La Città metropolitana di Sassari ed i suoi 92 comuni con la costa nord occidentale dell’Isola
 La Città metropolitana di Sassari risulta la seconda Città metropolitana della Sardegna per dimensione dopo la quella di Cagliaril, ed è la Città metropolitana meno popolosa d'Italia, risultando il sessantaseiesimo ente di secondo livello per popolazione. È situata nella parte nord occidentale della Sardegna, si affaccia a ovest e a nord sul Mar di Sardegna, a est confina con la Provincia della Gallura Nord-Est Sardegna, a sud ovest con la Provincia di Oristano ed a sud est con la Provincia di Nuoro. Della Città metropolitana fanno parte 66 comuni per una popolazione complessiva di 314.570 abitanti, con una superficie di 4.285,48 chilometri quadrati. Capoluogo della Città metropolitana è Sassari e l'amministrazione, dal 1878 della Provincia e dal 2025 della Città metropolitana, ha la sua sede nel palazzo situato al civico numero 31 di piazza d’Italia a Sassari.
Il territorio della Città metropolitana di SassariAlla Città metropolitana di Sassari appartengono territori di otto regioni storiche della Sardegna. A nord ovest si trova la Regione storica dell’Anglona, quindi un poco più ad ovest la Romangia. Per arrivare a nord ovest della Provincia alla Nurra, il territorio intorno a Sassari ed a sud di questa Città si trova il Sassarese ad ovest si sviluppa il Montacuto, a sud est il Goceano a sud ovest il Meilogu. Il Comune di Viddalba è l'ultimo cha appartiene alla Regione storica della Gallura. La sua culturaNel nord ovest del territorio della Città metropolitana si parla il Sassarese, una lingua originata dalla mescolanza di dialetti corsi, pisani, liguri e l'influenza del sardo logudorese, con forti influenze dal toscano antico caratterizzata da influssi italiani e toscani, risalenti al predominio pisano e genovese nell'Isola. In altra parte del territorio si parla il Sardo Comune, una delle lingue romanze che si è evoluta dal latino volgare e che presenta diverse varianti nel territorio, ed è presente soprattutto nella sua variante logudorese. Ad Alghero si parla il Catalano arcaico, noto anche come Algherese, che è una variante linguistica con un lessico che risale al catalano antico, influenzato da castigliano, sardo e italiano a causa delle diverse dominazioni storiche. L'Unesco ha dichiarato l'Algherese una lingua a rischio di estinzione e le autorità locali stanno attuando iniziative per la sua salvaguardia e promozione. La sua storiaLa base della prima forma di autonomia del territorio è stata costituita nel periodo medioevale dal Giudicato di Torres chiamato anche Giudicato del Logudoro, uno Stato sovrano ed indipendente che si estendeva nella parte nord occidentale della Sardegna che comprendeva le odierne subregioni del Sassarese, della Nurra, della Romangia, dell'Anglona, del Marghine, della Planargia, del Montiferru, del Goceano e parte della Barbagia, oggi comprese nell'attuale città metropolitana di Sassari e le province di Nuoro e Oristano. Confinava ad est con il giudicato di Gallura e a sud con il giudicato di Arborea e il giudicato di Cagliari. Lo stemma del regno era caratterizzato da una torre merlata. Aveva una secolare tradizione di tipo carolingio sia riguardo alla cancelleria giudicale che nei costumi ed usi diplomatici. Il capoluogo inizialmente era a Torres, successivamente venne spostato ad Ardara, ed infine a Sassari. Con la battaglia della Meloria del 1284 e la definitiva sconfitta di Pisa, Genova ottiene il controllo sostanziale dei territori turritani. Doria, Malaspina e Spinola a nord, ed ascesa del giudicato di Arborea a sud, del vecchio giudicato di Torres rimane solo il territorio comunale di Sassari dove i cittadini, nel 1294, con l'appoggio dei Doria, si costituiscono in Libero Comune, guidato da un podestà inviato annualmente da Genova col compito di governare in conformità agli statuti sassaresi. Con la disgregazione della struttura giudicale e dopo il periodo spagnolo, il giudicato viene frammentato e infeudato a diverse famiglie iberiche. Durante il regno di Vittorio Emanuele I di Savoia, il regio editto del 4 maggio 1807 divide l'Isola in quindici Prefetture, con l'attribuzione ai prefetti poteri