La Provincia di Oristano ed i suoi 87 comuni con la costa centro occidentale dell’Isola
 La Provincia di Oristano comprende il territorio centro occidentale dell’Isola, ed è stata istituita il 16 luglio 1974 con la Legge n. 306 ed è entrata in vigore il 5 agosto 1974 con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Questa legge ha definito la creazione della quarta provincia sarda, con capoluogo la Città di Oristano. Affacciata a ovest sul mar di Sardegna, confina a nord con la città metropolitana di Sassari, a est con la provincia di Nuoro, a sud est con la città metropolitana di Cagliari e a sud con la provincia del Medio Campidano. La Provincia di Oristano ha una superficie dp 2.990,42 chilometri quadrati, e comprende 87 comuni per una popolazione complessiva di 149.091 abitanti.
Il territorio della ProvinciaAlla Provincia di Oristano appartengono territori di cinque regioni storiche della Sardegna: a nord ovest la Planargia; a ovest il Montiferru e ad est il Barigadu; a sud ovest il Campidano di Oristano e a sud est l’alta Marmilla. La sua culturaNella Provincia di Oristano si parla il Sardo, e la zona rientra nell'area del Sardo Campidanese, con variazioni locali o dialettali come il Sardo Oristanese. La provincia promuove attivamente l'uso della lingua sarda attraverso iniziative e corsi, come indica anche la presenza di uno Sportello Lingua Sarda. La sua storiaLa base della prima forma di autonomia del territorio è stata costituita nel periodo medioevale dal Giudicato di Oristano. La capitale del regno era inizialmente Tharros, ma fu trasferita a Oristano intorno al 1070 perché, trovandosi nell'interno, era più facilmente difendibile dagli attacchi provenienti dal mare. Del periodo giudicale il regnante più conosciuto è Eleonora d'Arborea, che dotò il regno di un codice di leggi, la Carta de Logu, che venne applicato fino all'avvento dello Statuto Albertino. Il Giudicato di Arborea finì giuridicamente nel 1420, con la vendita del restanti territori sardi alla Corona d'Aragona. La storia della Provincia è legata in gran parte a quella del capoluogo, Oristano, che a partire dalla fine del diciottesimo secolo riveste un ruolo sempre più centrale dal punto di vista amministrativo culturale e politico sui territori circostanti. Durante il regno di Vittorio Emanuele I di Savoia il regio editto del 4 maggio 1807 divide l'Isola in quindici Prefetture, con l'attribuzione ai prefetti poteri sia amministrativi che giurisdizionali, e la Prefettura di Oristano viene designata come sede del prefetto. La riorganizzazione amministrativa definitiva viene sancita il 10 novembre 1818, quando viene adottato un modello organizzato su quattro livelli amministrativi, ossia la Divisione, la Provincia, il Mandamento, ed il Comune. In Sardegna le province sono undici, con la Divisione di Sassari composta di cinque province, e la Divisione di Cagliari di sei province. La Città di Oristano viene compresa nella Provincia di Busachi, compresa nella Divisione di Cagliari. Due anni prima dell'Unità d'Italia, con la Legge Rattazzi del 23 ottobre 1859 la Sardegna viene suddivisa nelle sole due province, Sassari e Cagliari, nove Circondari, 91 mandamenti e 371 comuni. Nella Provincia di Cagliari è presente il Circondario di Oristano. La soppressione dei circondari in Sardegna avviene nel 1927 durante il regno di Vittorio Emanuele III, ed i territori dei circondari vengono accorpati in nuove province. Questa riorganizzazione amministrativa vede, nel 1927, l'istituzione della Provincia di Nuoro come terza Provincia dell'isola, dopo quelle storiche di Cagliari e Sassari. L'assetto provinciale della Sardegna continua a cambiare nel corso degli anni, con l'aggiunta nel 1974 della Provincia di Oristano, e le successive riorganizzazioni. Le ultime modifiche dell'assetto provinciale della Sardegna non coinvolgono la Provincia di Oristano. Le ultime modifiche dell'assetto provinciale della SardegnaAnche se le ultime modifiche dell'assetto provinciale della Sardegna non hanno coinvolto la Provincia di Oristano, le descriviamo ugualmente. Nel 2001 una legge regionale istituisce le quattro province di Carbonia e Iglesias, del Medio Campidano, di Olbia-Tempio, ed anche quella di Ogliastra. Nel 2012 la soppressione delle nuove province viene proposta in un referendum regionale, che approva a grande maggioranza la loro abolizione. Inizia, perciò, la loro dismissione, che si conclude nel 2016. Ma infine, nel 2021, si cerca di ritornare a uno schema simile a quello del periodo dal 2005 al 2016, portando alla ricostituzione delle nuove province. Tuttavia tale legge viene impugnata dal governo italiano, il