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Talana e le peculiarità genetiche della sua popolazione con la Sagra del prosciutto artigianaleIn questa tappa del nostro viaggio, da Urzulei ci recheremo a Talana nota per le peculiarità genetiche della sua popolazione, che visiteremo con il suo centro dove si svolge la Sagra del prosciutto artigianale, ed i dintorni che ci porteranno fino alle soglie della Barbagia. La regione storica dell'Ogliastra
In viaggio verso Talana
La cittadina Talana
Origine del nomeLa sua denominazione non ha una chiara origine, ed appartiene, probabilmente, allo strato linguistico protosardo, significativa in tal senso la triplice ripetizione della a. Si può ipotizzare una connessione con l’appellativo sardiano o protosardo thálau, thaláu, taláu o teláu, che indica la crusca come residuo della trebbiatura, e quindi come sinonimo di aia. In alternativa il suo nome potrebbe essere connesso col termine etrusco Thalana, Thalna o Talna, che indicava una divinità etrusca di incerto carattere e sesso, probabilmente la dea della giovinezza. È comunque fantasiosa l’interpretazione di alcuni studiosi, secondo la quale il nome deriverebbe da una voce greco bizantina che indica il lavoro in lana. La sua economia
Brevi cenni storiciL'area nella quale sorge il paese viene abitata già in epoca prenuragica, come attestato dalla presenza di tombe dei giganti, ed in epoca nuragica, testimoniato dalla presenza di alcuni nuraghi. La villa nel medioevo fece parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria dell'Ogliastra, fino al 1258. A metà del tredicesimo secolo entra a far parte del Giudicato di Gallura e, successivamente, viene conquistata dai Pisani. Con l’arrivo sull’isola degli Aragonesi nel 1323, che registrano l’importante vittoria nella battaglia di Macomer, anch’essa, come altri paesi sardi, viene incorporata nei domini spagnoli e diviene proprietà di Berengario Carroz. Il borgo fu poi annesso nel 1363 alla contea di Quirra, feudo dei Carroz, istituita in quell'anno dal Re d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso. Nel 1603 la contea venne trasformata in marchesato, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale voluta da Carlo Alberto di Savoia. Nella prima metà dell’Ottocento la sua popolazione si dedica, senza riuscire, alla raccolta dell’oro nei i numerosi giacimenti presenti nel suo territorio. Del comune di Talana nel 1927, dopo la creazione della provincia di Nuoro, viene cambiata la provincia da quella di Cagliari, alla quale precedentemente apparteneva, a quella di Nuoro. Successivamente nel 2001, con la riorganizzazione delle Province della Sardegna, viene cambiata la provincia da quella di Nuoro a quella nuova dell'Ogliastra, ed in seguito, con la sua abolizione, nel 2016, ritorna ad appartenere alla provincia di Nuoro. Le caratteristiche e peculiarità genetiche della sua popolazioneA causa dell'Isolamento geografico e per i limitati scambi con il continente, in particolare a causa del basso tasso di immigrazione, la popolazione della Sardegna ha caratteristiche e peculiarità genetiche assolutamente uniche. Ciò ha determinato una cosiddetta deriva genetica che la differenzia da tutte le altre popolazioni europee. La posizione centrale nel Mediterraneo della Sardegna, ha consentito l'approdo sulle sue sponde, in epoca preistorica, di diverse popolazioni. La storia della Sardegna vede la sovrapposizione, ad una popolazione con tratti somatici di tipo negroide, di una diversa popolazione, con le caratteristiche tipiche delle popolazioni indo europee o semitiche, come dimostrato dal ritrovamento dei due crani di inumati nella grotta di Genna e Ludalbu, sull'altopiano del Golgo. Questi fatti giustificano le leggere differenze genetiche che si riscontrano in diverse zone dell'Isola, e l'Ogliastra è una delle aree più anticamente popolate e più isolate, dato che in essa le prime tracce umane risalgono a 14 mila anni fa. Nei paesi montani dell'Ogliastra si è registrato, per secoli, un tasso di matrimoni sono tra individui di uno stesso gruppo etnico anche del 90%, il che ha portato ad una eccezionale omogeneità genetica ed ambientale. Più in particolare, Talana è stata ritenuta un'area ideale per gli studi genetici dell'Istituto di Genetica Molecolare del CNR. Gli studi, condotti sulla popolazione di Talana, hanno portato a determinare che il 75% della popolazione attuale deriva da solo otto linee materne ed otto linee paterne. Questa alta omogeneità, ha consentito di identificare le varianti genetiche che sono state introdotte in epoca antica, e sono state successivamente trasmesse ai discendenti, fino ad essere presenti, oggi, in famiglie che non risultano apparentemente tra loro imparentate. Feste e Sagre che si svolgono a Talana
