La Provincia di Nuoro ed i suoi 53 comuni con la costa centro orientale dell’Isola
 La Provincia di Nuoro comprende tutto il territorio centro orientale dell’Isola, ed è stata istituita con regio Decreto legge numero 1 del 2 gennaio 1927. Affacciata a est sul Mar Tirreno, confina a nord-ovest con la città metropolitana di Sassari, a nord est con la Provincia della Gallura Nord-Est Sardegna, ad ovest con la Provincia di Oristano, a sud est con la Provincia dell’Ogliastra, ed a sud con la città metropolitana di Cagliari. La Provincia di Nuoro ha una superficie di 3.990,51 chilometri quadrati, e comprende 53 comuni per una popolazione complessiva di 144.832 abitanti. È la Provincia italiana con la densità di popolazione più bassa. Capoluogo della Provincia è la Città di Nuoro.
Il territorio della ProvinciaAlla Provincia di Nuoro appartengono territori che appartengono alle regioni storiche del Nuorese, della Baronia, della Barbagia di Ollolai, del Marghine, del Mandrolisai, della Barbagia di Belvì, ed anche una piccola parte dell’Ogliastra. La sua culturaNella Provincia di Nuoro si parla il Sardo, e quattro sono i dialetti di tale lingua parlati principalmente in territorio provinciale, tutti afferenti alla sfera logudorese. Si tratta del Baroniese, parlato nella zona delle Baronie, che è consideratp una delle parlate più conservative e simili al latino, con alcune varianti particolarmente arcaiche che la avvicinano al sardo antico medievale; del Barbaricino, parlato nella zona delle Barbagie, che è considerato una delle varianti più conservativo e arcaiche della lingua sarda; del Nuorese, parlato nella zona centrale della Sardegna inclusa la Provincia di Nuoro, che è considerato uno dei dialetti sardi che ha mantenuto più intatte le caratteristiche originali del latino, sebbene presenti alcune sfumature locali; e del Logudorese centrale, parlato nella Sardegna centro settentrionale, che è una delle varianti più conservative della lingua sarda, appartenente al gruppo del logudorese e che include anche le varianti meridionali e settentrionali occidentali. La sua storiaLa base della prima forma di autonomia del territorio è stata costituita nel periodo medioevale dal Giudicato di Cagliari. Nel 1258 il territorio del giudicato di Cagliari, sconfitto, viene diviso in tre parti, ed a Giovanni Visconti di Gallura è riservata la fascia sud orientale dell’Isola, che va a saldarsi con le propaggini meridionali del Giudicato di Gallura. La storia della Provincia è legata in gran parte a quella del capoluogo, Nuoro, che a partire dalla fine del diciottesimo secolo riveste un ruolo sempre più centrale dal punto di vista amministrativo culturale e politico sui territori circostanti. Nel 1779 Papa Pio VI sceglie Nuoro come sede vescovile della ricostituita diocesi di Galtellì. Durante il regno di Vittorio Emanuele I di Savoia il regio editto del 4 maggio 1807 divide l’Isola in quindici Prefetture, con l’attribuzione ai prefetti poteri sia amministrativi che giurisdizionali, e nella Prefettura di Nuoro sono compresi quindici villaggi. La riorganizzazione amministrativa definitiva viene sancita il 10 novembre 1818, quando viene adottato un modello organizzato su quattro livelli amministrativi, ossia la Divisione, la Provincia, il Mandamento, ed il Comune. In Sardegna le province sono undici, con la Divisione di Sassari composta di cinque province, e la Divisione di Cagliari di sei province. Nella Divisione di Cagliari è presente la Provincia di Nuoro. Due anni prima dell’Unità d’Italia, con la Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 la Sardegna viene suddivisa nelle sole due province, Sassari e Cagliari, nove Circondari, 91 mandamenti e 371 comuni. Nella Provincia di Sassari è presente il Circondario di Nuoro. La soppressione dei circondari in Sardegna avviene nel 1927 durante il regno