che blocca l'iter di attuazione in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale. Il 12 marzo 2022 la Consulta si pronuncia a favore della Regione Autonoma della Sardegna, e dà via libera alla reistituzione delle province che erano state soppresse nel 2016. In seguito, con la Legge Regionale n. 9 del 23 ottobre 2023, le nuove province vengono reistituite, come confermato il 5 febbraio 2025 dalla presidente della Sardegna Alessandra Todde, che ha firmato il decreto n. 8/29 con il quale ha confermato la nascita delle nuove Province. La sede della Provincia di Ogliastra Il capoluogo della Provincia è la Città di Oristano, e l’amministrazione della Provincia ha oggi la sua sede nel nuovo edificio situato al civico numero 4 della via Enrico Carboni nella periferia sud occidentale della Città di Oristano. Nel centro della città, in corso Umberto, si trova il Palazzo d’Arcais, un palazzo nobiliare voluto da Francesco Maria Nurra, cavaliere di Re Carlo Emanuele III, e realizzato grazie al figlio Damiano, marchese d’Arcais, le cui trenta sale interamente restaurate, insieme a magazzini, depositi e stalle, sono oggi di proprietà della Provincia di Oristano, e vengono utilizzate quale sede di rappresentanza, mentre al piano terra trovano posto esposizioni temporanee.
Scegli la località da visitare nella Provincia di Oristano Tutte le tappe del nostro viaggio nella Provincia di Oristano Visita della Planargia con la sua costiera.
In Planargia nella Città di Bosa che è l’unico centro fluviale della Sardegna con il Castello di Serravalle e con i suoi dintorni
Montresta con i suoi dintorni dove si trova l’unica testimonianza di insediamenti punici in Planargia
Modolo il più piccolo Comune di tutta la Sardegna come estensione
Magomadas con la sua bella costiera e con la frazione turistica di Santa Maria del Mare
Tresnuraghes dove è nato Giovanni Pintori con la sua bella costiera e con la frazione turistica di Porto alabe
Flussio paese famoso per l’artigianato dell’asfodelo
Tinnura paese famoso per i murAles che ne fanno un paese Museo
Sagama con la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo ed i numeroso siti archeologici nei dintorni
Suni con nei dintorni la necropoli di Chirisconis, il protonuraghe o nuraghe a corridoio Seneghe ed il nuraghe Nuraddeo
Visita del Montiferru con la sua costiera.
Nel Montiferru a Sennariolo con nei dintorni il nuraghe semplice liortinas e la chiesa campestre di Santa Vittoria
Scano di Montiferro con numerosi importanti nuraghi e la chiesa campestre con le sorgenti di Sant’Antioco
Cuglieri con la costiera di S’Archittu e con i resti della Città di Cornus patria di Ampsicora
Santu Lussurgiu con la località termale di San Leonardo de Siete Fuentes
Bonarcado con la Basilica di Santa Maria ed il Santuario di Nostra Signora di Bonacatu
Seneghe dove è viva la tradizione del canto a tenore con la chiesa di Santa Maria della Rosa o della Visitazione
Inizio della visita del Campidano di Oristano con la sua costiera.
Nel Campidano di Oristano a Narbolia con la sua costiera dove si trova la grande pineta e la vasta spiaggia di Is Arenas
Milis con la chiesa romanica di San Paolo, il palazzo Boyl e nei dintorni il nuraghe Cobulas
Bauladu con la chiesa parrocchiale di San Gregorio, il sito archeologico di Santa Barbara ed il nuraghe Crabia
Tramatza con la chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Maria Maddalena e con il ponte romano sul Rio Cispiri
San Vero Milis con il suo centro e nei dintorni i resti dell’importante nuraghe complesso S’Uraki
La costiera di San Vero Milis nella parte settentrionale della penisola del Sinis con le spiagge di Putzu Idu e Mandriola
Zeddiani che è stata per anni una sorta di capitale sarda del pomodoro
Baratili San Pietro famoso per la costruzione de Is Fassonis
Riola Sardo con il suo centro e i dintorni che arrivano fino alla sua costiera in un piccolo tratto della pensola del Sinis
Nurachi con la visita dell’abitato e del suo territorio comunale che si spinge fino allo stagno di Cabras
Cabras con le scoperte archeologiche di Cuccuru Is Arrius e Conca Illonis ed i giganti di Mont ’e Prama
La costiera di Cabras nella parte meridionale della penisola del Sinis con la spiaggia di quarzo di Is Arutas
Un viaggio in barca sull’Isola di Mal di Ventre nome improprio dato all’isola di Malu Entu, ossia del vento cattivo
La Città di Oristano capoluogo della Provincia, per assistere alla Sartiglia di Oristano, e visitare i suoi dintorni
I dintorni della Città di Oristano con le sue frazioni e le aree umide presenti nel suo territorio
Visita del Guilcer che arriva fino al lato occidentale del lago Omodeo.