La Festa di Sant'Antonio Abate
La Festa di San Michele Arcangelo
Visita del centro della cittadinaL'abitato di Talana è caratterizzato da antiche abitazioni costruite con blocchi di granito, per calcina si usa l'argilla, che sono circondate da irregolarissime strade, ed il suo andamento altimetrico è quello tipico delle località di montagna. Il Cimitero di Talana
I resti del Palazzetto Tegas
La Chiesa parrocchiale di Santa MartaProseguendo, la via Nuoro costeggia sulla sinistra il lato destro della Chiesa, e, dopo una cinquantina di metri, sbocca sulla sinistra nella piazza Santa Marta, che si trova al centro del paese. Sulla piazza si affaccia, a sinistra, la Chiesa di Santa Marta, che è la parrocchiale di Talana dedicata alla sua Santa patrona. La Chiesa risale ai primi dell'800, quando ne è iniziata la costruzione sui resti di una precedente Chiesa, e la costruzione si è conclusa dopo oltre un secolo come attestato dal fatto che sul frontone è riportato l'anno 1900. L’edificio, di gusto neoclassico, è caratterizzata da pianta ad unica navata con volta a botte su archi a tutto sesto, sulla quale si affacciano sette cappelle laterali. L’imponente facciata esterna accoglie, nella parte inferiore, il semplice portone ligneo ad arco a tutto sesto con cornice, mentre nella parte superiore, separata da una cornice orizzontale aggettante, sono poste tre monofore vetrate. Sulla sommità del tetto a doppio spiovente spicca una croce. Sul lato destro dell’edificio si erge il massiccio campanile e canna quadrata con terminale piano. All’interno della Chiesa e nell'annesso Museo si possono ammirare interessanti arredi sacri, tra cui i bellissimi simulacri lignei della titolare Santa Marta nella veste originale, di ignoto scultore della fine del sedicesimo secolo, una delle rare sculture realizzate con la tecnica decorativa dell'estofado de oro presenti nella diocesi di Lanusei, di un Sant'Efisio Martire del diciassettesimo secolo, attribuibile alla scuola stampacina del Lonis, di una Santa Barbara e di un San Michele con demonio ai piedi. Degna di nota anche una pregiata croce astile in argento e oro di gusto barocco, di bottega genovese del diciottesimo secolo.
La prima domenica di settembre, si celebra la seconda Festa di Santa Marta, che è un'altra Festa patronale, in occasione della quale si svolgono quasi esclusivamente celebrazioni religiose e più limitate manifestazioni civilii. Il Municipio di TalanaNella piazza Santa Marta, guardando la facciata della Chiesa parrocchiale, si vede, alla sua destra, l'edificio nel quale si trova il Municipio di Talana, che ospita la sua sede e gli uffici in grado di fornire i loro servizi ai cittadini. La piazza Sa Carrera con la funtana Sa CarreraDalla piazza Santa Marta, prendiamo la prosecuzione della via Nuoro, che è la via Vittorio Emanuele, la seguiamo per un'ottantina di metri, ed arriviamo in piazza Sa Carrera, la bella piazza alberata rallegrata da un bel murale, che ha di fronte la funtana Sa Carrera, da cui parte a destra la via Regina Elena. All'interno della piazza si svolgono numerose manifestazioni, come ad esempio la Sagra del prosciutto artigianale. In piazza Sa Carrera si svolge ogni anno la Sagra del prosciutto artigianale
Gli Impianti Sportivi all'interno dell'abitatoDalla piazza Sa Carrera, invece di proseguire con la via Vittorio Emanuele, svoltiamo tutto a destra e prendiamo la via Regina Elena, la seguiamo per un centinaio di metri e mantieniamo la sinistra per continuare sulla via Alessandro Manzoni, dopo duecentocinquanta metri svoltiamo a sinistra e dopo una diecina di metri a destra e prendiamo la via Giuseppe Verdi. Seguiamo la via Giuseppe Verdi per circa cinquecento metri, e vediamo, alla sinistra della strada, l'ingresso che, con una scala in discesa, permette di accedere all'Impianto polivalente all'aperto di Talana. Al suo interno si trova un Campo Polifunzionale di Minipitch, con fondo in erba artificiale, non dotato di tribune, nel quale effettuare competizioni di Calcio, Calcetto ossia Calcio a cinque, Handball ossia pallamano, Pallacanestro e Mini basket, Pallavolo e Mini volley, Tennis. L'impianto appartiene al complesso della Scuola Media di Talana, di proprietà del comune di Talana e da esso gestito, all'interno della quale è presente anche un Impianto polivalente al chiuso, all'interno del quale si trova