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La Provincia del Sulcis Iglesiente ed i suoi 24 comuni con la costa sud occidentale dell’Isola


Provincia del Sulcis IglesienteStemma della ProvinciaLa Provincia del Sulcis Iglesiente è una provincia italiana della Sardegna nata per distacco dalla soppressa provincia del Sud Sardegna dei territori del Sulcis e dell’Iglesiente, comprese le isole di Sant’Antioco e San Pietro oltre ad altre minori, e divenuta operativa dall’1 aprile 2025. Affacciata a ovest sul mar di Sardegna, la provincia del Sulcis Iglesiente confina a nord con la Provincia del Medio Campidano, ad est e a sud con la Città metropolitana di Cagliari. È stata attiva tra il 2005 ed il 2016 con il nome di Provincia di Carbonia-Iglesias, e della provincia fanno parte ventiquattro comuni, che nel periodo dal 2016 al 2025 erano stati aggregati all’ex provincia del Sud Sardegna. Ha una superficie di 1.746,08 chilometri quadrati, per una popolazione complessiva di 120.061 abitanti. La Provincia ha due capoluoghi, ossia Carbonia, designata come sede della presidenza, della giunta e sede legale, ed Iglesias, che ospita il Consiglio Provinciale e le relative commissioni. La sigla automobilistica della Provincia è CI, e deriva dalle iniziali dei due capoluoghi Carbonia e Iglesias.

Il territorio della Provincia

Alla Provincia del Sulcis Iglesiente appartengono territori che appartengono alle regioni storiche della Sardegna denominate Sulcis, che prende il nome dall’antica Città di Sulki o Sulci, oggi Sant’Antioco, ed Iglesiente che prende il nome dalla Città di Iglesias, principale centro abitato del territorio. Il territorio della provincia ha una lunga storia legata all’attività mineraria, soprattutto di carbone. Carbonia stessa fu fondata negli anni trenta del Novecento per ospitare i lavoratori delle miniere.

La sua cultura

La lingua parlata nel Sulcis Iglesiente è il Sardo Campidanese, una delle varietà della lingua sarda, che ha proprie strutture grammaticali e fonetiche. Nella denominazione di campidanese si suole comprendere un gruppo di dialetti della lingua sarda parlati nella parte centro meridionale dell’isola, in una regione ben più vasta del Campidano geografico. Nelle isole dell’arcipelago del Sulcis è parlato anche il Tabarchino, una varietà della lingua ligure che veniva parlata a Tabarca, nell’odierna Tunisia, da cui prende nome.

La sua storia

La base della prima forma di autonomia del territorio è stata costituita nel periodo medioevale dal Giudicato di Cagliari. Nel 1258 il territorio del giudicato di Cagliari, sconfitto, viene diviso in tre parti, ed il territorio viene diviso tra il giudicato di Arborea a nord ed al centro, e la famiglia pisana dei Della Gherardesca a sud ovest. Nel 1323 si assiste alla conquista catalano aragonese. Durante il regno di Vittorio Emanuele I di Savoia il regio editto del 4 maggio 1807 divide l’Isola in quindici Prefetture, con l’attribuzione ai prefetti poteri sia amministrativi che giurisdizionali, e tra esse la Prefettura di Iglesias comprendente le regioni storico geografiche dell’Iglesiente e del Sulcis. La riorganizzazione amministrativa definitiva viene sancita il 10 novembre 1818, quando viene adottato un modello organizzato su quattro livelli amministrativi, ossia la Divisione, la Provincia, il Mandamento, ed il Comune. In Sardegna le province sono undici, con la Divisione di Sassari composta di cinque province, e la Divisione di Cagliari di sei province. La Divisione di Cagliari copriva anche il territorio che oggi corrisponde in parte al Sulcis Iglesiente. Nel 1821 Carlo Alberto riduce il numero delle provincie a dieci, e aggrega la prefettura di Villacidro alla Provincia di Iglesias, soggetta al tribunale di prefettura di Cagliari. Due anni prima dell’Unità d’Italia, con la Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 la Sardegna viene suddivisa nelle sole due province, Sassari e Cagliari, nove Circondari, 91 mandamenti e 371 comuni. Il circondario di Iglesias viene compreso nella Provincia di Cagliari. La soppressione dei circondari in Sardegna avviene nel 1927 durante il regno di Vittorio Emanuele III, ed i territori dei circondari vengono accorpati in nuove province. Questa riorganizzazione amministrativa vede, nel 1927, l’istituzione della Provincia di Nuoro come terza Provincia dell’isola, dopo quelle storiche di Cagliari e Sassari, e l’assetto provinciale della Sardegna continua a cambiare nel corso degli anni, con l’aggiunta di Oristano nel 1974 e le successive riorganizzazioni.

Le ultime moodifiche dell’assetto provinciale della Sardegna

Nel 2001 una legge regionale cambia la distribuzione del comuni nelle province della Sardegna ed istituisce, insieme con le tre altre province di Olbia-Tempio, di Ogliastra e del Medio Campidano, anche la Provincia di Carbonia-Iglesias, che diviene operativa nel maggio del 2005 staccando i comuni che la costituiscono dalla Provincia di Cagliari. Nel 2012 la soppressione della Provincia viene proposta in un referendum regionale, che approva a grande maggioranza l’abolizione della Provincia di Carbonia-Iglesias. Inizia, perciò, la sua dismissione, che si conclude nel 2016 quando i territori delle ex province di Carbonia-Iglesias, di una parte di Medio Campidano, di Cagliari e della Provincia di Nuoro vengono portati in una nuova provicnia denominata la Provincia del Sud Sardegna. Ma infine, nel 2021, si cerca di ritornare a uno schema simile a quello del periodo dal 2005 al 2016, portando alla ricostituzione della Provincia di Carbonia-Iglesias, che viene ridenominata Provincia del Sulcis Iglesiente. Tuttavia tale legge viene impugnata dal governo italiano, il che blocca l’iter di attuazione in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale. Il 12 marzo 2022 la Consulta si pronuncia a favore della Regione Autonoma della Sardegna, e dà via libera alla reistituzione delle province che erano state soppresse nel 2016. In seguito, con la Legge Regionale n. 9 del 23 ottobre 2023, la Provincia viene reistituita, come confermato il 5 febbraio 2025 dalla presidente della Sardegna Alessandra Todde, che ha firmato il decreto n. 8/29 con il quale ha riconfermato la nascita delle nuove Province.

