietra e architrave il legno. La porzione prettamente residenziale è costituita da diversi corpi aggregati. Gli esterni sono caratterizzati da piccole aperture di forma squadrata con architrave in legno o piattabanda in mattoni pieni e infissi in legno. La struttura portante in muratura irregolare di pietra locale è intonacata e tinteggiata. Le coperture, a doppia falda, con orditura in legno e sovrastante cannicciato sono rivestite con manto di coppi. All’interno risultano di particolare interesse gli ambienti della cucina, con il camino e il pavimento in battuto di cemento, e la stanza da letto padronale al piano superiore, accessibile da una stretta scala in legno a rampa unica.

La Casa ospita il Museo Casa Belliuti, che contiene una raccolta di beni etnografico antropologici in grado di ricostruire l'ambiente agro pastorale, con attrezzi da lavoro e antichi utensili d'uso domestico, a testimonianza dell'identità e della storia del territorio. Del complesso della casa Begliutti fa parte anche la Casa del pane, che deve il suo nome al forno per il pane contenuto al suo interno. Si sviluppa su un solo piano fuori terra con pianta poligonale, costruito in aderenza alla roccia, ed caratterizzato da semplici aperture rettangolari con infissi in legno. Sul prospetto nord visibile la tipica canna fumaria coperta da tegole addossate. Il Centro Polivalente Comunale di Ussassai in località CobingiuPassata la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, prendiamo in direzione sud est la via don Giovanni Bosco e la seguiamo per un’ottantina di metri fino ad arrivare nel punto dove parte a sinistra una strada secondaria, la quale scorre quasi parallela alla prosecuzione della via don Giovanni Bosco. Prendiamo questa via secondaria che porta fino al di fuori dall’abitato, e la seguiamo per circa un centinaio di metri, per arrivare a vedere, alla sinistra, il Centro Polivalente Comunale di Ussassai, che si trova in località Cobingiu. 
All’interno del complesso sportivo si trova un Campo da Calcetto, con fondo in erba sintetica, dotato di tribune in grado di ospitare 150 spettatori, dove praticare le discipline del calcio e del calcetto, ossia calcio a cinque. Il Cimitero Comunale di UssassaiLa via don Giovanni Bosco prosegue per quasi un centinaio di metri, fino a sboccare sul viale Dante Alighieri. Prendiamo verso sinistra e seguiamo il viale Dante Alighieri verso est e poi, dopo una curva, verso sud, la strada che uscirà dall’abitato in direzione sud. Seguito il viale Dante Alighieri per circa duecentocinquanta metri, si vede, alla sinistra della strada, il muro di cinta al centro del quale, in corrispondenza del civico numero 73, si trova il cancello di ingresso del Cimitero Comunale di Ussassai. 
Prima di uscire dall'abitato vediamo il più grande murale della Sardegna
Dal Municipio di Ussassai prendiamo verso destra ossia in direzione est la via Nazionale, superiamo i murali e proseguiamo. Dopo circa cinquecento metri la strada compie una stretta curva a destra e procede, poi, verso ovest, fino ad arrivare dopo settecento metri dove la via Nazionale esce dall'abitato assumendo il nome di SS198 di Seui e Lanusei e si dirige verso Seui. Subito dopo la stretta curva, sul muro alla sinistra della strada è presente il più grande murale della Sardegna, di oltre 120 metri quadrati, che rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per il paese, realizzato nel 2019 da Antonio Aregoni, artista nato a Jerzu nel 1960. Si tratta di un murale per il quale, dopo anni di esposizione agli agenti atmosferici e al tempo, nel 2025 sono terminati i lavori di restauro, e ad occuparsi del recupero stato lo stesso autore originale del murale, Antonio Aregoni. 