la Palestra, nella quale è possibile praticare Attività ginnico motorie, Pallacanestro e Pallavolo. Visita dei dintorni di Talana Nei dintorni di Talana sono stati portati alla luce i resti delle Tombe dei giganti Bau 'e Tanca, e S'Urgu; del Nuraghe complesso Bau 'e Tanca; ed anche dei Nuraghi Carduduvu, Corongiu, Lorio, Nercone, Nercone II, Nuragheddu, Odrollai, Pretzos, Ruju, Sa Mola, Spidinie, Talle, Tortari, tutti di tipologia indefinita. Il rione Su Lompathu con i suoi Impianti SportiviDalla piazza Santa Marta, torniamo indietro con la via Nuoro verso la SP37 in direzione di Urzulei. La seguiamo per un centinaio di metri, poi svoltiamo leggermente a sinistra e prendiamo la via Roma, che prosegue fuori dall'abitato nella strada Gillauro-Lompathu, e, in novecento metri, ci porta alla periferia del centro abitato, all'interno del rione Su Lompathu, dove, a ridosso della zona residenziale, si è deciso qualche anno fa di varare una zona industriale, un primo passo per combattere la disoccupazione e lo spopolamento, due autentiche piaghe che affliggono Talana come del resto altri piccoli centri montani. La strada che ci ha portati nel rione sbocca sulla via Ogliastra, ed alla destra, prima del suo termine, si trova il Parco Giochi inaugurato nel 2017, passato il quale si vede l'accesso agli Impianti Sportivi del rione. All'interno degli Impianti Sportivi Su Lompathu si trova un Campo da Calcetto di proprietà del comune di Talana, con fondo in erba artificiale e non dotato di tribune, dove praticare il Calcio ed il Calcetto, ossia in Calcio a cinque. Il Campo da Calcio Comunale di TalanaUsciamo dal centro di Talana con la via Nuoro, passimao il Cimitero e, dopo duecentocinquanta metri, arriviamo a un bivo, di fronte all'edicola con la Cappella votiva, dove verso destra prosegue la SP56 in direzione di Lotzorai, mentre prendiamo a sinistra, in salita, la SP37 in direzione di Urzulei. La seguiamo per ottocentocinquanta metri, e troviamo, alla destra, la deviazione in discesa che ci porta al Campo da Calcio Comunale di Talana. Il Campo da calcio si trova in località Lotzoloai, è di proprietà del comune di Talana, ha fondo in terra battuta, ed è dotato di tribune in grado di ospitare 300 spettatori. In questo campo gioca le partite casalinghe la squadra del Talana Calcio, che nella stagione 2015-16 ha partecipato al campionato di calcio di Seconda Categoria, nel Girone F in Sardegna. La Chiesa campestre di San Giovanni BattistaDal centro di Talana, prendiamo la via Giuseppe Verdi, che avevamo già presa per arrivare agli Impianti Sportivi all'interno dell'abitato, dopo trecento metri arriviamo a trovare un tornante dove prendiamo tutto a sinistra, seguiamo questa strada per poco più di centocinquanta metri, ed arriviamo a un bivio dove prendiamo a destra, proseguiamo sempre dritti per poco più di due chilometri, e, dove finisce la strada asfaltata, prendiamo una deviazione in discesa a sinistra.
I resti del complesso nuragico di Bau 'e Tanca
A trecento metri di distanza dal Nuraghe, in direzione sud, si trovano i resti della Tomba di giganti di Bau 'e Tanca, di struttura isodoma, con un fregio a dentelli, costruita in granito. Questa è l'unica tomba presente, ma Torquato Taramelli, quando ne parla, menziona le tombe, ossia più di una tomba. Nel piccolo parco di Sant'Efisio si trova la Chiesa campestre di Sant'Efisio Martire
Il miracolo sarebbe avvenuto ed ora, ogni anno, la prima domenica di maggio o, se questa domenica è festiva, la domenica successiva, si tiene la grande Festa di Sant'Efisio, che apre il ciclo delle Sagre campestri di tutta l'Ogliastra. La Festa è preceduta da un triduo di preparazione, e si svolge con la processione che porta il simulacro del Santo dalla Chiesa parrocchiale di Santa Marta alla piccola Chiesa campestre, cerimonie religiose e manifestazioni civili, e, dopo tre giorni di festeggiamenti, la processione con il rientro del Santo nella Chiesa parrocchiale. La prossima tappa del nostro viaggioInizieremo ora la visita della Barbagia, la famosa terra dei barbari che tanto spaventava i Romani e che nel tempo nessuno dei tanti invasori della Sardegna è mai riuscito a conquistare. Nella prossima tappa del nostro viaggio visiteremo la zona costiera della Barbagia partendo da Dorgali, considerato il capoluogo dell'artigianato e soprattutto del turismo estivo in Barbagia, grazie alle particolarità del suo ambiente naturale ed alla fama della sua frazione marina Cala Gonone, che visiteremo nella successiva tappa. | ||||
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