Nel Guicer a Paulilatino sull’altopiano di Abbasanta con il villaggio nuragico di Santa Cristina e il suo pozzo sacro
Abbasanta ed i dintorni con il nuraghe losa, uno dei quattro complessi nuragici più importanti dell’Isola
Norbello con la chiesa di Santa Maria della Mercede che apparteneva all’Ordine dei Templari
Ghilarza con la chiesa di San Palmerio e con la Casa Museo Antonio Gramsci e nei dintorni il nuraghe Orgono
Boroneddu con il Museo della Fiaba Sarda e nei dintorni il complesso nuragico di su Montigu
Tadasuni sulla sponda occidentale del lago Omodeo con il Museo degli Strumenti della Musica Popolare Sarda
Soddì con il nuraghe semplice di Sant’Anastasia ed il protonuraghe o nuraghe a corridoio Crastu
Aidomaggiore Affacciato sul lago Omodeo con i suoi siti archeologici
Sedilo paese famoso per la corsa dell’Ardia intorno al Santuario di San Costantino
Visita del Barigadu che si sviluppa sul lato orientale del lago Omodeo.
Nel Barigadu a Bidonì con i resti del nuraghe Bento su e del tempio romano con l’altare dedicato a Giove
Sorradile con nei dintorni dell’abitato i resti della necropoli di Prunittu e del Santuario tardo nuragico di Su Monte
Nughedu Santa Vittoria con i resti della necropoli di Arzolas de Goi ed i dintorni con la chiesa di San Basilio
Ardauli affacciato sul lago Omodeo con la chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Neoneli con il suo coro di canto a Tenore e nei cui dintorni di trova l’Oasi Faunistica di Assai
Ula Tirso con la vecchia diga di Santa Chiara che per prima ha generato il lago Omodeo
Busachi con la diga Eleonora d’Arborea che ha prodotto l’ampliamento del lago Omodeo
Allai con il suo Museo ed i numerosi importanti siti archeologici che si trovano nei dintorni
Fordongianus con i resti delle Terme romane e la chiesa romanica di San Lussorio
Villanova Truschedu con nei dintorni il Santuario di San Gemiliano ed i resti del nuraghe complesso di Santa Barbara
Continuiamo la visita del Campidano di Oristano.
Ancora nel Campidano di Oristano ad Ollastra nei cui dintorni è la diga di Santa Vittoria cha ha generato il lago di Ollastra
Zerfaliu paese famoso per la sagra degli Agrumi e per la chiesa romanica di San Giovanni Battista
Solarussa con la chiesa romanica di San Gregorio e nei dintorni l’area archeologica di Pidighi
Siamaggiore con nei dintorni la chiesa romanica di San Ciriaco e la borgata agricole di Pardu Nou
Simaxis e la frazione San Vero Congius con i resti delle sue Chiese bizantine
Siapiccia con la chiesa della Madonna del Rimedio e le sorgenti di origine termale che si trovano nei suoi dintorni
Siamanna con nei dintorni la chiesa campestre di San Giovanni Battista ed i resti del nuraghe omonimo
Villaurbana con il suo centro ed i dintorni nei quali si trovano i notevoli siti archeologici compreso il nuraghe Bau Mendula
Visita della Marmilla Settentrionale.
Nella Marmilla Settentrionale a Mogorella nei cui dintorni si trova il protonuraghe o nuraghe a corridoio Friorosu
Deviazione verso nord a Ruinas un paese nuorese in Provincia di Oristano con la piccola chiesa campestre di Santu Teru
Villa Sant’Antonio con nei dintorni numerosi menhir protoantropomorfi e l’importante necropoli di Genna Salixi
Asuni famosa per la sagra del Gattou e con nei dintorni i menhir protoantropomorfi di Corongiu e la necropoli di Burdaga
Una deviazione nel Mandrolisai.