L'opera non è solo un elemento decorativo, ma anche un segno di appartenenza, storia e cultura che saluta abitanti e visitatori all'ingresso da ovest nel paese. Un'opera che torna a raccontare il territorio con orgoglio, grazie all'impegno e alla sensibilità di chi l'ha creata. Visita dei dintorni di UssassaiVediamo ora che cosa si trova di più sigificativo nei dintorni dell’abitato che abbiamo appena descritto. Per quanto riguarda le principali ricerche archeologiche effettuate nei dintorni di Ussassai, sono stati portati alla luce i resti delle domus de janas Perdobia, Aurraci, e Forrus; dell'insediamento protostorico di Pirastu Onigo; i resti delle tombe di giganti Mela, s'Omu 'e s'Orku, Serbissi I, e Taccu Adda; dei nuraghi semplici Erzioni, è Coccoronis, Mela, S'Omu 'e S'Orku, Su Casteddu, Su Pissu 'e S'Abba, Su Pissu 'e S'Urrei, Taccu Adda, e Taccu Adda II; ed anche dei nuraghi Arcu Addai, e Nurasolu, tutti di tipologia indefinita. Il Campo Sportivo ComunaleDal Municipio di Ussassai prendiamo verso sud la via Nazionale, che uscirà dall’abitato come SS198 di Seui e Lanusei in direzione di Seui. Percorsi due chilometri e seicento metri dal Municipio, prendiamo verso destra, seguendo le indicazioni per la chiesa campestre di San Salvatore, una strada Comunale che, in due chilometri ed ottocento metri, ci porta, in località Gennarcu, a vedere alla destra della strada il Campo Sportivo Comunale di Ussassai. 
Si tratta di un Campo da Calcio con fondo in terra battuta, dotato di tribune in grado di ospitare 250 spettatori. In questo campo gioca le sue partite casalinghe la squadra di calcio della Polisportiva Ussassai, che milita in Seconda Categoria, nel girone D della Sardegna. La chiesa campestre di San Giovanni Battista definita anche di San Salvatore con titolo congiuntoDei dintorni di Ussassai anticamente erano presenti tre Chiese campestri. La prima, la Chiesa di San Sebastiano, dedicata a Santu Serbiestianu, sorgeva nella piana di Joni e veniva aperta il 20 agosto per la festa che organizzavano i pastori, dei quali era il patrono, ma oggi non ne ne trovano neppure le tracce. La seconda, la Chiesa di San Gerolamo, si trovava a circa sedici chilometri dall abitato, nella località oggi conosciuta come Santu Gironi Ecciu, a breve distanza dal Rio Abba Frida, ed in essa veniva celebrata la festa nei giorni 28,29 e 30 settembre, con partecipazione di gran numero di fedeli, che vi giungevano anche dai paesi vicini, in particolare da Villanovatùlo, nonostante fosse lontana e isolata. Purtroppo, a seguito di uno smottamento del terreno, la chiesa è crollata nell Ottocento, e anche di questa si è persa ogni traccia. Per fortuna sono stati salvati un aspersorio in argento, l acquasantiera ed il simulacro del Santo, che sono stati portati nella Chiesa del Santo Salvatore che è l unica tuttora esistente. Proseguendo dopo il Campo Sportivo Comunale per altri due chilometri e mezzo, arriviamo a vedere, alla sinistra della strada, la Chiesa campestre di San Giovanni Battista, definita anche Chiesa campeste di San Salvatore ossia di Santu Sarbadòri, con titolo congiunto. La chiesa è stata edificata in stile romano bizantino a 784 metri di quota, in località Trebigei, alle pendici nord orientali del monte Tacchixeddu, in una posizione panoramica, in un periodo compreso tra l'undicesimo ed il dodicesimo secolo, mentre secondo alcune fonti non verificate la chiesa sarebbe stata fondata prima dell'anno 1000. Era la parrocchiale del villaggio medievale di Trebigei, abbandonato durante la dominazione spagnola, e dal cui abbandono intorno al quattordicesimo secolo origenerà il paese di Ussassai. Secondo la tradizione, sarebbe stata la sede vescovile della mitica diocesi di Miriensis Ecclesia, nominata da Giovanni Francesco Fara, fondata da uno dei 120 vescovi mandati in esilio in Sardegna nel quinto secolo dal Re del Vandali Trasamondo, perché non accettavano le teorie eretiche del presbitero e teologo berbero Ario. Il titolo congiunto San Giovanni Battista e di San Salvatore ricorda l'importanza che la chiesa ha avuto per le genti del luogo.
Forse per la sistemazione al suo interno dei due antichi pezzi, l’aspersorio e la sua statua, viene spesso chiamata anche con il nome di Chiesa di San Girolamo, che è un Santo assai venerato nel paese tanto che gli sono dedicati un fiume, una Stazione ferroviaria, ed anche un ponte, quello di Irtziòn. Viene festeggiato qui anche questo Santo, che ormai si è quasi appropriato del nome. 
La chiesa è stata eretta in stile romanico bizantino, con influenze di architetture catalano aragonesi e spagnole. L'edificio, orientato lungo la direttrice da est ad ovest, con ingresso a ovest, รจ costruito in pietra locale, principalmente scisto e conci di travertino nelle soluzioni d'angolo. L'interno si presenta con un'unica navata rettangolare dotata di tetto a doppio spiovente, e con due navate laterali dotate di colonne ad arco. Dispone di un tetto in stile sardo, con tegole di tipo sardo e travi in legno. 