Le due sedi della Provincia del Medio Campidano

La Provincia del Medio Campidano ha due capoluoghi. Il principale capoluogo è Carbonia, che è stato designato come sede della presidenza della Provincia, oltre che della giunta e della sua sede legale, ed è ospitato in un nuovo edificio che si trova al civico numero 39 della via Giuseppe Mazzini. L’altro capoluogo è Iglesias, che ospita il Consiglio Provinciale e le relative commissioni, ed è ospitato in un edificio al civico numero 14 della via Argentaria.

Carbonia-L’edificio che ospita la sede della Provincia del Sud Sardegna Iglesias-Sede della Provincia del Sulcis e Iglesias

Scegli la località da visitare nella Provincia del Sulcis Iglesiente

Carta geografica della Provincia di Olbia e tempioVallermosaFluminimaggioreBuggerruIglesiasGonnesaDomusnovasMuseiVillamassargia"PortoscusoPerdaxiusCarboniaNarcaoNuxisSan Giovanni SuergiuSant’AntiocoArcheologia e spiagge dell’isolaCalasettaCarloforteIsola di San PietroTrataliasVillaparuccioSantadiGibaPiscinasMasainasTeuladaSant’Anna Arresi

Tutte le tappe del nostro viaggio nella Provincia del Sud Sardegna

freccia1Visita dell’Iglesiente.

freccia2Fluminimaggiore con la grotta su Mannau, con il tempio punico romano di Antas, e con la sua costiera

freccia2Buggerru cittadina mineraria con la sua costiera con le spiagge di Portixeddu, San Nicolao e Cala Domestica

freccia2La Città di Iglesias e la sua costiera con Masua, Porto Flavia, il faraglione detto Pan di Zucchero, e Nebida

freccia2Gonnesa con il complesso nuragico di Seruci e la costiera con le spiagge di Fontanamare e Porto Paglia

freccia2Domusnovas con nei dintorni la grotta di San Giovanni

freccia2Musei con la chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio di loyola

freccia1Visita del Sulcis.

freccia2Villamassargia con S’Ortu Mannu e con i resti del Castello di Gioiosa Guardia

freccia2Portoscuso con la Tonnara di Su Pranu, la sua torre e l’imbarco dei traghetti per Carloforte

freccia2La Città di Carbonia creata in due anni dal 1936 con il suo centro e con la necropoli ipogeica di Cannas di Sotto.

freccia2I dintorni di Carbonia con l’importante area archeologica del Monte Sirai e con le diverse frazioni a nord dell’abitato.

freccia2I dintorni di Carbonia con il riparo sotto la roccia di Su Carroppu e con le diverse frazioni a sud dell’abitato.

freccia2Perdaxius con la chiesa campestre di San Leonardo ed il nuraghe Camboni

freccia2Narcao con i suoi siti archeologici e con i resti del protonuraghe o nuraghe a corridoio di Monte Atzei e della miniera di Rosas

freccia2Nuxis ed i dintorni con la chiesa campestre di Sant’elia Profeta ed il pozzo sacro di Tattinu

freccia2San Giovanni Suergiu con nei dintorni l’antica Palmas dove si trova la chiesa medioevale di Santa Maria

freccia2Sant’Antioco l’antica Sulci dove sopravvive l’arte di tessere il bisso, con il Tophetà fenicio e la necropoli punica

freccia2L’Isola di Sant’Antioco con i suoi resti archeologici, e le coste e le spiagge del Comune di Sant’Antioco

freccia2Calasetta i cui abitanti conservano ancora il dialetto dei loro avi liguri, con le sue coste e le sue spiagge

freccia2La Città di Carloforte i cui abitanti conservano ancora il dialetto dei loro avi liguri

freccia2Visita dell’isola di San Pietro nella quale si trova la Città di Carloforte

freccia2Tratalias con la bella Basilica di Santa Maria di Monserrat

freccia2Villaperuccio con nei dintorni il Santuario Nostra Signora delle Grazie e la grande necropoli di Montessu

freccia2Santadi famosa per la cerimonia del Matrimonio Mauritano e con le grotte su Benatzu e di Is Zuddas

freccia2Piscinas con la villa patrizia della famiglia Salazar

freccia2Giba con la Baia di Porto Botte dove nel 1323 sono sbarcati gli Aragonesi

freccia2Masainas con i dintorni dove si trova la spiaggia Sa Salina

freccia2Sant’Anna Arresi con la sua costiera e la bellissima spiaggia di Porto Pino

freccia2Teulada con la sua costiera dal promontorio di Capo Teulada alla Costa del Sud fino a Capo Spartivento

La prossima tappa del nostro viaggio

Nella prossima tappa entreremo nella Regione storica del Sulcis Iglesiente, dove ci recheremo a visitare Fluminimaggiore con i suoi dintorni tra i quali spiccano la Grotta su Mannau ed il Tempio di Antas, Uno dei più significativi resti archeologici di tutta l’isola, e con la sua costiera.


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