sia amministrativi che giurisdizionali, e la Prefettura di Sassari comprende le regioni storiche della Gallura e dell'Anglona. La riorganizzazione amministrativa definitiva viene sancita il 10 novembre 1818, quando viene adottato un modello organizzato su quattro livelli amministrativi, ossia la Divisione, la Provincia, il Mandamento, ed il Comune. In Sardegna le province sono undici, con la Divisione di Sassari composta di cinque province, e la Divisione di Cagliari di sei province. Nella Divisione di Sassari è presente la Provincia di Sassari. Due anni prima dell'Unità d'Italia, con la Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 la Sardegna viene suddivisa nelle sole due province, Sassari e Cagliari, nove Circondari, 91 mandamenti e 371 comuni. La Provincia di Sassari aveva un territorio che comprendeva l'intero Capo di sopra dell'Isola. La soppressione dei circondari in Sardegna avviene nel 1927 durante il regno di Vittorio Emanuele III, ed i territori dei circondari vengono accorpati in nuove province. Questa riorganizzazione amministrativa vede, infatti, l'istituzione nel 1927 della Provincia di Nuoro come terza Provincia dell'isola, dopo quelle storiche di Cagliari e Sassari. L'assetto provinciale della Sardegna continua a cambiare nel corso degli anni, con l'aggiunta di Oristano nel 1974 e le successive riorganizzazioni. Le ultime moodifiche dell'assetto provinciale della SardegnaNel 2001 una legge regionale istituisce, insieme con le tre altre province di Carbonia e Iglesias, dell'Ogliastra e del Medio Campidano, anche la Provincia di Olbia-Tempio, che diviene operativa nel maggio del 2005, staccando il suo territorio dalla Provincia di Sassari ed in parte minore da quella di Nuoro. Nel 2012 la soppressione della Provincia di Olbia-Tempio viene proposta in un referendum regionale, che approva a grande maggioranza la sua abolizione. Inizia, perciò, la sua dismissione, che si conclude nel 2016 col ritorno del suo territorio nella Provincia di Sassari. Ma infine, nel 2021, si cerca di ritornare a uno schema simile a quello del periodo dal 2005 al 2016, portando alla ricostituzione della Provincia gallurese, rinominata inizialmente con la Legge Regionale n. 7 del 12 aprile 2021 come Provincia del Nord-Est Sardegna. Tuttavia tale legge viene impugnata dal governo italiano, il che blocca l'iter di attuazione in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale. Il 12 marzo 2022 la Consulta si pronuncia a favore della Regione Autonoma della Sardegna, e dà via libera alla reistituzione delle province che erano state soppresse nel 2016. In seguito, con la Legge Regionale n. 9 del 23 ottobre 2023, la Provincia viene ridenominata Provincia della Gallura Nord-Est Sardegna, come confermato il 5 febbraio 2025 dalla presidente della Sardegna Alessandra Todde, che ha firmato il decreto n. 8/29 con il quale ha confermato la nascita delle nuove Province. La sede della Città metropolitana di Sassari Dal 1878 la Provincia di Sassari ha la sua sede nell'omonimo Palazzo della Provincia a Sassari, al civico nimero 31 della Piazza d’Italia, che è uno dei monumenti più significativi della Sardegna post unitaria, la cui prima pietra è stata posta il 18 ottobre 1873, cementando nel fondamento del palazzo una pergamena che ricordava i nomi dei promotori, una moneta d'oro da venti lire e una da cinque lire d'argento. L’imponente edificio costituisce la quinta architettonica della principale piazza della città, e con la sua composta facciata classicheggiante, il suo profilo chiaro continuo e l’orologio a coronamento del corpo centrale, contribuisce in modo determinante alla caratterizzazione in senso ottocentesco dell’abitato.
Scegli la località da visitare nella Città metropolitana di Sassari Tutte le tappe del nostro viaggio nella Città di Sassari Lungo le coste settentrionali della Gallura.
Viddalba che visiteremo con i suoi dintorni sul lato destro del fiume Coghinas
Entriamo nell’Anglona marittima.
Santa Maria Coghinas ed i suoi dintorni sul lato sinistro del fiume Coghinas con le famose terme di Casteldoria
Valledoria con la sua costiera e le sue spiagge fino allo sbocco in mare del fiume Coghinas
Iniziamo la visita dell’Anglona interna.