Presso questa chiesa campestre si celebrano il 12 settembre ed i giorni successivi, la Festa del Santissimo Salvatore, ed il 30 settembre la Festa di San Girolamo, accompagnata dalla tradizionale sagra campestre, che richiamano gli aspetti più tradizionali e religiosi nel corso di questi festeggiamenti. Intorno alla chiesa si vedono ancora le Cumbessias dove alloggiavano i pellegrini durante la novena per le feste che vi si svolgono. La fontana S'Erriu de MesuUsciamo dall'abitato da nord ovest prendendo la SS198 di Seui e Lanusei in direzione di Gairo. Percorsi appena quattrocento metri, vediamo alla sinistra della strada la Fontana S'Erriu de Mesu, una fontana di acqua potabile in un angolino incantato dove ci si si può dissetare con freschissima acqua di sorgente, nei pressi del centro di Ussassai. Si tratta di un luogo dove la natura incontaminata, boschi secolari, panorami fantastici inebriano il corpo e la mente. 
La Stazione ferroviaria di Ussassai meta di passaggio del Trenino VerdeDalla fontana S'Erriu de Mesu, procedendo lungo la SS198 di Seui e Lanusei in direzione di Gairo per sette chilometri e settecento metri, arrivati alla linea ferrata si vede a sinistra il casello 196, ed a una sessantina di metri di distanza sempre sulla sinistra, la Stazione ferroviaria di Ussassai, che è posta lungo la linea che da Mandas giungeva sino al porto di Arbatax. Posizionata a notevole distanza dal centro abitato, alimentò le critiche del periodo sulla sua localizzazione. Le origini della stazione coincidono con quelle della ferrovia e risalgono alla fine dell’Ottocento, periodo in cui la Società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna porta avanti la costruzione delle linee a scartamento ridotto. Lo scalo viene inaugurato nel 1893, insieme al tronco ferroviario che da Gairo giunge nella stazione. I treni all’inizio collegano la stazione solo in direzione Arbatax, poi l’anno successivo viene aperto il tronco da Ussassai a Villanova Tulo. Alla gestione SFSS nel 1921 subentra quella della Ferrovie Complementari della Sardegna, a cui segue nel 1989 la Ferrovie della Sardegna. 
Sotto questa amministrazione, l’intera viene destinata, dal 1997, all’impiego per il solo traffico turistico legato al Trenino Verde. Da allora la stazione, che dal 2010 è gestita dall’ARST, viene utilizzata quasi esclusivamente nel periodo estivo restando per il resto dell’anno sostanzialmente priva di traffico. Tuttavia, a causa del cattivo stato delle travate metalliche di alcuni ponti del tronco tra Seui e Gairo, la stazione è priva di traffico dal 2016. Il parco Naturale di NialaDalla fontana S'Erriu de Mesu, procedendo lungo la SS198 di Seui e Lanusei in direzione di Gairo per tre chilometri e mezzo, prima dell'imbocco del ponte sul Rio San Girolamo prendiamo a sinistra una deviazione con le indicazioni per il punto di ristoro Niala, che raggiungiamo dopo circa quattro chilometri e mezzo. Il punto di ristoro si trova nella zona che è nota ai turisti soprattutto in quanto vicino a Ussassai, all’interno del Parco Naturale di Niala si può andare a cercare un pò di fresco dato che il bosco e l’acqua rendono il clima piacevole e camminare diventa facile. 
All’interno del parco si trova una meta di passaggio del Trenino Verde che attraversa il territorio transitando sopra un ponte di ferro che risale alla fine dell’Ottocento, chiamato Ponte di San Girolamo, o anche Su Ponti ’e Irtzioni. Il ponte in ferro è stato costruito nel 1894, e, passato sopra di esso, dopo appena una cinquantina di metri, si può scendere alla Stazione ferroviaria di Niala, dove è presente un’area di sosta attrezzata, luogo ideale come base di partenza per visitare la foresta e godere di ospitalità nella adiacente struttura.
La prossima tappa del nostro viaggioNella prossima tappa del nostro viaggio, da Ussassai ci recheremo a Seui il principale centro della Barbagia di Seulo, dove è nato Filiberto Farci, che visiteremo con il suo centro ed i dintorni nei quali si trovano la foresta demaniale di Montarbu, l’imponente monumento naturale chiamato Sa Perda ’e Liana, e numerosi siti archeologici. |