di Vittorio Emanuele III, ed i territori dei circondari vengono accorpati in nuove province. Questa riorganizzazione amministrativa vede, nel 1927, l’istituzione della Provincia di Nuoro come terza Provincia dell’isola, dopo quelle storiche di Cagliari e Sassari, e contava le sette regioni storiche di Barbagie, Baronie, Ogliastra, Marghine, Planargia, Sarcidano e Montiferru. L’assetto provinciale della Sardegna continua a cambiare nel corso degli anni, con l’aggiunta di Oristano nel 1974 e le successive riorganizzazioni. Le ultime modifiche dell’assetto provinciale della SardegnaNel 2001 una legge regionale istituisce le quattro province di Carbonia e Iglesias, del Medio Campidano e di Olbia-Tempio, anche quella di Ogliastra, che diviene operativa nel maggio del 2005 staccandosi dalla Provincia di Nuoro. Nel 2012 la soppressione delle nuove province viene proposta in un referendum regionale, che approva a grande maggioranza la loro abolizione. Inizia, perciò, la loro dismissione, che si conclude nel 2016. Ma infine, nel 2021, si cerca di ritornare a uno schema simile a quello del periodo dal 2005 al 2016, portando alla ricostituzione delle nuove province. Tuttavia tale legge viene impugnata dal governo italiano, il che blocca l’iter di attuazione in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale. Il 12 marzo 2022 la Consulta si pronuncia a favore della Regione Autonoma della Sardegna, e dà via libera alla reistituzione delle province che erano state soppresse nel 2016. In seguito, con la Legge Regionale n. 9 del 23 ottobre 2023, le nuove province vengono reistituite, come confermato il 5 febbraio 2025 dalla presidente della Sardegna Alessandra Todde, che ha firmato il decreto n. 8/29 con il quale ha confermato la nascita delle nuove Province. Le due sedi della Provincia di OgliastraIl capoluogo della Provincia è la Città di Nuoro, e la sua amministrazione ha sede nel Palazzo della Provincia di Nuoro che è situato al civico numero 22 di piazza Italia a Nuoro, che confina con il palazzo che ospita la sede e gli uffici del Municipio di Nuoro, il cui ingresso si trova, però, in via Dante Alighieri, al civico numero 44. L’edificio si sviluppa intorno a una corte interna, occupando interamente un isolato dalla forma irregolare, nel quale l’uniformità delle facciate, in cui fasce verticali rivestite in pietra si alternano a fasce intonacate che ospitano le aperture, è interrotta solo dai quattro ingressi, collocati nella parte centrale di ciascun fronte. 
Sui lati corti si trovano le entrate principali, evidenziate da un arretramento delle facciate che descrive un portale. Sulla piazza Italia questo è definito nella parte superiore dal balcone del secondo piano, il cui parapetto pieno in muratura richiama figurativamente un architrave e funge da supporto per l’iscrizione con il nome Provincia. Sulla via Dante è presente il nome Palazzo Civico, non più a coronamento dell’incavo, ma immediatamente sopra le porte a piano terra. Scegli la località da visitare nella Provincia di NuoroTutte le tappe del nostro viaggio nella Provincia di Nuoro Iniziamo ora la visita della parte orientale della Barbagia di Ollolai.
Dorgali capitale dell’artigianato e del turismo estivo in Barbagia dove è nato il ceramista Salvatore Fancello
Visita dell’abitato di Dorgali il cui centro storico è stato edificato sopra il suo Castro medioevale
Visita della costiera di Dorgali per la protezione della Foca Monaca da Cala Gonone verso sud fino alla costiera di Baunei
Visita deI dintorni di Dorgali con gli importanti siti archeologici da Tiscali a Serra Orrios ed al nuraghe Mannu
Oliena Città del bandito Giovanni Battista Salis con i dintorni da Su Gologone al villaggio Sa Sedda e Sos Carros
Entriamo nel Nuorese, dove effettuamo la visita della Città di Nuoro, con il suo bel centro storico ed i suoi dintorni.