Una deviazione nel Mandrolisai a Samugheo con il Museo dell’Arte Tessile e nei dintroni il Castello di Medusa
Ritorniamo nella Marmilla Settentrionale.
Torniamo nella Marmilla e visitiamo Senis con il Palazzo Baronale e la Fontana Spagnola
Nureci con nel suo centro i murAles e le fontane e con nei dintorni il recinto megalitico di Sa Corona ’e Su Crobu
Una deviazione nel Sarcidano.
Nel Sarcidano a Laconi con il palazzo Aymeriché ed il Museo Archeologico delle Statue menhir e con il parco Aymerich
Di nuovo nella Marmilla Settentrionale.
Ritorniamo in Maramilla e visitiamo Assolo con la chiesa campestre, il nuraghe e l’area archeologica di Santa Lucia
Usellus con le sue Chiese e con i siti archeologici che si trovano nel suo territorio
Albagiara con il suo centro ed i dintorni nei quali si trova il nuraghe complesso di San Lussorio Martire
Gonnosnò con mei dintorni il tempio a pozzo e le tre tombe di giganti di San Salvatore
Sini con la chiesa di San Giorgio e la sagra de su Pani ’e Saba che attira ogni anno migliaia di persone
Baradili il più piccolo Comune della Sardegna conosciuto per la sagra dei ravioli
Baressa il paese conosciuto per la sagra della mandorla
Curcuris con la chiesa della Beata Vergine Assunta che è uno dei paesi dove si tiene la festa della tosatura
Simala con la chiesa parrocchiale di San Nicolò Vescovo e con la casa Deana e la casa Diana Cancedda
Gonnoscodina con le Chiese di San Sebastiano e di San Daniele e con il ponte romano sul Rio Mannu
Gonnostramatza con la chiesa campestre di San Paolo Apostolo e con la domus de janas di Bingia ’e Monti
Mogoro con il nuraghe complesso Cuccurada e gli altri nuraghi che riprodurrebbero la costellazione dell’Orsa Maggiore
Masullas con le sue Chiese ed i suoi musei e nei dintorni il grande giacimento di ossidiana di Conca ’e Cannas
Una deviazione verso est a Pompu nei cui dintorni si trovano i resti del nuraghe complesso Santu Miali
Siris con la chiesa di San Vincenzo nei cui dintorni si trova il nuraghe de Inus noto anche come Pranu Nuracci
Morgongiori noto per la sagra delle lorighittas da cui si accede al Monte Arci ed ai suoi numerosi siti archeologici
Ales dove è nato Antonio Gramsci con la piazza a lui dedicata e con la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
Pau con in centro il Museo dell’Ossidiana e nei dintorni il cosiddetto sentiero dell’ossidiana di Scaba Crobina
Villa Verde con la nuovissima chiesa parrocchiale e nei dintorni il complesso nuragico di su Bruncu ’e S’Omu
Concludiamo la visita del Campidano di Oristano.
Uras dove si è svolta la famosa battaglia del 1470 con nei dintorni l’importante nuraghe Sa Domu Beccia
San Nicolò d’Arcidano con i numerosi murAles che negli ultimi anni hanno reso unico il suo centro storico
Terralba con l’abitato dove è nata la facies culturale di San Ciriaco ed i dintorni con il villaggio di pescatori di Marceddì
Marrubiu con le sue frazioni e con il Praetorium romano di Muru de Bangius
Arborea edificata nel 1928 con il nome di Mussolinia di Sardegna al centro della bonifica della piana di Terralba
Santa Giusta con i rinvenimenti della necropoli e dei resti della Città fenicia di Othoca e con il suo stagno
Palmas Arborea con nei dintorni lo stagno di Pauli Majori e la foresta di Sa Dispensa
La prossima tappa del nostro viaggioNella prima tappa del nostro viaggio, in Provincia di Oristano, partendo da Alghero seguiremo la costa verso sud e passato capo Maragiu entreremo in Planargia arrivando a Bosa dove ci fermeremo a visitare l’unica vera Città fluviale della Sardegna. Visiteremo la Città con il suo centro storico, il Castello di Serravalle e la antica chiesa dedicata a San Pietro. Vedremo poi le bellezze nei dintorni di Bosa. |