Sedini con l’abitato dove si trova la domus de janas Sa Rocca e con i suoi dintorni
Bulzi con l’abitato e nei dintorni la chiesa di San Pietro delle Immagini ed i suoi siti archeologici
Perfugas con il pozzo sacro Predio Canopoli e nei dintorni i ritrovamenti del Paleolitico Inferiore nel Rio altana
Erula ed i dintorni dove nel nuraghe di Ispiene fu rinvenuta la famosa navicella bronzea con protome cervina
Una deviazione nel Monteacuto occidentale.
Tula paese affacciato sulla costa occidentale del lago del fiume Coghinas con i siti archeologici nei dintorni
Continuiamo la visita dell’Anglona interna.
Laerru paese noto per la lavorazione della radica che visiteremo con i suoi dintorni
Martis con la chiesa parrocchiale di San Pantaleo e con la foresta pietrificata di Carrucana
Chiaramonti che visiteremo le sue Chiese ed i suoi dintorni con i numerosi insediamenti preistorici
Nulvi storico capoluogo dell’Anglona che visiteremo con il suo centro ed i suoi dintorni
Di nuovo nell’Anglona marittima.
La Città di Castelsardo patria del Maestro di Castelsardo, con il suo bel centro storico e le sue note spiagge
Tergu con la bella Abbazia di Nostra Signora di Tergu
Visita della Romangia.
Visita del centro della Città di Sorso con le sue molte chiese, il Palazzo Baronale e la fontana detta Billellera o Billellara
I dintorni della Città di Sorso con la sua costiera, da Marina di Sorso a Platamona, le sue frazioni ed i suoi siti archeologici
Sennori che visiteremo con il suo centro ed i dintorni con la tomba di giganti di Oridda
Lungo la costiera della Nurra.
La Città di Porto Torres che è stata la capitale del Giudicato di Logudoro con la Basilica dei Santi Gavino Proto e Gianuario
Le spiagge di Porto Torres con le chiese di Balai e nei dintorni l'altare di Monte d’Accoddi e la necropoli di Su Crucifissu Mannu
Stintino e i meravigliosi colori del suo splendido mare sul Capo Falcone la punta nord occidentale della Sardegna
L’Isola Asinara con lo splendido parco Naturale della sua area Marina Protetta e le sue coste incontaminate
Olmedo con nei dintorni la fortezza preistorica di Monte Baranta e la necropoli di Santu Pedru
La storica Città di Alghero nella quale si parla ancora oggi il catalano, con i bastioni e le torri difensive spagnole
La parte meridionale del Promontorio di Capo Caccia con la grotta di Nettuno e poi fino alla Cala del Porticciolo
La costiera di Sassari sul promontorio di Capo Caccia con Porto Ferro, Porto Palmas e l’Argentiera
Iniziamo la visita del Sassarese.
La Città di Sassari capoluogo della Provincia con tutte le bellezze del suo centro storico
La Periferia della Città di Sassari al di fuori dal suo centro storico
I dintorni della Città di Sassari con le principali frazioni che si trovano all’esterno dell’abitato
Osilo con il Castello dei Malaspina e nei dintorni le Chiese campestri e le diverse necropoli
NeI dintorni di Osilo le necropoli di domus de janas che hanno dato origine alla cosiddetta Cultura di Abealzu
Usini con il suo centro e nei dintorni i siti archeologici con la tomba di Chercos e le necropoli tra cui quella di S’elighe Entos
Uri nei cui dintorni si trova il lago artificiale del Cuga con i siti archeologici sommersi
Putifigari con il suo centro ed i dintorni dove si trova la necropoli ipogeica di Monte Siseri
La Città di Ittiri con le sue importanti aree archeologiche dove è stato rinvenuto il bronzetto dell’aulete di Ittiri
Tissi con la visita dell’abitato e con le tombe a prospetto architettonico di Sas Puntas e di Monte Sant’Antiogu
Ossi e nelle sue zone archeologiche le necropoli di Noeddale, di S’Adde ’e Asile e di Mesu ’e Monte
Muros con i suoi dintorni tra i quali il sito archeologico di Sa Turricola con i resti della Cultura di Sa Turricola
Cargeghe con le tombe a prospetto architettonico di Pescialzu e le necropoli di S’elighe Entosu e di Pedras Serradas
Florinas che ha dato i natali al bandito Giovanni Tolu con il nuraghe Corvos ed il villaggio di Punta Unossi
Codrongianos con la Basilica della Santissima Trinità di Saccargia il principale monumento romanico pisano
Ploaghe con la chiesa di San Michele di Salvenero e con il complesso religioso della parrocchiale di San Pietro
Una deviazione nel Meilogu per visitare Ardara.