La Città di Nuoro capoluogo della Provincia e patria di Grazia Deledda con le sue principali manifestazioni
Nella periferia della Città di Nuoro sul Monte Ortobene, a visitare i suoi resti archeologici, e poi all’antica frazione lollove
Da Nuoro ci recheremo verso sud per continuare la visita della parte orientale della Barbagia di Ollolai.
Orgosolo La Città del banditismo divenuta famosa per gli oltre 350 murAles che ne abbelliscono il centro storico
Visita deI dintorni di Orgosolo la Città del banditismo con l’altopiano di Pratobello ed i suoi numerosi siti archeologici
Mamoiada famosa per il suo Carnevale con le maschere tradizionali di Sos Mamuthones e Sos Issohadores
Fonni il paese più alto della Sardegna sul lato settentrionale del Gennargentu con i suoi siti archeologici e le piste da sci
Una breve puntata nel Mandrolisai.
Desulo dove è nato il poeta barbaricino Antioco Casulla noto con lo pseudonimo Montanaru
Iniziamo la visita della Barbagia di Belvì.
Belvì il paese che ha dato il nome alla sua Barbagia con i suoi Musei ed i siti archeologici presenti nei dintorni
Aritzo famosa per il commercio della neve e per aver dato i natali al poeta barbaricino Bachisio Sulis
Gadoni il paese più a sud della Barbagia di Belvì che visitamo con la sua frazione Funtana Raminosa
Seulo che ha dato il nome alla Barbagia Inferiore e nei dintorni la gola su Stampu ’e su Turrunu
Seui dove è nato Filiberto Farci con la foresta di Montarbu ed il monumento naturale Sa Perda ’e Liana
Una deviazione per completare la visita del Mandrolisai.
Tonara considerata la patria dello squisito torrone sardo, che ha dato i natali al poeta Peppino Mereu
Sorgono capoluogo storico del Mandrolisai famoso per i duecento menhir presenti nel suo territorio
Ortueri il paese più ad ovest in Provincia di Nuoro, che visiteremo con il suo centro abitato ed i suoi bei dintorni
Atzara il paese più a sud del Mandrolisai, che visiteremo con i siti archeologici presenti nei suoi dintorni
Concludiamo la visita della Barbagia di Belvì.
Meana Sardo con il suo centro abitato ed i dintorni nei quali si trova l’imponente reggia nuragica Nolza
Torniamo nella Barbagia di Ollolai per visitarne la parte occidentale.
Austis che visiteremo con i suoi dintorni, i diversi siti archeologici e la bella roccia detta Sa Crabarissa
Teti paese famoso soprattutto per i bronzetti rinvenuti nel villaggio di Abini che si trova nei suoi dintorni
Tiana paese conosciuto soprattutto per la produzione dell’orbace
Ovodda paese noto per il suo Carnevale e per i suoi dintorni con i due menhir di Pedras Fittas
Gavoi famosa per il suo Carnevale dove arriviamo dopo aver passato il lago di Gusana
Lodine il piccolo borgo agricolo che visiteremo con i suoi dintorni dove si trova l’area archeologica di Soroeni
Ollolai che ha dato il nome alla sua Barbagia, dove è nato Ospitone a cui si deve la diffusione del cristianesimo
Olzai patria del Maestro di Olzai, dove ha vissuto ed operato anche il pittore Carmelo Floris
Di nuovo nel Nuorese con la visita dei borghi famosi per il loro Carnevale caratterizzato dalle maschere tradizionali.
Sarule il paese dove è nato il famoso scrittore e poeta Badore Sini, con il Santuario di Nostra Signora di Gonare
Orani patria del pittore Mario Delitala e del famoso scultore Costantino Nivola, e gli importanti reperti nei dintorni
Oniferi borgo agricolo con nei dintorni la necropoli di Sas Concas, il nuraghe Ola, la necropoli e il nuraghe Brodu
Orotelli patria dello scrittore Salvatore Cambosu, famoso per il suo Carnevale con le maschere di Sos Thurpos
Ottana con la chiesa di San Nicolò ed il suo Carnevale con le maschere tradizionali di Sos Boes e Sos Merdules
Inizio della visita della Regione storica del Marghine.