Ardara che è stata una delle capitali del Giudicato di Logudoro con la chiesa di Santa Maria del Regno
Proseguiamo la visita del Monteacuto occidentale.
La Città di Ozieri patria del Maestro di Ozieri, con la Basilica di Sant’Antioco, e con la grotta da cui è nata la Cultura di Ozieri
Nughedu San Nicolò che visiteremo con il suo centro ed i dintorni con i suoi siti archeologici
Pattada paese del Coltello, con il Museo Internazionale del Coltello di Pattada, e nei dintorni il lago di lerno
Ci rechiamo a visitare il Goceano.
Benetutti che visiteremo con le sue importanti sorgenti termali e con i resti archeologici presenti nel suo territorio
Nule con i resti archeologici del nuraghe Voes ed il sito dove è stato rinvenuto il bronzetto del toro androcefalo
Bultei che visiteremo con la foresta demaniale ed i resti archeologici dove è stata rinvenuta la famosa navicella
Anela che visiteremo con la sua foresta demaniale ed i resti archeologici con la necropoli di Sos Furrighesos
Bono dove è nato Giovanni Maria Angioy che ha fomentato e diretto la grande sollevazione popolare del 1796
Bottidda paese situato ai piedi della catena del Monte Ra su e a ridosso del colle Sa Corona
Esporlatu che visiteremo con il suo centro ed i siti archeologici che si trovano nei suoi dintorni
Burgos dove vediamo il Castello del Goceano, la foresta Burgos ed i siti archeologici nei suoi dintorni
Illorai con il Santuario de luche e con i siti dove è stato rinvenuto un vitello in bronzo riferito al culto di Osiride
Completiamo la visita del Meilogu.
Siligo paese natale della grande cantante Maria Carta e del famoso scrittore Gavino Ledda
Banari che visiteremo con il suo centro ed i dintorni nei quali si trova il Santuario di Santa Maria di Seve
Bessude che visiteremo con il suo centro ed i dintorni con le Chiese campestri e la necropoli di Enas de Cannuja
Mores con l’Autodromo nazionale e il Dolmen Sa Coveccada, il più grande ritrovato in tutta l’area mediterranea
Ittireddu che visiteremo con i suoi dintorni dove nel nuraghe Funtana è stata trovata una bellissima brocca askoidea
Bonnanaro che visiteremo con la necropoli di Corona Montana da cui ha preso il nome la Cultura di Bonnanaro
Borutta che visiteremo con i dintorni dove si trova la Basilica di San Pietro di Sorres
Thiesi che visiteremo con le molte Chiese presenti nell’abitato ed i dintorni con i numerosi siti archeologici
Cheremule dove sono stati rinvenuti i resti di quello che un tempo era ritenuto l’uomo di Nur
Torralba ed i dintorni con il nuraghe Santu Antine, uno dei quattro complessi nuragici più importanti dell’Isola
Giave che visiteremo con il Santuario dei Santi Cosma e Damiano e con il famoso nuraghe Oes
Cossoine ed i dintorni dove si dove si trovano il Santuario di Santa Maria Iscalas e la voragine di su Mammuscone
Bonorva ed i dintorni dove si trovano l’importante necropoli di Sant’Andrea Priu e la fonte sacra di su lumarzu
Semestene che visiteremo con i suoi dintorni nei quali si trova la chiesa romanica di San Nicola di Trullas
Pozzomaggiore con il Santuario di San Costantino che ospita l’Ardia e la Ziggurath del nuraghe Calchinarzu
Mara ed i dintorni con la grotta Filiestru e quella di Bonu Ighinu che hanno dato il nome alle due omonime Culture
Padria con il nuraghe Binzas ed il nuraghe Badde Rupida nel quale è stata rinvenuta la navicella del Re Sole
Concludiamo la visita della Provincia di Sassari recandoci negli ultimi comuni del Sassarese.
Romana Città natale del pittore Brancaleone Cugusi che è stato di recente valorizzato
Monteleone Rocca Doria dove visiteremo la piccola comunità collinare affacciata sul lago di Monteleone
Villanova Monteleone che visiteremo con la necropoli ipogeica di Puttu Codinu ed il parco del nuraghe Appiu
Iniziamo la visita della Provincia di Sassari
Nella prossima tappa del nostro viaggio, proseguiremo da Badesi verso l’interno per raggiungere Viddalba che si trova sul lato destro del fiume Coghinas, e che visiteremo con i suoi dintorni. |