Noragugume dove vedremo il suo centro e poi nei dintorni il famoso menhir Sa Pedra ’e Taleri
Duachi con le sue molte Chiese e con i numerosi siti nuragici che si trovano nei suoi dintorni
Borore con il suo Museo del Pane Rituale e con i diversi siti archeologici che si trovano nei dintorni
La Città di Macomer capoluogo del Marghine, con la necropoli ipogeica di Filigosa e l’area archeologica di Tamuli
Una breve deviazione nella Regione storica della Planargia.
Sindia dove si trova l’importante Abbazia cistercense di Cabuabbas o Santuario di Nostra Signora di Corte
Completiamo la visita della Regione storica del Marghine.
Birori con la tomba di giganti di Palattu ed i diversi altri siti archeologici presenti nell’abitato e nei dintorni
Bortigali con le sue molte Chiese e con nei dintorni i diversi siti archeologici tra i quali il nuraghe Orolo
Silanus con le chiese ed i murali nel centro storico e con gli importanti siti archeologici presenti nel suo territorio
Lei con nei dintorni la necropoli di su Furrighesu, il protonuraghe o nuraghe a corridoio Ozzastros ed il nuraghe Pattada
Bolotana con nei suoi dintorni l’ampio parco di Badde Salighes ed il Santuario di Santa Maria ’e Sauccu
Completiamo la visita di quella parte del Nuorese che si sviluppa a nord est della Città al confine con le Baronie.
Orune patria di Antonio Pigliaru autore del saggio sulla vendetta barbaricina, con la fonte sacra di Su Tempiesu
Bitti dove è nato Mialinu Pira, famosa per i suoi Tenores, con nei dintorni il villaggio nuragico Romanzesu
Osidda piccolo borgo pastorale con la casa Delogu e nei dintorni i suoi numerosi siti archeologici
Onanì borgo agropastorale con il nuraghe Santu Pedru e l’antica chiesa parrocchiale di San Pietro
Lula il paese del mAlessere nel Nuorese famoso per il Santuario di San Francesco
Entriamo nella Baronia Meridionale con la sua costiera.
Loculi borgo agropastorale nei cui dintorni si trova lo scheggione di roccia denominato Sa Pedra Longa
Irgoli con le sue molte Chiese e nei dintorni i siti archeologici tra i quali la famosa Sa Conca ’e Mortu
Onifai che visiteremo con i dintorni dove si trova il nuraghe linnarta o Osana ed il tempio a pozzo di Sa linnarta
Galtellì che si distingue per la sua offerta di qualità turistica, che continua a vivere nel ricordo di Grazia Deledda
Orosei storico capoluogo della Baronia Meridionale, con il suo centro storico e con le spiagge della sua costiera
Concludiamo il nostro viaggio nella Baronia Settentrionale che visiteremo con la sua costiera.
La Città di Siniscola, storico capoluogo della Baronia settentrionale, con le molte Chiese ed i suoi siti archeologici
La costiera della Città di Siniscola con le sue spiagge da Berchida a Capo Comino e da Santa Lucia a la Caletta
Lodè paese agropastorale con nei dintorni la tomba megalitica o allèe couverte di Monte Prana
Torpè paese agropastorale affacciata sul lago del Posada con nei dintorni il nuraghe San Pietro
Posada che visiteremo con il Castello della Fava e con le sue spiagge, e qui concludiamo il nostro viaggio
La prossima tappa del nostro viaggioInizieremo ora la visita della Barbagia La famosa terra dei barbari che tanto spaventava i Romani e che nel tempo nessuno dei tanti invasori della Sardegna è mai riuscito a conquistare. Nella prossima tappa del nostro viaggio visiteremo la zona costiera della Barbagia partendo da Dorgali considerato il capoluogo dell’artigianato e soprattutto del turismo estivo in Barbagia, grazie alle particolarità del suo ambiente naturale ed alla fama della sua frazione marina Cala Gonone, che visiteremo nella successiva tappa. |